Brodo di quaglie...allo scozzese

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    #1

    Brodo di quaglie...allo scozzese

    In casa il brodo non è mai stato una religione, così come sento essere in regioni più settentrionali, ma se c'è una cosa che non ho mai sopportato è l'uso del dado, per cui che sia vegetale o di carne, quando lo faccio , quello che avanza lo lascio restringere, per poi passare il tutto al frullatore e congelare l'omogeneizzato che ne risulta ed utilizzarlo alla bisogna a mò di insaporitore.
    Bene, ultimamente mi sono trovato a farne uno vegetale per prendermi cura della mia compagna preda della febbre alta per via del Covid.
    Rimossa la parte che le ho servito per la cena però era rimasto parecchio brodo e siccome nel prendere i tagliolini che avevo in congelatore ho scorto la busta con certe vecchie quaglie (al limite del periodo massimo di conservazione) ho deciso di fare l'esperimento.
    E via le cinque quagliette a fare il bagno nel brodo!
    Passate un paio d'ore a sobbollire (e giunta quasi l'ora di andare a dormire), decido che la cottura era sufficiente pertanto nasce l'esigenza di conservare il brodo.
    Salgo in soffitta dove conservo le bottiglie da riutilizzare e mentre ne cerco una idonea, trovo una vecchia bottiglia di whisky Caol Ila.
    Levandone il tappo si sente ancora forte l'odore tipico torbato...IDEA!
    Il brodo lo conservo proprio in quella bottiglia, che nonostante fosse stata sciacquata ben bene, servava l'aroma forte del precedente contenuto.
    Lo lascio per una settimana in frigorifero e, passato il tempo di "affinamento", lo utilizzo per cuocerci dei tagliolini all'uovo.
    Il risultato è stato incredibile, tanto per via delle quaglie, tanto per via dello scotch.
  • Oizirbaf
    Moderatore Buona Forchetta
    • Nov 2014
    • 2099
    • Milano

    #2
    Originariamente inviato da Sep
    In casa il brodo non è mai stato una religione, così come sento essere in regioni più settentrionali, ma se c'è una cosa che non ho mai sopportato è l'uso del dado, per cui che sia vegetale o di carne, quando lo faccio , quello che avanza lo lascio restringere, per poi passare il tutto al frullatore e congelare l'omogeneizzato che ne risulta ed utilizzarlo alla bisogna a mò di insaporitore.
    Bene, ultimamente mi sono trovato a farne uno vegetale per prendermi cura della mia compagna preda della febbre alta per via del Covid.
    Rimossa la parte che le ho servito per la cena però era rimasto parecchio brodo e siccome nel prendere i tagliolini che avevo in congelatore ho scorto la busta con certe vecchie quaglie (al limite del periodo massimo di conservazione) ho deciso di fare l'esperimento.
    E via le cinque quagliette a fare il bagno nel brodo!
    Passate un paio d'ore a sobbollire (e giunta quasi l'ora di andare a dormire), decido che la cottura era sufficiente pertanto nasce l'esigenza di conservare il brodo.
    Salgo in soffitta dove conservo le bottiglie da riutilizzare e mentre ne cerco una idonea, trovo una vecchia bottiglia di whisky Caol Ila.
    Levandone il tappo si sente ancora forte l'odore tipico torbato...IDEA!
    Il brodo lo conservo proprio in quella bottiglia, che nonostante fosse stata sciacquata ben bene, servava l'aroma forte del precedente contenuto.
    Lo lascio per una settimana in frigorifero e, passato il tempo di "affinamento", lo utilizzo per cuocerci dei tagliolini all'uovo.
    Il risultato è stato incredibile, tanto per via delle quaglie, tanto per via dello scotch.
    Quindi, Sep, al di là delle quaglie che non ho a disposizione (quelle di allevamento non penso sarebbero la stessa cosa!), pensi che una gallinetta abbastanza stagionata potrebbe produrre un brodo (degno!) correggibile con una modica, velata, contenuta...annusata di Laphroaig Islay Single Malt Scotch Whisky, 10 Anni che so di avere in giro in cantina, si possa ottenere un apprezzabile risultato? Ci voglio proprio provare! Magari con i passatelli !
    Devo procurarmi la gallina idonea.
    OizirbaF
    "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
    e fermalvi entro; ché non fa scienza,
    sanza lo ritenere, avere inteso..."

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    • Yed
      ⭐⭐⭐
      • Sep 2012
      • 6365
      • Pordenone
      • Segugio Bavarese di montagna

      #3
      Originariamente inviato da Oizirbaf
      Quindi, Sep, al di là delle quaglie che non ho a disposizione (quelle di allevamento non penso sarebbero la stessa cosa!), pensi che una gallinetta abbastanza stagionata potrebbe produrre un brodo (degno!) correggibile con una modica, velata, contenuta...annusata di Laphroaig Islay Single Malt Scotch Whisky, 10 Anni che so di avere in giro in cantina, si possa ottenere un apprezzabile risultato? Ci voglio proprio provare! Magari con i passatelli !
      Devo procurarmi la gallina idonea.
      OizirbaF
      In assenza di quaglie, che in brodo mai gustate, prova con una fagianella di quelle veloci [:D][brindisi]

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      • Skeetshooter
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        • Jul 2019
        • 309
        • Conversano
        • Setter Eba

        #4
        Originariamente inviato da Oizirbaf
        Quindi, Sep, al di là delle quaglie che non ho a disposizione (quelle di allevamento non penso sarebbero la stessa cosa!), pensi che una gallinetta abbastanza stagionata potrebbe produrre un brodo (degno!) correggibile con una modica, velata, contenuta...annusata di Laphroaig Islay Single Malt Scotch Whisky, 10 Anni che so di avere in giro in cantina, si possa ottenere un apprezzabile risultato? Ci voglio proprio provare! Magari con i passatelli !
        Devo procurarmi la gallina idonea.
        OizirbaF
        Scusami l'intromissione, non voglio fare il saputello, ma se si parla di single malt scotch whisky mi permetto di esprimere un'opinione.
        Sarei cauto nel provare questa ricetta con Laphrohaig per via del forte aroma di iodio, se non di medicinale, che lo caratterizza; a causa della forte presenza di alghe nella torba utilizzata da quella distilleria.
        Riscaldandolo, poi, temo che possa compromettere il piatto.
        Diverso è Caol Ila, nel quale la minor presenza di iodio determina un profumo di brezza marina, senza arrivare ad essere così pungente.
        Poi, come è ovvio, de gustibus...
        Se proverai, comunque, sarò curioso di conoscere il risultato.
        Slainte[brindisi]
        “Non si mente mai così tanto come prima delle elezioni, durante la guerra e dopo la caccia.”

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        • toperone1
          Moderatore Armi e Polveri
          • Dec 2009
          • 1716
          • ossola

          #5
          Originariamente inviato da Skeetshooter
          Scusami l'intromissione, non voglio fare il saputello, ma se si parla di single malt scotch whisky mi permetto di esprimere un'opinione.
          Sarei cauto nel provare questa ricetta con Laphrohaig per via del forte aroma di iodio, se non di medicinale, che lo caratterizza; a causa della forte presenza di alghe nella torba utilizzata da quella distilleria.
          Riscaldandolo, poi, temo che possa compromettere il piatto.
          Diverso è Caol Ila, nel quale la minor presenza di iodio determina un profumo di brezza marina, senza arrivare ad essere così pungente.
          Poi, come è ovvio, de gustibus...
          Se proverai, comunque, sarò curioso di conoscere il risultato.
          Slainte[brindisi]
          Fine conoscitore…

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          • beccacciaro
            ⭐⭐
            • Oct 2012
            • 762
            • roma
            • pointer

            #6
            Avete mai provato il brodo di lepre?
            E' delizioso.

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            • Er Mericano
              ⭐⭐⭐
              • Feb 2022
              • 2024
              • Alabama
              • Labrador

              #7
              Sep, parli di quaglie nel congelatore al limite della conservazione. Qual'e'il limite? Congelatore o surgelatore? Confezione sottovuoto?

              Parlando d'altro, io del whiskey non sopporto neanche l'odore. Pero' non mi dispiacerebbe provare a fare quello che hai fatto con una bottiglia di qualche altro liquore, cognac, gin, o grappa, o persino qualche amaro aromatico, come il Viparo (del Dottor Enrico Morgante, ben noto in Umbria e nelle Marche), o il Petrus Boonekamp, o anche il piu pedissequo Chinamartini. o lo jaegermeister.
              Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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              • Sep
                ⭐⭐
                • Dec 2018
                • 347
                • Potenza
                • Setter inglese

                #8
                Originariamente inviato da Oizirbaf
                Quindi, Sep, al di là delle quaglie che non ho a disposizione (quelle di allevamento non penso sarebbero la stessa cosa!), pensi che una gallinetta abbastanza stagionata potrebbe produrre un brodo (degno!) correggibile con una modica, velata, contenuta...annusata di Laphroaig Islay Single Malt Scotch Whisky, 10 Anni che so di avere in giro in cantina, si possa ottenere un apprezzabile risultato? Ci voglio proprio provare! Magari con i passatelli !
                Devo procurarmi la gallina idonea.
                OizirbaF
                Come accennavo non sono un esperto di brodi, ma assolutamente direi di sì quanto alla gallina o come ti suggerivano un bel fagiano.
                Quanto alla torbatura del Laphroaig, Skeetshooter ha detto molto più di quanto sarei stato in grado di dire io.
                Io banalmente avrei detto che il Laphroaig lo ricordo molto intenso, quindi forse può sposarsi meglio con un brodo dal sapore più intenso, magari di manzo, ma essendo il mio il risultato di un esperimento altro non saprei suggerirti che la via sperimentale (magari assaggiandolo in privato prima di somministrarlo a chicchessia).
                E devo essere sincero che non so neanche (anzi in onestà non lo credo) se basti aggiungere un cicchetto di whisky alla preparazione per ottenere lo stesso risultato o se è necessaria la maturazione lenta nella bottiglia intrisa dei fenoli che ha rilasciato il distillato.
                Quello che conta, vista la completa inesperienza direi che è provare e magari condividere i risultati così da poter teorizzare quello che per il momento è solo il risultato di un esperimento ben riuscito.
                Per il prossimo tentativo mi sto affrettando a svuotare una bottiglia di Oban!

                ---------- Messaggio inserito alle 04:13 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 03:58 PM ----------

                Originariamente inviato da Er Mericano
                Sep, parli di quaglie nel congelatore al limite della conservazione. Qual'e'il limite? Congelatore o surgelatore? Confezione sottovuoto?

                Parlando d'altro, io del whiskey non sopporto neanche l'odore. Pero' non mi dispiacerebbe provare a fare quello che hai fatto con una bottiglia di qualche altro liquore, cognac, gin, o grappa, o persino qualche amaro aromatico, come il Viparo (del Dottor Enrico Morgante, ben noto in Umbria e nelle Marche), o il Petrus Boonekamp, o anche il piu pedissequo Chinamartini. o lo jaegermeister.
                Generalmente non consumo la selvaggina minuta oltre i sei mesi di congelatore a -16. Arrivo a nove se, come in questo caso, gli animali sono sotto vuoto.
                Oltre, reputo non sia affatto salubre.
                Per la surgelazione non sono attrezzato, anche se un abbattitore non sarebbe affatto male procurarselo, se solo non fossero così ingombranti.
                Quanto al fatto che non ti piace l'odore del whisky, temo che allora non gradiresti la ricetta.
                Forse con qualche altro distillato particolarmente aromatico potresti anche replicare, ma non garantisco. Peccato perchè immagino che le parti più dure di un certo tacchino selvatico ci starebbero benissimo!!!
                Ultima modifica Sep; 05-04-22, 17:15.

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                • trikuspide
                  ⭐⭐⭐
                  • Jan 2019
                  • 5795
                  • Sicilia

                  #9
                  Originariamente inviato da Yed
                  In assenza di quaglie, che in brodo mai gustate, prova con una fagianella di quelle veloci [:D][brindisi]
                  A me le quaglie agosto/Settembrine di una volta in brodo piacevano moltissimo.
                  Vabbè che lo dico a fare?
                  La quaglia se non la migliore tra le selvaggine assaggiate sicuramente può essere a pari merito con poche altre...gusto personale
                  Ultima modifica trikuspide; 05-04-22, 15:29. Motivo: Correzione errori di digitazione
                  ".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"

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                  • Yed
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                    • Sep 2012
                    • 6365
                    • Pordenone
                    • Segugio Bavarese di montagna

                    #10
                    Originariamente inviato da trikuspide
                    A me le quaglie agosto/Settembrine di una volta in brodo piacevano moltissimo.
                    Vabbè che lo dico a fare?
                    La quaglia se non la migliore tra le selvaggine assaggiate sicuramente può essere a pari merito con poche altre...gusto personale
                    Morbide, gustose , buonissssime e bellissime da cacciare [emoji106][emoji106][emoji106]

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                    • pointer56
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                      • Sep 2013
                      • 5185
                      • Pordenone
                      • pointer femmina Aura - bassotto tedesco a pelo duro femmina Frida

                      #11
                      Originariamente inviato da Yed
                      In assenza di quaglie, che in brodo mai gustate, prova con una fagianella di quelle veloci [:D][brindisi]
                      ... senza buchi nel becco...[:D] fenomenale in brodo, con cipolla carota e sedano, timo fresco, grani di pepe nero, gambi di prezzemolo e tre-quattro bacche di ginepro non schiacciate. La carne, disossata a mano in modo da farne come dei filettini, va messa su un letto di insalatina freschissima e condita con balsamico + olio il più buono che riuscite a trovare, sale senza esagerare e una grattata di pepe nero: si mangia come antipasto o, in quantità più abbondante, come leggero secondo piatto (ricetta copiata 'a naso' da un piatto servito tanti anni fa alla Baita Fraina di Cortina). [brindisi]

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                      • Skeetshooter
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                        • Jul 2019
                        • 309
                        • Conversano
                        • Setter Eba

                        #12
                        Mi avete ricordato due amici di molti anni fa, conosciuti quando vivevo in Piemonte, in provincia di Novara: uno era un sarto, l'altro un impiegato di banca; grandi amici di caccia e...di mangiate.
                        Entrambe erano appassionati di caccia alle quaglie.
                        Il periodo di caccia a quel selvatico era ridottissimo, per ragioni climatiche, ma loro lo sfruttavano servendosi di ferie e di cartelli "torno subito" sulla porta della sartoria.
                        Cacciavano lentamente, con metodo, procedendo di conserva dietro ad un settspancocher (insomma un ibrido ben assortito) che però cacciava e fermava le quaglie con la stessa loro passione...e andatura.
                        Appena abbattevano una quaglia, la raccoglievano e subito il fortunato cacciatore si metteva il fucile in spalla e cominciava metodicamente a spennarla, continuando a camminare.
                        Si lasciavano così alle spalle lunghe strisce discontinue di piume e penne, che segnavano il teatro delle loro imprese come pennellate surreali sul paesaggio.
                        Erano brave persone e cari amici, ma non risparmiavamo loro le prese in giro a causa di questa loro abitudine.
                        Quando arriverò nel Walhalla dei cacciatori, spero di reincontrarli: loro, il Nino, il signor Mario, il sciur Pino e tanti altri.
                        Stapperemo una bottiglia di vino, affetteremo un salame e parleremo di cani, di fucili e di selvatici..ne avremo di cose da raccontarci!
                        “Non si mente mai così tanto come prima delle elezioni, durante la guerra e dopo la caccia.”

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                        • Yed
                          ⭐⭐⭐
                          • Sep 2012
                          • 6365
                          • Pordenone
                          • Segugio Bavarese di montagna

                          #13
                          Originariamente inviato da Skeetshooter
                          Mi avete ricordato due amici di molti anni fa, conosciuti quando vivevo in Piemonte, in provincia di Novara: uno era un sarto, l'altro un impiegato di banca; grandi amici di caccia e...di mangiate.
                          Entrambe erano appassionati di caccia alle quaglie.
                          Il periodo di caccia a quel selvatico era ridottissimo, per ragioni climatiche, ma loro lo sfruttavano servendosi di ferie e di cartelli "torno subito" sulla porta della sartoria.
                          Cacciavano lentamente, con metodo, procedendo di conserva dietro ad un settspancocher (insomma un ibrido ben assortito) che però cacciava e fermava le quaglie con la stessa loro passione...e andatura.
                          Appena abbattevano una quaglia, la raccoglievano e subito il fortunato cacciatore si metteva il fucile in spalla e cominciava metodicamente a spennarla, continuando a camminare.
                          Si lasciavano così alle spalle lunghe strisce discontinue di piume e penne, che segnavano il teatro delle loro imprese come pennellate surreali sul paesaggio.
                          Erano brave persone e cari amici, ma non risparmiavamo loro le prese in giro a causa di questa loro abitudine.
                          Quando arriverò nel Walhalla dei cacciatori, spero di reincontrarli: loro, il Nino, il signor Mario, il sciur Pino e tanti altri.
                          Stapperemo una bottiglia di vino, affetteremo un salame e parleremo di cani, di fucili e di selvatici..ne avremo di cose da raccontarci!
                          Mi spiace, ma spiomare le quaglie (ed altra selvaggina) in campo....

                          ABORRO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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                          • trikuspide
                            ⭐⭐⭐
                            • Jan 2019
                            • 5795
                            • Sicilia

                            #14
                            Originariamente inviato da beccacciaro
                            Avete mai provato il brodo di lepre?
                            E' delizioso.
                            Originariamente inviato da beccacciaro
                            Avete mai provato il brodo di lepre?
                            E' delizioso.
                            Sapessi, caro Giorgio, sulla lepre te ne potrei raccontare una simpatica.
                            Mai mancate le lepri a casa mia prima che un assurdo divieto le relegasse ad esclusivo"uso" ed abuso di dubbi "selettori".
                            La lepre, dicevo, a casa mia si è sempre cucinata per tradizione al sugo ( per il ragù) oppure fatta "a cunigghiu".
                            Il tuo brodo lo devo proprio provare se mai mi si darà la possibilità di tornare a cacciarle.

                            Una delle tante giornate di caccia di troppi anni fa, con mio cugino e mio padre decidemmo di esplorare una ripidissima catena di colline affrontandole dal basso.
                            Giunti a metà strada mio padre trovò un più che ottimo posto da colombacci e decise di fermarsi lì io e mio cugino proseguimmo la salita...roba davvero ardua raggiungere i sommi, era tardi , il sole siciliano, il pendio acclive affrontato dal versante sud e tutto il resto non favorivano l'impresa che , oramai, mi ero prefissato: raggiungere le creste!

                            Dopo un'altra ora di salita mio cugino concia a mostrare evidenti segni di sofferenza ed io per convincerlo a proseguire tiro fuori il più classico degli assi falsi da barone incallito; proprio mentre mi sta dicendo qualcosa lo zittisco di colpo chiedendo " hai sentito!?!?!!" ..e lui ..."cosa?"...
                            "Ha cantato una pernice, proprio lassù in cima!"
                            E lui rinvigorito da tale miraggio , non meno di Odisseo all'ascolto del canto delle sirene, sebbene non avesse sentito nulla moltiplica le forze per tentare di terminare la scalata.

                            Insomma ci sarebbe ancora tanto da raccontare di quella passeggiata, ma abbrevio dicendo che una volta lassù scoprimmo una sorta di paradiso venatorio: per tutto il resto della cacciata credo di non aver mai messo piede a terra senza calpestare una fatta di lepre fresca o datata che fosse ed in meno di mezz'ora di caccia abbattei due splendidi esemplari supportato da ausiliari straordinari.
                            Inutile dire che...
                            Il luogo divenne meta prediletta poiché ospitava anche qualche brigata di pernici( cotorni) e sul versante nord presentava estesi boschi che oltre ad ospitare numerose lepri a tempo debito avrebbe garantito la presenza delle amate beccacce e, dimenticavo, era inoltre servito da uno stradello proveniente da chissà dove. ( da dove venisse lo scoprimmo in seguito e ci risparmiammo altre terribili ascese)

                            Fu così che l'anno successivo mi venne a trovare mio compare per un fine settimana di funghi e , a che c'eravamo anche di caccia...lui non è cacciatore, ma a tavola, assicuro, abbatte di tutto e non sbaglia un colpo.
                            Il sabato mattina col pandino 4x4 di mio padre ci recammo sul posto il tempo di raccogliere qualche fungo che vidi la Ciccia tracciare calda, come mia abitudine su terreno leggero mi tenni in contatto con la cagna che non tardò a fermare la lepre da sopra un cumulo di pietre in un sottostante macchione di rovi, l'orecchiona non resse la ferma ed io, di poco in ritardo sul piazzamento, non potei far altro che tirarle dietro tre fucilate scomode confortato dalla consapevolezza di usare due eccellenti fiocchi tradition seguite da un ricarica casalinga pesante realizzata da mio padre.
                            Cinquanta metri più avanti la Ciccia aveva abboccato la lepre eseguendo un corretto riporto.
                            A quel punto soddisfatti dalla mattinata di caccia ci siamo ritirati.
                            La lepre in questione venne donata a mio compare che, felicissimo, la portò a casa a Palermo dove poi io venni invitato per gustare la "preparazione" di sua madre che, non avendo né grande abilità in cucina né conoscenze culinarie in merito di cacciagione, si limitò a spellarla, eviscerarla, adagiarla su una teglia ed infornarla fin quasi a carbonizzarla[occhi][occhi][occhi]
                            Confesso che fu dura mangiare quel piatto di selvaggina a cui non erano neanche stati tolti gli occhi dalle orbite.Drool]Drool]Drool].
                            ".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"

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                            • Oizirbaf
                              Moderatore Buona Forchetta
                              • Nov 2014
                              • 2099
                              • Milano

                              #15
                              Originariamente inviato da Skeetshooter
                              Mi avete ricordato due amici di molti anni fa, conosciuti quando vivevo in Piemonte, in provincia di Novara: uno era un sarto, l'altro un impiegato di banca; grandi amici di caccia e...di mangiate.
                              Entrambe erano appassionati di caccia alle quaglie.
                              Il periodo di caccia a quel selvatico era ridottissimo, per ragioni climatiche, ma loro lo sfruttavano servendosi di ferie e di cartelli "torno subito" sulla porta della sartoria.
                              Cacciavano lentamente, con metodo, procedendo di conserva dietro ad un settspancocher (insomma un ibrido ben assortito) che però cacciava e fermava le quaglie con la stessa loro passione...e andatura.
                              Appena abbattevano una quaglia, la raccoglievano e subito il fortunato cacciatore si metteva il fucile in spalla e cominciava metodicamente a spennarla, continuando a camminare.
                              Si lasciavano così alle spalle lunghe strisce discontinue di piume e penne, che segnavano il teatro delle loro imprese come pennellate surreali sul paesaggio.
                              Erano brave persone e cari amici, ma non risparmiavamo loro le prese in giro a causa di questa loro abitudine.
                              Quando arriverò nel Walhalla dei cacciatori, spero di reincontrarli: loro, il Nino, il signor Mario, il sciur Pino e tanti altri.
                              Stapperemo una bottiglia di vino, affetteremo un salame e parleremo di cani, di fucili e di selvatici..ne avremo di cose da raccontarci!
                              Azz...Skeet...sono entrato nell'età dei...ricordi venatori e sono...troppo sensibile a simili racconti. Specialmente quando sono così concisi, ruvidi ma...veri!
                              [:-golf]
                              "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
                              e fermalvi entro; ché non fa scienza,
                              sanza lo ritenere, avere inteso..."

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