Germano alla “Pollastra”
La scorsa settimana me ne stavo come molti di noi appollaiato su un sentiero di uno scosceso in attesa della bestia nera che è puntualmente arrivata e che mi ha buggerato con una bella frenata nel momento del grilletto lasciandomi con l’anticipo sul muso a sfogliar con la palla una ceppaia di castagne ad una quindicina di metri! Onore al selvatico scaltro e rispettabile.
Sempre all’erta mi son consolato raccogliendo un bel sacchetto di bacche di ginepro dai gineprai che avevo numerosi innanzi a me pagandole con vendicative punture, appunto, da…ginepraio.
Quelle stesse bacche, dal sapore imparagonabile a quello delle commerciali in flacone, sono state usate per questa ricetta.
Ingredienti:
• Un germano (germanella) di quelli passati davanti al fucile!
• 6 bacche di ginepro
• quattro rametti di timo (possibilmente fresco)
• due rametti di rosmarino
• Una manciata di foglie di salvia
• 50 - 60 g ca di burro
• ½ bicchiere di vino bianco (nel nostro caso Prosecco di Cartizze!)
• ½ bicchiere di brandy ausonico (Stock Original)
• 500-750 ml di brodo (quello classico in granuli Knorr) meglio di carne!
Infilare nella pancia dell’anatide un paio di rametti di timo, tre bacche di ginepro, un rametto di rosmarino, qualche foglia di salvia, ungere l’interno e l’esterno dell’ex pennuto con qualche fiocchetto di burro.
Con la circa rimanente metà del burro soffriggere i restanti odori e rosolare l’acconcio volatile da tutti i lati a fuoco allegro sino ad una pregevole, diffusa doratura; irrorare con il bicchierone di ½ e ½ bianco e cognac mischiati e continuare a rigirare il germano per farlo bene insaporire, salare e pepare e, evaporato “Dioniso ed il suo vecchio”, aggiungere un bicchiere di brodo iniziando la cottura, abbassando il fuoco e con coperchio, aggiungendo man mano il brodo caldo secondo necessità.
La cottura, che necessiterà una buona ora e ½ o più, si potrà controllare con una punzecchiatina della polpa del petto ed osservando il colore del succo eventualmente fuoriuscito…
Nihil sub sole novi ma il misto di odori ed alcolici ha sortito un effetto piacevolissimo.
Tanto per smentire le usanze che vorrebbero il selvatico annegato nei rossi generosi noi ci abbiamo asperso il resto del Cartizze con molta satisfactio.
[brindisi]
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