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  • marcod
    • Dec 2015
    • 137
    • Mayo, Ireland
    • Red setter

    #16
    Ciao, io ho un 7rm e nessun 270 ma caccio con un amico con il 270 e ne apprezzo la balistica.
    Anzi fin troppo: qualche giornata da maloox me l'ha fatta passare
    Ma parliamo di 2 balistiche piuttosto diverse

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    • paolohunter
      ⭐⭐⭐
      • Apr 2011
      • 9468
      • Romagna

      #17
      Definire il 270w calibro obsoleto è da dementi, più che da asini.
      Definirlo "ammazza cervi per eccellenza" è da asini dementi.

      A me sta abbastanza sulle OO non per colpa sua, l'ho scritto mille volte e mi tocca ripeterlo continuamente). Dalle mie parti è il calibro del 99,9% di quelli con la taratura decennale. Di quelli che, per caricare l'arma, aprono una sportina della coop ed estraggono, da un mix multicolore, alcune munizioni a caso.

      Invece il calibro è perfetto per quello per cui lo hanno inventato, direi addirittura rivoluzionario per l'epoca. Nasce per praterie americane e per animali "medi" come antilopi e cervi coda bianca.

      In appennino, con la giusta munizione, è "possibile" cacciare tutto. Possibile non significa "perfetto". E' molto adatto al capriolo ma solo in quelle zone particolarmente aperte che richiedono tiri lunghi, è una delle migliori scelte possibili per il daino (guarda caso con dimensioni molto simili al cervo americano) che, nelle mie zone, raramente tiri sotto i 200m.

      Su cinghiale e cervo è ancora utilizzabile ma mostra chiaramente di essere un minimo in affanno. Uno può essere innamorato quanto vuole del calibro ma, per questi animali, mi vengono in mente 50 calibri che sono, indubbiamente, più adatti.

      Se proprio uno vuol fare quello strano gioco al massacro che è "un calibro solo per tutto" (soluzione obbligata per chi non ha tempo/energie/denaro per sperimentare varie soluzioni), il calibro di riferimento è certamente il 30-06.

      Neppure lui è perfetto per tutto. Credo, ad esempio, che siano ben pochi quelli che lo usano in zone dove servono tiri veramente lunghi.

      In merito alla'8,5x63 è, semplicemente, voglia di sperimentare. Si tratta di un bossolo classe 30-06 (quindi anche 270w) opportunamente "gonfiato" per ospitare più polvere e con colletto allargato per ospitare palle calibro 338.

      L'idea di base è di coniugare le buone caratteristiche del 30-06 con stopping power non troppo distante da quello assicurato da palle da 9,3mm. Il maggior volume è la vera chiave di svolta (altrimenti sarebbe un 338-06). Dopo le prime prove con una polvere "sbagliata" (non avendo la giusta in casa), non riuscivo a credere alle letture del cronografo magnetico. Dopo neppure una decina di colpi (considerando che devo spararli doppi per creare i bossoli) mi sono trovato con letture costanti di 845/855 m/s con la palla da 225.

      La cosa veramente strana è un rinculo assurdamente mite (nonostante assenza di freni di bocca vari), l'ho fatto provare ad un paio di amici e li ho lasciati di sasso. La stranezza è tripla.... le prestazioni sono praticamente quelle del 338wm, il bossolo non ha volumetrie da magnum ne usa quantità industriali di polvere.... il rinculo è da caricamento non spinto per 30-06.

      Sono curioso di provarlo a caccia. E' sicuramente esuberante ma, visto che ha velocità relativamente basse e rinculo modesto, non vedo controindicazioni

      ---------- Messaggio inserito alle 10:01 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:36 AM ----------

      Comunque facciamo sempre un gran parlare del calibro lasciando, erroneamente, sempre in secondo piano il tipo di caricamento e le qualità della palla.

      Basta andarsi a guardare i dati dichiarati (spesso ottimistici) delle varie case per notare delle sorprese. Non è raro, ad esempio, vedere caricamenti per 7x64 che dichiarano prestazioni identiche o superiori a quelle del 7rm.

      Anche senza sconfinare nella categoria dei pazzi incoscienti, con la ricarica è ulteriormente possibile diminuire divari incompatibili al semplice esame visivo di due bossoli veramente differenti.

      Ad esempio, con alcune palle monolitiche, sarà necessario fare un passo indietro rispetto alle nostre conoscenze di base. Non ne riesci a spiegare i risultati sulla base dell'esperienza.

      In genere, con la più nota delle monolitiche (tsx/ttsx), non è particolarmente complicato. Si sceglie un peso un poco inferiore al nostro solito e si carica (alla'incirca) come il peso superiore. Poi si valuta e, dove possibile/auspicabile, si sale (a mio avviso quasi mai a valori "tipici" di palle tradizionali di identica grammatura) di qualcosa. Poi ti "inventano" un concetto diverso (anelli di presa sulle righe in positivo e non, di scarico, in negativo) e puoi caricarle in modo simile a come sei abituato ma, anche, con combinazioni alla'apparenza sbagliate.

      Mi sta capitando in altro calibro. Nasce per prestazioni tranquille in armi "vecchie" e con chiusure modeste. Molti caricamenti commerciali spingono la palla ben sotto gli 850m/s. Conscio di avere un'arma solida e sicura, spingi qualcosa in più.... e ti ritrovi a 900 senza alcun accenno di problema. A quel punto cominci a lavorare su quella palla.... e sposti l'asticella di tantissimo. Ti ritrovi con un calibro nominale ma prestazioni di due classi superiori in totale sicurezza.

      Tutto questo per dire che è il complesso che va valutato, non solo limitarsi ad una sigla identificativa

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      • TYPHOON
        ⭐⭐⭐
        • Apr 2013
        • 2794
        • Potenza

        #18
        @ SAKO: il .270 Wea con canna da 26" è già più sensato; penso che i vari 7 mm restino globalmente più equilibrati. Il mio 8x68 ha canna da 65 cm (meno male), purtroppo non ho avuto modo di provarlo sul terreno.

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        • marcod
          • Dec 2015
          • 137
          • Mayo, Ireland
          • Red setter

          #19
          Caro paolohunter citavo uno dei più grandi cacciatori e scrittori di caccia agli ungulati di tutti i tempi
          Jack O'connor
          Evidentemente non lo conosci e scivoli incautamente su affermazioni di rilevanza penale

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          • cheytac
            ⭐⭐⭐
            • Jul 2009
            • 4156
            • Bollate(Mi)
            • Bassotta a pelo duro(Ulla) boxer (yuma)

            #20
            affernazioni di rilevanza penale????
            jack O'connor sarà stato anche un grande cacciatore scrittore,ma come tale riporta sue valutazioni e opinioni,che non sono,ne possono essere prese come il verbo,specie in una materia come quella balistica,dove la duplicabilità dei risultati tirando ad esseri viventi è quantomai aleatoria.Ciao veci.
            Waidmannsheil!!!

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            • paolohunter
              ⭐⭐⭐
              • Apr 2011
              • 9468
              • Romagna

              #21
              Originariamente inviato da marcod
              Caro paolohunter citavo uno dei più grandi cacciatori e scrittori di caccia agli ungulati di tutti i tempi
              Jack O'connor
              Evidentemente non lo conosci e scivoli incautamente su affermazioni di rilevanza penale
              Ognuno ha diritto alle sue opinioni.

              Tu ed io la pensiamo, evidentemente, in maniera diversa su di un calibro (e direi che ci può stare, accade tutti i giorni ed è certamente alla base di un mondo che, se la pensasse allo stesso modo, avrebbe a che fare con 10 calibri e non con 10.000 [:D]).

              Ti ricordo che "asino" l'ho copiato pari pari da quello che mi hai detto..... ed io non mi riferivo neppure a te ma ragionavo in generale (su un calibro che è senz'altro ottimo per tanto ma non è perfetto per tutto come dici tu, poi ognuno libero di pensarla come gli pare)

              Non ricordo di aver incontrato il signor Jack O'Connor a caccia nei miei appennini ultimamente. Se l'avessi incontrato più spesso, se fosse stato assieme a me ed al conduttore di cane per il recupero dei feriti più spesso ed avesse aiutato a compilare il modulo relativo dove, veramente troppe volte, viene indicato quel calibro........ forse sarebbe della mia stessa idea.

              Ti faccio un esempio.
              Un altro Cacciatore con la C maiuscola è stato tale Caramojo Bell.
              Ho letto alcune delle storie su di lui e devo dire che sono impressionanti, peccato riferite ad una epoca che non c'è più.

              Ebbene, questo signore ha utilizzato in lungo e in largo, per ucciderci elefanti (non caprioli) il calibro 7x57 (alias 275 rigby). Ovvio che, se lo utilizzava, aveva in questo la massima fiducia (e la sua leggendaria abilità nel tirare in modo molto preciso certamente contribuiva non poco).

              Se io, oggi, ad uno che mi chiedesse consigli per un safari africano (al di la di divieti) dicessi: "fai come Caramojo e comprati un 7x57..... anzi, esagera [:-clown] e prendi addirittura un 7x64"...... credo lo avrei sulla coscienza. Direi che è molto probabile che finirebbe "asfaltato" dal primo elefante incontrato.

              Questo non vuol dire che il sig. Bell era un idiota o che le sue storie non debbano essere più lette, significa solamente che deve essere tutto conservato nel suo specifico contesto.


              Venendo al sig. O'Connor, nato 16 anni prima di mio nonno, ha espresso le sue opinioni (valide e meno valide) alla luce di quello che ha cacciato e dove lo ha cacciato, delle armi e calibri disponibili nella sua epoca, della qualità delle palle di cui poteva disporre e di tante altre piccole cose che, nel bene e nel male, non possono essere prese come "Vangelo" e trasferite, paro-paro, di 50/70 anni nel tempo, in un altro continente...... e addirittura nei miei appennini in specifico.

              Capisci anche tu che, pur magari leggendo volentieri qualcosa di questo signore (non ricordo di aver letto niente ma non ne faccio certo una colpa a lui), ai fini di un confronto costruttivo, sarei molto più interessato al TUO parere personale. Non cacci nelle mie zone ma, almeno, nello stesso decennio e con regole probabilmente non troppo diverse.


              Venendo ai cervi appenninici....... sono originari di un ceppo alpino introdotto oltre 100 anni fa nelle mie zone (a spanna, non ricordo la lezioncina che pure ho studiato all'epoca). Le capacità trofiche sono decisamente migliori, l'inverno più mite e breve...... ecco che sono più grossi e resistenti di quelli originari.

              Animale più grosso è più difficile da tirare giù...... direi che su questo possiamo essere in accordo [:-golf]

              C'è un secondo problema ed è specifico del mio territorio come di diverse altre zone appenniniche (forse anche di zone dalle tue parti ma, credo, in maniera meno pressante). Il problema è che la "parchite italica" (quello strano fenomeno dove, più che altro per produrre sedie da far scaldare agli amici e parenti si è riempito il territorio italico di parchi di dubbia utilità protezionistica) si è prodotta molto prima che esistesse una coscienza venatoria di caccia ai grandi ungulati.

              Questo significa che, in maniera disastrosa dalle mie parti ai fini di una caccia che ancora non c'era, si sono disegnati confini di Parco che avevano due soli scopi: 1 infilare dentro più territorio possibile (magari senza senso ai fini di protezione) nella speranza che comportasse produzione di più sedie 2 lasciare fuori ogni singola casa o strada dove non strettamente necessario (ma lasciarla fuori di poco... spesso un centinaio di metri..... e tu devi cacciare in quel "corridoio" telemetrando continuamente a destra e a sinistra per essere certo di essere nel mezzo [:142])

              Per cui, ad esempio, lunedì sono uscito in un posto molto bello.
              Ho aspettato la luce in un prato sotto una casa .... con la carabina nel fodero, visto che ero troppo vicino alla casa (ci fosse stato qualcosa.... rapida corsa dalla parte opposta agli animali a "guadagnare" le distanze legali).
              Non avendo visto niente, sono risalito in macchina e mi sono spostato più in basso. Dopo neppure 500 metri, mi sono fermato a far attraversare 4/5 cervi (ovviamente nessuna possibilità di tirare dall'asfalto, ovviamente c'erano quelli che ho nel mio piano), ho poi proseguito per neppure un chilometro, puntato il binocolo e...... un branchetto da quasi 30 daini stava uscendo in quel momento da una frazione abitata (erano in piazza ), compreso almeno una decina di femmine la cui fascetta avevo dietro (poi ho il palancone ma c'erano solo due balestroni).
              Li ho guardati per una decina di minuti, un poco perchè è sempre piacevole e un poco per capire se, andandosene, avrebbero preso una direzione "pulita"...... niente, sono risaliti da un punto dove c'è una casa via l'altra.
              Risalito in macchina mi sono spostato ancora. Da un bel punto di osservazione ho visto altri animali. Una cerva con il piccolo (nel mio piano) stava attraversando un prato arato di una ventina di ettari abbondanti per raggiungere la vegetazione sopra. Inutile un avvicinamento perché, quel campo arato, è addirittura una "Oasi" (non ci si crede [:142]). Ho visto un'altra cerva allontanarsi sotto di me..... distanza non "ideale" (decisamente lunga), angolo di sito molto alto e, soprattutto, circa 100 metri sotto di lei c'è il fiume e, quel fiume, è l'ennesimo confine del Parco.

              Se spari e prende ad andare verso l'acqua, in discesa, fatti quei 100m diventa irrecuperabile (la lasci li a marcire). Non me la sono sentita di tirare, troppo alto il rischio di perderla, nonostante avessi dietro un calibro "cicciotto".

              Ho visto probabilmente almeno 40 animali...... compreso 3 su 4 di quelli che potrei tirare...... e non ho tirato.

              Se provi a spiegarlo al sig. O'Connor si rigira nella tomba [:-clown][:-clown]


              Non è sempre così...... ma nonostante un cane bravissimo e un conduttore coriaceo, più della metà delle volte ci arrestiamo davanti ad una tabella.

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              • marcod
                • Dec 2015
                • 137
                • Mayo, Ireland
                • Red setter

                #22
                Ciao paolohunter, mi sarebbe piaciuto lasciarti " a bagnomaria" ancora un pò ma siamo tutti cacciatori e ci mancherebbe se con la passione che ci accomuna ci facessimo pure delle porcherie.
                Tranquillissimo, non mi sono assolutamente offeso e condivido con te una passione che è quasi malattia.
                Ma se fossi stato un integralista anticaccia?
                Suggerisco con la massima umilta' e comprensione di ricordarci sempre che non sappiamo esattamente con chi stiamo parlando.
                Per quanto riguarda i calibri secondo me c'è a monte il rischio di una questione "culturale"
                Io sposo un concetto di montagna legato alla rustica semplicita' dove l'isolamento, la conoscenza del territorio, l'autosufficienza vengono considerate come valori che vengono prima delle "tecnicita" legate al calibro .
                Ci sono errori anche in questo approccio, è senz'altro snobismo.
                Cosí come porre un attenzione prevalente al calibro quando gli elementi che sono importanti nella caccia sono assolutamente altri.
                Ma entrambi siamo in stato febbrile per la nostra passione e sappiamo entrambi che il "nostro" altro è difficilmente trasferibile
                Ps. Io uso un 7rm ma non l'ho consigliato per l'Appennino anche se sono soddisfatto di questo calibro, davo solo consigli x l'ambiente appenninico che comunque conosco.

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                • fulviogp
                  ⭐⭐
                  • Dec 2015
                  • 604
                  • Torino

                  #23
                  Originariamente inviato da paolohunter
                  Ho visto un'altra cerva allontanarsi sotto di me..... distanza non "ideale" (decisamente lunga), angolo di sito molto alto e, soprattutto, circa 100 metri sotto di lei c'è il fiume e, quel fiume, è l'ennesimo confine del Parco.

                  Se spari e prende ad andare verso l'acqua, in discesa, fatti quei 100m diventa irrecuperabile (la lasci li a marcire).
                  Scusa, non ho capito: irrecuperabile perché l'acqua è profonda o perché entra nel parco?

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                  • paolohunter
                    ⭐⭐⭐
                    • Apr 2011
                    • 9468
                    • Romagna

                    #24
                    Originariamente inviato da fulviogp
                    Scusa, non ho capito: irrecuperabile perché l'acqua è profonda o perché entra nel parco?
                    Parco..... se era solo per l'acqua, la portavo a casa pulita, un vantaggio [:D]

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                    • fulviogp
                      ⭐⭐
                      • Dec 2015
                      • 604
                      • Torino

                      #25
                      Originariamente inviato da paolohunter
                      Parco..... se era solo per l'acqua, la portavo a casa pulita, un vantaggio [:D]
                      Guarda che se sei sicuro di aver ferito un animale che, scappando, finisce nel parco, avvisi chi è addetto alla vigilanza e ti viene permesso il recupero dell'animale, eventualmente accompagnato dalle guardie.
                      Garantito al limone!

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                      • paolohunter
                        ⭐⭐⭐
                        • Apr 2011
                        • 9468
                        • Romagna

                        #26
                        Originariamente inviato da fulviogp
                        Guarda che se sei sicuro di aver ferito un animale che, scappando, finisce nel parco, avvisi chi è addetto alla vigilanza e ti viene permesso il recupero dell'animale, eventualmente accompagnato dalle guardie.
                        Garantito al limone!
                        In parte è vero.
                        La pratica è che, dopo aver chiesto, ti possono autorizzare o meno. In nessun caso ti accompagnano (ma magari si mettono in alto per spiarti), in nessun caso puoi portare l'arma (neppure il conduttore abilitato).

                        Il motivo è essenzialmente una sorta di par condicio. [:142]

                        Ai cinghialai hanno sempre vietato tutto (e sono ben pronti a sanzionare ogni singolo cane che mettesse un piede nel Parco... come se potessi impedire ad un cane di seguire un cinghiale solo perchè c'è un cartello.... quando c'è [:142][:142]) per paura che, dato un dito, si prendessero il braccio.

                        Per questo motivo gli sembra corretto vietare tutto anche a noi.

                        E' interessante il caso (diciamo così [:-clown]) di un posto veramente eccezionale e, addirittura, esterno al Parco. Si può raggiungere in due modi: dal basso, con una salita di almeno 3 ore con passo buono. Dall'alto, con una discesa di 10 minuti. Dall'alto, la strada di accesso entra nel parco per un tratto di forse neppure 200m e dovresti parcheggiare li. Il resto del territorio è molto scosceso, non c'è verso di saltare quei 200m. Puoi fare domanda (scritta) di accedere con l'arma. Il permesso in genere viene dato dopo 7/8 mesi (quindi devi fare domanda un anno per l'altro). A quel punto, quando vuoi andare, telefoni il giorno prima e avvisi..... complicato ma non impossibile.

                        Il problema viene se spari. Se hai animali al seguito, non puoi rientrare nel Parco, quindi devi per forza scendere (probabilmente una decina di ore con un animale al seguito in 2/3 schiavi da ammazzare di fatica). Una decina di amici hanno chiesto, in questi anni, il permesso. Nessuno ha avuto ancora il coraggio di sparare (se non con una macchina fotografica) [:-clown]

                        Così, se anche riesci ad entrare in tempi ragionevoli, c'è sempre il problema di ritrovarsi con un animale ferito di un quintale o più che, magari, se la prende con il cane. Cosa fai ? Zorro ?

                        Stesso problema per il recupero. Non avendo mai permesso ai cinghialai di utilizzare strade dentro al parco per portar via animali, non lo permettono neppure a te.

                        Con la differenza che, i cinghialai, sono in 60 e non fanno troppa fatica a rimediare 7/8 soggetti per tirar fuori una bestia mentre tu, quando va bene, sei in tre (il cacciatore che ha tirato, io che mi trovavo nei paraggi e il conduttore), che diventano due nel momento che lasci uno sul confine con le armi.

                        Così, nella pratica, finisce che provi ad entrare solo quando hai la ragionevole certezza di una ferita particolarmente invalidante, nella speranza che non ci sia da sostenere uno scontro ma anche solo che non ci sia da trascinare per pendenze importanti per troppe centinaia di metri. Così, se entri e la traccia va via diritta, dopo ben poco torni indietro [:-clown][:-clown]

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                        • pointer56
                          ⭐⭐⭐
                          • Sep 2013
                          • 5185
                          • Pordenone
                          • pointer femmina Aura - bassotto tedesco a pelo duro femmina Frida

                          #27
                          Originariamente inviato da paolohunter
                          ...Comunque facciamo sempre un gran parlare del calibro lasciando, erroneamente, sempre in secondo piano il tipo di caricamento e le qualità della palla....
                          Infatti: ho letto da qualche parte che Bell, nel 7x57-275, sparava delle palle perforanti militari...e sparava, molto bene, al cervello.

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                          • enrico.83
                            ⭐⭐⭐
                            • Dec 2014
                            • 2724
                            • Bologna

                            #28
                            Originariamente inviato da pointer56
                            Infatti: ho letto da qualche parte che Bell, nel 7x57-275, sparava delle palle perforanti militari...e sparava, molto bene, al cervello.
                            lasciamo in secondo piano anche il tiratore [:D] .... io con un 7x57 ad un elefante non tirerei nemmeno dall'ultimo piano dell'Empire State Building!! Drool] (Casomai si mettesse a fare le scale [:-fight])

                            [;)]

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                            • SAKO
                              ⭐⭐⭐
                              • Sep 2009
                              • 1123
                              • Reggio Emilia
                              • Setter Inglese

                              #29
                              Paolo, la caccia di selezione in Emilia ha appena un quarto di secolo...
                              Considerando che stiamo ancora pagando l'accise per finanziare la guerra in Abissinia, temo ci vorrà un po per avere una evoluzione seria nell'atteggiamento della opinione pubblica, delle guardie in generale (che comunque, in Italia, non collaborano positivamente con i cacciatori ma mantengono un atteggiamento di diffidente controllo) e della politica in generale.
                              Finché continuano ad accomunare tutte le cacce di specie in un unico faldone, non distinguendo l'attività di una caccia di squadra da quella prettamente individuale di selezione, c'è poco da pretendere...
                              Adesso sono curioso di vedere cosa succederà quando un cacciatore sparerà ad un lupo per legittima difesa personale o per legittima difesa dell'ausiliare...
                              Perché se è vero che cane non mangia cane, è vero anche che lupo mangia cane...
                              "Gli Standschuetzen...... Nell'autunno 1914, arruolati e inviati sul fronte galiziano gli abili, rimasero gli inabili, i ragazzi sotto i 18 anni e gli anziani sopra i 45." [:-clown]

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                              • paolohunter
                                ⭐⭐⭐
                                • Apr 2011
                                • 9468
                                • Romagna

                                #30
                                Originariamente inviato da SAKO
                                .......Adesso sono curioso di vedere cosa succederà quando un cacciatore sparerà ad un lupo per legittima difesa personale o per legittima difesa dell'ausiliare...
                                Perché se è vero che cane non mangia cane, è vero anche che lupo mangia cane...
                                Ecco una curiosità che non vorrei verificare. [:-clown]
                                L'ho scritto su facebook e non qui. Sabato mi sono preso due spaghetti..... che mezzo era già troppo.

                                Prima mi sono ritrovato ad attraversare un bosco a buio ... con un buio che non ricordo così nero, non avevo modo di vedermi i piedi. Il problema è che è un posto incantato con la luce ma non era per niente simpatico nella'oscurità assoluta. Ho sbagliato il sentiero e mi sono ritrovato il rumore dell'acqua del fiume davanti e non a fianco. Mi fermo e cerco di ragionare, troppo presto per guadarlo (perché lo si deve guardare 2 volte per arrivare) mi abbasso ed illumino le scarpe con lo schermo del telefonino.... davanti agli scarponi c'era il vuoto, ero finito sul bordo di una specie di diga.... mezzo passo e finito un buon 4/5 metri sotto.

                                Uno spago che volevo tornare indietro. Dopo un paio di minuti bloccato li, ragiono che, in fondo, ho fatto 30 e posso ben fare 31..... decido di proseguire ancora più lento, tastando il terreno con un ramo (cieco assoluto, incredibile).

                                Arrivo al secondo guado, dalla'altra parte ci possono essere i cervi fuori. Guardo con il binocolo e non di vede ancora niente (ed è già orario cacciabile !!!). E' inutile che stia li, esco dalla'acqua e torno indietro. Mi siedo nel primo punto ragionevolmente asciutto ed aspetto. Sono rilassato e mi godo i primi chiarori nella speranza di intravedere sagome grigiastre. Passano forse 5 minuti e...... Aooooooouuuu...uuuh un ululato ghiacciavene a 150 dBA da non più di un paio di metri alle mie spalle.

                                Nuova sudata fredda immediata e rapido conteggio dei tre colpi in carabina..... mi alzo e mi giro..... e ovviamente sono andati via (assieme ad un galoppo nel "mio" prato).

                                Cosa avrei fatto se li avessi avuti addosso ? Non lo so e preferirei non doverlo scoprire [occhi]

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