tradizioni mitteleuropee

Comprimi

Riguardo all'autore

Comprimi

Maurideep Scopri di più su Maurideep
X
 
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi
  • Maurideep
    ⭐⭐⭐
    • Nov 2007
    • 1767
    • Rivanazzano Terme (PV)
    • HansFilippo della Canterana bassotto nano p/d Senape della Val Vezzeno bassotto standard p/d Lucy

    #1

    tradizioni mitteleuropee

    nei corsi qui in provincia di Pavia e comunque credo anche nel resto dello stivale si insiste molto sulle tradizioni di caccia dei paesi dell'europa centrale, con tutto il cerimoniale del "bruch" il saluto al cacciatore, i corni da caccia etc. Secondo voi quanto c'è di utile nell'insegnare termine come totverbellen e totverweiser, anschuss ? Sono cose a vostro parere utili per arricchire la cultura di ciascun cacciatore o sono solo cose fini a se stesse e molto lontane dalle nostre tradizioni venatorie ? io vedo molte facce perplesse tra i cacciatori, soprattutto i più anziani che magari quando pensano alla germania pensano all'ultima guerra, altro che weidmansheill.....
    Con le mogli degli amici passo i giorni più felici...cit. Sergordon, La Stoppa 19-20 maggio 2012.
  • Shark
    ⭐⭐
    • Jun 2008
    • 430
    • Aspromonte - Calabria
    • Spinone e Bracco Italiano 💚🤍❤️

    #2
    Mmmh.. bella domanda.
    A mio parere la verità sta nel mezzo, nel senso che i paesi ai quali ti riferisci hanno sicuramente molto da insegnare in termini di tradizioni e cultura venatoria, però d'altra parte sono tutti rituali che appartengono strettamente a quei luoghi ed a quelle popolazioni. Lo scimmiottamento eccessivo da parte di qualche cacciatore nostrano, in effetti, risulta un pò stucchevole, fermo restando che anche noi in Italia abbiamo i nostri riti e le nostre tradizioni, che sono di tutto rispetto.

    ...detto questo: WEIDMANSHEILL!!! :D :D :D :D

    Commenta

    • elenazagor
      ⭐⭐
      • Jan 2011
      • 811
      • Salsomaggiore Terme
      • kurzhaar

      #3
      Oggi sono andata all'apertura al cinghiale con la mia nuova squadra... Alla fine non c'è stata la "cerimonia". è come se mi mancasse un braccio. Io HO BISOGNO di vedere onorati tutti gli animali presi nella giornata, di sentire i ringraziamenti ai cani e ai conduttori, agli sparatori, agli organizzatori... alla natura che ci ha dato questi animali.
      Invece non s fa. perchè non c'è tempo? Voglia? Non so. Ma questo bisgno lo sento solo io? L'unica tradizione italica sulla caccia al cinghiale che conosco io è quella del "terzo tempo". per carità rispettabilissima... Ma forse si può fare meglio che non appendere tutti gli animali a testa in giù o farne una catasta. Mio triste pensiero.[:-cry]
      DRACO DORMIENS NUNQUAM TITILLANDUS

      Commenta

      • elio193
        ⭐⭐⭐
        • Jan 2010
        • 4225
        • Montecrestese (VB)
        • Slovensky Kopov, Deutscher Jagdterrier, Bassotto tedesco pelo duro, Dachsbracke, Hannoveriano

        #4
        Originariamente inviato da Maurideep
        nei corsi qui in provincia di Pavia e comunque credo anche nel resto dello stivale si insiste molto sulle tradizioni di caccia dei paesi dell'europa centrale, con tutto il cerimoniale del "bruch" il saluto al cacciatore, i corni da caccia etc. Secondo voi quanto c'è di utile nell'insegnare termine come totverbellen e totverweiser, anschuss ? Sono cose a vostro parere utili per arricchire la cultura di ciascun cacciatore o sono solo cose fini a se stesse e molto lontane dalle nostre tradizioni venatorie ? io vedo molte facce perplesse tra i cacciatori, soprattutto i più anziani che magari quando pensano alla germania pensano all'ultima guerra, altro che weidmansheill.....
        Possiamo chiamarli sito in cui l'animale è stato colpito, abbaio a morto, pendolo o spola, ma non potremmo mai dire che questa cultura fa parte delle nostre tradizioni e ancora è lontana l'etica venatoria che ci dovrebbe imporre di non lasciare cadaveri nel bosco, più facile è non dargli un nome ,ignorarli e sparare ancora, pensando, che è più semplice e animali da sparare ce ne sono molti altri. Se si considerasse in modo diverso la caccia, sarebbe spontaneo onorare ciò che ci ha donato la natura, il cacciatore che ha saputo prelevare in modo corretto il suo selvatico, che è suo dal momento che l'ha abbattuto, ma che era fino ad allora potrimonio della comunità. Onorare il cane che lo ha recuperato dopo il suo ferimento e il conduttore che con la sua pazienza e il suo impegno lo ha addestrato per farlo, è vero, siamo in Italia non in un paese della mitteleuropa ma queste tradizioni dovremmo farle nostre come l'educazione nella caccia, che purtroppo molti non hanno.
        WEIDMANNSHEIL!!
        Elio
        Ultima modifica elio193; 18-09-11, 18:20.

        Il primo cinghialone di Charon

        Commenta

        • Maurideep
          ⭐⭐⭐
          • Nov 2007
          • 1767
          • Rivanazzano Terme (PV)
          • HansFilippo della Canterana bassotto nano p/d Senape della Val Vezzeno bassotto standard p/d Lucy

          #5
          Originariamente inviato da elenazagor
          Oggi sono andata all'apertura al cinghiale con la mia nuova squadra... Alla fine non c'è stata la "cerimonia". è come se mi mancasse un braccio. Io HO BISOGNO di vedere onorati tutti gli animali presi nella giornata, di sentire i ringraziamenti ai cani e ai conduttori, agli sparatori, agli organizzatori... alla natura che ci ha dato questi animali.
          Invece non s fa. perchè non c'è tempo? Voglia? Non so. Ma questo bisgno lo sento solo io? L'unica tradizione italica sulla caccia al cinghiale che conosco io è quella del "terzo tempo". per carità rispettabilissima... Ma forse si può fare meglio che non appendere tutti gli animali a testa in giù o farne una catasta. Mio triste pensiero.[:-cry]
          No, non lo pensi solo tu, credo che il cinghiale sia ingiustamente sottovalutato e per lui, povero suinide, non esiste quel rispetto che viene invece tributato agli altri ungulati. Forse perché se ne abbattono tanti, forse perché è meno grazioso di un capriolo...non lo so

          ---------- Messaggio inserito alle 05:07 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 05:03 PM ----------

          Originariamente inviato da Shark
          Mmmh.. bella domanda.
          A mio parere la verità sta nel mezzo, nel senso che i paesi ai quali ti riferisci hanno sicuramente molto da insegnare in termini di tradizioni e cultura venatoria, però d'altra parte sono tutti rituali che appartengono strettamente a quei luoghi ed a quelle popolazioni. Lo scimmiottamento eccessivo da parte di qualche cacciatore nostrano, in effetti, risulta un pò stucchevole, fermo restando che anche noi in Italia abbiamo i nostri riti e le nostre tradizioni, che sono di tutto rispetto.

          ...detto questo: WEIDMANSHEILL!!! :D :D :D :D
          stucchevole e spesso comico, come alcuni persone che conosco che non mollano il loden e il kaiserjaeger nemmeno a luglio...francamente ridicoli[:-bunny]
          Con le mogli degli amici passo i giorni più felici...cit. Sergordon, La Stoppa 19-20 maggio 2012.

          Commenta

          • elenazagor
            ⭐⭐
            • Jan 2011
            • 811
            • Salsomaggiore Terme
            • kurzhaar

            #6
            Originariamente inviato da Maurideep


            stucchevole e spesso comico, come alcuni persone che conosco che non mollano il loden e il kaiserjaeger nemmeno a luglio...francamente ridicoli[:-bunny]
            Su questo sono d'accordo, abbigliamento in tono, decoroso e pulito, tutto qui per quanto mi concerne in fatto di moda venatoria.

            Poi d'inverno quando piove la mantella di loden mi piace tantissimo, ci vado in giro anche per salsomaggiore (con il cappello verde appuntito che mi fa sembrare un incrocio tra un elfo e un abete) Potete immaginare cosa pensano di me i concittadini...[:D]
            DRACO DORMIENS NUNQUAM TITILLANDUS

            Commenta

            • elio193
              ⭐⭐⭐
              • Jan 2010
              • 4225
              • Montecrestese (VB)
              • Slovensky Kopov, Deutscher Jagdterrier, Bassotto tedesco pelo duro, Dachsbracke, Hannoveriano

              #7
              Originariamente inviato da elenazagor
              Su questo sono d'accordo, abbigliamento in tono, decoroso e pulito, tutto qui per quanto mi concerne in fatto di moda venatoria.

              Poi d'inverno quando piove la mantella di loden mi piace tantissimo, ci vado in giro anche per salsomaggiore (con il cappello verde appuntito che mi fa sembrare un incrocio tra un elfo e un abete) Potete immaginare cosa pensano di me i concittadini...[:D]
              Il loden d'inverno piace anche a me, molti ostentano accentuando ciò che non gli appartiene neppure come mentalità e questo non è solo stucchevole, è disdicevole!
              Ultima modifica elio193; 18-09-11, 19:07.

              Il primo cinghialone di Charon

              Commenta

              • NaYrOn_HuNtInG
                ⭐⭐⭐
                • Mar 2010
                • 1206
                • m

                #8
                .. A me attira tutta la cultura venatoria tedesca e simile, ma mi attirano tutte le culture e le tradizioni venatorie. Mi piace l'ultimo pasto alla preda (se becchi una volpe però è un po' strano mettere il rametto di abete =) ), .. ci sono cacciatori che non conosco per niente questa cultura.. ogni posto ha un po' le sue usanze, più o meno simili, se uno vuole dare il bruch al capriolo ben venga, se uno non vuole.. si vede che non capisce o non approva, ma rispetto la sua decisione, posso solo provare a spiegare le mie motivazioni.
                Poi se vogliamo come si mette ai caprioli si dovrebbe mettere anche alla lepre, al coniglio, al fagiano..
                Se uno abbraccia la cultura venatoria tedesca ben venga, ma non per questo un cacciatore che segue la tradizione italiana è inferiore.. è bene a mio avviso prendere le cose buone da entrambe,.. senza diventare eccessivi è chiaro =) poi è solo la mia idea

                Commenta

                • Sami
                  ⭐⭐
                  • Jan 2008
                  • 952
                  • Lombardia
                  • Bracco Italiano

                  #9
                  Originariamente inviato da Maurideep
                  nei corsi qui in provincia di Pavia e comunque credo anche nel resto dello stivale si insiste molto sulle tradizioni di caccia dei paesi dell'europa centrale, con tutto il cerimoniale del "bruch" il saluto al cacciatore, i corni da caccia etc. Secondo voi quanto c'è di utile nell'insegnare termine come totverbellen e totverweiser, anschuss ? Sono cose a vostro parere utili per arricchire la cultura di ciascun cacciatore o sono solo cose fini a se stesse e molto lontane dalle nostre tradizioni venatorie ? io vedo molte facce perplesse tra i cacciatori, soprattutto i più anziani che magari quando pensano alla germania pensano all'ultima guerra, altro che weidmansheill.....
                  Domanda interessante la tua...
                  Rispetto alla terminologia credo il punto sia che in tedesco (o anche in inglese) esistono parole con un solo e ben preciso significato, mentre in italiano spesso bisogna girare intorno per spiegare il concetto espresso da quei termini.
                  E' un po' come nel linguaggio informatico - tanto più facile usare la parola inglese che usare tante parole italiane per dire lo stesso. Basta guardare questo dizionario venatorio italiano-tedesco per capire il problema....



                  Il cerimoniale, se eseguito con la dovuta serietà, pur avendo radici antiche, sta bene anche al cacciatore moderno, credo, in quanto gli permette il momento di riflessione, di aggiustamento psicologico, di rispetto verso il selvatico abbattuto e la natura in generale...
                  Il "Bruch" messo in bocca al cervo o al capriolo morto per esempio è inteso come il suo ultimo pasto durante il passaggio dalla vita alla morte. Mi piace pensare che anche il cacciatore odierno, con questo gesto, si fermi a riflettere sul suo diritto di uccidere e sull'inevitabilità della morte per tutti noi.
                  Magari non deve essere un "Bruch", ossia un rametto tagliato da una pianta là dov'é morto il selvatico, forse si può anche mettere due castagne o ghiande in bocca al cinghiale sparato per augurargli un buon viaggio, basta rendersi conto che togliere la vita a qualcuno non é un passatempo, non é un diritto dell'uomo ma una grande responsabilità.

                  Commenta

                  • elio193
                    ⭐⭐⭐
                    • Jan 2010
                    • 4225
                    • Montecrestese (VB)
                    • Slovensky Kopov, Deutscher Jagdterrier, Bassotto tedesco pelo duro, Dachsbracke, Hannoveriano

                    #10
                    Originariamente inviato da NaYrOn_HuNtInG
                    .. A me attira tutta la cultura venatoria tedesca e simile, ma mi attirano tutte le culture e le tradizioni venatorie. Mi piace l'ultimo pasto alla preda (se becchi una volpe però è un po' strano mettere il rametto di abete =) ), .. ci sono cacciatori che non conosco per niente questa cultura.. ogni posto ha un po' le sue usanze, più o meno simili, se uno vuole dare il bruch al capriolo ben venga, se uno non vuole.. si vede che non capisce o non approva, ma rispetto la sua decisione, posso solo provare a spiegare le mie motivazioni.
                    Poi se vogliamo come si mette ai caprioli si dovrebbe mettere anche alla lepre, al coniglio, al fagiano..
                    Se uno abbraccia la cultura venatoria tedesca ben venga, ma non per questo un cacciatore che segue la tradizione italiana è inferiore.. è bene a mio avviso prendere le cose buone da entrambe,.. senza diventare eccessivi è chiaro =) poi è solo la mia idea
                    Certamente c'è del buono anche nel cacciatore italiano, ci mancherebbe ma a mio avviso manca di quello che fa del cacciatore il gentleman del bosco.

                    Il primo cinghialone di Charon

                    Commenta

                    • NaYrOn_HuNtInG
                      ⭐⭐⭐
                      • Mar 2010
                      • 1206
                      • m

                      #11
                      Originariamente inviato da Sami
                      Domanda interessante la tua...
                      Rispetto alla terminologia credo il punto sia che in tedesco (o anche in inglese) esistono parole con un solo e ben preciso significato, mentre in italiano spesso bisogna girare intorno per spiegare il concetto espresso da quei termini.
                      E' un po' come nel linguaggio informatico - tanto più facile usare la parola inglese che usare tante parole italiane per dire lo stesso. Basta guardare questo dizionario venatorio italiano-tedesco per capire il problema....



                      Il cerimoniale, se eseguito con la dovuta serietà, pur avendo radici antiche, sta bene anche al cacciatore moderno, credo, in quanto gli permette il momento di riflessione, di aggiustamento psicologico, di rispetto verso il selvatico abbattuto e la natura in generale...
                      Il "Bruch" messo in bocca al cervo o al capriolo morto per esempio è inteso come il suo ultimo pasto durante il passaggio dalla vita alla morte. Mi piace pensare che anche il cacciatore odierno, con questo gesto, si fermi a riflettere sul suo diritto di uccidere e sull'inevitabilità della morte per tutti noi.
                      Magari non deve essere un "Bruch", ossia un rametto tagliato da una pianta là dov'é morto il selvatico, forse si può anche mettere due castagne o ghiande in bocca al cinghiale sparato per augurargli un buon viaggio, basta rendersi conto che togliere la vita a qualcuno non é un passatempo, non é un diritto dell'uomo ma una grande responsabilità.
                      Quoto entrambi

                      Originariamente inviato da elio193
                      Certamente c'è del buono anche nel cacciatore italiano, ci mancherebbe ma a mio avviso manca di quello che fa del cacciatore il gentleman del bosco.

                      Commenta

                      • Maurideep
                        ⭐⭐⭐
                        • Nov 2007
                        • 1767
                        • Rivanazzano Terme (PV)
                        • HansFilippo della Canterana bassotto nano p/d Senape della Val Vezzeno bassotto standard p/d Lucy

                        #12
                        Originariamente inviato da Sami
                        Domanda interessante la tua...
                        Rispetto alla terminologia credo il punto sia che in tedesco (o anche in inglese) esistono parole con un solo e ben preciso significato, mentre in italiano spesso bisogna girare intorno per spiegare il concetto espresso da quei termini.
                        E' un po' come nel linguaggio informatico - tanto più facile usare la parola inglese che usare tante parole italiane per dire lo stesso. Basta guardare questo dizionario venatorio italiano-tedesco per capire il problema....



                        Il cerimoniale, se eseguito con la dovuta serietà, pur avendo radici antiche, sta bene anche al cacciatore moderno, credo, in quanto gli permette il momento di riflessione, di aggiustamento psicologico, di rispetto verso il selvatico abbattuto e la natura in generale...
                        Il "Bruch" messo in bocca al cervo o al capriolo morto per esempio è inteso come il suo ultimo pasto durante il passaggio dalla vita alla morte. Mi piace pensare che anche il cacciatore odierno, con questo gesto, si fermi a riflettere sul suo diritto di uccidere e sull'inevitabilità della morte per tutti noi.
                        Magari non deve essere un "Bruch", ossia un rametto tagliato da una pianta là dov'é morto il selvatico, forse si può anche mettere due castagne o ghiande in bocca al cinghiale sparato per augurargli un buon viaggio, basta rendersi conto che togliere la vita a qualcuno non é un passatempo, non é un diritto dell'uomo ma una grande responsabilità.
                        quoti al 100 % quello che hai scritto Sami, hai reso perfettamente quello che penso.
                        Con le mogli degli amici passo i giorni più felici...cit. Sergordon, La Stoppa 19-20 maggio 2012.

                        Commenta

                        • Rossella
                          ⭐⭐⭐⭐
                          • Mar 2005
                          • 14715
                          • Gallia Cisalpina
                          • Setter Inglese

                          #13
                          Originariamente inviato da elio193
                          Certamente c'è del buono anche nel cacciatore italiano, ci mancherebbe ma a mio avviso manca di quello che fa del cacciatore il gentleman del bosco.

                          ecco questo è il concetto di fondo che dovrebbe passare, a prescindere dalle ostentazioni...
                          Dogs & Country http://www.dogsandcountry.it

                          http://dogsandcountry.it/the-gundog-project/ Progetto di ricerca sul cane da caccia e da prove :-)

                          Commenta

                          • tommaso87
                            ⭐⭐
                            • Mar 2008
                            • 949
                            • Grosseto, Toscana.

                            #14
                            per me non sono tradizioni italiane e io mi rifiuterò sempre di mettere in pratica usanze che per me non hanno valore
                            viva la caccia e chi la fa, TOMMASO

                            Commenta

                            • Maurideep
                              ⭐⭐⭐
                              • Nov 2007
                              • 1767
                              • Rivanazzano Terme (PV)
                              • HansFilippo della Canterana bassotto nano p/d Senape della Val Vezzeno bassotto standard p/d Lucy

                              #15
                              Originariamente inviato da tommaso87
                              per me non sono tradizioni italiane e io mi rifiuterò sempre di mettere in pratica usanze che per me non hanno valore
                              tommaso giusto per capire: non hanno valore di per sé o non le gradisci perché non sono tradizioni italiane ?
                              Con le mogli degli amici passo i giorni più felici...cit. Sergordon, La Stoppa 19-20 maggio 2012.

                              Commenta

                              Argomenti correlati

                              Comprimi

                              Attendere..