Per mera decenza, avrei voluto non intervenire sull’ argomento. Ma visto che strada facendo sono sorti dubbi per certi versi inquietanti….La 1° domenica di ottobre del 2004, fui invitato da un amico comune a “sparacchiare” ad alcuni fagiani che si trovavano lì per caso in una “riserva” in provincia di Frosinone. L’ amico comune era il responsabile caccia di AN. Con noi il responsabile caccia di FI, assente il responsabile Lega Nord, e io, all’ epoca, responsabile UDC dell’ attività venatica in pectore, pur senza nomina ufficiale e senza…portafoglio. Tra noi l’ On. Fini, invitato d’ onore. Gianfranco arrivò alla guida di una BMW con cappellino e occhiali neri. L’ autista dietro fungeva da passeggero: per la sicurezza e per “evitare rotture di balle”, fu detto. Tutto filò liscio, i fagiani fecero la loro parte e anche noi quattro. Ci ritrovammo alla casa di caccia verso l’ una. Io tardai un tantino a ritrovare la strada di casa, data la mia solivola ricerca di ciò che in certe circostanze un cacciatore dovrebbe trovare, ma che, stando ai fatti, non troverà mai. Fu comunque una bella passeggiata, una bella mangiata, una bella chiacchierata. Poi, tutti a casa. Oggi da Gianfranco, nell’ intervista concessa alla FidC, avrei gradito perlomeno una carta scoperta, se non proprio tutte. Ma tant’ é. Ciò che egli dice nei nostri confronti è gradevole, perfino lusinghiero. Da chiedersi, semmai, è perché queste cose non le concordò con Alemanno quando questi e il suo consigliere Berlato volevano cambiare il mondo. Il fatto è che il mondo è rimasto tale e quale; o forse è peggiorato: per lo meno il nostro. E fu così anche quando, prima delle ultime consultazioni elettorali, un partito voleva correre per i cacciatori. Si disse (e io che ne facevo parte, pur se come ruota di scorta, posso confermarlo) che fosti proprio tu, insieme a Berlusconi a mettersi di traverso, ravvisando nel successo dell’ entità politica dei cacciatori, una perdita di voti secca ed inevitabile per voi. Poi, la beffa: si perse il treno quinquennale per 24.000 voti! Dopo essermi leccato le ferite, visto che in UDC solamente Giovanardi (troppo solo, purtroppo!) ascoltava i cacciatori, ho deciso di mettermi in proprio. Senza dimissioni e senza RENDERE o RENDICONTARE NULLA a NESSUNO, dal momento che non ho mai avuto incarichi ufficiali e ufficializzati. Ho fondato TERRA d’ ITALIA, il 1° partito dei cacciatori -www.terraditalia.org . Ecco perché, non ostante tutto, sono contento di ciò che ha voluto far sapere alla nostra categoria l’ On. Fini. Se sei con noi Gianfranco, ne siamo contentissimi. Noi abbiamo un grande bisogno di alleati. Come voi.
Dott. Sergio Gunnella www.terraditalia.org
A TUTTI, proprio a TUTTI, AUGURI FRATERNI di BUONE FESTE!!!
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egregio dott. gunella.....il primo movimento politico in ordine di tempo è cacciambiente.......poi come al solito in italia...si comincia a frammentare l'impossibile......CERCHIAMO DI ESSERE UNITI PERCHè LA CACCIA SI CHIUDERà NATURALMENTE SENZA DECRETI..MINISTERIALI.....REMIAMO TUTTI NELLA STESSA DIREZIONE.....LA CORRENTE è TROPPO FORTE!!!
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