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  • Francesco Petrella
    ⭐⭐⭐
    • Oct 2006
    • 4883
    • L'Aquila, Abruzzo.
    • Setter inglese

    #1

    Ricordi

    Ho scritto questi pensieri nel giugno 2009 e mi sembra giusto condividerli con voi ora che siamo quasi di nuovo al 6 aprile:

    Perchè non debba ripetersi:

    <link rel="File-List" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CFRANCE%7E1%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5 Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml"><o:smarttagtyp e namespaceuri="urn:schemas-microsoft-com<img src=" http:="" www.ilbraccoitaliano.net="" forum="" images="" smilies="" redface.gif="" border="0" alt="" title="Embarrassment" smilieid="2" class="inlineimg"></o:smarttagtype><!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone> <w:PunctuationKerning/> <w:ValidateAgainstSchemas/> <w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> <w:DontGrowAutofit/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:LatentStyles DefLockedState="false" LatentStyleCount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if !mso]><object classid="clsid:38481807-CA0E-42D2-BF39-B33AF135CC4D" id=ieooui></object> <style> st1\:*{behavior:url(#ieooui) } </style> <![endif]--><style> <!-- /* Style Definitions */ p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal {mso-style-parent:""; margin:0cm; margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-font-family:"Times New Roman";} @page Section1 {size:612.0pt 792.0pt; margin:70.85pt 2.0cm 2.0cm 2.0cm; mso-header-margin:36.0pt; mso-footer-margin:36.0pt; mso-paper-source:0;} div.Section1 {page:Section1;} --> </style><!--[if gte mso 10]> <style> /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;} </style> <![endif]--> Cammino, anzi mi angoscio in quella che è stata per tanti anni la mia città, un boato sordo, cattivo, violento e spettrale ha dato vita a quelli che erano i miei peggiori incubi. Commino tra le vie del centro, macerie e sassi, indumenti,….materassi buttati sotto le finestre e lenzuola ai balconi, bottiglie infrante, auto distrutte, cani e gatti. Cammino e il terrore si respira nell’aria, aria di morte come il fetido odore che viene dai frigoriferi abbandonati tra le piastrelle e i bicchieri infranti. Case sventrate, case appese, case inagibili e case che non esistono più, come le tante vite che vi dormivano, giocavano, facevano l’amore, pranzavano, esistevano. Strade tortuose che ieri erano dritte, un comò illeso sul marciapiede, un’auto di traverso, una casa dentro un cratere: silenzio. Non si sente nulla, silenzio, nemmeno i piccioni, silenzio, solo sirene e silenzio, elicotteri e silenzio, il niente.
    Freddo, aria tagliente secca e fredda, i bambini giocavano qui, sono sotto le travi ora. Non avevo paura, quasi nessuna l’aveva, quando è arrivata la prima scossa ci siamo guardati e…….siamo andati a dormire. Alla seconda non ci siamo nemmeno svegliati, alla terza il drago si è liberato, un mostro che dal centro della terra ti sale sulle gambe e ti arriva allo stomaco, mentre non ti reggi in piedi e niente si regge in piedi.
    Il drago è libero.
    Si scrolla da secoli di torpore e ruggisce spazzando via ogni ostacolo, case e palazzi, ponti e laghi, sogni e speranze. La montagna trema: profondi solchi, lunghi e larghi la segnano, rocce e neve, sassi e boschi.
    Ed ecco allora che non capisci più niente, cose illese e cose distrutte, il caso colpisce alcuni e risparmia altri, non esistono regole, non c’è formula, tutta la scienza umana è inutile, puoi solo fuggire o rimanere fermo, puoi solo sbagliare.
    E mentre il drago ti scuote, mentre tutto vibra, dovresti solo avere paura, fuggire o immobilizzarti dal panico, invece sei incosciente e ripeti a lei che non è niente, che non succede niente, ma il ruggito è più forte della tua voce poi, ancora da incosciente, con calma ti vesti sulla scala, non trovi la giacca, non trovi le chiavi, sei al buio, e il drago ancora ti scuote. Infine convinto e illuso di essere il più forte ti avvii all’uscita, dentro casa solo un vaso rotto, questo drago urla, ma in fondo non è cattivo.
    Sei fuori.
    Odore di gas, polvere, pali dell’alta tensione a terra, scintille ovunque, odore di gas, urla e strilli, odore di gas. Le case dei tuoi vicini sono intatte, ma chi urla? Saranno solo spaventati, odore di gas, apri il cancello, ma manca la corrente, eppure il lampeggiante si accende, eppure il cancello si muove, metti in moto, i fari tagliano la polvere, esci dal giardino e vedi il drago, con le zampe ha stappato case e chiese, dove non vedevi adesso c’è il cielo, poi polvere, la coda deve aver tagliato quella casa lì, è sparito il primo piano, poche macerie, con le ali deve aver fatto volare il resto, un’intera città non può avere così poche macerie.
    Scendi dall’auto chiami chi conosci, urli, vai tre quelle macerie, non pensi che il drago possa tornare, possa colpire ancora, poi senti la voce di chi cerchi, stai bene, non pensi più ai morti. Poi gli altri, il cellulare diventa torcia, sfera di cristallo, torni in auto, corri dagli altri, il drago torna, ti passa vicino, urla, scuote l’auto, ma non ti fermi, polvere e gas. Sei confuso, e stranamente però sai cosa fare, lo hai sempre saputo, predi la torcia, il coltello, ti bloccano, sirene e divise, torni a casa, non ti spieghi come sei vivo, immagini tutto distrutto, porti fuori i tuoi cani, li infili nella suzukye li lasci in mezzo ad un prato…… li lasci lì, casa sembra intatta, il drago passa e ripassa, se potessi gli spareresti, metteresti fine a questa storia.
    Riparti torni da chi manca all’appello, e scavi, scavi, sono vivi, qualcuno viene fuori, ma poi muore, ti fermano, ci sono i pompieri, agganciano le gru, arrivano le ruspe, 4 piani all’improvviso sono diventati <st1:metricconverter productid="2 metri" w:st="on">2 metri</st1:metricconverter> di macerie e <st1:metricconverter productid="4 metri" w:st="on">4 metri</st1:metricconverter> di cratere, poi li trovano, no…. sono cani, cani vivi illesi, sporchi li prendi e li porti via, sono i cani dei bambini se c’è l’hanno fatta loro………
    E invece no gli uomini non sono fortunati come gli animali, e tutto finisce all’improvviso tra lacrime e conati, tra polvere e sudore, e il drago passa e ripassa.
    Devi pensare ai vivi, devi salvare loro, un gilet giallo fluorescente tra mille cose, lo indossi, sai che ti aprirà molte porte, c’è una tendopoli, ci trasferiscono anche i morti, prendi tutti e li porti lì. Non c’è nessuna tendopoli, le montano ora, fai sdraiare le persone care, cerchi un po’ d’ombra, arrivano divise, sirene, elicotteri e persone. E’ solo l’inizio.
    Arrivano persone, gente che conosci, tocchi, abbracci, fai, cerchi l’acqua, ti siedi, poi sei in piedi, c’è da fare, cambia il tempo, devi passare la notte.
    I tuoi cari sono lì, sotto una tenda coperti da un lenzuolo, poi arrivano feriti, sangue, bende, medicinali, anziani, brande…… si montano le tende e poi divise, sirene, elicotteri, pensi ai cani che la sera prima ululavano perché sentivano il drago, ma non l’hai capito, ripensi alla pazzia di rimanere calmo, chiami i tuoi amici gli chiedi di venire a prendere i cani, di portarti benzina, tanta benzina, ti devi muovere, poi arriva il cibo, ti dai da fare, non puoi pensare, dai da mangiare alle persone strette sotto la tenda, piove, grandina, fa freddo, la terra trema e il drago torna, ma all’aperto non fa paura, un ragazzo di vent’anni crolla, sono 20 ore che soccorre feriti, trasporta cose, ed ha la casa distrutta. Lo metti nella tua auto, dormirete in tre. E’ giorno, capisci che i tuoi vecchi non possono andare vanti così, non ci sono più posti e piove, ancora si scava, ancora si cercano vite, cerchi un amico, gli chiedi un camper, prendi le armi e attraversi le montagne, scendi al mare, abbracci l’amico, prendi il camper, lasci le armi e torni su.
    Ed il drago non vuole e mentre attraversi la gola, lo vedi strappare il castello sulla roccia, poi sassi davanti, ne eviti uno, due, cento, ma non ti fermi, il drago non ti fermerà. E vai avanti, una casa, una casa sicura su quattro ruote dove dormire, dove evitare la pioggia, una casa dove il drago non può niente, una casa appoggiata vicino ai morti.
    E passano i giorni così, con il drago che ti scuote e le giovani vite spezzate vicino nell’immensa sala dalle infinite bare.
    Un giorno tanta gente, tutta insieme porterà le 307 vite nell’ultima dimora, capi di stato, prelati e iman, tutti insieme sono estremamente ridicoli.
    Accompagni le bianche bare negli ultimi metri, sulle spalle sono pesanti, ma è un dovere che non vuoi delegare ed ora sei qui. Due mesi oggi e questa città è ancora il fantasma di se stessa. L’odore se è possibile è anche peggiorato, al cimitero l’aria è irrespirabile, la gente sotto pochi millimetri di tenda è esasperata, influenza e pidocchi, ritmi imposti e solidarietà. Sfiducia e rassegnazione, forti e gentili, dignità e orgoglio, mi sembra solo che manchi un po’ di vasellina, ma speriamo che mi sbagli. Sono in quest’albergo in riva al mare, roba di lusso, una bella prigione, ma non pensavo che mi potessero mancare certe cose, il colore delle pareti, l’odore della parquet, le piantine tra la sala e la cucina. Prendermi cura delle mie cose, la carne alla brace, l’odore dell’olio dei fucili, comprare il cibo per i cani, costruire cucchiaini da pesca. Certo c’è l’altra casa ma è lontana da tutto, e poi ci dormono già in quattro e noi non ci stiamo. Respiro l’odore di salsedine e il lato buono di tante persone, gli altri, coloro che non posseggono tanta bontà, si sono persi dentro la loro meschinità, oppure dentro qualche wisky bevuto in solitudine. E’ la rivincita delle persone giuste: magra consolazione!!
    Posta alla beccaccia?
    No grazie, roba da sfigati

    Francesco Petrella
    www.scolopax.it

    www.scolopaxrusticola.com

    sigpic



    We te ne
    nee te sa
    (chi salva l'aquila, salva il futuro. Detto navajo)
  • ettore
    ⭐⭐⭐
    • Sep 2008
    • 2600
    • Cairo Montenotte - Savona -
    • bracco italiano _ bracco francese

    #2
    Ciao Francesco, sei molto bravo a scrivere di caccia,ma con questo riesci a descrivere un momento veramente tragico che avete vissuto voi dell'Aquila,ma non credo ci siano parole che possano rendere appieno l'idea di cio' che avete provato voi,io sono venuto giu' mesi dopo,ti giuro non credevo ai miei occhi. vi auguro un mondo di bene ciao
    Quello che mi spaventa non sono le urla dei cattivi,ma il silenzio dei buoni

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    • gigi

      #3
      grazie francesco per avere diviso con noi questi pensieri
      gigi

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      • Sonia

        #4
        L'ho riletto due volte Francesco. Hai saputo emozionarmi. Spero di sbagliarmi ma...ci vorrà ancora tanto, troppo tempo prima che L'Aquila torni a volare. Da ieri è iniziato il balletto delle trasmissioni TV in memoria del 6 aprile. Spero solo che qualcuno faccia vedere le cose come stanno davvero, dia voce alla rabbia della gente e non solo ai nuovi quartieri dove le persone rischiano di vivere per anni e anni. La propria casa, i propri luoghi, i propri ricordi, i profumi delle strade al mattino...sono un bagaglio imprescindibile per quello che chiamiamo...vita. Un abbraccio!

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        • Alboinensis
          Moderatore Continentali Esteri
          • Nov 2008
          • 8422
          • Brescia - Lombardia
          • Cane da ferma tedesco a pelo corto - Kurzhaar

          #5
          .........!!
          Bruno Decca
          "Multi sunt vocati... pàuci vero electi"

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          • Sergordon
            Cow Kill 2014
            • Jan 2007
            • 6416
            • Divignano, Novara, Piemonte.
            • Setter gordon. Ara, Tom Bassotta. Schatzi

            #6
            Caro Francesco, ti ringrazio per aver condiviso con noi i tuoi tragici momenti, vorrei essere lì per esprimerti la mia vicinanza, con un forte abbraccio, a te e alla grande popolazione Aquilana! [:-golf]
            La saggezza di un uomo non si misura dalla sua esperienza, ma dalla capacità di fare esperienza![:-golf]

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            • JONATHAN
              ⭐⭐
              • Feb 2010
              • 241
              • Cave (Roma)
              • Breton

              #7
              Caro Francesco, non ho parole. Come forse i 71 visitatori ad ora, di questa discussione. E questa è solo la sesta risposta. Odio le statistiche. Ma escludendo un'impossibile indifferenza, resta solo lo sgomento come motivo. Le varie traversie della vita mi hanno portato a dire "La normalità è preziosa". Dietro questa apparentemente banale frase, c'è il riconoscimento delle piccole importanti fortune di ogni ogni giorno, che spesso ignoriamo appunto perchè preziosamente normali. Spero maturi in tutti una matura consapevolezza. Grazie per aver condiviso con degli amici, le sensazioni di una tragedia.
              Un forte abbraccio. Marco.
              ... riusciremo a portare con noi solo il bene che avremo saputo "lasciare". - Marco Bizzi

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              • bracchetto
                ⭐⭐
                • Jan 2008
                • 882
                • rieti, Rieti, Lazio.
                • Epagneul breton

                #8
                ..leggo queste tue parole, e so che sono 'solo' sfumature dei tuoi sentimenti. Vorrei dir tanto, credo che il silenzio e il rispetto, sian molto piu' significativi delle mie parole.
                Un abbraccio e tanto rispetto!
                Marco

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                • randagio
                  ⭐⭐⭐⭐
                  • Nov 2007
                  • 12264
                  • Tuscany.
                  • Bracco francese dei Pirenei Nedo e Dino

                  #9
                  Vorrei dirti tante cose, ma siccome mi sono commosso ti dico solo che ti sono vicino. Buona Pasqua. Mauro
                  [fiuu] E' la Somma che fa il Totale. (Totò) [:-bunny]

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                  • aspettando le beccacce
                    • Oct 2009
                    • 161
                    • noto
                    • pointer

                    #10
                    e' stata davvero una evento drammatico non posso che augurarvi il massimo del bene e della solidarieta' da parte mia e di tutti
                    enzo

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                    • stefano64
                      ⭐⭐⭐
                      • Sep 2009
                      • 3506
                      • civitavecchia
                      • pointer

                      #11
                      la tragedia e la commozione in tutti noi è stata grande, ma è stata ed è grande anche la rabbia nell'aver visto come molti edifici erano stati costruiti in maniera ridicola per speculare .. io sono sicuro che l'aquila si riprenderà e verrà rimessa a posto in tempi sicuramente molto inferiori a quelli di altre zone terremotate, sono meno sicuro invece del fatto che i responsabili di quanto sopra vengano adeguatamente puniti

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                      • camomilla65
                        ⭐⭐⭐
                        • Jan 2009
                        • 6838
                        • ROMA (Tuscolano)

                        #12
                        Parole toccanti a cui non riesco ad aggiungere niente.
                        Il mio desiderio è soltanto che chi dovrebbe si rimboccasse le maniche e iniziasse a fare realmente ciò di dovere (anzi obbligo) e non farsi come al solito intervistare e farsi filmare per andare nei TG e che almeno in queste situazioni la legge punisca con il massimo rigore senza attenuanti i responsabili delle finte costruzioni fatte in precedenza. Un augurio di cuore.
                        Ciò che tu chiami inferno, io lo chiamo paradiso![devil]

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                        • Francesco Petrella
                          ⭐⭐⭐
                          • Oct 2006
                          • 4883
                          • L'Aquila, Abruzzo.
                          • Setter inglese

                          #13
                          Grazie ragazzi....Mi siete stati vicini allora e lo siete adesso....vi abbraccio tutti.
                          Posta alla beccaccia?
                          No grazie, roba da sfigati

                          Francesco Petrella
                          www.scolopax.it

                          www.scolopaxrusticola.com

                          sigpic



                          We te ne
                          nee te sa
                          (chi salva l'aquila, salva il futuro. Detto navajo)

                          Commenta

                          • Freccia
                            ⭐⭐⭐
                            • Jul 2008
                            • 1017
                            • Alpi
                            • Setter Gordon

                            #14
                            Quello che hai scritto lascia senza parole perchè per quanto uno si sforzi di immaginare non riesce a rendersi conto esattamente di come siano andate le cose. Davvero come ha scritto Marco "la normalità è preziosa".
                            Un grandissimo abbraccio.
                            Cristina

                            Commenta

                            • lupo grigio
                              ⭐⭐
                              • Feb 2010
                              • 612
                              • palagianello
                              • setter inglese Fox; setter inglese Argo; setter inglese Boris;

                              #15
                              Tutta la mia solidarietà,un caldo abbraccio ed un rinnovato augurio...
                              Saluti.

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