Garisti che Gente...

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  • l'inglese
    Moderatore Setter & Pointer
    • Mar 2008
    • 4255
    • Arzignano, Vicenza

    #1

    Garisti che Gente...

    Parafrasando il titolo di un libro del Drake Enzo Ferrari, che era:
    Piloti che Gente...
    Voglio parlare un po' della mia Passione per la Cinofilia Agonistica, come si parla ad un gruppo di amici, sperando di dare il La a riflessioni, quesiti e, magari, ad accendere la Sacra Fiamma nel petto di qualche giovane che poco conosce questo mondo.

    Checchè se ne dica, le Prove di Lavoro con i Cani da Ferma, Inglesi e Continentali, nascono dalla Caccia e sono state create per selezionare i migliori Riproduttori per migliorare le rispettive Razze!

    Alla base c' era, c' e' e ci sarà che il Cane deve reperire il Selvatico e fermarlo! Poi verranno vagliate, da persone competenti ed abilitate, le varie sfaccettature di come sia avvenuta questa Ferma ed in base a Metodo ed a Qualità Stilistiche,verrà redatta una Classifica con le varie Qualifiche.

    Dunque un cane Bravo nel suo Lavoro avrà più probabilità di fare il fatidico "Punto", che non uno che non ferma manco in un pollaio.
    Come in tutti i campi e soprattutto in tempi recenti, non e' tutto perfetto... Ma e' doveroso dire che ci sono molti Appassionati seri e corretti.

    Una delle varie diatribe riguarda la Selvaggina definita DOC, ovvero nata libera, o che da svariati mesi e' in libertà e quella che, invece, proviene di recente da un allevamento.
    Dopo qualche lustro che pratico le une e le altre, anzi, qualche anno fa, con pochi eroi, organizzavo varie Prove di Lavoro, con Selvaggina "Moderna" ed a Beccacce, mi sono fatto una mia personale idea, condivisibile, o , meno, che il Cane davvero Bravo e che e' stato appena un poco portato sui vari animali, sarà BRAVO in entrambi le situazioni!

    Con molti sacrifici ora si tengono delle Prove di Grande Cerca ad Altamura, dove abbiamo terreni favolosi e, da un po', c' e' un massiccio lavoro per reintegrare le Starne, ovvero il Selvatico idoneo per queste Prove e per le Prove di Caccia a Starne!

    C' e' stato un accanimento con il meteo, che ha rallentato la crescita dei grani e che nei primi giorni di Prova ha elargito sferzate di Neve e Tempesta!

    La cosa davvero triste e' che nei Social alcuni "Puristi" hanno goduto di questa debacle climatica che ha inficiato l' esito del lavoro dei vari cani.
    Ecco un ulteriore conferma di noi, Italiani e, in qualche modo, molti anche Cacciatori, pronti a godere delle malegrazie dell' altro ed a puntare ed a sparare ad un Nemico, anche se ha nostra medesima Passione...

    Non a caso, noi Seguaci di Diana, siamo stati facile mercè di un iniziale sparuto gruppo di persone contrarie, che ci hanno trovato divisi ed indifferenti verso la Caccia dell' altro...

    Lasciando correre certe nebbioline che offuscano l' ambiente, se vi capita di avere nei vostri paraggi una Prova, andate a vederla. Cercate di capire il metodo di Giudizio e come possono dare lustro alla Razza certi soggetti che ottimamente la rappresentano, ma, attenzione, potrebbe piacervi...[brindisi]
    Ultima modifica l'inglese; 03-03-22, 14:35.
    Roberto

    Con affetto e simpatia [:-golf]

    un saluto

    l' inglese
  • Er Mericano
    ⭐⭐⭐
    • Feb 2022
    • 2024
    • Alabama
    • Labrador

    #2
    Io non ho dimestichezza con le gare di lavoro italiane, ma credo che siano piu' o meno come quelle nostrane. E di queste gare non sono ne' un partecipante, ne' un appassionato. Io quel poco che so di cani da lavoro e' limitato ai retrievers, nella fattispecie al Labrador. Cio' che viene imposto di fare ai cani da gara spesso non solo non ha niente a che fare con la caccia, ma IMHO rovinerebbe un cane da caccia, non da gara. Un esempio? In gara, un retriever che quando l'anatra germanata viva lanciata su un fiume e abbattuta in modo che cada in acqua (o un riportello usato allo stesso modo) scende con la corrente, quando il padrone gli comanda il riporto il cane deve, secondo le sciocche regole di gara, tuffarsi in acqua davanti al padrone, e farsi un centinaio di metri a nuoto per raggiungere la preda. Se il cane (piu' intelligente di quelli che hanno formulato tale regola) invece di tuffarsi immediatamente corre lungo la sponda per poi tuffarsi soltanto quando e' all'altezza dell'anatra, il cane viene squalificato. Lo stesso avviene se quando in acqua ci sono due riportelli o anatre abbattute o lanciate gia' morte, il cane le riporta ambedue allu stesso tempo. No, deve fare due viagi, secondo le regole.
    Trasferiamoci alla caccia vera: Il cacciatore abbatte un'anatra che cade nel fiume e viene trascinata via velocemente dalla corrente. Il cane che si tuffa immediatamente in acqua e poi deve nuotare a lungo per raggiungerla si stanchera' inutilmente, e l'acqua fredda nella quale deve nuotare gli rubera' tanta della sua energia. Immagina se deve fare simili riporti una decina o una quindicina di volte. Alla fine non ce la fara' piu' e potrebbe anche essere in pericolo di ipotermia o altro.

    Lo stesso con i riporti duplici o triplici. Perche' fare due o tre viaggi a nuoto quando ne basterebbe uno solo? Io cacciavo in una laguna, a Kodiak, dove spesso si formava uno strato non troppo spesso ed interrotto in piu' parti di ghiaccio sull'acqua, anche se era semisalmastra, e sulla sponda di un fiume vicino quando il ghiaccio della laguna la copriva completamente con uno spesso strato e le anatre non ci andavano piu' ma frequentavano il fiume, tenuto libero dal ghiaccio dalla corrente. La mia Scout non era mai stata rimproverata da me per correre lungo la sponda del fiume fino a raggiungere l'anatra prima di tuffarsi. Di certo non le avevo insegnato a fare questa sciocchezza da gara! Il suo istinto le consigliava di adottare il metodo piu' spiccio e meno faticoso. Tutti gli animali cercano sempre di conservare la loro energia in tutto cio' che fanno.
    Quando cacciavo dal mio capanno sulla sponda della laguna, spesso in compagnia di un mio amico, o di mia figlia o di mia moglie, spesso quando si presentava un gruppo di anatre, ne cadevano diverse. Scout era capace di riportarne anche tre per volta, due afferrate per il collo, e spingendo la terza col petto mentre nuotava. Energia risparmiata, e meno tempo di presenza in acqua che avrebbe potuto spaventare nuove anatre in arrivo sugli stampi.
    Le gare sono per cani da gara, non da caccia. Alcune regole sono cosi' aliene alla caccia da essere assurde.
    Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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    • Cristian
      ⭐⭐⭐
      • Feb 2012
      • 4739
      • Lombardia
      • Setter Inglesi

      #3
      Interessante discussione Roberto [:-golf]
      E' da poco che ho iniziato a seguire il mondo delle prove.
      Prima solo leggendo la gazzetta della cinofilia, poi piano piano cercando di addentrarmi sempre più in questo mondo.
      Mi sono avvicinato perché penso che l'unico modo per valutare un cane sia un confronto diretto con gli altri e al cospetto di persone più preparate di me e più oggettive nel giudicarlo.
      Domenica ho assistito a una gara a beccacce nella mia zona, tra 15 gg andrò a vederne un'altra e se tutto andrà per il verso giusto spero di essere presente (come spettatore) alla prova del Gramignani che si svolgerà prossimamente sul monte Baldo...
      Il sogno, forse irrealizzabile, è poter presentare un giorno un mio soggetto...
      Ad oggi, correttezza al frullo a parte, non ritengo di avere un soggetto pronto per questo passo, anche se con un po' più di coraggio, potrei iniziare questa avventura anche solo per fare esperienza...
      Purtroppo però, da fuori, lo vedo come un mondo molto chiuso, pieno di rivalità e dove nessuno ti da una mano...non avendo molte amicizie in questo mondo so che la strada sarà tremendamente in salita [:-clown]
      Ma di tempo ne ho, la passione anche, vediamo cosa succederà[:-golf]
      Dio salvi la Regina.
      Smell the flowers while you can.

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      • ALESSANDRO
        ⭐⭐⭐
        • Sep 2008
        • 4862
        • sarzana SP
        • springer "penny" e epagneul breton "otto"

        #4
        [vinci] sicuramente avere tra i nostri moderatori un valido testimone del mondo gare cinofile con la c maiuscola da' molta importanza, esperienza, e fa' chiarezza su tanti aspetti del mondo gare che spesso sono in grigio.
        tuttavia mi chiedo chi oggi presenta un cane che non ferma neanche in un pollaio a gare del tipo evidenziate dal ns moderatore.....
        se uno ha un brocco lo dovrebbe sapere a prescindere.... portarlo anche alle gare... mi sembra una forzatura... a meno che non dica come si sovviene dire alle gare locali del .."salame" e targhetta riciclata, - almeno gli faccio vedere due selvatici- ecco magari in questa direzione la gara puo' essere una bella esperienza !!
        cordiali saluti

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        • Piano del Conte
          ⭐⭐
          • Feb 2011
          • 247
          • Potenza
          • Pointer

          #5
          Originariamente inviato da ALE
          [vinci]
          tuttavia mi chiedo chi oggi presenta un cane che non ferma neanche in un pollaio a gare del tipo evidenziate dal ns moderatore.....
          se uno ha un brocco lo dovrebbe sapere a prescindere.... portarlo anche alle gare... mi sembra una forzatura...
          cordiali saluti
          Considera che se uno ha un cane in mano ad un Dresseur che glielo presenta in gara (ad esempio in Grande Cerca) gli costa una cifra vicina ai 10.000€/anno.

          Se persevera a farlo presentare, beh..una qualche motivazione, condivisibile o meno, ci sarà!

          Bisogna anche considerare che per certe "prove" si richiede la perfezione e questo significa "stressare" con il dressaggio un cane e questo può portare anche a periodi momentanei di rifiuto della selvaggina, da cui ne scaturisce la difficoltà ad andare a "Punto".

          Per giudicare se un soggetto è davvero un brocco o meno non sempre ci si può fermare alle apparenze
          "LA CACCIA E' SEMPRE DOMANI

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          • ALESSANDRO
            ⭐⭐⭐
            • Sep 2008
            • 4862
            • sarzana SP
            • springer "penny" e epagneul breton "otto"

            #6
            [vinci] ringrazio delle tue preziose spiegazioni, precise e puntuali.
            Ho debordato da quella che puo' essere una considerazione che tenga conto dei modi di dire... perche' anche qui.... si usa spesso definire un cane che non ferma neanche in un pollaio come un'inetto... meglio regalarlo per compagnia.
            Ora, pur capendone la portata di una simile accezione, pur volendo stare larghi... ma avere un cane da gara... bello, magari in stile ma con naso scarso e darlo al dresseur e questo non ti dice che e' meglio lasciarlo a casa..
            la cosa non mi stupisce... ma mi chiedo cosa ha in testa quello che affida tale cane......
            personalmente avrei anche una certa vergogna personale... se sono a caccia, fatti miei... ma che vado nel mondo prove.. in quello serio... anche no.
            Magari stiamo parlando di pochi sparuti casi..
            saluti

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            • oreip
              ⭐⭐⭐
              • Jan 2009
              • 9105
              • Santa Flavia (PA)
              • Pointer " ZICO "

              #7
              Originariamente inviato da Bayliss
              Interessante discussione Roberto [:-golf]
              E' da poco che ho iniziato a seguire il mondo delle prove.
              Prima solo leggendo la gazzetta della cinofilia, poi piano piano cercando di addentrarmi sempre più in questo mondo.
              Mi sono avvicinato perché penso che l'unico modo per valutare un cane sia un confronto diretto con gli altri e al cospetto di persone più preparate di me e più oggettive nel giudicarlo.
              Domenica ho assistito a una gara a beccacce nella mia zona, tra 15 gg andrò a vederne un'altra e se tutto andrà per il verso giusto spero di essere presente (come spettatore) alla prova del Gramignani che si svolgerà prossimamente sul monte Baldo...
              Il sogno, forse irrealizzabile, è poter presentare un giorno un mio soggetto...
              Ad oggi, correttezza al frullo a parte, non ritengo di avere un soggetto pronto per questo passo, anche se con un po' più di coraggio, potrei iniziare questa avventura anche solo per fare esperienza...
              Purtroppo però, da fuori, lo vedo come un mondo molto chiuso, pieno di rivalità e dove nessuno ti da una mano...non avendo molte amicizie in questo mondo so che la strada sarà tremendamente in salita [:-clown]
              Ma di tempo ne ho, la passione anche, vediamo cosa succederà[:-golf]
              Arrampicati sui sogni, vedrai che un giorno ti sveglierai con il Tuo pupillo al guinzaglio, pronto per essere sganciato.
              Ti ammiro per la voglia e la volontà che dimostri di avere.
              piero

              ---------- Messaggio inserito alle 06:09 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 06:05 PM ----------

              Originariamente inviato da ALE
              [vinci] sicuramente avere tra i nostri moderatori un valido testimone del mondo gare cinofile con la c maiuscola da' molta importanza, esperienza, e fa' chiarezza su tanti aspetti del mondo gare che spesso sono in grigio.
              tuttavia mi chiedo chi oggi presenta un cane che non ferma neanche in un pollaio a gare del tipo evidenziate dal ns moderatore.....
              se uno ha un brocco lo dovrebbe sapere a prescindere.... portarlo anche alle gare... mi sembra una forzatura... a meno che non dica come si sovviene dire alle gare locali del .."salame" e targhetta riciclata, - almeno gli faccio vedere due selvatici- ecco magari in questa direzione la gara puo' essere una bella esperienza !!
              cordiali saluti
              Caro Ale, la domanda dovresti girarla a qualche "intraprendente" dresseur che sente odore di €€€€€€€€€.
              Con Affetto
              piero
              Homo Homini Lupus
              "l'uomo è un lupo per l'uomo" (Plauto)

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              • l'inglese
                Moderatore Setter & Pointer
                • Mar 2008
                • 4255
                • Arzignano, Vicenza

                #8
                Originariamente inviato da Bayliss
                Interessante discussione Roberto [:-golf]
                E' da poco che ho iniziato a seguire il mondo delle prove.
                Prima solo leggendo la gazzetta della cinofilia, poi piano piano cercando di addentrarmi sempre più in questo mondo.
                Mi sono avvicinato perché penso che l'unico modo per valutare un cane sia un confronto diretto con gli altri e al cospetto di persone più preparate di me e più oggettive nel giudicarlo.
                Domenica ho assistito a una gara a beccacce nella mia zona, tra 15 gg andrò a vederne un'altra e se tutto andrà per il verso giusto spero di essere presente (come spettatore) alla prova del Gramignani che si svolgerà prossimamente sul monte Baldo...
                Il sogno, forse irrealizzabile, è poter presentare un giorno un mio soggetto...
                Ad oggi, correttezza al frullo a parte, non ritengo di avere un soggetto pronto per questo passo, anche se con un po' più di coraggio, potrei iniziare questa avventura anche solo per fare esperienza...
                Purtroppo però, da fuori, lo vedo come un mondo molto chiuso, pieno di rivalità e dove nessuno ti da una mano...non avendo molte amicizie in questo mondo so che la strada sarà tremendamente in salita [:-clown]
                Ma di tempo ne ho, la passione anche, vediamo cosa succederà[:-golf]

                Penso che sei partito con il piede giusto... Umiltà e voglia di imparare... Cerca persone valide! In Bocca al Lupo![brindisi]

                ---------- Messaggio inserito alle 06:34 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 06:31 PM ----------

                Originariamente inviato da ALE
                [vinci] ringrazio delle tue preziose spiegazioni, precise e puntuali.
                Ho debordato da quella che puo' essere una considerazione che tenga conto dei modi di dire... perche' anche qui.... si usa spesso definire un cane che non ferma neanche in un pollaio come un'inetto... meglio regalarlo per compagnia.
                Ora, pur capendone la portata di una simile accezione, pur volendo stare larghi... ma avere un cane da gara... bello, magari in stile ma con naso scarso e darlo al dresseur e questo non ti dice che e' meglio lasciarlo a casa..
                la cosa non mi stupisce... ma mi chiedo cosa ha in testa quello che affida tale cane......
                personalmente avrei anche una certa vergogna personale... se sono a caccia, fatti miei... ma che vado nel mondo prove.. in quello serio... anche no.
                Magari stiamo parlando di pochi sparuti casi..
                saluti
                Non e' semplice dire certe cose, figurati scriverle...
                Diciamo che tanto metallo giallo che si vede da lontano non e' sempre Oro...
                Roberto

                Con affetto e simpatia [:-golf]

                un saluto

                l' inglese

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                • sly8489
                  ⭐⭐⭐⭐
                  • Mar 2009
                  • 11962
                  • Trieste
                  • spring spaniel

                  #9
                  Credo ma non sono sicuro, le prove oltre a valorizzare il cane e l'allevamento possono valorizzare anche il cacciatore. Raggiungere l'obiettivo delle prove, per un cacciatore è un bel traguardo, specialmente nelle razze inglesi, dove c'è troppo professionismo e troppi interessi economici. Non è facile ma neanche impossibile, ci vuole impegno e soprattutto passione, da niente non viene niente, dal sogno bisogna passare ai fatti. I fatti sono: amore per il cane, un poco di psicologia canina (non guasta mai) la tecnica di addestramento, e la conduzione del cane in prova di lavoro. Il banco di prova in questi casi è per il cane e anche per il cacciatore. Penso che per incominciare bisogna prendere questa strada.

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                  • ALESSANDRO
                    ⭐⭐⭐
                    • Sep 2008
                    • 4862
                    • sarzana SP
                    • springer "penny" e epagneul breton "otto"

                    #10
                    Vero quello che tu dici,
                    tuttavia, le difficolta sono altrimenti pari anche nei continentali italiani...
                    forse anche di piu', al netto del mondo grande cerca.
                    ciao.

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                    • Valerio
                      ⭐⭐⭐
                      • Apr 2005
                      • 4181
                      • Torre del Lago Puccini, Toscana
                      • Bracco Italiano

                      #11
                      Avrò avuto forse 13 anni, mi ricordo ancora benissimo la mia prima giornata da spettatore a una prova di caccia pratica per inglesi.

                      Eravamo nei bei terreni del senese, se non sbaglio Strozzavolpe.

                      Ai tempi mio fratello maggiore era "l'apprendista" di un bravo gentleman di Empoli.

                      In quella zona, ai tempi, il sentimento e la passione per gli inglesi, setter in particolare, era fortissimo. Sentire accesso, cattivo, spesso rabbioso, come si addice a dei buoni toscanacci.
                      Molto spesso sfociava in aperte rivalità, con opposte tifoserie.

                      Era ancora decisamente in auge Alfiero "del Dianella" Rovini, il suo allievo Targetti mieteva successi sui terreni di GC di tutta Europa, i cani del futuro presidente ENCI Balducci "di Sovigliana" comparivano in molti pedigree di tanti ottimi soggetti della zona e ancora qualcuno cercava di tenere vivo il prezioso sangue dei "di Bellosguardo" di Beppe Ammannati, fratello del più noto Alighiero. Tutti nati e residenti a Empoli e dintorni.

                      Fatta questa breve premessa, mi ricordo che rimasi incantato nell'osservare i turni in coppia di questi setter, con galoppi e portamenti che mai avevo avuto modo di osservare prima, seguendo a caccia i miei familiari e i loro amici. Per non parlare delle poche prese di punto e relativi consensi che vidi.

                      Questo è stato il mio primo contatto con le prove, ovviamente senza capire assolutamente niente dei loro regolamenti e men che meno dello standard di lavoro dei cani inglesi (di cui a dire la verità credo di capire pochissimo ancora oggi).

                      Per un giovanetto alle prime armi, appassionato di caccia e cani, una indimenticabile esperienza e un primo vero approccio col lavoro proprio delle razze da ferma.

                      Potremmo parlare ore e ore di tutte le loro deviazioni, storture, problematiche, difficoltà e limiti, ma restano comunque un fondamentale momento di confronto e crescita. Non è tutto oro quel che luccica, tutt'altro, ma troppo spesso si butta via il bambino con l'acqua sporca o peggio si sputano sentenze senza la minima idea dell'argomento, in puro stile "social".

                      Ad esempio, parlando da braccofilo, mai e poi mai avremmo il livello medio attuale se le prove non fossero esistite e soprattutto se alcuni allevatori/proprietari ci avessero creduto e partecipato con cognizione di causa.
                      Valerio

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                      • Massimo
                        ⭐⭐⭐
                        • Jul 2006
                        • 2630
                        • Roma, Roma, Lazio.
                        • Pointer/Mora/Gina

                        #12
                        A proposito di prove e di Altamura ho avuto modo di vedere nel canale Youtube di Enci tv le prime giornate di grande cerca a prescindere dai galoppi e dagli atteggiamenti di setter e pointer le prese di punto sono state pochissime anche per il tempo vento e neve e pioggia fredda da quello che hanno riferito i signori giudici ma la mia curiosità che vorrei chiedere all' Inglese e se quei terreni sono veramente idonei per le starne e se ne hanno mai ospitate prima e per prima intendo negli anni 50/60 quando le starne erano le nostre starne piccole e maligne.
                        Massimo C.

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                        • l'inglese
                          Moderatore Setter & Pointer
                          • Mar 2008
                          • 4255
                          • Arzignano, Vicenza

                          #13
                          Originariamente inviato da sly8489
                          Credo ma non sono sicuro, le prove oltre a valorizzare il cane e l'allevamento possono valorizzare anche il cacciatore. Raggiungere l'obiettivo delle prove, per un cacciatore è un bel traguardo, specialmente nelle razze inglesi, dove c'è troppo professionismo e troppi interessi economici. Non è facile ma neanche impossibile, ci vuole impegno e soprattutto passione, da niente non viene niente, dal sogno bisogna passare ai fatti. I fatti sono: amore per il cane, un poco di psicologia canina (non guasta mai) la tecnica di addestramento, e la conduzione del cane in prova di lavoro. Il banco di prova in questi casi è per il cane e anche per il cacciatore. Penso che per incominciare bisogna prendere questa strada.
                          Hai detto cose molto condivisibili. Una cosa e' tanto indispensabile come, almeno da me, rara, i Selvatici!
                          Facendo trovare con continuità degli animali validi le cose si semplificano parecchio.... Nelle Prove dovrebbero concorrere i soggetti migliori...
                          Roberto

                          Con affetto e simpatia [:-golf]

                          un saluto

                          l' inglese

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                          • l'inglese
                            Moderatore Setter & Pointer
                            • Mar 2008
                            • 4255
                            • Arzignano, Vicenza

                            #14
                            Originariamente inviato da Valerio
                            Avrò avuto forse 13 anni, mi ricordo ancora benissimo la mia prima giornata da spettatore a una prova di caccia pratica per inglesi.

                            Eravamo nei bei terreni del senese, se non sbaglio Strozzavolpe.

                            Ai tempi mio fratello maggiore era "l'apprendista" di un bravo gentleman di Empoli.

                            In quella zona, ai tempi, il sentimento e la passione per gli inglesi, setter in particolare, era fortissimo. Sentire accesso, cattivo, spesso rabbioso, come si addice a dei buoni toscanacci.
                            Molto spesso sfociava in aperte rivalità, con opposte tifoserie.

                            Era ancora decisamente in auge Alfiero "del Dianella" Rovini, il suo allievo Targetti mieteva successi sui terreni di GC di tutta Europa, i cani del futuro presidente ENCI Balducci "di Sovigliana" comparivano in molti pedigree di tanti ottimi soggetti della zona e ancora qualcuno cercava di tenere vivo il prezioso sangue dei "di Bellosguardo" di Beppe Ammannati, fratello del più noto Alighiero. Tutti nati e residenti a Empoli e dintorni.

                            Fatta questa breve premessa, mi ricordo che rimasi incantato nell'osservare i turni in coppia di questi setter, con galoppi e portamenti che mai avevo avuto modo di osservare prima, seguendo a caccia i miei familiari e i loro amici. Per non parlare delle poche prese di punto e relativi consensi che vidi.

                            Questo è stato il mio primo contatto con le prove, ovviamente senza capire assolutamente niente dei loro regolamenti e men che meno dello standard di lavoro dei cani inglesi (di cui a dire la verità credo di capire pochissimo ancora oggi).

                            Per un giovanetto alle prime armi, appassionato di caccia e cani, una indimenticabile esperienza e un primo vero approccio col lavoro proprio delle razze da ferma.

                            Potremmo parlare ore e ore di tutte le loro deviazioni, storture, problematiche, difficoltà e limiti, ma restano comunque un fondamentale momento di confronto e crescita. Non è tutto oro quel che luccica, tutt'altro, ma troppo spesso si butta via il bambino con l'acqua sporca o peggio si sputano sentenze senza la minima idea dell'argomento, in puro stile "social".

                            Ad esempio, parlando da braccofilo, mai e poi mai avremmo il livello medio attuale se le prove non fossero esistite e soprattutto se alcuni allevatori/proprietari ci avessero creduto e partecipato con cognizione di causa.
                            Un cane di qualità si nota! Non occorre avere particolari studi... Molto bello questo tuo racconto![brindisi]

                            ---------- Messaggio inserito alle 12:47 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:40 PM ----------

                            Originariamente inviato da Cantarini
                            A proposito di prove e di Altamura ho avuto modo di vedere nel canale Youtube di Enci tv le prime giornate di grande cerca a prescindere dai galoppi e dagli atteggiamenti di setter e pointer le prese di punto sono state pochissime anche per il tempo vento e neve e pioggia fredda da quello che hanno riferito i signori giudici ma la mia curiosità che vorrei chiedere all' Inglese e se quei terreni sono veramente idonei per le starne e se ne hanno mai ospitate prima e per prima intendo negli anni 50/60 quando le starne erano le nostre starne piccole e maligne.
                            E' doveroso dire che c' e' stata anche una Cattiva Stella che ha offuscato queste Prove: Quella del mal tempo!
                            Così le poche Starne rinselvatichite hanno trovato rifugio nei recinti dei pannelli fotovoltaici.
                            Se vogliamo trovare una amara soddisfazione, piuttosto di irrorare di Starne le campagne, l' Organizzazione ha tentato di tutto per poter utilizzare le poche che vagavano per i campi.

                            Bella domanda, non sono la persona più adatta per rispondere a questo sottile quesito, ma dal poco che so, non credo...
                            Ma, anche fosse il contrario, e' che un tempo era zeppo di Grigie, non varrebbe più! Grazie alla innovazione tecnologica e chimica che da anni grava sulle nostre campagne...
                            Roberto

                            Con affetto e simpatia [:-golf]

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