Non ho dati per confermare o smentire questi valori anche se mi verrebbe da pensare che tale fenomeno risultasse più accentuato con il borraggio tradizionale. Se fosse vero, però, mi sorgono le seguenti considerazioni, in relazione in particolare al diametro dell’anima, non conoscendo le tolleranze della camera di cartuccia:
Per il cal 12 le munizioni vengono testate su canne monometriche normalmente forate a 18.2-18.25 mm ma, a parte qualche eccezione (es. Beretta greystone), le canne dei fucili sono forate da 18.3 a limiti di 18.8 mm (per quanto ne so io). Estremizzando, secondo il Gallina una buona munizione 33 g con dati di banco tipo Pmax=650 bar e con Vo=400 m/s su una canna forata 18.8 mm svilupperebbe un Pmax di circa 470-500 bar e una Vo di 350-360 m/s, entrambi valori molto bassi per gli standard attuali e che potrebbero diventare pessimi con avverse condizioni meteo. Di conseguenza mi verrebbe spontaneo pensare ad una revisione della dose per chi usa canna overbored, con rischio di constatare l’inefficienza di alcune munizioni commerciali non particolarmente spinte.
Un altro dubbio che mi sorge è relativo all’influenza del diametro dell’anima sulla Pmax. Probabilmente non ho ancora ben capito cosa succede all’interno della canna quando si sviluppa il fenomeno combustivo, ma ero convinto che la Pmax si raggiungesse all’interno della camera di cartuccia e non nell’anima, anche perché gli spessori delle canne sono ivi maggiorati. Se non è così chiedo venia, altrimenti non capisco come la Pmax possa esserne influenzata, al limite potremmo ipotizzare una diminuzione della pressione media.
Lo so che sono sempre il solito bipede oramai balistico-dipendente (o balista-dipendente[wink]) ma sapete....ho usato quest’anno per un bel periodo un fucile forato 18.6 e sto cercando di accollargli almeno parte delle mie padelle per evitare qualche sfottò[clap]...tanto anche se lo offendo lui non se la prende....[bastone]
Ciao