Rotolo di coniglio

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  • Luca1990
    ⭐⭐⭐
    • Mar 2020
    • 1911
    • Provincia di Venezia
    • Mambo - vizsla

    #1

    Rotolo di coniglio

    Si parlava di uova.. poi di coniglio.. ecco il perfetto matrimonio..
    è una ricetta di famiglia.. credo che mia nonna ne abbia cucinati qualche centinaio
    la ricetta sembra complessa ma è abbastanza semplice se si ha un po’ di manualità con il coltello.. vi metto la versione primavera estate.. se dopo volete c’è anche quella autunno-inverno
    1 coniglio di casa (circa 3,5 kg peso vivo)
    6 uova sode
    Un po’ di fette di Pancetta stufata
    2/3 salsicce
    Sale pepe q.b.
    Un trito di salvia e rosmarino
    Rotolo di spago da cucina (eventualmente rete da arrosti)

    Credo che le foto parlino meglio di molte parole..
    forno a 160 gradi per 40 min e poi botta di grill per rosolare esternamente, eventualmente viene bene anche in pentola..

    Tagliare da freddo

    P.s. La differenza vera la fa la qualità del coniglio.. se è di casa (nutrito a fieno) sarebbe il top

    L’ordine delle foto purtroppo non è quello sperato


















  • Oizirbaf
    Moderatore Buona Forchetta
    • Nov 2014
    • 2095
    • Milano

    #2
    Proprio una bella presentazione, Luca. Anche se l ‘ordine non è quello voluto, si presentano veramente molto bene.
    Io che, non lo nascondo, ho sempre odiato gli arrosti arrotolati, ripieni (ma è un de gustibus, pensa che rifuggo il caviale ed odio visceralmente il tartufo !) sono affascinato dslla geometrica disposizione e preparazione di questo!
    "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
    e fermalvi entro; ché non fa scienza,
    sanza lo ritenere, avere inteso..."

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    • Er Mericano
      ⭐⭐⭐
      • Feb 2022
      • 2024
      • Alabama
      • Labrador

      #3
      Non ho mai provato a disossare un coniglio, se non coi denti, dopo la cottura.... Mi sembra fattibile ma da certosino. Pero' deve essere una bomba, a tavola! Io una preparazione simile la faccio con i petti dei tacchini selvatici, prima lavorati di coltello fino ad ottenere una "sfoglia" di ciccia lunga e larga, abbastanza sottile, e poi imbottendola piu' o meno cosi'. Ma poi, dopo averli arrotolati ma prima di legarli, li avvoltolo di fette di bacon per ingrassarne anche la superficie esterna in cottura. Bacon dentro e fuori--perche' il petto di tacchino e' magrissimo e ha la tendenza di diventare secco e tiglioso senza abbondante grasso aggiunto.

      ---------- Messaggio inserito alle 09:56 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:43 AM ----------

      Originariamente inviato da Oizirbaf
      Proprio una bella presentazione, Luca. Anche se l ‘ordine non è quello voluto, si presentano veramente molto bene.
      Io che, non lo nascondo, ho sempre odiato gli arrosti arrotolati, ripieni (ma è un de gustibus, pensa che rifuggo il caviale ed odio visceralmente il tartufo !) sono affascinato dslla geometrica disposizione e preparazione di questo!
      Io sono tirchio ed il caviale lo rifuggo quando ne vedo il prezzo. Altrimenti, quando in qualche ricevimento d'ambasciata me ne veniva offerto su piccoli triangoli di pane bianco imburrato accompagnato da un minuscolo triangolino di limone nel mezzo, ed il tutto coperto di gelatina, me ne ingozzavo...

      Lo stesso con i tartufi. Costano troppo. Ma qualche trasparente fettina di tartufo bianco su un piatto di tortellini afffogati in salsa "Alfredo" con funghi aggiunti e spolverati abbondantemente con buon parmigiano (Grana Padano meglio ancora), ci va alla grande. Anche questo, naturalmente, consumato in abbondanza soltanto se invitato.

      Un altro manicaretto che gustavo alle orge gastronomiche dell'ambasciata filippina era il "lechon," il porcellino lattonzolo piccolo piccolo, cotto intero con la cotenna ben abbrustolita. Non vedo l'ora di "inchiodare" uno "striato" o due (ancora non ho avuto questa fortuna) per cucinarli cosi'.

      Lavoro d'arte, piu' che di gastronomia, quello di Luca. Concordo!
      Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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      • Luca1990
        ⭐⭐⭐
        • Mar 2020
        • 1911
        • Provincia di Venezia
        • Mambo - vizsla

        #4
        Originariamente inviato da Oizirbaf
        Proprio una bella presentazione, Luca. Anche se l ‘ordine non è quello voluto, si presentano veramente molto bene.
        Io che, non lo nascondo, ho sempre odiato gli arrosti arrotolati, ripieni (ma è un de gustibus, pensa che rifuggo il caviale ed odio visceralmente il tartufo !) sono affascinato dslla geometrica disposizione e preparazione di questo!
        Sul caviale e il tartufo mi trovo d’accordo.. non riesco proprio a farmeli piacere..specialmente il tartufo trovo che profumi.. da piedi sudati!

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        • Oizirbaf
          Moderatore Buona Forchetta
          • Nov 2014
          • 2095
          • Milano

          #5
          Originariamente inviato da Luca1990
          Sul caviale e il tartufo mi trovo d’accordo.. non riesco proprio a farmeli piacere..specialmente il tartufo trovo che profumi.. da piedi sudati!
          [:D] Anche di “odorante” per il metano!
          "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
          e fermalvi entro; ché non fa scienza,
          sanza lo ritenere, avere inteso..."

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          • max63
            ⭐⭐
            • Jan 2010
            • 906
            • AL

            #6
            chissà cosa avete odorato...

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            • trikuspide
              ⭐⭐⭐
              • Jan 2019
              • 5795
              • Sicilia

              #7
              C'è a chi piace , il tartufo, a me no...l'unico che riesco a farmi stare simpatico è quello dei miei cani.
              Caviale?
              Poco sulle tartine lo mangio ma non ci impazzisco dietro

              Andiamo al coniglio presentato, bello, artistico, certosino...forse per me complicato nello spolpamento, ma non meno complicato nella preparazione.
              Ciascuno di noi rifugge qualcosa a tavola, io negli anni ho imparato a rifuggire dalle preparazioni troppo complesse ed assai articolate in termini di componenti.
              Di conigli , morti a causa del piombo, a casa mia ne son.passati credo tante di quelle centinaia da aver superato sicuramente il primo migliaio.
              Le loro preparazioni invece assai limitate:
              Al sugo

              A "cunigghiu"(...e come se no?)

              In bianco( una specie di spezzatino)

              E per i "carmusci"(conigli giovani da circa mezza taglia in giù) rigorosamente in forno con le patate.

              Tutte preparazioni che prevedono dopo averlo spellato ed eviscerato, di dividere il coniglio in 8 pezzi, cosa che negli anni ho imparato a fare con un semplice coltello.
              ".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"

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              • Yed
                ⭐⭐⭐
                • Sep 2012
                • 6354
                • Pordenone
                • Segugio Bavarese di montagna

                #8
                Originariamente inviato da Luca1990
                Si parlava di uova.. poi di coniglio.. ecco il perfetto matrimonio..
                è una ricetta di famiglia.. credo che mia nonna ne abbia cucinati qualche centinaio
                la ricetta sembra complessa ma è abbastanza semplice se si ha un po’ di manualità con il coltello.. vi metto la versione primavera estate.. se dopo volete c’è anche quella autunno-inverno
                1 coniglio di casa (circa 3,5 kg peso vivo)
                6 uova sode
                Un po’ di fette di Pancetta stufata
                2/3 salsicce
                Sale pepe q.b.
                Un trito di salvia e rosmarino
                Rotolo di spago da cucina (eventualmente rete da arrosti)

                Credo che le foto parlino meglio di molte parole..
                forno a 160 gradi per 40 min e poi botta di grill per rosolare esternamente, eventualmente viene bene anche in pentola..

                Tagliare da freddo

                P.s. La differenza vera la fa la qualità del coniglio.. se è di casa (nutrito a fieno) sarebbe il top

                L’ordine delle foto purtroppo non è quello sperato
                Fai i miei complimenti alla nonna per la sua maestria e la coreografia perfetta, se è buono quanto bello mmmmmh !
                Non mi sono mai cimentato a spolpare un coniglio, anche se tanti li ho "passati a fil di spada" mi fai venir voglia di provare, certo che di sti tempi i conigli di casa....

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                • trikuspide
                  ⭐⭐⭐
                  • Jan 2019
                  • 5795
                  • Sicilia

                  #9
                  Appena apre ne cacci uno selvatico....da voi ce ne sono di conigli selvatici?
                  ".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"

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                  • Yed
                    ⭐⭐⭐
                    • Sep 2012
                    • 6354
                    • Pordenone
                    • Segugio Bavarese di montagna

                    #10
                    Originariamente inviato da trikuspide
                    Appena apre ne cacci uno selvatico....da voi ce ne sono di conigli selvatici?
                    Solo gabbiaroli [:D]

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                    • Duecanne
                      ⭐⭐
                      • Jun 2020
                      • 970
                      • Friuli
                      • springer spaniel

                      #11
                      Anch'io facevo l'arrosto di coniglio in questo modo, se volete provare una variante più leggera suggerisco di sostituire le uova con i cuori di carciofo.
                      Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie....

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                      • Luca1990
                        ⭐⭐⭐
                        • Mar 2020
                        • 1911
                        • Provincia di Venezia
                        • Mambo - vizsla

                        #12
                        Originariamente inviato da Duecanne
                        Anch'io facevo l'arrosto di coniglio in questo modo, se volete provare una variante più leggera suggerisco di sostituire le uova con i cuori di carciofo.
                        Se vuoi una variante più pesante basta mettere dentro due cotechini già cotti

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                        • pointer56
                          ⭐⭐⭐
                          • Sep 2013
                          • 5185
                          • Pordenone
                          • pointer femmina Aura - bassotto tedesco a pelo duro femmina Frida

                          #13
                          Sì, vabbè, ma per me non è più coniglio, scusate. Forse anch'io, come Orzi, non ho molta simpatia per gli arrosti ripieni, ma, per essere precisi, ripieni di "altro", perchè se invece l'arrosto è disossato e poi anche arrotolato, ma nel rotolo finiscono soltanto sale, pepe, aromi vari e, quando serve, un po' di grasso (pancetta, lardo o altro) allora va bene: il coniglio, cinghiale o quant'altro rimane tale e quale.

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                          • Er Mericano
                            ⭐⭐⭐
                            • Feb 2022
                            • 2024
                            • Alabama
                            • Labrador

                            #14
                            Originariamente inviato da Luca1990
                            Se vuoi una variante più pesante basta mettere dentro due cotechini già cotti
                            Io voto per i cotechini! I cuori di carciofo non mi piacciono molto. Papa', quando ero bambino, ne faceva diversi barattoli da cinque litri sott'olio. Lui e la domestica passavano una mezza giornata soltanto a sfogliare carciofi per trarne il "cuore." Erano buoni, ma forse ne ho mangiati troppi da piccolo. Per me la "morte sua" del carciofo e' in pentola, con la cima tagliata, le foglie "spampanate" e fra le foglie aglio, sale e prezzemolo e un po' di sugo di limone. Poi in pentola, "in piedi" con la parte del gambo all'ingiu', un filo di EVO fra le foglie, un dito d'acqua sul fondo della pentola, dove si mettono a giacere i gambi, sbucciati. Poi coperchio, e sobbollizione fino a quando non sono teneri. Poi si lasciano raffreddare un po', e si mangiano staccando le foglie ad una ad una, staccandone con i denti la parte carnosa e gettando la parte coriacea. Man mano che si procede verrso l'interno del carciofo la parte carnosa delle foglie diventa sempre piu' estesa, fino a quando non si arriva verso il centro, dove prima si mangiano le foglie intere, e poi--dulcis in fundo, il cuore del carciofo (che cotto cosi' mi piace moltissimo, a differenza di quelli sott'olio o sotto qualche liquido di governo) insieme alla sua base carnosa. Poi si mangiano i gambi, e si inzuppa il pane nel fondo di cottura... Cosi' li faceva mia nonna, poi mia madre, e cosi' li faccio (raramente) io.
                            Tornando al topic "cuniculare," a Grottaferrata per un anno o poco piu' allevammo quei conigli enormi con le orecchie flosce, non di razza pura, perche' sebbene simili d'aspetto erano di colori diversi. Papa' li accudiva ogni giorno. Pero' non voleva ucciderli perche' ci si affezionava. L'ingrato compito spettava alla domestica, che li uccideva, spellava, puliva. Mamma li cucinava. Ma poi a tavola, quando il coniglio arrivava--di solito a pezzi e cotto in qualche tipo di salsa di pomodoro, alla cacciatora, ecc.--Papa' guardava il pezzo di carne nel suo piatto, lo rigirava con la forchetta, e mormorando, "Sara' quello bianco, o quello marrone?" poi lo spngeva verso il lato del piatto, metteva giu' le posate, si alzava e se ne andava. Cosi' Mamma decise che sarebbe stato meglio regalarli tutti e finirla con queste piccole tragedie conviviali.
                            A volte, prima che ce ne sbarazzassimo, ne cucinavo uno io, intero, ma senza la testa. Facevo un ripieno simile a quello del tacchino al forno all'americana o come quello del rolle' come lo faceva Mamma, o di una combinazione dei due, ne imbottivo le cavita' toracica ed addominale, e cucivo i lembi della pelle del ventre con uno spago ed un ago da materassaio. Poi passavo uno spiedo da coda a collo, ed lo cucinavo lentamente sulla brace nel camino della sala rustica, usando uno spiedo a orologeria e umettando il coniglio spesso con un ramo di rosmarino intriso in olio d'oliva. Ma neanche il divino profumo di quest'arrosto poteva solleticare l'appetito paterno. Per lui mangiare i "suoi" conigli sarebbe stato un atto Ugolinesco. E siccome piu' del digiun pote' l'amore, andava in cucina a farsi un panino al prosciutto, perche' il maiale ex-proprietario di quella coscia lui non l'aveva mai conosciuto.

                            Vabbe', Fabbbbbbri', mi hai colto O.T. di nuovo, ma almeno un sottofondo lagomorfico ancora c'e', in questo post, no? Magari condito con troppo amarcord, ma c'e'....

                            ---------- Messaggio inserito alle 07:52 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:31 AM ----------

                            Originariamente inviato da pointer56
                            Sì, vabbè, ma per me non è più coniglio, scusate. Forse anch'io, come Orzi, non ho molta simpatia per gli arrosti ripieni, ma, per essere precisi, ripieni di "altro", perchè se invece l'arrosto è disossato e poi anche arrotolato, ma nel rotolo finiscono soltanto sale, pepe, aromi vari e, quando serve, un po' di grasso (pancetta, lardo o altro) allora va bene: il coniglio, cinghiale o quant'altro rimane tale e quale.
                            Portando questo tuo ragionamento (che rispetto, perche' de gustibus...) all'eccesso, uno potrebbe dire: "Perche' mettere ragu' e formaggio grattugiato sugli spaghetti? Poi non si sente piu' il sapore della pasta!"

                            La cucina e' bella perche' metaforicamente invece di suonare la composizione al pianoforte, si aggiungono al motivo principale armonie, ricami e variazioni di violini, strumenti a fiato di tanti tipi, timpani, piatti, triangoli, voci umane in coro, arpa, ecc. ed il tutto diviene molto piu' bello, anche se magari e' difficile riconoscere il semplice motivo originale, per quanto sia bello, nel grandioso insieme della versione orchestrale, anche se il pianoforte continua a suonarlo cosi' com'era originariamente, ma in armonia col resto degli strumenti.

                            Anche a me piace la cucina semplice, specialmente se sono io a doverla preparare. La pigrizia ha molto a che fare con questa mia preferenza. Ma se e' qualcun altro a passare ore in cucina per preparare e produrre un ricco manicaretto complicato in preparazione e cottura, e caratterizzato da una sinfonia di sapori diversi ma integrati nel tutto, come i suoni strumentali e vocali di un'opera di Wagner, io saro' li' forchetta e coltello pronti, mezzo annegato dallacquolina che mi sgorga dalla bocca...
                            Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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                            • Oizirbaf
                              Moderatore Buona Forchetta
                              • Nov 2014
                              • 2095
                              • Milano

                              #15
                              Come ebbi modo di dire poc'anzi: penna intinta nel veleno e dello mismo intrisa!
                              Cave! [:D]
                              [brindisi]
                              Oizirbaf
                              "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
                              e fermalvi entro; ché non fa scienza,
                              sanza lo ritenere, avere inteso..."

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