Coniglio in agrodolce alla siculissima

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    #1

    Coniglio in agrodolce alla siculissima

    (Postato su un altro pianerottolo dall'amico trinacrio Magnogreco catanese Alfio, pescatore e cacciatore di gran rinomanza)

    "Capitano quelle mattine che sei andato a far prendere aria allo schioppo ed inaspettatamente, data la scarsità degli ultimi anni, ben due conigli balzano dai cespugli e schizzano via come razzi. Ma la loro traiettoria è quasi parallela e il doppio tiro non è impossibile. Due ruzzoloni decidono il menù del pranzo.
    Certo va bene anche il coniglio commerciale, ma vuoi mettere il selvatico..."

    -una scorza di limone grattugiata, grosso limone o due piccoli;
    -un bel cucchiaio di capperi dissalati e lavati;
    -due cucchiai di uvetta passa;
    -50/70 grammi di pinoli;
    -una cipolla rossa (possibilmente Tropea);
    -due coste di sedano;
    -il succo di un limone;
    -10 olive (verdi o nere non importa, anche miste);
    -un bicchiere di aceto di vino, se commerciale va bene così, se è del mio va diluito con un 30% di acqua....
    -tre cucchiai di zucchero
    -due bicchieri di vino bianco secco;
    -olio evo.

    Tagliate il lagomorfo a pezzi abbastanza piccoli, compatibilmente con l'ossatura.

    SOLO PER IL CONIGLIO SELVATICO: Fate bollire una pentola d'acqua, mettete dentro i pezzi di coniglio ed aggiungete immediatamente 2 bicchieri di aceto oppure il succo di 3 limoni ed anche i semilimoni spremuti. Appena sta per riprendere il bollore scolare il tutto, lavare ed asciugare. In questo modo avremo eliminato l'odore di selvatico.

    Mettere a bagno l'uvetta con acqua tiepida, snocciolare le olive e farle a pezzetti. Sciogliere lo zucchero nell'aceto.
    Infarinare il coniglio, rosolarlo in olio EVO. Metterlo da parte.
    Aggiungere se necessario altro olio e soffriggere la cipolla. quando è trasparente aggiungere i pinoli, il sedano, la scorza, l'uvetta sgocciolata, le olive, i capperi, mescolare ed aggiungere il coniglio.
    Dopo qualche minuto aggiungere il succo di limone e mescolare.
    Dopo ulteriori 5 minuti mettere il vino bianco, alzare la fiamma e sfumare lasciando però del liquido.
    Successivamente sfumare con l'aceto preparato prima; coprire e cuocere a fiamma moderata fino a quando sarà morbido,
    Se dovesse asciugarsi aggiungere ogni volta mezzo bicchiere di acqua tiepida e mescolare.
    Assaggiare il liquido (che sarà ben denso) e se è troppo agro per i propri gusti sciogliere dello zucchero in pochissima acqua ed aggiungerlo, ma di norma questa operazione non è necessaria.
    Alcuni aggiungono del concentrato di pomodoro, io trovo inopportuna questa pratica perchè l'agrodolce ne risente.
    Buon appetito!

    Ultima modifica Oizirbaf; 01-11-19, 13:29.
    "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
    e fermalvi entro; ché non fa scienza,
    sanza lo ritenere, avere inteso..."

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