Placca: suggerimenti alla preparazione

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  • The hunter
    ⭐⭐
    • Jan 2009
    • 389
    • San Pietro Clarenza (CT)
    • Wally, Springer Spaniel

    #1

    Placca: suggerimenti alla preparazione

    Noto con grande piacere l'entusiasmo alla ricarica e conseguenti prove alla placca di molte new entry in questo affascinante mondo del caricamento domestico delle nostre cartucce. Le fila di appassionati aumentano costantemente, grazie soprattutto alla costante presenza e partecipazione del "nostro" Gianluca Garolini che gravita in questo forum. E' vero che troppo spesso sorgono brutte discussioni tra utenti, non ultimo è successo anche a me, ma è implicito che nella moltitudine di ottime ciambelle,qualcuna vien fuori senza buco. Il forum è nato per uno scambio cortese di opinioni, di conoscenze ed esperienze. In funzione di queste ultime mi permetto di suggerire ai novelli caricatori il modo migliore da me ottenuto per preparare la nostra placca. La cartina tornasole delle nostre prove balistiche deve essere massimamente intellegibile per giudicare convenientemente le nostre rosate, soprattutto se dobbiamo fotografarle e metterle a disposizione del forum. OSSIDO MINERALE o meglio conosciuto come terra di siena è il segreto. Lo trovate in ferramenta o depositi di materiali edili in quattro colorazioni. Prendete il giallo ocra, comprate una pennellessa da imbianchino e un secchio da 10 lt. Fatevi tagliare da un lattoniere una piastra da un metro per un metro di lamiera zincata da almeno 3mm e fate saldare due manici per un trasporto più agevole.
    PREPARAZIONE DEL COLORANTE: La terra di siena, come dice la parola stessa è semplicemnte terra, non contiene solventi o additivi chimici per l'essiccamento. Questo avviene semplicemente con l'aria per asciugatura della poca acqua utilizzata nella miscela, quindi, quando si vuole la si lava del tutto con una semplice spruzzata d'acqua o al massimo aiutandosi con una scopa. Versate nel secchio mezzo sacchetto di terra di siena e con una bottiglia da 2 lt d'acqua cominciate ad aggiungere liquido, girando nel contempo il composto con un'assicella di legno. Rendete il composto come un liquido sufficientemente denso da avere potere coprente, ma liquido da essere stendibile col pennello in modo da non lasciare striature evidenti. Otterrete una placca perfetta. Le impronte dei pallini saranno evidentissime, ma la cosa più importante, risulterà il fatto che il giallo ocra a differenza del bianco comunemente utilizzato, non farà chiudere il diaframma della vostra macchina fotografica al momento dello scatto, rendendo scura la foto anche nella più splendida delle giornate.
    SUGGERIMENTO: Non lavate mai la placca se non per particolari necessità, in quanto la colorazione e rigenerabile senza creare spessore con una nuova passata di pennellessa appena intinta. Non buttate nemmeno il prodotto rimasto nel secchio. Conservatelo per la prossima volta. Asciugherà e tornerà terra, ma basterà di nuovo un'aggiunta d'acqua per essere pronto al riutilizzo, quindi massima economia.
    Spero di aver fatto cosa gradita a tutti e non scatenare qualcuno pronto alla critica. Conto su di Voi, alla prossima fatemi vedere rosate ben dipinte.

    Un caro saluto a tutti

    Angelo
    Ultima modifica The hunter; 28-05-11, 15:18.
    Il talento più prezioso è non usare due parole quando una sola è sufficiente.
  • G.G.
    Moderatore Armi e Polveri
    • Jun 2006
    • 11225
    • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
    • Epagneul Breton

    #2
    Originariamente inviato da The hunter
    cut
    In funzione di queste ultime mi permetto di suggerire ai novelli caricatori il modo migliore da me ottenuto per preparare la nostra placca. cut
    OSSIDO MINERALE o meglio conosciuto come terra di siena è il segreto. Lo trovate in ferramenta o depositi di materiali edili in quattro colorazioni. Prendete il giallo ocra, comprate una pennellessa da imbianchino e un secchio da 10 lt. Fatevi tagliare da un lattoniere una piastra da un metro per un metro di lamiera zincata da almeno 3mm e fate saldare due manici per un trasporto più agevole.
    cut
    Otterrete una placca perfetta. Le impronte dei pallini saranno evidentissime, ma la cosa più importante, risulterà il fatto che il giallo ocra a differenza del bianco comunemente utilizzato, non farà chiudere il diaframma della vostra macchina fotografica al momento dello scatto, rendendo scura la foto anche nella più splendida delle giornate.
    cut
    Spero di aver fatto cosa gradita a tutti e non scatenare qualcuno pronto alla critica. Conto su di Voi, alla prossima fatemi vedere rosate ben dipinte.

    Un caro saluto a tutti

    Angelo
    Ottima iniziativa.
    Per quanto abbia insistito su questo punto, già due settimane fa,(vedi a pagina 6 il post #56 del thread "Dispersanti") e descrivendo dettagliatamente la tecnica di preparazione della placca, tale operazione pare essere di estrema difficoltà, visti i risultati scadenti ottenuti.
    In merito alle indicazioni, aggiungerei queste annotazioni:
    1) La placca di mt. 1x1 è OK, ideale 1,20x1,20, se si vogliono valutare adeguatamente le cartucce dispersanti oppure cartucce magnum sparando da 40/45 metri.
    2) La lamiera ideale è quella striata a rombi (la parte striata resta sul retro) con spessore raccomandabile di circa 4 mm. si eviteranno così ammaccature, sempre in agguato sparando cartucce con borraggio senza tenute in plastica, e queste ammaccature sono il peggio si possa vedere su una placca fotografata.
    3) Ottima la terra di Siena gialla, ma attenzione agli abiti, ... non perdona!
    Io preferisco la nostra terra locale chara, che si scioglie benissimo, formando una malta color beige perfettamente coprente e che NON crea alcuna incrostazione.
    Importantissima la ripresa, per la quale occorre fotografare senza flash e sempre con la macchina all'altezza del centro della placca, se in luce bassa, con mano fermissima oppure con il cavalletto.

    Cordialità
    G.G.
    Some people hear their own inner voices with great
    clearness and they live by what they hear.
    Such people become crazy, or they become legends.
    </O:p

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    • top-igno
      ⭐⭐
      • Mar 2009
      • 933
      • mascalucia (catania)
      • breton

      #3
      Originariamente inviato da G.G.
      Ottima iniziativa.
      Per quanto abbia insistito su questo punto, già due settimane fa,(vedi a pagina 6 il post #56 del thread "Dispersanti") e descrivendo dettagliatamente la tecnica di preparazione della placca, tale operazione pare essere di estrema difficoltà, visti i risultati scadenti ottenuti.
      In merito alle indicazioni, aggiungerei queste annotazioni:
      1) La placca di mt. 1x1 è OK, ideale 1,20x1,20, se si vogliono valutare adeguatamente le cartucce dispersanti oppure cartucce magnum sparando da 40/45 metri.
      2) La lamiera ideale è quella striata a rombi (la parte striata resta sul retro) con spessore raccomandabile di circa 4 mm. si eviteranno così ammaccature, sempre in agguato sparando cartucce con borraggio senza tenute in plastica, e queste ammaccature sono il peggio si possa vedere su una placca fotografata.
      3) Ottima la terra di Siena gialla, ma attenzione agli abiti, ... non perdona!
      Io preferisco la nostra terra locale chara, che si scioglie benissimo, formando una malta color beige perfettamente coprente e che NON crea alcuna incrostazione.
      Importantissima la ripresa, per la quale occorre fotografare senza flash e sempre con la macchina all'altezza del centro della placca, se in luce bassa, con mano fermissima oppure con il cavalletto.

      Cordialità
      G.G.
      Non stia a preoccuparsi sig.Garolini: the hunter ha omesso l'ultimo suggerimento,ma forse il più importante, cioè quello di trovarsi un "uomo di fatica"....
      Qust'ultimo infatti deve "soltanto":
      andare a prendere a casa il "caricatore"
      recarsi al TAV distante anche parecchi km
      portare tutto l'occorrente placca compresa ,
      posizionarla, con rullina metrica, mettendo segnali dai 15 ai 35mt
      percorrere i 35 mt di distanza dalla placca circa 200 volte durante le prove
      Sparare e alle volte beccarsi anche qualche bella sfiammata delle cartucce "tradizionali"
      pulire e pennellare la placca per ogni cartuccia
      ricaricare tutto in macchina
      pagare le spese per il servizio campo
      riaccompagnare a casa il...."fotografo".....
      Alla fine questo poveretto, sudato come un suino in una sauna, schizzato di colore da sembrare un musicista punk, con la spalla tumefatta dalle molteplici fucilate di tutte le grammature, tornerà a casa contento e soddisfatto.
      E' uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo.
      Questo qualcuno, per chi ancora non lo avesse capito....SONO IO.....
      FORZA E ONORE

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      • attanasio pietro
        Banned
        • Jul 2010
        • 4186
        • castel san giorgio (SA)
        • setter breton kurzhaar

        #4
        placca

        Originariamente inviato da G.G.
        Ottima iniziativa.
        Per quanto abbia insistito su questo punto, già due settimane fa,(vedi a pagina 6 il post #56 del thread "Dispersanti") e descrivendo dettagliatamente la tecnica di preparazione della placca, tale operazione pare essere di estrema difficoltà, visti i risultati scadenti ottenuti.
        In merito alle indicazioni, aggiungerei queste annotazioni:
        1) La placca di mt. 1x1 è OK, ideale 1,20x1,20, se si vogliono valutare adeguatamente le cartucce dispersanti oppure cartucce magnum sparando da 40/45 metri.
        2) La lamiera ideale è quella striata a rombi (la parte striata resta sul retro) con spessore raccomandabile di circa 4 mm. si eviteranno così ammaccature, sempre in agguato sparando cartucce con borraggio senza tenute in plastica, e queste ammaccature sono il peggio si possa vedere su una placca fotografata.
        3) Ottima la terra di Siena gialla, ma attenzione agli abiti, ... non perdona!
        Io preferisco la nostra terra locale chara, che si scioglie benissimo, formando una malta color beige perfettamente coprente e che NON crea alcuna incrostazione.
        Importantissima la ripresa, per la quale occorre fotografare senza flash e sempre con la macchina all'altezza del centro della placca, se in luce bassa, con mano fermissima oppure con il cavalletto.

        Cordialità
        G.G.

        Caro Gianluca, purtroppo la mia placca non è al Tav, bensi in un terreno privato, quindi non posso avere tutto il tempo necessario alle preparazione, mi spiace, ma se vedo qualcosa che proprio non mi piace, mi riservo qualche intervento anche se non regolare come Dio comanda, comunque sarà un documento da giudicare....
        Ciao Pietro

        ---------- Messaggio inserito alle 08:24 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 08:21 PM ----------

        Originariamente inviato da top-igno
        Non stia a preoccuparsi sig.Garolini: the hunter ha omesso l'ultimo suggerimento,ma forse il più importante, cioè quello di trovarsi un "uomo di fatica"....
        Qust'ultimo infatti deve "soltanto":
        andare a prendere a casa il "caricatore"
        recarsi al TAV distante anche parecchi km
        portare tutto l'occorrente placca compresa ,
        posizionarla, con rullina metrica, mettendo segnali dai 15 ai 35mt
        percorrere i 35 mt di distanza dalla placca circa 200 volte durante le prove
        Sparare e alle volte beccarsi anche qualche bella sfiammata delle cartucce "tradizionali"
        pulire e pennellare la placca per ogni cartuccia
        ricaricare tutto in macchina
        pagare le spese per il servizio campo
        riaccompagnare a casa il...."fotografo".....
        Alla fine questo poveretto, sudato come un suino in una sauna, schizzato di colore da sembrare un musicista punk, con la spalla tumefatta dalle molteplici fucilate di tutte le grammature, tornerà a casa contento e soddisfatto.
        E' uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo.
        Questo qualcuno, per chi ancora non lo avesse capito....SONO IO.....

        Visto che siete così precisini, mi raccomando Ignazio......prova anche con le Manufrance....non dimenticarlo....io guardo....[:-bunny][:-bunny]
        Ciao Pietro

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        • robicivi
          ⭐⭐
          • Nov 2008
          • 522
          • asti

          #5
          Originariamente inviato da top-igno
          Non stia a preoccuparsi sig.Garolini: the hunter ha omesso l'ultimo suggerimento,ma forse il più importante, cioè quello di trovarsi un "uomo di fatica"....
          Qust'ultimo infatti deve "soltanto":
          andare a prendere a casa il "caricatore"
          recarsi al TAV distante anche parecchi km
          portare tutto l'occorrente placca compresa ,
          posizionarla, con rullina metrica, mettendo segnali dai 15 ai 35mt
          percorrere i 35 mt di distanza dalla placca circa 200 volte durante le prove
          Sparare e alle volte beccarsi anche qualche bella sfiammata delle cartucce "tradizionali"
          pulire e pennellare la placca per ogni cartuccia
          ricaricare tutto in macchina
          pagare le spese per il servizio campo
          riaccompagnare a casa il...."fotografo".....
          Alla fine questo poveretto, sudato come un suino in una sauna, schizzato di colore da sembrare un musicista punk, con la spalla tumefatta dalle molteplici fucilate di tutte le grammature, tornerà a casa contento e soddisfatto.
          E' uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo.
          Questo qualcuno, per chi ancora non lo avesse capito....SONO IO.....
          io ho fatto tagliare una lamiera 1.00x1.00 la quale appendo ad un tubo da 1"alto circa 1.70 con un gancio alla sua estremità, l'ho tagliato e filettato in metà e unito da un manicotto così il trasporto è più agevole e si può piazzare in qualsiasi posto (in stagione di caccia)l'unica cosa che ho sbagliato è che lo spessore è di 2mm e sparando le borre in feltro la bolla

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          • The hunter
            ⭐⭐
            • Jan 2009
            • 389
            • San Pietro Clarenza (CT)
            • Wally, Springer Spaniel

            #6
            Originariamente inviato da G.G.
            Ottima iniziativa.
            Per quanto abbia insistito su questo punto, già due settimane fa,(vedi a pagina 6 il post #56 del thread "Dispersanti") e descrivendo dettagliatamente la tecnica di preparazione della placca, tale operazione pare essere di estrema difficoltà, visti i risultati scadenti ottenuti.
            In merito alle indicazioni, aggiungerei queste annotazioni:
            1) La placca di mt. 1x1 è OK, ideale 1,20x1,20, se si vogliono valutare adeguatamente le cartucce dispersanti oppure cartucce magnum sparando da 40/45 metri.
            2) La lamiera ideale è quella striata a rombi (la parte striata resta sul retro) con spessore raccomandabile di circa 4 mm. si eviteranno così ammaccature, sempre in agguato sparando cartucce con borraggio senza tenute in plastica, e queste ammaccature sono il peggio si possa vedere su una placca fotografata.
            3) Ottima la terra di Siena gialla, ma attenzione agli abiti, ... non perdona!
            Io preferisco la nostra terra locale chara, che si scioglie benissimo, formando una malta color beige perfettamente coprente e che NON crea alcuna incrostazione.
            Importantissima la ripresa, per la quale occorre fotografare senza flash e sempre con la macchina all'altezza del centro della placca, se in luce bassa, con mano fermissima oppure con il cavalletto.

            Cordialità
            G.G.

            Non mi rimane che quotare il Maestro... precisazione fondamentale! Grazie Gianluca per il complimento, per me è gratificante ogni apprezzamento.

            Ciao
            Il talento più prezioso è non usare due parole quando una sola è sufficiente.

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            • attanasio pietro
              Banned
              • Jul 2010
              • 4186
              • castel san giorgio (SA)
              • setter breton kurzhaar

              #7
              Manufrance

              Originariamente inviato da The hunter
              Non mi rimane che quotare il Maestro... precisazione fondamentale! Grazie Gianluca per il complimento, per me è gratificante ogni apprezzamento.

              Ciao
              Io guarderò........tutte le prove che farete.....[:-clown][:-clown][:-clown]
              Il tuo Maestro è anche il mio, non dimenticarlo mai.............mai.....
              Pietro[:-clown]

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              • G.G.
                Moderatore Armi e Polveri
                • Jun 2006
                • 11225
                • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
                • Epagneul Breton

                #8
                Originariamente inviato da top-igno
                Non stia a preoccuparsi sig.Garolini: the hunter ha omesso l'ultimo suggerimento,ma forse il più importante, cioè quello di trovarsi un "uomo di fatica"....
                Qust'ultimo infatti deve "soltanto":
                andare a prendere a casa il "caricatore"
                recarsi al TAV distante anche parecchi km
                portare tutto l'occorrente placca compresa ,
                posizionarla, con rullina metrica, mettendo segnali dai 15 ai 35mt
                percorrere i 35 mt di distanza dalla placca circa 200 volte durante le prove
                Sparare e alle volte beccarsi anche qualche bella sfiammata delle cartucce "tradizionali"
                pulire e pennellare la placca per ogni cartuccia
                ricaricare tutto in macchina
                pagare le spese per il servizio campo
                riaccompagnare a casa il...."fotografo".....
                Alla fine questo poveretto, sudato come un suino in una sauna, schizzato di colore da sembrare un musicista punk, con la spalla tumefatta dalle molteplici fucilate di tutte le grammature, tornerà a casa contento e soddisfatto.
                E' uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo.
                Questo qualcuno, per chi ancora non lo avesse capito....SONO IO.....
                Giuste considerazioni, ma legate ai propri personali sistemi di "lavoro".
                Considerato che provo cartucce ormai da 32 anni, di questo lavoro ho una certa pratica che forse mi permette di risparmiare fatica e tempo, quindi posso dire qualcosa anch'io in merito.

                Non è così faticoso e difficile fare prove alla placca, se c'è organizzazione.
                Basilare disporre di un luogo in cui si possa piazzare la lamiera in modo fisso e corretto; con il centro geometrico a circa mt. 1,10/1,30 dal suolo, questa è la base più importante.
                Solitamente il gestore di un campo di tiro a volo lo permette senza fare troppi problemi, io magari con un po' di fortuna, così ho fatto e posso usare il campo quando voglio.
                Il secchio con la malta e la scopa restano a fianco della placca e alcuni picchetti o pietre, in altro campo anche piantine, segnano le diverse distanze.
                Se le cartucce da provare sono tante, le gambe percorrono 70 metri ad ogni sparo, ma alla fine sarà stata solo una lunga passeggiata.
                Chi prova cartucce alla placca non lo faccia mai a mezzogiorno, ma nelle ore fresche del mattino e del pomeriggio, si suda ,ma non si fa la sauna, ... almeno a me non è mai accaduto.
                Le foto sono il punto importante dei test di rosata, quindi le scatto io, mi fido della mia macchina e dei "miei" scatti, so come impostare la foto e sono abbastanza certo che venga "bene", (con qualche eccezione, ma eravamo in un tunnel e dovemmo usare luce artificiale, che non tollero).
                La placca, per le mie prove, la rivernicio solo io, è una abitudine irrinunciabile, perchè la placca la voglio perfetta, coperta in ogni suo millimetro e con pennellate regolari e orizzontali, se c'è una cosa che odio è una placca verniciata a girandola o montagne russe o con croste agli angoli! [:D]
                Le mie cartucce tradizionali o no, e neppure quelle commerciali, sfiammano in viso, se accade, prima di provare le rosate sarà bene verificare i tempi di canna!

                Per me, dopo 32 anni fare prove alla placca è un vero piacere e chi è stato con me (VinciCristaldi, Moizo, Gianni, Riccardo 61, Dodo, Ivano 4x4, Valerio, Marco-BO, Gualandi) lo possono confermare.
                Immancabilmente c'è buonumore ed allegria, voglia di commentare ma anche di scherzare e sorridere, ... e credo che questo sia lo spirtito giusto per fare queste cose.

                Le rosate che ho ripreso sono state postate più volte, immodestamente mi sembrano e sono sempre chiare e leggibili e del resto così devono essere per poter essere giudicate in modo facile e esente da errori.
                Sulla tecnica per descrivere il cerchio da 75 cm (o altra misura) per centrarlo e per far risaltare i pallini, ognuno ha metodi validi e personali, non è difficile arrivarci.

                Cordialità
                G.G.
                Some people hear their own inner voices with great
                clearness and they live by what they hear.
                Such people become crazy, or they become legends.
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                • edo49
                  Moderatore
                  • Jan 2009
                  • 3180
                  • Cavarzere
                  • Breton

                  #9
                  Ma le foto le scattate dalla distanza di sparo o più vicino?

                  Commenta

                  • The hunter
                    ⭐⭐
                    • Jan 2009
                    • 389
                    • San Pietro Clarenza (CT)
                    • Wally, Springer Spaniel

                    #10
                    Io le scatto da circa tre metri sfruttando lo zoom per inquadrare esattamente la placca e null'altro.. Comunque sulla distanza ideale poi ti regoli al momento. Devi evitare la tua ombra sulla placca se hai il sole alle spalle e la placca giustamente esposta.
                    Il talento più prezioso è non usare due parole quando una sola è sufficiente.

                    Commenta

                    • Riccardo61
                      ⭐⭐
                      • Jan 2009
                      • 899
                      • Cavallermaggiore (CN)

                      #11
                      Originariamente inviato da G.G.
                      ... Le foto sono il punto importante dei test di rosata, quindi le scatto io, mi fido della mia macchina e dei "miei" scatti, so come impostare la foto e sono abbastanza certo che venga "bene", (con qualche eccezione, ma eravamo in un tunnel e dovemmo usare luce artificiale, che non tollero).
                      La placca, per le mie prove, la rivernicio solo io, è una abitudine irrinunciabile, perchè la placca la voglio perfetta, coperta in ogni suo millimetro e con pennellate regolari e orizzontali, se c'è una cosa che odio è una placca verniciata a girandola o montagne russe o con croste agli angoli!... Cut
                      Immancabilmente c'è buonumore ed allegria, voglia di commentare ma anche di scherzare e sorridere, ... e credo che questo sia lo spirtito giusto per fare queste cose.
                      Cut
                      Confermo pienamente. Gianluca in questo post può dare l'impressione, a chi non lo conosce personalmente, di peccare di pignoleria.
                      Invece è semplicemente "preciso":
                      ogni azione, dalla preparazione alla foto, eseguita con cura e metodo danno garanzia di risultato e di uniformità dei dati, la base solida sulla quale sarà possibile valutare correttamente le rosate una dopo l'altra.
                      Questo l'ho constatato di persona e, ripensandoci, posso solo dire che se si desidera fare un bel lavoro, bisogna fare così.

                      Il buonumore e l'allegria non mancano mai.... la giornata è sempre troppo corta.

                      Ciao. Riccardo

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                      • top-igno
                        ⭐⭐
                        • Mar 2009
                        • 933
                        • mascalucia (catania)
                        • breton

                        #12
                        Originariamente inviato da G.G.
                        Giuste considerazioni, ma legate ai propri personali sistemi di "lavoro".
                        Considerato che provo cartucce ormai da 32 anni, di questo lavoro ho una certa pratica che forse mi permette di risparmiare fatica e tempo, quindi posso dire qualcosa anch'io in merito.

                        Non è così faticoso e difficile fare prove alla placca, se c'è organizzazione.
                        Basilare disporre di un luogo in cui si possa piazzare la lamiera in modo fisso e corretto; con il centro geometrico a circa mt. 1,10/1,30 dal suolo, questa è la base più importante.
                        Solitamente il gestore di un campo di tiro a volo lo permette senza fare troppi problemi, io magari con un po' di fortuna, così ho fatto e posso usare il campo quando voglio.
                        Il secchio con la malta e la scopa restano a fianco della placca e alcuni picchetti o pietre, in altro campo anche piantine, segnano le diverse distanze.
                        Se le cartucce da provare sono tante, le gambe percorrono 70 metri ad ogni sparo, ma alla fine sarà stata solo una lunga passeggiata.
                        Chi prova cartucce alla placca non lo faccia mai a mezzogiorno, ma nelle ore fresche del mattino e del pomeriggio, si suda ,ma non si fa la sauna, ... almeno a me non è mai accaduto.
                        Le foto sono il punto importante dei test di rosata, quindi le scatto io, mi fido della mia macchina e dei "miei" scatti, so come impostare la foto e sono abbastanza certo che venga "bene", (con qualche eccezione, ma eravamo in un tunnel e dovemmo usare luce artificiale, che non tollero).
                        La placca, per le mie prove, la rivernicio solo io, è una abitudine irrinunciabile, perchè la placca la voglio perfetta, coperta in ogni suo millimetro e con pennellate regolari e orizzontali, se c'è una cosa che odio è una placca verniciata a girandola o montagne russe o con croste agli angoli! [:D]
                        Le mie cartucce tradizionali o no, e neppure quelle commerciali, sfiammano in viso, se accade, prima di provare le rosate sarà bene verificare i tempi di canna!

                        Per me, dopo 32 anni fare prove alla placca è un vero piacere e chi è stato con me (VinciCristaldi, Moizo, Gianni, Riccardo 61, Dodo, Ivano 4x4, Valerio, Marco-BO, Gualandi) lo possono confermare.
                        Immancabilmente c'è buonumore ed allegria, voglia di commentare ma anche di scherzare e sorridere, ... e credo che questo sia lo spirtito giusto per fare queste cose.

                        Le rosate che ho ripreso sono state postate più volte, immodestamente mi sembrano e sono sempre chiare e leggibili e del resto così devono essere per poter essere giudicate in modo facile e esente da errori.
                        Sulla tecnica per descrivere il cerchio da 75 cm (o altra misura) per centrarlo e per far risaltare i pallini, ognuno ha metodi validi e personali, non è difficile arrivarci.

                        Cordialità
                        G.G.
                        Egregio Garolini,
                        forse non sono stato in grado di farle cogliere lo spirito del mio post che era puramente goliardico e sfacciatamente pieno di ironia.....
                        Infatti ho elencato le normali e classiche incombense che ci vogliono per l'intera preparazione, "caricando" il sottoscritto e paragonandolo ad..."un suino in una sauna....[:D][:D][:D]un pò alla Fantozzi....
                        Quindi voglio specificare che i "sacrifici" che faccio per provare le cartucce, sono fatti con la stessa voglia e passione che mi spinge ad alzarmi nel cuore della notte, magari in pieno inverno per....ANDARE A CACCIA.
                        Inoltre, il piacere della "suspance" che si crea dopo aver sparato avvicinandosi poi alla placca, e il trovarvi stampata una splendida rosata, (magari frutto di un assetto nuovo e personale) non ha paragoni....
                        Sono questi alcuni dei momenti che è davvero bello condividere con un amico come Angelo, che magari ho canzonato prima per una rosata....sguarnita, e che invece delle volte guardo con ammirazione e stima per quello che riesce a fare.
                        Spero di aver chiarito la questione.
                        Un caro saluto.
                        FORZA E ONORE

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                        • Piombino
                          ⭐⭐⭐
                          • Aug 2009
                          • 1608
                          • aprilia

                          #13
                          Originariamente inviato da G.G.
                          Giuste considerazioni, ma legate ai propri personali sistemi di "lavoro".
                          Considerato che provo cartucce ormai da 32 anni, di questo lavoro ho una certa pratica che forse mi permette di risparmiare fatica e tempo, quindi posso dire qualcosa anch'io in merito.

                          Non è così faticoso e difficile fare prove alla placca, se c'è organizzazione.
                          Basilare disporre di un luogo in cui si possa piazzare la lamiera in modo fisso e corretto; con il centro geometrico a circa mt. 1,10/1,30 dal suolo, questa è la base più importante.
                          Solitamente il gestore di un campo di tiro a volo lo permette senza fare troppi problemi, io magari con un po' di fortuna, così ho fatto e posso usare il campo quando voglio.
                          Il secchio con la malta e la scopa restano a fianco della placca e alcuni picchetti o pietre, in altro campo anche piantine, segnano le diverse distanze.
                          Se le cartucce da provare sono tante, le gambe percorrono 70 metri ad ogni sparo, ma alla fine sarà stata solo una lunga passeggiata.
                          Chi prova cartucce alla placca non lo faccia mai a mezzogiorno, ma nelle ore fresche del mattino e del pomeriggio, si suda ,ma non si fa la sauna, ... almeno a me non è mai accaduto.
                          Le foto sono il punto importante dei test di rosata, quindi le scatto io, mi fido della mia macchina e dei "miei" scatti, so come impostare la foto e sono abbastanza certo che venga "bene", (con qualche eccezione, ma eravamo in un tunnel e dovemmo usare luce artificiale, che non tollero).
                          La placca, per le mie prove, la rivernicio solo io, è una abitudine irrinunciabile, perchè la placca la voglio perfetta, coperta in ogni suo millimetro e con pennellate regolari e orizzontali, se c'è una cosa che odio è una placca verniciata a girandola o montagne russe o con croste agli angoli! [:D]
                          Le mie cartucce tradizionali o no, e neppure quelle commerciali, sfiammano in viso, se accade, prima di provare le rosate sarà bene verificare i tempi di canna!

                          Per me, dopo 32 anni fare prove alla placca è un vero piacere e chi è stato con me (VinciCristaldi, Moizo, Gianni, Riccardo 61, Dodo, Ivano 4x4, Valerio, Marco-BO, Gualandi) lo possono confermare.
                          Immancabilmente c'è buonumore ed allegria, voglia di commentare ma anche di scherzare e sorridere, ... e credo che questo sia lo spirtito giusto per fare queste cose.

                          Le rosate che ho ripreso sono state postate più volte, immodestamente mi sembrano e sono sempre chiare e leggibili e del resto così devono essere per poter essere giudicate in modo facile e esente da errori.
                          Sulla tecnica per descrivere il cerchio da 75 cm (o altra misura) per centrarlo e per far risaltare i pallini, ognuno ha metodi validi e personali, non è difficile arrivarci.

                          Cordialità
                          G.G.
                          completamente in linea con te,
                          il bello è quando ci si rivede con gli amici cacciatori dopo qualche giorno a provare assetti e parte la sfida....una piccola gara tra amici.... ci si da una mano e ci si fa compagnia...ci si prende in giro e si discute sui passi avanti fatti....
                          in molte occasioni anche qualche cena pagata.....
                          cosi, una prova tecnica ed a primo impatto noiosa diventa una bella giornata passata con amici....
                          le cose fatte con metodo hanno buoni risultati, ma se sono fate con metodo ed allegria.....alora diventa uno spettacolo...

                          Commenta

                          • G.G.
                            Moderatore Armi e Polveri
                            • Jun 2006
                            • 11225
                            • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
                            • Epagneul Breton

                            #14
                            Originariamente inviato da Piombino
                            completamente in linea con te,
                            il bello è quando ci si rivede con gli amici cacciatori dopo qualche giorno a provare assetti e parte la sfida....una piccola gara tra amici.... ci si da una mano e ci si fa compagnia...ci si prende in giro e si discute sui passi avanti fatti....
                            in molte occasioni anche qualche cena pagata.....
                            cosi, una prova tecnica ed a primo impatto noiosa diventa una bella giornata passata con amici....
                            le cose fatte con metodo hanno buoni risultati, ma se sono fate con metodo ed allegria.....alora diventa uno spettacolo...
                            Piombino:
                            Sono un pignolo nei test, soprattutto quando li conduco da solo, ma non rinuncio affatto al festoso clima della compagnia se presente.
                            ... Quello da te descritto, dovrebbe essere lo spirito di ogni umana attività ricreativa e collettiva ... quando tutto fila per il meglio e si resta con gli amici per ore in piena serenità facendo ciò che più piace, la vita pare essere davvero bellissima.

                            Ignazio:
                            Infatti, ti avevo preso troppo sul serio, non avevo intuito la pur palese ironia del tuo post.
                            Credo però si sia così aggiunto insieme ancora qualcosa di utile, per chi si vuole avvicinare a queste prove.


                            Cordialità
                            G.G.
                            Some people hear their own inner voices with great
                            clearness and they live by what they hear.
                            Such people become crazy, or they become legends.
                            </O:p

                            Commenta

                            • attanasio pietro
                              Banned
                              • Jul 2010
                              • 4186
                              • castel san giorgio (SA)
                              • setter breton kurzhaar

                              #15
                              rosate

                              Per The hunter
                              Tu intanto preparati la placca, io intanto ti faccio vedere qualche rosata della mia Manufrance in cm.65** a mt.32(precisi se non di piu') dalla placca.......l'assetto lo rivelo dopo[:D][:D]
                              A me sembra buona....[fiuu][fiuu]
                              Ciao Pietro

                              Ultima modifica attanasio pietro; 30-05-11, 17:41.

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