Muta di caccia, cibo, spirito e cultura

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  • Shelby
    ⭐⭐
    • Apr 2025
    • 251
    • Chiavari

    #1

    Muta di caccia, cibo, spirito e cultura

    Elias Canetti, nella sua opera fondamentale Massa e Potere, sostiene che l'uomo, come animale sociale, nasce con la muta di caccia.

    Possiamo trovare le forze che spingono alla civiltà in istinti primari: fame, paura e freddo.
    La soluzione della fame porta alla socialità. Gerarchie , regole basate sulla condivisione...
    La soluzione della paura porta alla spiritualità. Religioni,filosofie, scienza...
    La soluzione al freddo porta all'architettura che diventa anche casa dello spirito.E alla moda

    Qui ci interessa la caccia e il cibo

    La preda ha sempre avuto un valore sacrale. Le prime forme d'arte , non uso il termine primitive perché nel linguaggio comune ha un'accezione quasi negativa, rappresentavano la caccia. Veniamo da lì.

    E poi i gruppi si incontrano, scambiano cose e informazioni, perché si spostano. ( il primo vero scontro di civiltà si ha quando nasce l'agricoltura, qundi una nuova società di tipo stanziale in opposizione al nomadismo dei cacciatori,raccoglitori)

    Arriviamo al punto. I beni della terra sono comuni tra i gruppi, i modi di trattarli no. Da questo aspetto è possibile intraprendere viaggi attraverso alcune delle manifestazioni più affascinanti dell'essere umano. Una di queste è imitarsi e reinterpretare, osservare e creare dalle idee che il mondo e gli altri uomini ci offrono.

    Detto questo, l'Italia è quasi un unicum. In un territorio piuttosto piccolo e con differenze territoriali drammatiche separate da distanze minimali, si ha una concentrazione di culture diversissime a stretto contatto fra di loro.

    Il cibo è , in qualche modo, il vettore e la chiave di interpretazione di questa energia spirituale che genera una creatività che affascina il mondo intero. È ben lungi dall'essere uno sfizio...

    Seguiranno racconti tra storia e leggenda dove c'è il sugo

  • Shelby
    ⭐⭐
    • Apr 2025
    • 251
    • Chiavari

    #2
    Dallo spirito alla pancia-il viaggio della lasagna

    Le tribù Liguri Apuane, che vivevano nei territori montuosi tra Liguria e Toscana ( Lunigiana , Garfagnana , Alpi puane..), basavano le proprie credenze religiose sul femminino come forza creatrice, l'astro degno di adorazione era, non a caso, la Luna. Forse vi sarà capitato di vedere quelle sculture con esseri aventi la testa a mezzaluna.

    Uno dei simboli sacri era la losanga, simbolo dell'organo femminile. Uno dei piatti tipici ancora oggi in quella parte della Liguria/Toscana sono i testaroli che vengono preparati così: un impasto di farina, acqua e sale viene versato su una padella ( esiste un tegame apposta di ghisa con coperchio che va messo su un fuoco di legna ) e cotto per pochi minuti per parte, si lascia raffreddare e si avrà un disco di pasta leggermente gommoso. Prima si tagliano strisce di circa 3 cm e poi per traverso e il risultato sono delle losanghette... Poi si buttano in acqua bollente per non più di un minuto e si condiscono molto originalmente con il pesto o anche con il ragù.

    La nostra losanga, da cui deriva la parola lasagna, viene coinvolta in uno dei tanti tragici risvolti della storia.

    Nel III secola a.c. I romani hanno dovuto sudare sette camice per sottomettere i Liguri Apuani. In nostri hanno resistito tenacemente e ferocemente per quasi 30 anni sfruttando il vantaggio che offriva il territorio montuoso , usavano tattiche di guerriglia in stile vietcong.

    Poi, nel 155 a.c. il console Marco Claudio Marcello chiude la faccenda sconfiggendoli ( Sopra Lerici c'è un borgo , Montemarcello che prende il nome da costui ) . Considerate le gravissime rogne causate dai Liguri Apuani e dal loro spirito indomito, i romani, per non sapere né leggere né scrivere, deportarono circa 40'000 Liguri Apuani tra uomini donne e bambini. Li deportarono nel Sannio tra l'Abruzzo e il Molise.

    Dato l'altissimo numero di deportati i due mondi cambiano radilcamente. Le terre dei Liguri Apuani non saranno , quasi, più le stesse. Il Sannio, che subisce un'improvvisa immigrazione di massa fatta di intere famiglie. Una nuova struttura culturale viene catapultata in un contesto del tutto diverso.
    E se fosse leggenda? Possiamo escluderlo, anche se non avessimo i documenti storici. Perché c'é una piccola cosa, un simbolo, quasi una bandiera, che rivendica le antiche origini degli sconfitti.


    C'è una pasta tradizionale abruzzese , senza uova nell'impasto, che si chiama "sagne a pezze". E' a forma di rombo.....




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    • Ciccio58
      ⭐⭐⭐
      • Aug 2008
      • 3025
      • palermo
      • Korthals/orma

      #3
      Molto interessante , hai capito la lasagna .
      il culto “ femminile “ la sua nascita e il suo progredire é fondamentale per il passaggio da esseri con istinti e comportamento “animalesco” a esseri umani che hanno intrapreso un lungo viaggio di evoluzione . Nel mediterraneo poi ha avuto un particolare ruolo centrale , riconosciuto e seguito da ogni popolo che vi si affacciava , pur avendo una origine molto più meridionale in quell’Africa che che è stata la nostra culla primordiale.

      Credo ti possa interessare la lettura del nuovo libro di Telmo Pievani e Giuseppe Remuzzi “ dove comincia l’uomo “
      Ultima modifica Ciccio58; 07-05-25, 17:42. Motivo: Aggiunto ultimo rigo

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      • Shelby
        ⭐⭐
        • Apr 2025
        • 251
        • Chiavari

        #4
        Originariamente inviato da Ciccio58
        Molto interessante , hai capito la lasagna .
        il culto “ femminile “ la sua nascita e il suo progredire é fondamentale per il passaggio da esseri con istinti e comportamento “animalesco” a esseri umani che hanno intrapreso un lungo viaggio di evoluzione . Nel mediterraneo poi ha avuto un particolare ruolo centrale , riconosciuto e seguito da ogni popolo che vi si affacciava , pur avendo una origine molto più meridionale in quell’Africa che che è stata la nostra culla primordiale.

        Credo ti possa interessare la lettura del nuovo libro di Telmo Pievani e Giuseppe Remuzzi “ dove comincia l’uomo “
        In paletnologia il passaggio dalle società matriarcali a quelle patriarcali è un momento cruciale che condizionerà fino alle radici la storia dell'Europa. Il culto della terra , della dea madre, si trasferì nei fiumi carsici della storia, non scomparendo del tutto, quando iniziò il dominio dei dolmen. Materia complessa e affascinante.

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        • truzzeddu
          Moderatore recensioni e suggerimenti
          • Apr 2009
          • 1600
          • siniscola (nu)
          • Anglo Tedesco Bracco Pointer Breton Jack Bass Antico Cane Sardo Dogo Sardo

          #5
          Originariamente inviato da Shelby
          Elias Canetti, nella sua opera fondamentale Massa e Potere, sostiene che l'uomo, come animale sociale, nasce con la muta di caccia.

          Possiamo trovare le forze che spingono alla civiltà in istinti primari: fame, paura e freddo.
          La soluzione della fame porta alla socialità. Gerarchie , regole basate sulla condivisione...
          La soluzione della paura porta alla spiritualità. Religioni,filosofie, scienza...
          La soluzione al freddo porta all'architettura che diventa anche casa dello spirito.E alla moda

          Qui ci interessa la caccia e il cibo

          La preda ha sempre avuto un valore sacrale. Le prime forme d'arte , non uso il termine primitive perché nel linguaggio comune ha un'accezione quasi negativa, rappresentavano la caccia. Veniamo da lì.

          E poi i gruppi si incontrano, scambiano cose e informazioni, perché si spostano. ( il primo vero scontro di civiltà si ha quando nasce l'agricoltura, qundi una nuova società di tipo stanziale in opposizione al nomadismo dei cacciatori,raccoglitori)

          Arriviamo al punto. I beni della terra sono comuni tra i gruppi, i modi di trattarli no. Da questo aspetto è possibile intraprendere viaggi attraverso alcune delle manifestazioni più affascinanti dell'essere umano. Una di queste è imitarsi e reinterpretare, osservare e creare dalle idee che il mondo e gli altri uomini ci offrono.

          Detto questo, l'Italia è quasi un unicum. In un territorio piuttosto piccolo e con differenze territoriali drammatiche separate da distanze minimali, si ha una concentrazione di culture diversissime a stretto contatto fra di loro.

          Il cibo è , in qualche modo, il vettore e la chiave di interpretazione di questa energia spirituale che genera una creatività che affascina il mondo intero. È ben lungi dall'essere uno sfizio...

          Seguiranno racconti tra storia e leggenda dove c'è il sugo
          Complimenti bellissimo 3d originale e interessante 👍👍👍

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