Poi laddove sono in completa antitesi con Laro è quando afferma che chi fa un paio di cucciolate all'anno fa più male che bene alla razza , trovo che sia un'espressione oltremodo infelice, anche se esprime un pare personale che come tale è rispettabile.
Il mio pensiero in merito è che chi fa un paio di cucciolate all'anno, ed io sono fra questi, lo fa mirando con grande attenzione alle caratteristiche che ritiene, per lui decisive(io guardo a quelle di lavoro) ed i risultati mi sembrano più che apprezzabili tanto che i soggetti prodotti da questi "nocivi per la razza" sono poi utilizzati anche dagli allevatori con affisso a dimostrazione che non sono stati prodotti dei "disastri" ma dei cani che, distinguendosi alle prove anche nel contesto dei continentali esteri, valorizzano TUTTA la razza. Spetta poi agli allevatori "di nome" valutare se i singoli soggetti possono essere utili al "programma" genetico del proprio allevamento, ma con la scarsità di correnti di sangue della razza, non credo proprio che si possa fare a meno dell'allevatore da una due cucciolate all'anno.
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Daccordissimo con te!!!
Dai privati, sono usciti molti campioni.
Gli utilizzatori di Bracchi italiani, sono ancora considerati degli "AMANTI" della razza (sappiamo benissimi che se un cacciatore non cinofilo, deve comprarsi un cane da caccia, quasi certamente non prenderà un bracco), quindi potranno fare di tutto tranne che danneggiarla!
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