Possiamo trovare le forze che spingono alla civiltà in istinti primari: fame, paura e freddo.
La soluzione della fame porta alla socialità. Gerarchie , regole basate sulla condivisione...
La soluzione della paura porta alla spiritualità. Religioni,filosofie, scienza...
La soluzione al freddo porta all'architettura che diventa anche casa dello spirito.E alla moda

Qui ci interessa la caccia e il cibo
La preda ha sempre avuto un valore sacrale. Le prime forme d'arte , non uso il termine primitive perché nel linguaggio comune ha un'accezione quasi negativa, rappresentavano la caccia. Veniamo da lì.
E poi i gruppi si incontrano, scambiano cose e informazioni, perché si spostano. ( il primo vero scontro di civiltà si ha quando nasce l'agricoltura, qundi una nuova società di tipo stanziale in opposizione al nomadismo dei cacciatori,raccoglitori)
Arriviamo al punto. I beni della terra sono comuni tra i gruppi, i modi di trattarli no. Da questo aspetto è possibile intraprendere viaggi attraverso alcune delle manifestazioni più affascinanti dell'essere umano. Una di queste è imitarsi e reinterpretare, osservare e creare dalle idee che il mondo e gli altri uomini ci offrono.
Detto questo, l'Italia è quasi un unicum. In un territorio piuttosto piccolo e con differenze territoriali drammatiche separate da distanze minimali, si ha una concentrazione di culture diversissime a stretto contatto fra di loro.
Il cibo è , in qualche modo, il vettore e la chiave di interpretazione di questa energia spirituale che genera una creatività che affascina il mondo intero. È ben lungi dall'essere uno sfizio...
Seguiranno racconti tra storia e leggenda dove c'è il sugo
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