I requisiti di un buon segugio

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  • segugista
    ⭐⭐⭐
    • Mar 2007
    • 8984
    • Alessandria Piemonte.
    • Segugi Bassotti S/D

    #16
    Ci stavo per arrivare Paolo e speravo che qualcuno tirasse fuori l'argomento, avevo infatti aperto la discussione scrivendo :"Infine ritenete che le caratteristiche del segugio ideale siano cambiate nel corso degli anni, in relazione anche alla propria esperienza oppure il segugio valido 30 anni fa lo è ancora oggi?"
    E queste mie righe erano state scritte pensando anche e soprattutto a questo problema.
    Questo è un discorso molto importante. La formula in molte zone d'italia è questa:
    Diventano rari i segugi validi nella seguita, ma quanto viene ritenuta utile questa fase ? Spesso i conduttori soffrono di mal di stomaco per i rischi e le limitazioni che limitano enormemente le possibilità per i segugi di esprimersi liberamente in questa fase che è quella caratterizzante. Quindi si cerca di avere cani "corti" che non sanno più seguire in modo impeccabile e non perchè i segugisti amano tutti sparare allo scovo, ma perchè in molte zone appunto ciò diventa sempre più complicato.
    La prosegugio parla chiaro "Non sparare mai allo scovo, non ti confondere con i tuoi confratelli "codaioli", per questi è un'esigenza, per te una viltà" e giustamente punta a preservare i segugi ( parlo in modo particolare di italiani ) che lavorano con classicismo. In molte zone d'italia è ancora possibile lasciare andare i cani in seguita senza limiti, in altre purtroppo ciò è sempre pù complicato. E temo che zone in cui la seguita sarà sempre più complicata irrimediabilmente aumenteranno sempre più.
    Il problema è secondo me, come avevo già scritto da qualche parte, capire cosa fare nelle zone più difficili. Dobbiamo cercare di attualizzare il segugio ? Ma questo è molto rischioso! Dov'è il limite tra attualizzare e modificare uno standard di lavoro , finendo col perdere una razza per farne nascere un'altra ? Oppure la soluzione è usare il segugio quando ciò è possibile e dirottare su altri cani quando ciò non è possibile ?
    Emanuele

    Per ora è soltanto un sogno, ma se c'è la passione perchè non provarci [fiuu]

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    • PaoLeo
      ⭐⭐⭐
      • Jun 2007
      • 2350
      • Piacenza

      #17
      forse sarà il tempo e la pratica a determinare queste cose. Per quanto giustamente le società di razza tentino di programmare, l'evoluzione dei cani è dettata dall'evoluzione della caccia, che è dettata dall'evoluzione della società e... e questa non si può programmare a priori, purtroppo (o per fortuna).
      Poi, ripeto, sarebbe bellissimo non ridurre il segugio ad uno springer che bracca, come già qualcuno auspica, ma tra quatrant'anni chi lo sa come staremo messi?
      ____________________________________________

      Paolino

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      • segugista
        ⭐⭐⭐
        • Mar 2007
        • 8984
        • Alessandria Piemonte.
        • Segugi Bassotti S/D

        #18
        Forse è meglio non pensarci[bah]
        Emanuele

        Per ora è soltanto un sogno, ma se c'è la passione perchè non provarci [fiuu]

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        • lepraiolo
          ⭐⭐
          • Oct 2007
          • 863
          • Reggio Emilia, Reggio Emilia, Emilia Romagna.
          • segugi italiani e piccoli lepraioli

          #19
          Ho seguito la vostra discussione,molto interessante.Paolo ha ragione quando dice che ci sono segugi che non scovano mai.Per quella che è la mia esperienza,questi cani si trovano più spesso in quei soggetti molto legati alla tracciadotati di grande naso ma di poca testa,per cui in presenza di falli brigosi li vedi spesso imballarsi e non ci capiscono più niente.
          Per me il segugio ideale per cacciare la lepre è il nostro segugio italiano. Quando parlo di italiano,non considero tali tutti i cani che pur possedendo un certificato loi,non hanno le caratteristiche del nostro segugio:mi riferisco alla voce,alla presenza di giogaia,alla morfologia.Questi sono i segugi definiti migliorati,che risentono ancora troppo di incroci con varie razze di segugi francesi.
          il nostro segugio per sua caratteristica,è un cane con buona predisposizione a svogere tutte le quattro fasi, é buon accostatore,e possiede quell'iniziativa che gli viene dall'intelligenza di cui è dotato,per caopire che di fronte ad un fallo è necessario cerchiare per trovare l'uscita ,l'intelligenza gli servirà anche per capire le doppie e d iniziare a quel punto una minuziosa ricerca fino allo scovo. Sulla seguita sono convinto che ogni segugista,sia il responsabile di come insegue il suo cane ;se le lepri le fermi allo scovo avrai sempre dei pessimi inseguitori,ma se ti vorrai godere un bello scovo ed una coseguente seguita e fermare la lepre al ritorno.avrai dei grandi inseguitori.
          Sui soggetti da inserire in muta. Io sono convinto che una muta si componga da se inserendo un soggetto alla volta. Il punto di partenza dovrà sempre essere un cane bravo,un cane che lega,un cento puro per me è l'ideale. Poi tra i soggetti man mano che cacciano insieme si stabilisce tra di loro una forma di gerarchia,che li porterà ad essere protagonisti chi in una fase chi nell'altra,sulla base delle predisposizioni che esprimeranno.
          Ho avuto in muta cani opachi fino a 150 metri dalla lepre che di fatto si facevano portare fino a quel punto dal capo muta,salvo poi diventare la più indiscussa candidata ad aggiudicarsi lo scovo. Questi gli altri lo sapevano e pesso in prossimità dello scovo guardavano a lei convinti che di li a poco avrebbero sentito il suo urlo di scovo

          ho scritto un poema,scusatemi. ma scrivere queste cose mi infervora come quando le ho vissute.

          ciao sergio
          sigpic

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          • lepraiolo
            ⭐⭐
            • Oct 2007
            • 863
            • Reggio Emilia, Reggio Emilia, Emilia Romagna.
            • segugi italiani e piccoli lepraioli

            #20
            vorrei rispondere a segugista quando chiede se il segugio sia cambiato in questi trenta anni.
            Sono convinto che siano stati fatti passi da gigante negli ultimi anni per tornare indietro proprio a trenta anni fa.
            E' successo anche a me di lasciarmi lusingare da un certo tipo di cane,che altri non era che l'ibridazione tra un segugio italiano o dell'appennino,con un altro segugio spesso francese. Perche venivano effettuati questi incroci ? credo per aumentare la maneggevolezza la coesione allo spirito di muta,la bellezza sicuramente e la predisposizione indiscussa all'accostamento.Ma lusingava soprattutto la bellezza da cuccioli e la loro prespicacia a scagnare la pastura sin dai primi mesi di vita. Sono convinto che le gare che poi in quegli anni sono state organizzate abbiano dato un certo riconoscimento a questo nuovo cane. Ottimo accostatore,prolisso di voce,lo abbiamo visto,in prove organizzate all'interno di zrc,fregiarsi con punteggi eccellenti, quando la lepre di fatto si era rubata.Per cui la somma del punteggio scaturiva da un punteggio pieno in tipicità,dal buon accostamento e da una sufficiente seguita.Questi cani però,premiati nelle gare,con un un lavoro svolto in mezz'ora,a caccia poi,dimostravano l'incapacità di intuire le doppie e di imballarsi al primo interrompersi della traccia,se non addirittuira di vederli tornare indietro e ripartire da dalla pastura.Affascinava anche la facilità di ammutarli e di sentire poi rimpire una valle con la loro corale di voci.non sempre aggraziate.
            Sicuramente non intendo generalizzare,e sicuramente sarà capitato a qualche segugista di trovare in questi incroci qualche soggetto valido,ma ciò non è stata la regola.
            Poi negli anni successivi i segugisti hanno abbandonato il bello,l'orecchio accartocciato e la canna montonina a tutti costi,e hanno fatto un passo indietro,tanto che oggi credo si possa affermare che il nostro segugio italiano è stato pulito da qull'inserimento fatto trenta anni fà. Purtroppo in quegli anni oltre alle tante belle conquiste che abbiamo ottenuto per i nostri seguigi,credo si sia commesso l'errore di non valorizzare al meglio il nostro segugio,in tutte le sue varietà,compresa quella del piccolo lepraiolo ecc. Avevamo un grande patrimonio che abbiamo valorizzato purtroppo venti anni più tardi.
            sigpic

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            • PaoLeo
              ⭐⭐⭐
              • Jun 2007
              • 2350
              • Piacenza

              #21
              io ovviamente ho una visione limitata nel tempo [durbans] e nello spazio, ma sulla diversità tra il tipo di segugi presentati nelle prove e quelli usati dai cacciatori che hanno continuato con "propri" ceppi di cani ho avuto la stessa impressione.
              Per dire: ieri pomeriggio abbiamo fatto visionare ad amici di parma un cane di un "montano" che vende poichè ha due cani buoni e a lui uno basta.
              Brutto, sia nell'estetica che nel modo di lavorare.
              Beh, siccome che aveva tirato un ventaccio secco tutta mattina i cani sentivano poco, e mentre i miei tentavano di indirizzarsi (infruttuosamente) sulla pastura, quello faceva passare un macchione di spini dopo l'altro. Ho pensato: vabbeh, che schifo, è uno di quei cani che non usano il naso. Poi ha borso ed hanno seguito venti minuti, dopo i quali i miei sono rientrati. Lui ha riscovato ed ha seguito solitario tra grandi difficoltà (seminati e arati battuti dal vento) altri venti minuti. Sicchè dopo una cosa simile non può essere che il cane non usa il naso; solo, lo usa quando serve ad andare a prendere la lepre (il proprietario da solo ammazza lepri per dei posti tutto bosco e ripe sassose che se il cane non ti accosta centinaia di metri non ne trovi manco una).
              ____________________________________________

              Paolino

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              • lepraiolo
                ⭐⭐
                • Oct 2007
                • 863
                • Reggio Emilia, Reggio Emilia, Emilia Romagna.
                • segugi italiani e piccoli lepraioli

                #22
                Guarda Paiolo quello che tu hai visto ieri da quel cane del montano,è il classico segugio tipico dell'appennino. La selezione severa che è stata compiuta da chi non ha mollato alle modernità proposte.Ha badato esclusivamente a premiare quei cani che dimostrassero di possedere l'intelligenza per cacciare a pieno titolo la lepre.la bellezza non è mai stato un punto di partenza per questi lepraioli;per cui o un cane era bravo o amen. Nessuno ha mai pensato,come avveniva per i cani belli di provare almenno a farci una cucciolata. Cno il solo esito di perdere del tempo.
                Sono convinto che questi cani,posseggano il naso che hanno tutti cani,solamente che l'intelligenza di cui sono dotati gli permetta di fare uso del naso quando serve,perchè nella loro azione ci mettono tanta intelligenza.
                In fondo questo cane è stato selezionato par cacciare la lepre nei nostri territori,per cui quante sono le volte che le situazioni climatiche favoriscono i segugi che si affidano alla potenza olfattiva? Pochissime,ecco allora la necessità di avere un segugio che possa andare allo scovo anche di testa.
                ovviamente io sono innamorato di questi cani da una vita,per cui non vedo altre alternative per il mio modo di cacciare.Riconosco che per altri territori,tipo grandi pianure un buon accostatore(migliorato) possa in determinate mattine offrire lusinghieri risultati.Ma con questi cani se la mattina e infida,abbui tanto ma torni acaso senza avere borso,come dici tu.

                Cia Sergio
                sigpic

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                • elis59
                  ⭐⭐
                  • Mar 2008
                  • 717
                  • Lazio.
                  • SEGUGI ITALIANI

                  #23
                  Ogni giorno che passa sono sempre più convinto che lavorando seriamente, con accoppiamenti mirati, e facendo lavorare i nostri cani si riesca ad ottenere il tanto sospirato bello - bravo.<O:p</O:p
                  Certo non è cosa facile, ma oggi rispetto a qualche anno fa senza ombra di dubbio sono stati fatti dei notevoli passi in avanti nella selezione.
                  Sono altresì convinto che per godere a pieno del lavoro, i cani debbano essere in grado di esplicare possibilmente le quattro fasi, nell'eventualità che così non fosse avremmo davanti ausiliari che non eseguono un lavoro soddisfacente e completo, si assisterà a delle azioni monche con tanti abbai e pochi scovi. o viceversa.<O:p</O:p
                  Quindi nell'assemblare una coppia o muta, cosa non facile da eseguire è importantissimo capire in quale ruolo il cane e più predisposto, ed a quel punto amalgamare i soggetti per avere così una muta omogenea e valida.
                  <O:p</O:p
                  Le grandi qualità e le grandi virtù (se le avete)
                  vi procureranno il rispetto e l'ammirazione degli uomini; ma sono le qualità minori che devono procurarci il loro amore e il loro attaccamento
                  Lord Chesterfhild

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                  • lepraiolo
                    ⭐⭐
                    • Oct 2007
                    • 863
                    • Reggio Emilia, Reggio Emilia, Emilia Romagna.
                    • segugi italiani e piccoli lepraioli

                    #24
                    Pensare al bello e bravo,mi viene sempre di accostare quello che tutti pensiamo di una donna. la si vorrebbe bella brava,laboriosa,onrsta ecc. ecc.. Tuttavia se si pensa alla donna della vita,meglio previlegiare il bravo. Il bello ben venga se c'è,ma non sarà così importante nel contesto della gestione di una famiglia. Per cui anche nel cane.il bello per me è secondario rispetto al bravo. Nei miei accoppiamenti non ho mai badato all'esteriorità,ma soprattutto alla sostanza. D'accordo in una prova di lavoro con punteggio su tipicità,potresti anche essere penalizzato ,salvo poi recuperare nelle voci che attingono al lavoro. Mi prefiggo però di ricercare un cane che stia nel tipo,e la bellezza non sia l'elemento primario nella valutazione del soggetto. Preferisco questo tipo di cane perchè spesso vi trovi più spiccata l'intelligenza,così inispensabile per cacciare la lepre con successo.
                    sigpic

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                    • DOMENICO SEGUGISTA
                      ⭐⭐
                      • Jun 2009
                      • 671
                      • PONTEDERA
                      • PICCOLO LEPRAIOLO ITALIANO

                      #25
                      Parliamo di bello e di bravo amici ma dovremmo stabilire i canoni della bellezza e anche quelli della bravura, mi riallaccio a quello che dice Paolo: cane brutto perchè? gambe storte? linea dorsale con malformazioni invalidanti? non credo, penso che Paolo prenda semplicemente come modello il segugio italiano con una morfologia rispettosa dello standard. Il cane di cui ci ha raccontato Paolo è senzaltro un lepraiolo stando a quello che ci ha detto sul modo di lavorare, quindi rene lungo, parietali larghi, avambraccio corto ( per capirci tipo setter) orecchio corto , occhi grandi con espressione quasi umana, coda ordinaria e spessa alla radice, conseguenza di una spina dorsale robusta.... dunque mi chiedo, brutto perchè? direi solo diverso, derivato da una selezione fatta da gente che dei fronzoli non sapeva che farsene e che mirava al sodo, ma sodo inteso non solo nel senso di portare la lepre a casa, ma che il cane fosse veramente valido nello svolgere le varie fasi della cacciata. Questo è il mio modesto modo di vedere

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                      • PaoLeo
                        ⭐⭐⭐
                        • Jun 2007
                        • 2350
                        • Piacenza

                        #26
                        Domenico leggo solo ora questo thread... lo so che il bello non è soggettivo... non badare troppo a quel che posso aver scritto tre anni fa, che di standard e morfologia eccetera non sapevo niente, e non che ne sappia molto ora: a volte certi cani mi sembrano brutti perchè sono "sgraziati"; altri mi sembrano belli ma magari non rispondono nè ad uno standard nè all'altro.
                        ____________________________________________

                        Paolino

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