Beretta s57 el cal.20
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Io ne possiedo uno e mi ci trovo benissimo, per le foto non saprei quando farle, in questo periodo sono disastrosamente pieno di annosi doveri, però ti garantisco che è un ottima arma.
Eccellente balistica e poi è bello, non ho idea di cosa possa costare sull'usato , quello che presi era nuovo di pacca e lo pagai 900 bombe, 5 anni fa, ma non mi sono mai pentito
Se fai un cerca con google immagini lo trovi subito.
ciaoCommenta
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Gli S55 etc. presentano già le tipiche chiusure Beretta con spalla di bascula che va a contatto con la controspalla sul monobloc e soprattutto le due spine tronco coniche che fuoriescono dalla bascula e si incastrano nei corrispendenti fori ai lati della culatta delle canne; le stesse chiusure che troviamo sempre sui Beretta, anche quelli odierni.
Per il resto, l'armamento dei cani avviene negli S55 etc. tramite una doppia forcella (poi diventata un'asta unica) a vista sul pavimento di bascula; nei successivi S685 troviamo invece i due perni cilindrici ai lati del pavimento di bascula, che corrono all'interno di specifici canali e sono visibili solo in parte.
La bascula degli S685 presenta una mezza cartella in rilievo, non presente sugli S55.
Il bigrillo differisce tra le due serie, avendo gli S55 il classico bigrillo con vitina dello snodo del primo grilletto (mi pare) e secondo grilletto più piccolo e molto arcuato che parte a fianco del primo; mentre nei successivi S685 i due grilletti sono separati, uno dietro l'altro per capirci (non so se riesco a spiegarmi…).
Il grilletto della serie S68X cambia comunque forma e diventa più ergonomico.
La testa di bascula, arrotondata e con una scanalatura centrale, piuttosto semplice per la verità negli S5X, viene maggiormente curata nell'estetica nella serie S680, presentando uno (o due a seconda delle versioni) scassi di raccordo che la rendono più gradevole all'occhio.
La controspalla del mobloc degli S55-58 non presenta il tassellino avvitato e sostituibile, mentre quella della serie S685 lo prevede perlomeno sull'allestimento 687 (non sono sicuro però se su tutti).
La serie S55 prevede, se non mi ricordo male, una bascula non temprata integralmente ma solo nei punti di maggior usura, mentre la serie S68X prevede la bascula temprata e cromata.
Nella serie S68X viene abbandonato il calcio a mezza pistola che ha caratterizzato in prevalenza la serie S5X, e si opta per un calcio a pistola di serie, con l'asta tonda abbastanza avvolgente che credo abbia caratterizzato l'ultimissima produzione S5X.
Dovrebbe esser stato maggiorato, nella serie S68X, il dente di ritenuta del cane e si è fatto uso esclusivo di molle a spirale per il lancio dei cani.
L'ovale della guardia diventa più arrotondato nella serie S68X, il monogrillo è un po' più arretrato ed il fucile viene bilanciato sui perni di cerniera (o perlomeno così veniva pubblicizzato negli anni 90), perni di cerniera che nella serie S68X diventano bombati, riportati e quindi sostituibili (negli S5X i semiperni di basculaggio non sono riportati e non sono sostituibili).
Il capostipite della serie nuova S680, fucile nato e concepito per il tiro a volo, viene poi sostituito con l'S682, che ha dominato le pedane per un trentennio nelle sue infinite versioni, con bascula più o meno larga.
Se vuoi la mia opinione, diciamo che se con la serie S5X Beretta fa il suo salto di qualità verso la produzione di massa, con la serie S680 si supera con un fucile moderno, pratico e concettualmente perfetto, che rimarrà lo stesso identico (pur cambiando denominazione in silver/gold/diamond pigeon, perdiz e via discorrendo per poi tornare a 686/687 nelle versioni el o eell, classic, ecc.) fino all'avvento dell'attuale serie S690 con cui tra l'altro convive ancora; 690 che rappresenta un altro passo verso la modernità, con canne dai nuovi profili conici.
La nuova serie 690 rappresenta nient'altro che la sintesi tra la serie S680 e la (stranamente poco apprezzata, per la verità) serie perennia/prevail che offriva alcune soluzioni tecniche nuove, tra cui canne a foratura larga, un bilanciamento davvero ottimo, la possibilità di regolare l'estrattore per farlo lavorare in automatico o in manuale, ecc. ecc.Ultima modifica phalacrocorax; 21-05-18, 18:21.Commenta
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Per me, cresciuto con un S 55 senza bindella in cal. 12, questa è poesia per le mie orecchie. Grazie PHALACROCORAX
---------- Messaggio inserito alle 07:53 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:52 PM ----------
P. S. Ad oggi quel mio vecchio S 55 lo ho ancora, e NON SI TOCCA
---------- Messaggio inserito alle 07:58 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:53 PM ----------
Per l'argomento messo in discussione ovvero l's 57 in cal. 20 lo prenderei subito.Commenta
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Per momentanea impossibilità di usare il mio 686 cal. 20, ho usato un S5qualcosa sempre in cal. 20, senza bindella per tre intensi giorni di caccia all'estero. Devo dire che l'S5x non mi veniva proprio bene come il 686, ma comunque ci ho cacciato con soddisfazione e con più che discreti risultati. Ho avuto l'impressione che saltasse un po' su, allo sparo, più del 686 che pure è leggero (Kg. 2,560) ma più stabile. Sicuramente se ci fai l'abitudine neanche te ne accorgi: insomma se ti capita l'occasione, un S5x in cal 20 (che ha la camera da 70, come dio comanda!) va preso al volo.Commenta
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- La nuova serie 690 rappresenta nient'altro che la sintesi tra la serie S680 e la (stranamente poco apprezzata, per la verità) serie perennia/prevail che offriva alcune soluzioni tecniche nuove, tra cui canne a foratura larga, un bilanciamento davvero ottimo, la possibilità di regolare l'estrattore per farlo lavorare in automatico o in manuale, ecc. ecc. ----
analisi da condividere totalmente, ma le frasi sopra, anche se frutto di analisi corretta, sinceramente (da possessore di beretta spigeon) mi trovano poco d'accordo, il perennia o prevail, chi lo ha provato o semplicemente maneggiato, purtroppo aveva due grossi "scogli" uno il prezzo..... fuori luogo per il tempo in cui è stato presentato e per l'uso..... oltre al fatto che le canne larghe unite alla cameratura magnum .... non ha impressionato a caccia per buona balistica, al tiro in effetti il bilanciamento è indovinato...... cosi' come la regolazione dell'estrattore... (non che sia fondamentale ma utile)
per il resto qualità decisamente buona, ma come spesso succede in casa beretta .... si propone un discreto prodotto ad un prezzo eccessivo in momento in cui l'attenzione per il prodotto caccia e sovrapposto in particolar modo non era decisamente favorevole.......
(l'operazione benelli 828u... non e' altro che il seguito)
Per me' a livello qualitativo e balistico con il 686 o meglio687 anche in vesione EL si e' raggiunto il top.... difficile fare meglio....!Commenta
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- La nuova serie 690 rappresenta nient'altro che la sintesi tra la serie S680 e la (stranamente poco apprezzata, per la verità) serie perennia/prevail che offriva alcune soluzioni tecniche nuove, tra cui canne a foratura larga, un bilanciamento davvero ottimo, la possibilità di regolare l'estrattore per farlo lavorare in automatico o in manuale, ecc. ecc. ----
analisi da condividere totalmente, ma le frasi sopra, anche se frutto di analisi corretta, sinceramente (da possessore di beretta spigeon) mi trovano poco d'accordo, il perennia o prevail, chi lo ha provato o semplicemente maneggiato, purtroppo aveva due grossi "scogli" uno il prezzo..... fuori luogo per il tempo in cui è stato presentato e per l'uso..... oltre al fatto che le canne larghe unite alla cameratura magnum .... non ha impressionato a caccia per buona balistica, al tiro in effetti il bilanciamento è indovinato...... cosi' come la regolazione dell'estrattore... (non che sia fondamentale ma utile)
per il resto qualità decisamente buona, ma come spesso succede in casa beretta .... si propone un discreto prodotto ad un prezzo eccessivo in momento in cui l'attenzione per il prodotto caccia e sovrapposto in particolar modo non era decisamente favorevole.......
(l'operazione benelli 828u... non e' altro che il seguito)
Per me' a livello qualitativo e balistico con il 686 o meglio687 anche in vesione EL si e' raggiunto il top.... difficile fare meglio....!
Peraltro mi sembra più o meno in linea con quello degli attuali 690.
Secondo me i punti spinosi del perennia sono stati due: il primo come giustamente dici è la foratura in asta della canna, decisamente larga in un'arma da caccia. Ma a mio avviso il profilo optima bore, comprensivo degli strozzatori dedicati, fu pensato essenzialmente in vista dell'uso di munizioni con pallini non in piombo (munizionamento obbligatorio in certe aree geografiche).
Se non ricordo male, le canne risultavano piuttosto pesanti rispetto allo standard delle armi da caccia, superando tranquillamente il chilo e quattro, e di buono spessore.
Anche il raccordo camera-fusto di canna si presentava allungato rispetto ai normali raccordi in uso fino a quel momento.
Coni lunghi, forature a minimo 18,6 e strozzatori lunghi optima chocke alte prestazioni (HP), mi paiono studiati specificamente per il munizionamento in acciaio.
La cameratura magnum poi è una scelta quasi obbligata se si vuole sparare munizionamento alternativo in grammature pari o vicine a quelle del piombo.
Sicuramente, nell'utilizzo del piombo, questi accorgimenti comportano una riduzione del rinculo e forse un miglioramento della regolarità della rosata su distanze medio lunghe, cosa che nel tiro al piattello non va affatto male.
Non so invece in caccia, specie con l'utilizzo di pallini minuti.
L'altro punto dolente era il peso dell'arma, piuttosto elevato per un'arma da caccia (siamo sui 3,4 Kg).
E qui la cosa è stata risolta in modo egregio secondo me, attraverso un bilanciamento tale da far avvertire l'arma meno pesante di quello che in realtà era.
Peraltro questo peso piuttosto importante mi dicono essere caratteristico anche dei nuovi 690.
A mio modo di vedere la piattaforma perennia/prevail ha segnato il punto di passaggio tra l'arma tradizionale, come noi la conosciamo dal dopoguerra a oggi, e l'arma che offre la possibilità di sparare i nuovi metalli che esistono, o esisteranno, in alternativa al piombo.
Le nuove canne steelium, standard, plus o pro, sono tutto sommato un'evoluzione delle optima bore, e tentano di rispondere all'esigenza di offrire buone prestazioni con un po' tutti i munizionamenti, tenuto conto che il miglioramento della qualità dei componenti delle cartucce consente anche di sopperire a qualche deficit nell'utilizzo di certe munizioni in questi "nuovi" profili di canna.
Peraltro, nell'utilizzo di cartucce a bassa grammatura di piombo, tipo le 24 grammi per la fossa, alcuni tiratori mi raccontavano che queste nuove canne tendono a fornire rosate piuttosto concentrate obbligando i tiratori veloci a ricorrere a strozzature larghe anche 4 stelle. Sicché insomma, pare siano canne che vanno un po' capite senza basarsi troppo sui canoni classici, ormai assodati da decenni, della canna liscia.
Poi, come sempre, ai posteri spetterà l'ardua sentenza sull'effettiva bontà o meno di queste "novità".Ultima modifica phalacrocorax; 23-05-18, 10:33.Commenta
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Cmq dobbiamo iniziare a sfatare questo mito delle canne forate large che non vanno bene con il piombo.... Ho visto 686 silver pigeon, 682 gold e, a 400, 692 che a caccia con grammatura anche ridicole 28/32 gr fare tiri stellari... lo capisco che è duro a morire ma fondamentalmente non vedo ste grosse differenze con le vecchie canne anzi alla placca le canne steelium fanno rosate che sembrano disegnate con il compassoCommenta
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