E queste mie righe erano state scritte pensando anche e soprattutto a questo problema.
Questo è un discorso molto importante. La formula in molte zone d'italia è questa:
Diventano rari i segugi validi nella seguita, ma quanto viene ritenuta utile questa fase ? Spesso i conduttori soffrono di mal di stomaco per i rischi e le limitazioni che limitano enormemente le possibilità per i segugi di esprimersi liberamente in questa fase che è quella caratterizzante. Quindi si cerca di avere cani "corti" che non sanno più seguire in modo impeccabile e non perchè i segugisti amano tutti sparare allo scovo, ma perchè in molte zone appunto ciò diventa sempre più complicato.
La prosegugio parla chiaro "Non sparare mai allo scovo, non ti confondere con i tuoi confratelli "codaioli", per questi è un'esigenza, per te una viltà" e giustamente punta a preservare i segugi ( parlo in modo particolare di italiani ) che lavorano con classicismo. In molte zone d'italia è ancora possibile lasciare andare i cani in seguita senza limiti, in altre purtroppo ciò è sempre pù complicato. E temo che zone in cui la seguita sarà sempre più complicata irrimediabilmente aumenteranno sempre più.
Il problema è secondo me, come avevo già scritto da qualche parte, capire cosa fare nelle zone più difficili. Dobbiamo cercare di attualizzare il segugio ? Ma questo è molto rischioso! Dov'è il limite tra attualizzare e modificare uno standard di lavoro , finendo col perdere una razza per farne nascere un'altra ? Oppure la soluzione è usare il segugio quando ciò è possibile e dirottare su altri cani quando ciò non è possibile ?
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