Reticolo "4B" - come si usa?

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  • danguerriero
    ⭐⭐⭐
    • Feb 2010
    • 5339
    • ai confini dell'Impero
    • Elsa Donderius: Deutsch Kurzhaar

    #1

    Reticolo "4B" - come si usa?

    Salve a tutti
    qualcuno cortesemente sa darmi qualche informazione sul reticolo 4b?
    allego foto.
    File allegati
    ...Im heil'gen Land Tirol...
  • Alex10
    ⭐⭐⭐
    • Oct 2007
    • 2105
    • TOLMEZZO, Udine, Friuli-Venezia Giulia.
    • Diana, setter inglese Bianca, setter inglese

    #2
    Ho visto anche io quella foto.... [:D]:-pr[fiuu]
    Mandi
    Alessandro
    Posta alla beccaccia? No grazie, roba da sfigati

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    • paolohunter
      ⭐⭐⭐
      • Apr 2011
      • 9468
      • Romagna

      #3
      Originariamente inviato da danguerriero
      Salve a tutti
      qualcuno cortesemente sa darmi qualche informazione sul reticolo 4b?
      allego foto.
      Cosa vuoi sapere ?
      E' un classico reticolo Meopta.

      L'ingrossamento "vale" 35m a 100m.
      Le ulteriori stanghette servono ad avere riferimenti a distanze diverse da quella del crocino.

      Tutta l'altra roba vorrebbe essere un sistema "sostitutivo" di un telemetro.
      In un vecchio 7x50 dava le indicazioni per calcolare la distanza da un bersaglio............ umano [occhi][occhi]

      Più recentemente ho visto disegnato un capriolo.

      Il concetto è abbastanza semplice. Più l'animale è lontano e più piccolo apparirà nell'ottica. Devi mettere l'animale dentro ai riferimenti (in genere escluse le zampe) e leggere il numero a fianco al settore di altezza simile. Quel numero rappresenta (all'incirca) la distanza dall'animale espressa in centinaia di metri (ovvero 5 corrisponde a 500m).

      Se usi un telemetro "vero" e usi quello sull'ottica come curiosità, fai molti meno danni

      Tutto chiaro ?

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      • danguerriero
        ⭐⭐⭐
        • Feb 2010
        • 5339
        • ai confini dell'Impero
        • Elsa Donderius: Deutsch Kurzhaar

        #4
        Originariamente inviato da paolohunter
        Se usi un telemetro "vero" e usi quello sull'ottica come curiosità, fai molti meno danni

        Tutto chiaro ?
        Alles Klar.[:-golf]

        ...Ahhhh....la buona vecchia scuola di ingegneria dei Paesi del Patto di Varsavia....[;)]
        se sei in battaglia e l'elettronica ti abbandona...[:142]
        una semplice proporzione incisa sul reticolo è con te....



        A caccia NON si è in battaglia. Però credo sia - ingegneristicamente parlando - simpatico avere uno strumento "integrato" nell'ottica per una valutazione immediata della distanza, per verificare le distanze già telemetrate,...
        ...Im heil'gen Land Tirol...

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        • G.G.
          Moderatore Armi e Polveri
          • Jun 2006
          • 11225
          • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
          • Epagneul Breton

          #5
          Originariamente inviato da danguerriero
          Alles Klar.[:-golf]

          ...Ahhhh....la buona vecchia scuola di ingegneria dei Paesi del Patto di Varsavia....[;)]
          se sei in battaglia e l'elettronica ti abbandona...[:142]
          una semplice proporzione incisa sul reticolo è con te....



          A caccia NON si è in battaglia. Però credo sia - ingegneristicamente parlando - simpatico avere uno strumento "integrato" nell'ottica per una valutazione immediata della distanza, per verificare le distanze già telemetrate,...

          Già un normale cannocchiale 6x col reticolo 1 o 4 ha la possibilità di valutare abbastanza precisamente la distanza a cui si trova un capriolo.
          La distanza tra le punte grosse orizzontali è 70 cm. a 100 metri e 140 cm a 200 metri, quindi a 100 metri tra le punte ci sta un capriolo dalla punta del petto al posteriore.
          Nel reticolo 4B, a istinto, direi che si abbia di fatto un 4A con segnati sul piano orizzontale i riferimenti del 4 più alcuni riferimenti sul filo verticale inferiore.
          La scaletta parabolica sui cannocchiali militari solitamente indica la distanza quando tra i due riferimenti ci sta la "mezza sagoma" superiore, quindi l'uomo dalla cintura alla sommità della testa.

          Cordialità
          G.G.
          Some people hear their own inner voices with great
          clearness and they live by what they hear.
          Such people become crazy, or they become legends.
          </O:p

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          • danguerriero
            ⭐⭐⭐
            • Feb 2010
            • 5339
            • ai confini dell'Impero
            • Elsa Donderius: Deutsch Kurzhaar

            #6
            Originariamente inviato da G.G.
            Già un normale cannocchiale 6x col reticolo 1 o 4 ha la possibilità di valutare abbastanza precisamente la distanza a cui si trova un capriolo.
            infatti per la mia (fino ad ora!) caccia da altana con un 7x, ho sempre utilizzato la stima del reticolo 4, limitando i tiri a distanze sempre prossime ai 100 metri.

            Visto che siamo in argomento ( [occhi] )
            lancio una domanda;
            ogni volta che inquadro, con il 7x, un capriolo messo "a cartolina" (o "di pataf" come dicono da me) a 200 metri, a me sembrava davvero piccolo.
            Non dico che fosse "coperto" dal generoso dot centrale del Meopta, ma -sempre ingegneristicamente parlando - che si potesse parlare di un allineamento accurato tra dot e "blatt" mi pare azzardato.
            Forse con un reticolo finissimo...ma nelle condizioni sopra citate non ho mai tirato.

            Voi che dite?
            ...Im heil'gen Land Tirol...

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            • carpen
              ⭐⭐⭐
              • Feb 2012
              • 3161
              • Lombardia

              #7
              Originariamente inviato da danguerriero
              infatti per la mia (fino ad ora!) caccia da altana con un 7x, ho sempre utilizzato la stima del reticolo 4, limitando i tiri a distanze sempre prossime ai 100 metri.

              Visto che siamo in argomento ( [occhi] )
              lancio una domanda;
              ogni volta che inquadro, con il 7x, un capriolo messo "a cartolina" (o "di pataf" come dicono da me) a 200 metri, a me sembrava davvero piccolo.
              Non dico che fosse "coperto" dal generoso dot centrale del Meopta, ma -sempre ingegneristicamente parlando - che si potesse parlare di un allineamento accurato tra dot e "blatt" mi pare azzardato.
              Forse con un reticolo finissimo...ma nelle condizioni sopra citate non ho mai tirato.

              Voi che dite?
              Che se tiravi il colpo sarebbe andato a segno, ma se non te la sentivi hai fatto bene a non tirare.

              [:-golf]

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              • G.G.
                Moderatore Armi e Polveri
                • Jun 2006
                • 11225
                • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
                • Epagneul Breton

                #8
                Originariamente inviato da danguerriero
                infatti per la mia (fino ad ora!) caccia da altana con un 7x, ho sempre utilizzato la stima del reticolo 4, limitando i tiri a distanze sempre prossime ai 100 metri.

                Visto che siamo in argomento ( [occhi] )
                lancio una domanda;
                ogni volta che inquadro, con il 7x, un capriolo messo "a cartolina" (o "di pataf" come dicono da me) a 200 metri, a me sembrava davvero piccolo.
                Non dico che fosse "coperto" dal generoso dot centrale del Meopta, ma -sempre ingegneristicamente parlando - che si potesse parlare di un allineamento accurato tra dot e "blatt" mi pare azzardato.
                Forse con un reticolo finissimo...ma nelle condizioni sopra citate non ho mai tirato.

                Voi che dite?
                Il dot centrale è disponibile in diverse dimensioni, chiaro che se si usa un dot da 1 MOA, avremo oltre i 200 metri una copertura del bersaglio di circa 6 cm. il doppio, circa 12 cm. se da 2 MOA.
                Un sistema di puntamento ed il suo ingrandimento DEVONO in primis avere sempre rapporto diretto con la preda che si caccia più abitualmente.
                Per il capriolo, occorre molta luce, dovendo sparare spesso all'alba o al tramonto ed almeno 6 ingrandimenti per collimare in modo preciso con l'area vitale di una preda relativamente piccola, il vecchio 8x56, checchè ne dicano resta un signor cannocchiale, per questa caccia.
                Se si caccia una preda corpulenta, come il cervo adulto oppure il daino palancone alla cerca, soprattutto se cacciando si passa spesso attaverso zone boscate dove il tiro avviene a breve, entro i 100 metri e in generale sappiamo che non si sparerà mai oltre i 180/200 metri, allora un vecchio cannocchiale variabile da 1,5-6x42 oppure un 2,5-10x42 saranno ottiche più che adeguate.
                Ottiche con 14x-15x-20x hanno ingrandimenti solitamente eccessivi per la caccia.
                A caccia, ci si dimentica che al momento del tiro non si sarà appoggiati saldamente al banco del poligono, con queste elevate potenze di fatto avremo al momento del tiro ad una insicurezza fastidiosa, causata dal tremore, molto ampliato dal forte ingrandimento e sparare con la necessaria sicurezza, sarà un calvario.
                Ragionando, dobbiamo chiederci a cosa servono poi tanti ingrandimenti.
                Tanti ingrandimenti hanno in realtà una sola funzione, che è il tiro a segno o di BR a bersagli piccoli e per cacciare animali altrettanto piccoli, come marmotte nutrie, volpi, corvidi o nocivi in genere.
                Da quando pratico la caccia di selezione ho sempre usato ottiche con ingrandimenti medi, quasi mai oltre 7x o 8x, spesso anche 6x, eppure ho fatto tiri fin verso i 300 metri e non mi è mai accaduto di trovarmi in difficoltà per lo scarso ingrandimento.
                Storicamente nella culla della caccia agli ungulati con le armi rigate, come sulle Alpi, in Austria e Germania, per un secolo si è cacciato il camoscio e quasi tutte le altre specie con cannocchiali a 4 ingrandimenti, senza grossi impedimenti.
                La fisima di voler disporre di più ingrandimenti è una palese fissazione retta da irrazionalità e mancata pratica venatoria, purtroppo a volte le "nuove leve", questo concetto errato se lo trovano inculcato già dai corsi di formazione e trasmesso dalla moderna pubblicità.

                Cordialità
                G.G.
                Some people hear their own inner voices with great
                clearness and they live by what they hear.
                Such people become crazy, or they become legends.
                </O:p

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                • paolohunter
                  ⭐⭐⭐
                  • Apr 2011
                  • 9468
                  • Romagna

                  #9
                  Originariamente inviato da G.G.
                  .................... il vecchio 8x56, checchè ne dicano resta un signor cannocchiale, per questa caccia.
                  .........
                  Ottiche con 14x-15x-20x hanno ingrandimenti solitamente eccessivi per la caccia.
                  A caccia, ci si dimentica che al momento del tiro non si sarà appoggiati saldamente al banco del poligono, con queste elevate potenze di fatto avremo al momento del tiro ad una insicurezza fastidiosa, causata dal tremore, molto ampliato dal forte ingrandimento e sparare con la necessaria sicurezza, sarà un calvario.
                  Ragionando, dobbiamo chiederci a cosa servono poi tanti ingrandimenti.
                  Tanti ingrandimenti hanno in realtà una sola funzione, che è il tiro a segno o di BR a bersagli piccoli e per cacciare animali altrettanto piccoli, come marmotte nutrie, volpi, corvidi o nocivi in genere.
                  Da quando pratico la caccia di selezione ho sempre usato ottiche con ingrandimenti medi, quasi mai oltre 7x o 8x, spesso anche 6x, eppure ho fatto tiri fin verso i 300 metri e non mi è mai accaduto di trovarmi in difficoltà per lo scarso ingrandimento.
                  Storicamente nella culla della caccia agli ungulati con le armi rigate, come sulle Alpi, in Austria e Germania, per un secolo si è cacciato il camoscio e quasi tutte le altre specie con cannocchiali a 4 ingrandimenti, senza grossi impedimenti.
                  La fisima di voler disporre di più ingrandimenti è una palese fissazione retta da irrazionalità e mancata pratica venatoria, purtroppo a volte le "nuove leve", questo concetto errato se lo trovano inculcato già dai corsi di formazione e trasmesso dalla moderna pubblicità.

                  Cordialità
                  G.G.
                  Concordo che l'8x56 di qualità sia una ottima "prima e seconda scelta". Nell'80% dei casi avrà l'ingrandimento "giusto" per la situazione di caccia.

                  Concordo che salire a valori tipo 14x, 15x e superiori sia ben poco utile

                  Sull'inutilità delle altre ottiche, almeno nel mio caso personale, non sono in accordo.

                  Personalmente ho sempre privilegiato i classicissimi variabili 3-12 o similari. Io arrivo e mi allontano sempre con l'ottica regolata al minimo.

                  Se è una uscita di "posizione", appena ho raggiunto il punto verifico con il telemetro un buon 10-15 distanze (preferisco farmi una idea delle eventuali correzioni senza la presenza di un animale "sparabile"). In genere, a quel punto, giro la ghiera degli ingrandimenti mettendo il risalto (in genere metà dell'ingrandimento massimo) in alto. Quindi, in genere, attendo l'animale con 5-7 ingrandimenti.

                  Se l'animale esce a luce buona, è tranquillo ed a distanza superiore ai 150m circa, in genere (ma non sempre) dò un ulteriore mezzo giro (quindi vado sui 10-11x). Se è più vicino sparo senza toccare la ghiera, se non mi sento tranquillo sugli appoggi, vado a fondo scala (a me fa l'effetto opposto [:D] e, se mi accorgo di un tremolio eccessivo, preferisco non sparare).

                  Ho anche uno swarovski Z6 hd 2,5-15x56 e, onestamente, non ricordo casi di assoluta necessità dei 15x.

                  Mi è però anche capitato più volte di utilizzare i 3-4x con condizioni di luce precarie.

                  Purchè ne venga fatto un uso intelligente, sono quindi favorevolissimo ai variabili "medi" (semplicemente perchè mi danno più opzioni e, in cambio, richiedono "solo" un maggior esborso di denaro)

                  La gestione della ghiera, però, deve essere fatta in modo maniacale e "automatico". Andare in giro con l'ottica regolata a 12x dall'ultima seduta al poligono è una "ca_ata pazzesca" (per dirla alla Fantozzi [:D])

                  Sono, invece, estremamente contrario a tutti gli ulteriori "sofismi" presenti oramai nel 90% delle ottiche più vendute (torrette balistiche, reticoli molto più "intelligenti" dei loro proprietari, ecc..).

                  La cosa più triste è che, simili artifizi, sono acquistati in maggioranza da assoluti principianti.

                  Mi ricordo la faccia di un novizio [occhi] quando gli ho spiegato che il suo intelligentissimo reticolo era (ovviamente, avendo un reticolo sul secondo piano) legato al fattore di ingrandimento. Quindi, quella tacca che lui aveva battezzato "300m", in realtà, cambiando gli ingrandimenti, cambiava abbastanza da mancare (o peggio ferire) un animale.

                  Poi conosco ottimi cacciatori che non cambierebbero, con nulla al mondo, il loro 6x42 (e non li considero certo "inferiori", anzi). [:-golf][:-golf]

                  Devo vendere uno Swarovski 1,5-6x42 montato su scina per Blaser che, per quanto detto sopra, non uso. Se metto l'inserzione (a prezzo scontatissimo) non ricevo che mezza richiesta. Se metto quella di un 3-12x56 (con sconto dimezzato).............. ci vogliono le guardie [:-golf][:-golf]

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                  • G.G.
                    Moderatore Armi e Polveri
                    • Jun 2006
                    • 11225
                    • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
                    • Epagneul Breton

                    #10
                    Originariamente inviato da paolohunter
                    Concordo che l'8x56 di qualità sia una ottima "prima e seconda scelta". Nell'80% dei casi avrà l'ingrandimento "giusto" per la situazione di caccia.
                    Concordo che salire a valori tipo 14x, 15x e superiori sia ben poco utile
                    Sull'inutilità delle altre ottiche, almeno nel mio caso personale, non sono in accordo.
                    Personalmente ho sempre privilegiato i classicissimi variabili 3-12 o similari. Io arrivo e mi allontano sempre con l'ottica regolata al minimo.
                    Se è una uscita di "posizione", appena ho raggiunto il punto verifico con il telemetro un buon 10-15 distanze (preferisco farmi una idea delle eventuali correzioni senza la presenza di un animale "sparabile"). In genere, a quel punto, giro la ghiera degli ingrandimenti mettendo il risalto (in genere metà dell'ingrandimento massimo) in alto. Quindi, in genere, attendo l'animale con 5-7 ingrandimenti.

                    Se l'animale esce a luce buona, è tranquillo ed a distanza superiore ai 150m circa, in genere (ma non sempre) dò un ulteriore mezzo giro (quindi vado sui 10-11x). Se è più vicino sparo senza toccare la ghiera, se non mi sento tranquillo sugli appoggi, vado a fondo scala (a me fa l'effetto opposto [:D] e, se mi accorgo di un tremolio eccessivo, preferisco non sparare).
                    cut
                    Con l'8x56, in selezione, montagna o pianura si caccia tutto in condizioni svariate e anche nelle peggiori situazioni di luce, su questo non c'è bisogno di concordare o meno, è un dato di fatto verificabile da chiunque.
                    Se si caccia alla cerca, il cannocchiale è un altro, ma in questo caso il punto lo avevo già fatto, il top in mezzo al bosco, che tuttavia mi consentirà un buon uso anche fino a 200 metri è un 1,5-6x42, del resto è nato per questo scopo, provare per credere!

                    Io a caccia evito di fare e sconsiglio di fare soprattutto una cosa; muovere ingrandimenti e attacchi rimovibili.
                    Il cannocchiale è uno strumento di alta precisione, d'accordo che i variabili sono fatti per zoomare, ma a mio avviso se non ce ne è stretto bisogno, le lenti è bene lasciarle ferme, come del resto le giunzioni degli attacchi ottica carabina.
                    A caccia arrivo col mio 6x o 8x oppure col mio Helia 3-9x42 ormai cementato sui 7x e, sparato o non sparato, me ne vado senza aver toccato nulla sul cannocchiale, inoltre se l'animale esce tra i 5 ed i 250 metri con una luce che mi permetta di vederlo, non ho bisogno di muovere nulla nell'ottica per essere certo di colpirlo nel punto giusto.
                    Sui variabili,(e comunque ne possiedo molti anch'io) posso solo dire che hanno un sistema meccanico interno risaputamente più complesso, mobile e con più lenti, quindi matematicamente sono cannocchiali per quanto affidabili, meno sicuri e più vulnerabili di un vecchio fisso.
                    Se devo prendere un variabile per finire poi per usarlo a 7 ingrandimenti, 95 volte su 100, allora preferisco un 6x oppure un 8x del resto l'esperienza mi mostra come siano stati ritornati alla casa per controlli e verifiche assai più variabili che fissi.
                    Il vero variabile è quello che mi consente di trasformare un cannocchiale da battuta con 1x-1,5x ingrandimenti in un 6x ruotando la ghiera, per passare dal bosco alla zona aperta fino ai 200 metri, ... altri, soprattutto con medio alti ingrandimenti non mi servono, mi complicano solo la vita e quindi non li concepisco come strumenti utili, ... almeno a caccia, come vado io.

                    Cordialità
                    G.G.
                    Some people hear their own inner voices with great
                    clearness and they live by what they hear.
                    Such people become crazy, or they become legends.
                    </O:p

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                    • gianni74
                      ⭐⭐⭐
                      • Nov 2010
                      • 2376
                      • locri
                      • setter Ricky e breton Laika

                      #11
                      a me ricorda tanto il reticolo del fucile sniper SVD Dragunov ....[:-bunny]

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