Foto nostri setter
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che ne pensate di questo soggetto...
http://www.youtube.com/watch?NR=1&fe...&v=ufn0v6wvQ9UCommenta
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[:-cry]
Ieri Nemo l'ho trovato dentro la cuccia privo di sensi, portato immediatamente dal veterinario mi ha diagnosticato "aneurisma celebrale"........................................ .....................................
Stiamo provando a curarlo con cortisone e Branigen.
...Sono distrutto dal dolore nel vedere il mio compagno di caccia, che tanto ci aveva fatto discutere sui cuccioli precoci, ridotto in questo stato a soli 10 mesi.
Spero tanto che si riprenda anche parzialmente perché per me sarà sempre il mio NEMO![angel][cuori]Commenta
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[QUOTE=cristianmeloni;723287]
<HR style="BACKGROUND-COLOR: #cecdcd; COLOR: #cecdcd" SIZE=1>
ah ah grazie solo che mi sembra di cercare il graal [:(]
sono anche consapevole del fatto di essere un setterista atipico. Per me il cane non è uno strumento con cui affrontare la stagione venatoria ma anche un compagno di vita. I miei cani sono sempre stati in casa (è scomodo ed impegnativo ma a me piace così) e sono sempre venuti in tutti i posti in cui è stato possibile portarli quindi non solo campagna ma anche città, treno, metro, tiro a volo, ristorante, parenti etcetc... Quindi è vitale che il cane in questi contesti si sappia comportare. Ovviamente molto contano l'educazione (mica imparano da soli), l'abitudine e l'esperienza, ma contano anche la socializzazione e le prime esperienze ricevute da cuccioli e, a monte, una selezione che tenga conto dell'equilibrio dei riproduttori, tratto utile anche a caccia.
Però... credo anche che vuoi la crisi economica, vuoi il cambiamento di mentalità e il la maggiore sensibilità... Ci sono sempre più persone che anziché avere una muta di setter scelgono di averne uno o due e che scelgono di non "scartarli" come pacchetti di figurine... ho visto tanti scartare e regalare cani (da compagnia o dandoli a gente che pretendeva meno dal cane) perchè effettivamente lasciavano tantissimo a desiderare sul fronte " sale in zucca" ... ma questa cosa non mi piace e vedo che piace sempre di meno anche a chi è costretto a farlo... Quindi beh... credo che certe caratteristiche caratteriali siano destinate ad avere sempre maggior peso.
---------- Messaggio inserito alle 07:36 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:31 PM ----------
Su questa discussione ci si dividerà sicuramente a metà fra ortodossisti e funzionalisti. Per cui è prevedibile che il giusto stia nella zona franca, quanto a dire fra coloro che vogliono provare il brivido quando sganciano un cane e coloro che vogliono che fermi, non solo in via eccezionale e che , negli atteggiamenti e nel soma, assomigli a (come giustamente pretende la Di Palma ) a un setter o a un pointer.
Paolo Cioli
Grazie.... a me hanno fa hanno detto che si potevano considerare due scuole di pensiero, nella "settereria"... Quella di Colombo, ovvero quella che ricerca il trialer e quella di Griziotti, più moderata... IO mi sa che sto con la seconda...
Un setter con il profilo da kurzhaar... brrr... piuttosto un bel codone in piedi e una ferma eretta (del resto erano così un secolo fa...) ma il muso da kurzhaar, con occhio da kurzhaar e nasino appuntito no...
Poi il pachiderma citato da Lucio non piace neanche a me ma tra il pachiderma e il ragnetto-psycho-con occhio da tedesco e muso da volpino... emm sarebbe un bel match decidere quale prendere.
RossellaDogs & Country http://www.dogsandcountry.it
http://dogsandcountry.it/the-gundog-project/ Progetto di ricerca sul cane da caccia e da prove :-)Commenta
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Hai scritto perfettamente ciò che rischiamo , almeno con alcune razze come setter e pointer.
A furia di tralasciare caratteristiche di standard in appannaggio delle prestazioni si rischia di sconvolgere lo standard , ovvero di tenerne in piedi due, tre e perfino quattro, contemporaneamente. Già scrissi che, per un certo periodo, non è eretico aprire un po' allo standard per inserire caratteristiche inedite ma positive. Ma poi bisogna richiudere. Tutte le razze, non solo canine, sono state create con questa metotica. Per dire che non crolla il mondo se ogni tot anni lo standard ritorna ad essere aperto alle modernizzazioni. Oggi la caccia, la vera caccia, è ridotta ai minimi termini mentre l'agonismo cinofilo è quanto mai fiorente. Quindi è chiaro, e qui do ragione a Russo, che la velocità, la reattività olfattiva, e la mentalità grandercerchista vengono in primis. C' è chi lavora solo cani che mostrino, già a 6-7 mesi ,queste prerogative; chi scrive per primo!
Chi mi conosce sa che io sono un patito del teorema delle correlazioni morfo funzionali, che non valgono solo per il "telaio", la costruzione, ma anche per i particolari delle regioni della testa: muso, occhio (posizione, forma ed espressione), orecchio (forma , attaccatura e erettibilità): tutte espressioni della psiche o temperamento che dir si voglia. Anche per la nostra specie ( homo sapiens), credo fortemente nella "fisiognomia" o "fisiognomica", per dire il carattere che trapela dall'aspetto.
Tornando ai cani, ai pointer e ai setter, mi pare di poter dedurre che i più veloci, i più trialer, oggi hanno una particolare dotazione di caratteri somatici.: per esempio canna montonina, stop sfuggente, orecchie accartocciate, attaccate basse e strette nel pointer e, al contrario, corte, triangolari e attaccate alte nel setter inglese.
Chi vince non si scarta - ( e "hai vogli di predicar predicatore, se predichi per me predichi male...") - .I setter e anche i pointer monumenti da expò, non rispondono quasi mai alle aspettative del garista , per cui è chiaro, inevitabile, che la selezione che scaturisce dalle prove, specie a grande cerca , esprima un modello morfologico nuovo.
Su questa discussione ci si dividerà sicuramente a metà fra ortodossisti e funzionalisti. Per cui è prevedibile che il giusto stia nella zona franca, quanto a dire fra coloro che vogliono provare il brivido quando sganciano un cane e coloro che vogliono che fermi, non solo in via eccezionale e che , negli atteggiamenti e nel soma, assomigli a (come giustamente pretende la Di Palma ) a un setter o a un pointer.
Paolo Cioli
---------- Messaggio inserito alle 08:12 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 08:04 AM ----------
ecco in questo concordo con Lucio io tutto l'ottimismo di Giovanni Russo non lo condivido... anche perchè le "macchine da guerra" che elogia lui, le elogia a livello di cinofilia agonistica e qui non voglio entrare in merito ma... Un cane (quale che sia la razza) a mio avviso prima di essere un atleta (come giustamente i degni rappresentanti delle nostre razze sono) deve essere un compagno di vita e... tornando alle nostre razze anche un compagno di caccia. Invece si vedono tanti psycho-setter che forse ben figurano in contesti ufficiali ma che meno figurano in contesti ufficiosi (caccia e vita di tutti i giorni...). Ora si alleva cercando il trialer (e scartando tutto il resto), credo di essere rimasta indietro di almeno un secolo ma... credo sarebbe più normale puntare ad allevare buoni, se non eccellenti cani da caccia (EQUILIBRATI) e vedere magari da questi emergere il trialer ma prima di tutto si dovrebbe puntare ad animali di valore medio che siano sani (le displasie chi le controlla per esempio?), equilibrati, gestibili sul terreno, dotati di venaticità e senso del selvatico e morfologicamente decenti... Perchè il topo-setter che magari galoppa veloce, apre etc etc... non è un setter... io non lo vorrei un cane così, se guardo in faccia un cane deve piacermi e se prendo un setter deve sembrare un setter non un brutto incrocio tra uno springer e un breton.
Rossella
---------- Messaggio inserito alle 07:13 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:12 PM ----------
posta in vet che ne discutiamo, aneurisma? Sicuro?Ultima modifica Ospite; 26-02-12, 08:20.Commenta
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E che cosa vorrebbe dire? Quali sarebbero le cose fatte al contrario? O sono le "dicerie", il contrario del contrario che inficia i criteri di giudizio? Ma i regolamenti cosa dicono?Ultima modifica fongaros; 26-02-12, 09:29.Commenta
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Un dresseur , giorni fa, mi ho chiesto :" sa perchè non si corre più in Polonia ?" . Per carenza di starne gli ho risposto!", " E no caro dottore" le starne ci sono ancora, non tantissime ma ci sono. E' che sono poche per i trialers di oggi, che abbisognano di 10 branchi per fermarne uno"
Una domanda sorge spontanea, diceva Lubrano: che se ne fa il cacciatore codaiolo italico di cani così ? Nulla. , salvo rodersi il fegato ed imprecare il dio dei cani.
Per cui è ovvio prevedere, per il prossimo futuro, una dicotomia sempre maggiore fra "macchine da guerra" ed onesti cani da caccia nel cui sguardo si possa ancora leggere la storia della razza, delle tante aurore all'insegna di Artemide.
Poi, ha ragione Russo, non drammatizziamo troppo sul lato morfologico; di setter discretamente belli oggi ce ne sono ( molti di più di 20 -30 anni fa).
Cio' che preoccupa , nei setter come, anche di più, nei pointer moderni è la grande prevalenza della macchina sugli istinti . E'la la voglia di correre e fare la performance,che prevale sul cercare, fermare e restare corretti.Ma non è colpa loro, è la nostra che li vogliamo così, a costo di avere mascelle da pappagallo e orecchie da whippett.
Paolo CioliUltima modifica Ospite; 26-02-12, 10:56.Commenta
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p.s,, ipotizzo un comportamento non "al contrario" del cane...il video inquadra il cane mentre guida sulla distanza..il campo e scoperto..poniamo che il selvatico fosse, all'inzio della guidata, a vista..il cane procede aquattato e molto cautamente,praticamente gattonando... dopo aver provveduto splendidamente( a parer mio,natuaralmente)a cercare di non farsi scorgere dal selvatico,appena giunto in prossimita di un rialzo erboso,punto presunto in cui si puo essere celato l'animale,si erge sempre flesso sulle zampe..non mi pare che abbia fatto qualcosa da criticare...Commenta
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Un dresseur , giorni fa, mi ho chiesto :" sa perchè non si corre più in Polonia ?" . Per carenza di starne gli ho risposto!", " E no caro dottore" le starne ci sono ancora, non tantissime ma ci sono. E' che sono poche per i trialers di oggi, che abbisognano di 10 branchi per fermarne uno"
Una domanda sorge spontanea, diceva Lubrano: che se ne fa il cacciatore codaiolo italico di cani così ? Nulla. , salvo rodersi il fegato ed imprecare il dio dei cani.
Per cui è ovvio prevedere, per il prossimo futuro, una dicotomia sempre maggiore fra "macchine da guerra" ed onesti cani da caccia nel cui sguardo si possa ancora leggere la storia della razza, delle tante aurore all'insegna di Artemide.
Poi, ha ragione Russo, non drammatizziamo troppo sul lato morfologico; di setter discretamente belli oggi ce ne sono ( molti di più di 20 -30 anni fa).
Cio' che preoccupa , nei setter come, anche di più, nei pointer moderni è la grande prevalenza della macchina sugli istinti . E'la la voglia di correre e fare la performance,che prevale sul cercare, fermare e restare corretti.Ma non è colpa loro, è la nostra che li vogliamo così, a costo di avere mascelle da pappagallo e orecchie da whippett.
Paolo CioliQuando i cacciatori giunsero in cima al monte di frae e tamerici e i sugheri radi apparve l’aspetto vero della Sicilia, ‘quello nei cui riguardi città barocche ed aranceti non sono che fronzoli trascurabili. L’aspetto di un’aridità ondulante all’infinito, in groppe sopra groppe, sconfortate e irrazionali delle quali la mente non poteva afferrare le linee principali, concepite in una fase delirante della creazione...[:D]Commenta
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Un dresseur , giorni fa, mi ho chiesto :" sa perchè non si corre più in Polonia ?" . Per carenza di starne gli ho risposto!", " E no caro dottore" le starne ci sono ancora, non tantissime ma ci sono. E' che sono poche per i trialers di oggi, che abbisognano di 10 branchi per fermarne uno"
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Per cui è ovvio prevedere, per il prossimo futuro, una dicotomia sempre maggiore fra "macchine da guerra" ed onesti cani da caccia nel cui sguardo si possa ancora leggere la storia della razza, delle tante aurore all'insegna di Artemide.
Poi, ha ragione Russo, non drammatizziamo troppo sul lato morfologico; di setter discretamente belli oggi ce ne sono ( molti di più di 20 -30 anni fa).
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