è da tempo che seguo il forum e che sono iscritto, ma non ho mai partecipato ad una discussione ed è la prima volta che mi trovo a scriverne una: il tutto perchè non penso di essere un grande esperto, ma un semplice cacciatore.
Veniamo ad un punto che, IMHO, spesso viene trascurato.
leggo spessissimo di canne performanti sulla lunga distanza, di rosate ancora penetranti ed omogenee per 5/10 metri in più rispetto ad altra canna, ma molto meno sento trattare l'argomento della balistica relazionato alla caccia.
Mi spiego meglio: a mio parere una ottima canna è quella canna che a 20 metri non sciupa un tordo e che a 35/40 lo fulmina comunque; sto parlando di distanze che fanno il 90% dei carnieri di tanti cacciatori e di distanze per le quali è ancora possibile parlare di caccia in senso stretto, (scelta sulla postazione sopra la quale gli uccelli fanno il "filo"....ecc.)
Visto che gli uccelli abbattuti (escluso forse la caccia agli acquatici che, non essendo più praticabile molto spesso come una volta dove il "gioco" faceva arrivare i pennuti a 25 mt, ora spesso consiste in una trincea di botti dove si tenta il tiro impossibile...) a 50 metri fanno parte di parametri che non coinvolgo no solo la canna, mi pongo e vi pongo una domanda:
Non sarebbe giusto, nel trattare l'argomento canne e fare una classifica, emettere giudizio sulla elasticità e la capacità della stessa di ledere, senza scoppi ed altro, una preda tra i 20 ed i 35 metri? [:-bunny]
Non è più valida una canna che non rovina un uccello a 20 metri piuttosto di una che lo rovini ma faccia miracoli a 50 metri?[:-bunny][:-bunny][:-bunny]
Grazie
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