Primo convegno sulla Caccia

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  • Massimiliano
    Amministratore - Fondatore
    • Mar 2005
    • 13331
    • Lugano
    • Luminensis Pointer Fuoco (b/a) Loco (b/n)

    #1

    Primo convegno sulla Caccia

    L’Università di Pisa racconta ai giovani
    la più antica tradizione: la caccia


    Appassiona l’uomo ma nasce nell’animale e da esigenza alimentare diventa passione e sport. La caccia è oggi troppo spesso condannata e bistrattata senza conoscerne a fondo le modalità che la regolano, gli equilibri che la rendono ancora necessaria.
    Martedì 31 gennaio c.a. alle ore 9.30 presso l’Aula Magna della Facoltà di Medicina Veterinaria, V.le delle Piagge 2, si terrà un incontro con i maggiori esponenti delle istituzioni venatorie e ambientaliste e i rappresentanti della cinofilia venatoria per cercare di illustrare qual è il panorama della caccia oggi e dove si inserisce la selezione delle razze da caccia per la conservazione di un patrimonio genetico di inestimabile valore.

    Con questa iniziativa il Corso di Laurea in “Tecniche di Allevamento del Cane di Razza ed Educazione Cinofila” dell’Università di Pisa, in collaborazione con Autarky, linea super premium di alimenti per cani naturali al 100% della casa inglese Dodson & Horrel, Canicom, azienda leader nel settore dell’educazione e comunicazione canina e la rivista La Gazzetta della Cinofilia Venatoria, vuole raccontare l’arte venatoria oggi e la centralità del cane in questa pratica antichissima che richiede uno stretto contatto con la natura, una simbiosi con ritmi e fenomeni naturali che sono oggi perlopiù sconosciuti.

    L’attività cinofilo-venatoria non può infatti prescindere dall’ambiente naturale e dalle risorse di un patrimonio faunistico che tutti quanti dobbiamo impegnarci a rispettare. La natura e l’ambiente hanno infatti sempre avuto un posto importante nella mente e nell’azione di chi alleva cani da caccia.
    Questi sono argomenti che non si finisce mai di approfondire e sui quali è necessario lavorare e vigilare se non si vuole che perdano l’attenzione che meritano. Scopo di questo incontro è parlare ai giovani studenti e futuri professionisti di cinofilia venatoria e ambiente, avendo in mente la funzione culturale ed economica dell’allevamento e dell’addestramento del cane da caccia, la necessità della sua tutela e della sua valorizzazione e di un suo buon governo specie in un momento in cui si è presa consapevolezza che la conservazione e la tutela delle razze da caccia, della natura e del territorio sono obiettivi comuni che possono realizzarsi non con generici discorsi ma con un’attenta sorveglianza e l’adozione di comportamenti consapevoli nel rispetto di regole precise.

    Quale futuro per la cinofilia venatoria?

    <center>Programma:
    Presiede: prof. Giovanni Cardini
    Presidente del Corso di Laurea in Allevamento del cane di razza ed educazione cinofila

    Ore 9.30 Saluto del Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria
    Prof. Vittorio Tellarini

    Ore 9.45 Antropologia della caccia. Approccio alla fauna selvatica e all’ambiente
    Bruno Modugno, giornalista e direttore di Sky Caccia e Pesca

    Ore 10.30 L’associazionismo venatorio. Caccia presente e futura
    Avv. Franco Timo, presidente Federcaccia

    Ore 11.15 Caccia e Ambiente: ciò che l’Europa dice e l’Italia non fa
    Gaetano Benedetto, Segretario generale del WWF

    Ore 12.00 L’Enci e la promozione del cane da caccia
    Avv. Artemio Spezia, Presidente del comitato giudici dell’Enci

    Ore 12.45 Dibattito

    Ore 13.00 Pausa pranzo

    Ore 14.30 Cinofilia, caccia e turismo venatorio. L’esempio estero
    Giacomo Cretti, giornalista venatorio

    Ore 15.15 I parchi e l’attività cinofila e venatoria
    dottor Giancarlo Bosio, Presidente dell’Ass. Prosegugio

    Ore 15.30 Natura e ambiente: la centralità della caccia col cane nel preservare e promuovere la conoscenza dell’ambiente
    Franco Zunino, fondatore e Segretario generale di Wilderness

    16.15 Conclusioni e domande</center>
    Massimiliano

  • Valerio
    ⭐⭐⭐
    • Apr 2005
    • 4181
    • Torre del Lago Puccini, Toscana
    • Bracco Italiano

    #2
    ma benedetti pisani, proprio il giorno del mio esame organizzano questo bel convegno? comunque ho l'appello alle 15, vedrò di esserci la mattina
    Valerio

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    • Massimiliano
      Amministratore - Fondatore
      • Mar 2005
      • 13331
      • Lugano
      • Luminensis Pointer Fuoco (b/a) Loco (b/n)

      #3
      Pero' gran bella iniziativa!
      [clap]
      Massimiliano

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      • Valerio
        ⭐⭐⭐
        • Apr 2005
        • 4181
        • Torre del Lago Puccini, Toscana
        • Bracco Italiano

        #4
        anche i pisani le azzeccano (ogni tanto) [polup]!
        Valerio

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        • Mirco Dimitrio

          #5
          Finalmente!!!Finalmente la caccia vista da una giusta prospettiva!
          Speriamo che qquesta bella iniziativa riesca e soprattutto sensibilizzi!!

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          • piccoletto

            #6
            qualcuno del forum sa come è andato il convegno e ci può relazionare??? grassie!

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            • Massimiliano
              Amministratore - Fondatore
              • Mar 2005
              • 13331
              • Lugano
              • Luminensis Pointer Fuoco (b/a) Loco (b/n)

              #7
              <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da piccoletto

              qualcuno del forum sa come è andato il convegno e ci può relazionare??? grassie!
              </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

              Ricevo da Erica e pubblico:


              La caccia parla ai giovanni



              La cinofilia venatoria martedì 31 gennaio è entrata in università per incontrare i giovani e trasmetter loro la sua passione per temi oggi tanto cari quali l’ambiente, la tutela di fauna e flora selvatica nonché la selezione del cane da caccia. Un’iniziativa promossa dalla rivista La Gazzetta della Cinofilia Venatoria e dal corso di laurea in “Tecniche di Allevamento del Cane di Razza ed Educazione Cinofila” dell’Università di Pisa e sponsorizzata da Autarky, linea super premium di alimenti per cani naturali al 100% della casa inglese Dodson & Horrel e Canicom, azienda leader nel settore dell’educazione e comunicazione canina.

              È così che il presidente nazionale di Federcaccia, l’avvocato Franco Timo, il Segretario Generale di Wwf, Gaetano Benedetto, il fondatore e Segretario generale dell'Associazione Italiana per la Wilderness, Franco Zunino, il Presidente nazionale della Società italiana pro segugio, Giancarlo Bosio e il Presidente del comitato giudici dell’Enci, l’avvocato Artemio Spezia insieme ai giornalisti Giacomo Cretti, vicedirettore di Sentieri di Caccia e Bruno Modugno direttore di Sky Caccia e Pesca hanno tenuto questo interessante convegno dal titolo Quale futuro per la cinofilia venatoria?

              Tre anelli importanti di una catena ho voluto qui radunare: il mondo venatorio, il mondo della cinofilia e il mondo degli ambientalisti che in quella sede hanno trovato occasione di dialogo e di confronto, trovandosi costretti, faccia a faccia, a raccontarsi davanti a una platea “vergine” come quella degli studenti. Non poteva poi mancare il mondo della comunicazione rappresentato qui con due massimi esponenti per carta stampata e televisione: Giacomo Cretti e Bruno Modugno.

              Il bilancio dell’incontro non è solo positivo, perché quello che ne è emerso sono lacune, manchevolezze e mancanze e ancora tanto scetticismo e diffidenza. Delle associazioni ambientaliste nei confronti di quelle venatorie di quelle venatorie nei confronti di quelle ambientaliste, dei ragazzi nei confronti delle istituzioni e fondamentalmente anche una gran difficoltà di molti cacciatori, cinofili e presidenti a comunicare la cultura della caccia senza andare in tecnicismi e politica, senza vendere fumo per arrosto.

              Un passo davvero importante che speriamo abbia aiutato tutti a capire quanto lavoro c’è da fare e che bisogna rimboccarsi le maniche se non si vuole che la caccia, e con essa la cinofilia venatoria, cadano in disuso quali tradizioni obsolete e non più esercitabili.

              Per chi fosse interessato qui di seguito riportiamo gli interventi dei vari relatori:



              Allegato: [img]immagini/icon_paperclip.gif[/img] cretti.doc
              35,76KB



              Allegato: [img]immagini/icon_paperclip.gif[/img] zunino.doc
              48,06KB



              Allegato: [img]immagini/icon_paperclip.gif[/img] bosio.doc
              30,14KB



              Allegato: [img]immagini/icon_paperclip.gif[/img] spezia.doc
              60,34KB



              Allegato: [img]immagini/icon_paperclip.gif[/img] Dal disordine alla gestione MODUGNO.doc
              35,8KB
              Massimiliano

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              • VanVonVac
                ⭐⭐⭐
                • Mar 2005
                • 6162
                • Reggio Emilia, Emilia Romagna.
                • Bracco italiano Rosco di Montericco Ulisse di Casamassima

                #8
                letti!molto belli,sarebbero però da far leggere agli ambientalisti o cmq a tutti questi pseudo protettori dell'ambiente

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                • Lucio Marzano
                  Lo zio
                  • Mar 2005
                  • 30090
                  • chiasso svizzera
                  • bracco italiano

                  #9
                  <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Io credo, quindi, che anche nel nostro Paese i cacciatori debbano rimboccarsi le maniche e ritornare ai tempi in cui furono i paladini della tutela di aree come il Gran Paradiso, le Alpi Marittime, la qui prossima S. Rossore od i Monti dell’Uccellina, quando in Italia erano gli unici a disperarsi per la perdita di spazi naturali selvaggi, e gli unici a battersi per la loro salvaguardia. Soppiantati e poi trasformati in nemici dal nuovo ambientalismo anticaccia, essi si sono invece relegati nel loro mondo, chiusi a riccio in una difesa corporativista contro chi anziché battersi per migliorarne l’attività e farseli alleati nelle battaglie ambientaliste nostrane, li ha costretti a trasformarsi in nemici. Dei falsi nemici, dico io. Così come i cacciatori di montagna sono considerati quasi un mondo a parte per la loro corretta gestione della caccia, i cacciatori cinofili dovrebbero impegnarsi sempre più in questo senso, ma anche, e ciò vale per tutte le categorie, per la tutela dei territori di caccia, perché solo così essi assolveranno al dovere morale che anche hanno verso tutta la collettività.</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

                  Devo proprio dire che lo scritto del Presidente Zunino è da me condiviso in toto, mi limito a riportarene un significativo passo, ma invito CALDAMENTE TUTTI gli amici a leggere integralmente quanto il presidente Wilderness riporta.Come ho più volte scritto dobbiamo prima rassettarci e darci delle regole, più morali che scritte e poi
                  presentarci come una delle forze ESSENZIALI per la protezione della natura e dell'habitat. Dobbiamo far capire che la caccia svolta in modo razionale non porta alla DISTRUZIONE della fauna, mentre invece
                  una accorta tutela del territorio permette, malgrado la caccia , di
                  promuovere lo sviluppo faunistico e del territorio. I cacciatori come protezionisti, sembra una bestemmia ma in gran parte del mondo è così, non solo negli USA anche in Scandinavia ed in mitteleuropa dove c'éil proverbio "ohne Jacht keine Wild" e lo pensano davvero !!!!
                  Bravo Zunino !!!!!
                  invece non vedo nulla che riguardi il presidente del WWF, è venuto solo a sentire ?? bene allora prenda nota di quanto scrive Zunino e LO METTA IN PRATICA !!!
                  lucio

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                  • Erica

                    #10
                    come al solito faccio schifo come utente. volevo solo sottolineare, non per autolodarmi dunque imbrodarmi, che l'iniziativa è partita da me che è stata una fatica epica organizzarla che ne sono uscita stravolta ma assolutamente fiera e che i ragazzi dell'università con mia grande rabbia non ci hanno cagato di striscio... alla faccia del luogo delegato alla conoscenza! che Zunino è stato davvero un grande e una scoperta anche per me, me ne avevano parlato bene ma non conoscevo nemmeno il movimento per la promozione delle aeree wilderness... timo ha detto cose che ho trovato interessanti, non mi ha ancora mandato la sua relazione in formato file di testo, ho un fax non scannerizzabile perchè difficilmente leggibile, non appena riceverò lo passo subito. questo è il primo convegno di simile calibro in un'università, dunque che mira a coinvolgere i giovani andandoli a raggiungere in quello che dovrebbe essere il luogo deputato alla conoscenza e al sapere... bisogna farne altri se non vogliamo che questi bei discorsi rimangano tra noi dunque "sfondare porte aperte". bisogna sfondare le porte chiuse, abbattere pregiudizi e false conoscenze... aiutatemi perchè io sono sempre disponibile ma ho bisogno di qualcuno che mi dia man forte.

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                    • Erica

                      #11
                      P.s.: sulla gazzetta di marzo troverete un articolo sul convegno, cmq Gaetano Benedetto che in aula ha scatenato una gran bagarre dando addosso ala caccia e aizzandop bosio e modugno toccandoli nel vivo dei parchi e della gestione della biodiversità, anche lui non ha mandato la sua relazione... ora gliela sollecito. i giorni dopo il convegno sono coincisi con la chiusura del giornale quindi son stata esequestrata neuronalmente da quello... ora riprendo un po' le file del discorso, comunque sul sito dell'università di pisa, nell'aerea Ateneo sotto recensioni, ci sono tre artcoli apparsi sui quotidiani nazionali che parlano del convegno. Non credete a quelli che parlano di pace fatta tra ambientalisti e cacciatori son fregnacce e la temperatura in aula era bollente... poi fuori da lì tutti pappa e ciaccia pronti a mercanteggiare voti per parchi, parchi per normative... la chiamano diplomazia... chi mi dice qualcosa di carattere cinofilo riguardo a gli interventi dei rappresentanti dell'Enci?? chi ha dubbi perplessità domande o sogni di gestione nel cassetto???

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                      • Lucio Marzano
                        Lo zio
                        • Mar 2005
                        • 30090
                        • chiasso svizzera
                        • bracco italiano

                        #12
                        <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">bisogna sfondare le porte chiuse</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
                        sono d'accordo, i discorsi fatti fra di noi , purtroppo lasciano il tempo che trovano, bisognerebbe che qauno detto da Zunino fosse pubblicato da una rivista "ecologista" ma sarà possibile ??
                        comunque quella è la strada che dobbiamo percorrere.
                        come darti una mano Erica ?? sono a disposizione
                        lucio

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                        • Erica

                          #13
                          altre conferenze del genere, per smuovere quei personaggioni è stato un bel delirio... ah, tanto di cappello a Canicom e Autarky che mi hanno aiutato nella sponsorizzazione: in un momento in cui nessuno tira fuori un centesimo perchè si fa una fatica bestiale a portarli a casa, gli amministratori delle due aziende hanno creduto ciecamente nel progetto che hanno sponsorizzato senza reticenze!!
                          Posto questo, andrebbero proposti altri incontri... mi è stato assegnato un corso all'università di Pisa dove sicuramente insistirò sull'importanza che cinofilia e caccia cammino insieme aiutandosi nel raggiungimento di obiettivi comuni qual è quello della fruizione di ambiente e fauna per scopi venatori e cinegetici, DUNQUE ambientalistici!

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                          • piccoletto

                            #14
                            complimentoni Erica....purtroppo dovremmo formare un esercito di "eriche" e forse non basterebbe comunque, però mai darsi per vinti...quindi anch'io, nel mio piccolo e per quello che posso fare, sono a disposizione!

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                            • pennino
                              ⭐⭐⭐
                              • Jul 2005
                              • 2286
                              • Rocca Priora, Roma, Lazio.

                              #15
                              forse andrò un pò contro-corrente, ma tutte le volte che si è organizzato un convegno, o un dibattito, è servito "soprattutto" agli anticaccia come "vetrina" per esteriorizzare i loro deliri, sono fermamente convinto che le reali possibilità di dialogo, non ci siano, e lodevoli iniziative come quella di Erica, credo che debbano essere "precluse"almeno in forma ufficiale a chi poi persegue scopi personali, a scapito della nostra categoria.
                              E' dura lo sò, ma otterremmo un giusto riconoscimento soltanto quando, andando per la nostra strada, "ricostruiremo" giorno dopo giorno con i nostri comportamenti,la figura, del Cacciatore...
                              sigpic
                              pennino

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