Coniglio (o minilepre) in "potacchio".

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  • Oizirbaf
    Moderatore Buona Forchetta
    • Nov 2014
    • 2114
    • Milano

    #1

    Coniglio (o minilepre) in "potacchio".

    Deve essere il periodo delle trasposizioni delle...prede in cucina. Del resto un lagomorfo varierà le sue caratteristiche espressive in padella che noi prontamente sfrutteremo per la "padelladiversità"!
    Coniglio (o minilepre) in potacchio

    Scrive l’autore:
    “Il coniglio in potacchio è una ricetta tipica delle Marche.
    Il “potacchio”, in realtà, è una modalità di cottura che consente di cuocere la carne a fuoco vivo e con le spezie tipiche. Difatti, si trovano spesso cotte in “potacchio” anche le coscette o le ali di pollo, la selvaggina, o addirittura la faraona. Tuttavia, nei nostri ricordi di infanzia, rimane il potacchio della nonna che spesso ci faceva mangiare il coniglio cotto in questo modo.
    Come sempre, ogni famiglia ha la sua ricetta. Ad esempio, per il potacchio c’è chi usa lo strutto come base, chi aggiunge la pancetta come noi, o chi mette il concentrato di pomodoro. In realtà tutte le varianti sono buone e sfiziose, ma noi condivideremo con voi quella che le nostre nonne ci hanno insegnato e tramandato.”

    Ingredienti
    • Un coniglio già pulito e tagliato a piccoli pezzi
    • 2 rametti di rosmarino
    • 4 spicchi d’aglio
    • Sale e pepe q.b.
    • 1 fetta spessa di pancetta
    • 5-6 pomodorini tipo cilieginop
    • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
    • Olio extravergine di oliva
    • Un bicchiere di vino bianco.

    In un tegame versate abbondante olio extravergine di oliva.
    Sbucciate gli spicchi d’aglio e buttateli in padella. Nella stessa padella, mettete anche i rametti di rosmarino precedentemente puliti.
    Tagliate a cubetti la pancetta. Accendete il fuoco e quando l’olio inizierà a soffriggere, versate la pancetta a dadini e i pezzi di coniglio. Fate rosolare bene finché fuori non ci sarà una bella pellicina croccante.
    Versate allora i pomodorini tagliati a spicchi, salate e pepate in quantità. Aggiungete anche il concentrato di pomodoro. Sfumate con il vino e chiudete la pentola con il coperchio.
    Lasciate cuocere finché la carne non sarà ben cotta fino all’osso.
    Se necessario aggiungete dell’acqua per prolungare la cottura.
    Servite il potacchio ben caldo.
    Oizirbaf
    "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
    e fermalvi entro; ché non fa scienza,
    sanza lo ritenere, avere inteso..."
  • Yed
    ⭐⭐⭐
    • Sep 2012
    • 6386
    • Pordenone
    • Segugio Bavarese di montagna

    #2
    A casa mia il potacchio (mai sentito) si chiama alla cacciatora. Sempre gradito!:)

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    • Oizirbaf
      Moderatore Buona Forchetta
      • Nov 2014
      • 2114
      • Milano

      #3
      Originariamente inviato da Yed
      A casa mia il potacchio (mai sentito) si chiama alla cacciatora. Sempre gradito!:)
      Anch'io non avevo mai sentito nominare il "potacchio"! Evidentemente un termine dialettale. Recita Wikipedia:
      Il potacchio (o putacchio) è una preparazione culinaria tipica delle Marche, una sorta di brasatura che prevede la cottura della vivanda in un intingolo ristretto[1] a base, tradizionalmente, di vino bianco, olio di oliva, aglio, odori (caratteristicamente il rosmarino); a questi ingredienti è stato aggiunto, in tempi più recenti, il pomodoro.

      La cacciatora prevede ben più pomodoro (per lo stesso coniglio almeno quattro bei pomodoroni!) e non c'è traccia alcuna di rosmarino che cambia molto il risultato finale.
      Oizirbaf
      "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
      e fermalvi entro; ché non fa scienza,
      sanza lo ritenere, avere inteso..."

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      • beccacciaro
        ⭐⭐
        • Oct 2012
        • 762
        • roma
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        #4
        Ciao Fabrizio allo specchio
        non ho mai utilizzato concentrato di pomodoro tu puoi indicarmi una marca che risulti gradevole al palato?
        Grazie

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        • Oizirbaf
          Moderatore Buona Forchetta
          • Nov 2014
          • 2114
          • Milano

          #5
          Mutti fa un “concentrato” in lattina e un doppio concentrato in tubetto molto buoni.
          Il “Fabrizio” leonardesco mi piace!��
          "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
          e fermalvi entro; ché non fa scienza,
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