Ma, facendo anche un po' di ulteriore confusione con i "gallinacei" (fasianidi) del post sul "fagiano in carpione" e la Pollastra di...pelo flavo che ha manifestato un certo interesse per la preparazione che segue, ecco di seguito un'altro inusuale accrocchio (non c'entra il tonno!) che potrà avere qui buona accoglienza riguardando i lagomorfi, nella loro interezza familiare classificativa, ma anche i Leporidi che da queste parti hanno senza dubbio numerosi estimatori.
Ho trovato questa ricetta nel sito che riporto in link:
da: https://illuppoloselvatico.wordpress...ti-le-ricette/
“Tonno” di coniglio
Il tonno di coniglio è un piatto tipico delle campagne piemontesi e le prime versioni di questa ricetta arrivano dal Monferrato e dall’Alta Val Tanaro. Cucinato solitamente dalle contadine nei periodi di piena attività, era soprattutto un piatto estivo. Naturalmente nella preparazione non c’è traccia di tonno! La ricetta deve il suo nome al metodo di preparazione e conservazione della carne, del tutto simile a quello del tonno e di altri pesci conservati sott’olio. E’ un piatto che va cucinato almeno con un giorno di anticipo e può essere servito come antipasto, accompagnato da giardiniera in agrodolce, o come secondo piatto, insieme con un’insalata di misticanza o di valeriana.

Ingredienti:
• un coniglio del peso di circa 1,5 kg già pulito e privato della testa;
• 3 coste di sedano, 3 carote, 1 cipolla
• 6/8 spicchi di aglio ;
• 2 foglie di alloro;
• un grosso ciuffo di salvia fresca;
• un rametto di rosmarino;
• un paio di rametti di timo fresco;
• il succo di due limoni (facoltativo);
• olio extravergine d’oliva q.b.;
• 3 chiodi di garofano; una decina di grani di pepe
• sale grosso;
In una pentola, mettere dell’acqua fredda in quantità sufficiente a coprire poi il coniglio ed unire il sedano, le carote, la cipolla steccata con i chiodi di garofano, qualche foglia di salvia, il rosmarino, il timo, l’alloro.
Mettere sul fuoco e portare ad ebollizione.
Dopo qualche minuto aggiungere il coniglio lavato e tagliato in tre parti. Insaporire con il sale ed aggiungere una decina di grani di pepe.
Lessare a fiamma moderata per circa un’ora (la carne deve risultare ben cotta e tenera).
Togliere la pentola dal fuoco e lasciare raffreddare il coniglio nel suo brodo di cottura.
Una volta raffreddato, togliere il coniglio dal brodo e lasciarlo scolare su un un colino
Asciugare bene la carne, tamponandola con carta assorbente, e sfaldarla con le mani ricavandone dei piccoli pezzi.
Disporre i pezzetti di carne a strati, in una boulle di vetro munita di coperchio, alternando olio, aglio, foglie di salvia e carne.
Iniziare facendo un fondo con olio abbondante, un poco di aglio tritato (oppure a spicchi interi), qualche foglia di salvia e parte della carne di coniglio sfilacciata. Ripetere gli strati fino a terminare la carne. In ultimo, versare olio fino a coprire.
A piacere, irrorare con il succo dei limoni.
Lasciare marinare in luogo fresco per almeno 12 ore prima di servire. Consumare entro 3/4 g.
Volendo conservare il tonno di coniglio più a lungo, disporre la carne con la marinata in vasetti a chiusura ermetica, metterli in una pentola coperti con acqua fredda e mettere sul fuoco. Fare bollire i vasetti per 45/60 minuti, togliere dal fuoco e lasciarli raffreddare nell’acqua. In questo modo si sarà creato il sottovuoto ed il tonno di coniglio potrà essere conservato per 5/6 mesi.
[brindisi]


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