E' con voi che voglio condividere ancora una volta un'amicizia vera di una persona incredibile che a 95 anni suonati passa le sue giornate a sistemare doppiette e fucili da caccia vari...piu' sono vecchi e meglio e'.Pochi giorni fa' un cacciatore della zona mi chiede aiuto per una doppietta Beretta che presentava un problema e per qusto problema non la usava da almeno 20 anni.Il pistone di sgancio non funzionava a dovere cosi' che sparando cartucce leggere 32gr. non dava nessun problema ma caricando una 36gr. l'astina si sganciava irrimediabilmente restandogli in mano.[occhi]La cosa mi sembrava alquanto strana e gli dissi di farmela vedere anche se gia' avevo intenzione di accompagnarlo dall'amico Ivan.Mi porto' la doppietta e a prima vista la 410 all'inglese si dimostrava in ottimo stato con chiusure eccellenti e priva di difetti.Azionai il pistoncino di sgancio e mi accorsi subito che non aveva una corsa come quelle in mio possesso.Capi' subito che non vi era un buon aggancio e di conseguenza con una carica piu' tosta il dente di ritegno saldato sui tubi non tratteneva la piastrina che scorre sulla croce l'astina e comandata dal pistoncino di sgancio.Esaminai per bene ma non notai nulla di strano se non il pistoncino che non ritornava a sufficenza in posizione di riposo quando agganciato, rimaneva quasi compresso totalmente.Bisognava ispezionare bene sotto la croce ma chiaramente bisognava smontarla e ci volevano i giusti cacciaviti e le mani di un esperto.Andammo da Ivan che immancabilmente trovammo nel suo laboratorio intento a sistemare alcune cose.Gli spiegai il problema e dette subito un'occhiata.Provo' anche lui e pote' constatare che l'astina non si agganciava in modo corretto e di conseguenza il pistoncino non ritornava in posizione di riposo con l'astina agganciata ai tubi.Si sedette e scelti i giusti cacciaviti smonto la croce dai legni, esamino legni e ferri, provando piu' volte l'aggancio poi decise il dafarsi.Chiese al proprietario se poteva usare un po' di lima, lui acconsenti e cosi' fece.Blocco la croce in morsa e scelse una lima a triangolo sottile per penetrare sulla fessura della croce e togliere una leggerissima eccedenza che non permetteva al dente di penetrare correttamente sulla stessa e di far scorrere la piastrina comandata dalla molla e di bloccarsi sotto il dente, piu' o meno come il tassello di chiusura della duplice PurdeY che impegna i ramponi.Lo fece con estrema delicatezza, provando piu' volte fino a raggiungere l'incastro perfetto.Lucido' la parte limata con tela abrasiva, puli' a dovere completamente pistoncino, molla e croce con Ballistol.Rimonto' il tutto : il pistoncino funzionava alla perfezione.L'astina ora si agganciava egregiamente con la giusta pressione, il pistoncino tornava in posizione, tutto funzionava come nelle Beretta in mio possesso."Andate tranquilli, ora non si sgancera' piu''.Ci salutammo e come sempre quando lo saluto mi prende lo sconforto perche' so' che quella potrebbe essere l'ultima volta.
Che persona, che uomo,che mani...bisognerebbe vedere per credere.Mi viene in mente una frase celebre che calza a pennello:
"C'e' un solo modo di dimenticare il tempo: impiegarlo"(C.Baudlaire)
Be', non si puo' dire certo che l'amico Ivan non sappia farlo...




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