traina sottocosta

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  • ronin977
    ⭐⭐⭐
    • Jun 2012
    • 3979
    • palermo
    • cirneco dell'etna, breton, beagle

    #1

    traina sottocosta

    Ciao a tutti.
    Non sono un esperto di pesca, anzi....
    però dato che in questi giorni ho per le mani il mio motoscafo, mi piacerebbe dedicare qualche ora alla pesca a traina.
    Ripeto non ho nessuna attrezzatura specifica, qualcuno sorriderà, ma vorrei consigliata una lenza facile da realizzare, con cui poter fare un po' di traina, sottocosta, e che mi possa dare un minimo di possibilità di successo.
    Sono in sicilia nelle coste Palermitane, quindi ditemi voi come fare la lenza e cosa metterci, e cosa tentare di pescare.
    inoltre vorrei consigliata la velocità di traina in km/H (dato che la calcolerò in km/h sfruttando il gps del telefono).
    Grazie a chi saprà darmi qualche dritta per prendere qualcosa con questo mio passatempo.
    Ps: non consigliatemi esche fatte con pesci vivi, non avrei la minima idea di come procurarmele.. grazie.
  • Luca da Lecce
    Moderatore Pesca
    • Mar 2010
    • 1021
    • Lecce
    • Setter inglese

    #2
    Ciao Giorgio, ottima idea quella della trainetta sottocosta perché divertente e ti permette di insidiare, a seconda del periodo, numerose specie ittiche.
    Però non ho ben capito se vuoi usare la classica lenza a mano oppure una canna da traina con mulinello.
    Io consiglio, prima di spendere soldi, di provare con poco per capire se tale disciplina ti piace oppure no.

    Cosa ti occorre:
    - tavoletta di sughero 20x15 cm;
    - filo madre di nylon da 0,55/0,60 di diametro;
    - girella in acciaio di buona fattura;
    - filo di nylon per finale 0,25;
    - esche artificiali;
    - piombo a pera.

    Per iniziare va bene una tavoletta di sughero acquistabile presso qualsiasi negozio di pesca (costo 2 euro circa) e di un normale filo da mulinello del diametro su indicato.
    Con un semplice nodo Uni fermeremo il primo capo alla tavoletta e avvolgeremo sul sughero circa 150 mt di filo Madre.
    Al secondo capo del filo legheremo la girella usando un nodo Uni o un Clinch Rinforzato e di seguito, con lo stesso nodo, andremo a legare il filo per il finale che farà da tramite tra la lenza madre e l’artificiale.
    Ora passiamo alla nota divertente sul quale possiamo sbizzarrirci e cioè le esche artificiali ma anche dolente perché si ha sempre la sensazione di sbagliare in quanto va tenuto in considerazione che il pesce attacca l’esca o per fame o per puro istinto territoriale.

    Cucchiaini ondulati – sono artificiali metallici dalle varie forme che simulano un pesciolino che nuota in difficoltà attirando l’istinto del predatore con un nuoto sinuoso e scomposto alternato a riflessi metallici o colorati attivati dal riflesso della luce del sole. Sono montati con o senza piume sulla parte finale, il corpo può essere martellato o liscio, colorato, semi colorato o smaltato. Di una lunghezza variabile dai 5 ai 20 cm possono essere usati con soddisfazione per insidiare spigole, occhiate, sugarelli, sgombri, lanzardi, ecc. ecc. La velocità di azione in pesca può variare a seconda della preda da insidiare e dalle condizioni del mare, generalmente il mio assetto lo scelgo dai 2 ai 4 nodi. Sommariamente, per esperienza personale, diciamo che con mare calmo lo uso sia non zavorrato che zavorrato, se la mangianza la vedo a galla lascio solo il cucchiaino ma se in superficie non vedo nulla ma l’ecoscandaglio batte pesce allora monto un terminale lungo circa 15 mt. ed alla girella, oltre all’apparato pescante, lego anche uno spezzone di filo di circa 50 cm. (come quello usato per il finale) con un piombo da 50 gr. e anche più se voglio portare la mia quota operativa più in profondità. Con mare increspato, invece, arrivo a piombare la lenza anche con 150 gr. e ad accorciare un poco il filo terminale.

    Piumette con o senza testa piombata – anche loro simulano un pesciolino in difficoltà, sono piume di vari colori e, a volte, sono montate anche in accoppiata a dei filamenti iridescenti. L’azione di pesca sarà uguale a quella cucchiaini.<?xml:namespace prefix = "o" ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p></o:p>
    Pesciolini finti in silicone e minnows – i pesciolini siliconici sono rinomatissimi, hanno lunghezze che variano dai 5 ai 20 cm e possono lavorare sia piombati che non (con mare increspato vanno montati piombati sennò rischiano di saltare sul pelo dell’acqua) con velocità variabile dai 2 ai 3 nodi; i pesciolini in legno o resina sia che abbiano la paletta anteriore in plastica o in metallo hanno una velocità media di esercizio di circa 3/4 nodi. Quelli con la paletta in metallo tenderanno ad affondare un po’ di più di quelli con la paletta in plastica. E’ buona norma controllarne il nuoto perché dovrà essere sinuoso e catturante quasi sculettante, non va bene quando il minnow saltella dall’acqua, ruota su se stesso o tende a prendere una traiettoria che va a destra o a sinistra.<o:p></o:p>

    Il colore dell’esca<o:p></o:p>
    Sul colore delle esche c’è da uscirne pazzi.<o:p></o:p>
    Dei recenti studi fatti sugli apparati oculari dei pesci hanno dimostrato che il 90% di loro riesce a vedere un’immagine perfettamente nitida e messa a fuoco riuscendo a rilevare a buona distanza il benché minimo movimento avendo una buona definizione dei contrasti e della luminosità dell’oggetto messo a fuoco. Così come anche il colore riesce ad incuriosirli, scatenando o stimolando le loro azioni di rappresaglia sia per istinto di fame che di territorialità inducendolo all’attacco. Allora tu mi dirai: come è possibile che vedono bene ma si fanno abbindolare da un pesciolino finto?<o:p></o:p>
    Semplice, sono animali. Vedono bene ma non riescono a capire l’elaborazione di quell’immagine che vedono.
    Sono come quelli che sanno che la cartuccia non va bene ma continuano a caricarla per anni.
    Il loro cervello immagazzina una poca quantità di dati ed il loro centro del dolore è ridotto ai minimi termini, loro provano poco dolore e generalmente dimenticano quasi subito.<o:p></o:p>
    Da non trascurare anche l’aspetto uditivo, sentono terribilmente bene e un nodo non realizzato ottimamente o un baffetto di filo tagliato lungo emetterà delle vibrazioni in acqua che potrebbero infastidire il pesce.<o:p></o:p>
    Quindi per concludere: esche dai colori vicini al loro “cibo” o dai colori più disparati e lenze con nodi il più pulite possibili.<o:p></o:p>
    Ricordati che la velocità sul tuo navigatore/smartphone deve essere espressa in miglio marino o miglio nautico internazionale (1852 mt) e non in miglio terrestre (1609 mt).<o:p></o:p>
    Altra cosa importante è che per la traina costiera fatta in estate (ogni stagione ha il suo perché) va bene tutto il giorno con preferenza all’alba o al tramonto dove si dovrebbe avere più frenesia alimentare cercando le nostre prede in luoghi non tanto affollati e non in prossimità di spiagge o parchi acquatici. Vanno bene quelle secche più al largo con profondità di circa 15/20 mt.<o:p></o:p>
    Spero di essermi espresso bene, sebbene abbia toccato lievemente l’argomento in quanto ci sarebbe da scrivere un libro ma sarebbe interessante poterlo approfondire.<o:p></o:p>
    Dulcis in fundo ricorda di attenerti scrupolosamente alle regole di navigazione marittima.<o:p></o:p>
    Ciao
    File allegati
    Ultima modifica Luca da Lecce; 21-07-17, 10:13.
    Luca
    Le parole devono andare pari passo con i fatti, in caso contrario sono solo chiacchiere!

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    • Giobica
      ⭐⭐⭐
      • Apr 2013
      • 2208
      • Treviso
      • kurzhaar

      #3
      Originariamente inviato da ronin977
      Ciao a tutti.
      Non sono un esperto di pesca, anzi....
      però dato che in questi giorni ho per le mani il mio motoscafo, mi piacerebbe dedicare qualche ora alla pesca a traina.
      Ripeto non ho nessuna attrezzatura specifica, qualcuno sorriderà, ma vorrei consigliata una lenza facile da realizzare, con cui poter fare un po' di traina, sottocosta, e che mi possa dare un minimo di possibilità di successo.
      Sono in sicilia nelle coste Palermitane, quindi ditemi voi come fare la lenza e cosa metterci, e cosa tentare di pescare.
      inoltre vorrei consigliata la velocità di traina in km/H (dato che la calcolerò in km/h sfruttando il gps del telefono).
      Grazie a chi saprà darmi qualche dritta per prendere qualcosa con questo mio passatempo.
      Ps: non consigliatemi esche fatte con pesci vivi, non avrei la minima idea di come procurarmele.. grazie.
      Sono nativo di Palermo e quando ero piu' giovane ci andavo agni estate per circa un mese.Ricordo che mi divertivo con mio padre e mio zio a fare traina leggera lungo le coste Palermitane.Le lenze erano semplicissime : filo madre 0,50 avvolto su un pezzo di sughero o legno, una girella di buone dimensioni e un terminale di 150cm dello 0,30.Come esca artificiale un buon amo nascosto in un ciuffetto di piume bianche lungo 10-12cm legate in testa tra loro con filo rosso.Niente piombo, l'esca restava sotto il pelo dell'acqua ed era efficace.Le prede erano principalmente ricciole di piccole dimensione dai 20 ai 40cm ma la pesca era divertente sopratutto perche' veniva fatta con la lenza in mano senza l'ausilio di canne da pesca.Trainavamo con un gommone con motore fuori bordo a velocita' molto bassa direi 2-3 nodi.Si usciva alle prime luci dell'alba con mare calmo spesso piatto.Era bellissimo, divertente e a volte se ne prendevano anche una decina, molto buone tra l'altro.Bei ricordi...[:D]

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      • ronin977
        ⭐⭐⭐
        • Jun 2012
        • 3979
        • palermo
        • cirneco dell'etna, breton, beagle

        #4
        Ok mi sono fatto un idea....non mi resta che provare! Grazie a tutti.

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        • Giobica
          ⭐⭐⭐
          • Apr 2013
          • 2208
          • Treviso
          • kurzhaar

          #5
          Originariamente inviato da ronin977
          Ok mi sono fatto un idea....non mi resta che provare! Grazie a tutti.
          Ricordati di lasciare in acqua non molta lenza direi 15-20mt. max , di piu' non serve le esche devono lavorare sulla scia del motore dove l'acqua e' piu' mossa.L'abboccata e' fulminea ed e' molto divertente sentirla con la lenza in mano.Se invece avrai legato il filo da qualche parte, dovresti vedere la ricciola gia' allamata che salta sull'acqua, non ti resta che recuperare abbastanza velocemente.Generalmente usavamo 4 lenze in acqua.2 per ogni lato della barca e a distanze diverse in modo da coprire piu' spazio in acqua.Le ricciole viaggiano in branco quindi spesso all'abbocata di una segue quella di un'altra.
          Spesso tendono a cacciare sulla stessa zona quindi una volta allamata una ricciola si tendeva dopo poco a virare per tornare nella zona della cattura.
          Le scogliere sono le zone migliori, sopratutto dove l'acqua e' piuttosto profonda, non serve allontanarsi dalla costa, evita piuttosto le zone balneari dove c'e' spiaggia e il fondo e' sabbioso li' avrai poche probabilita' di successo.
          Belle pescate ricordo le abbiamo fatte in zona Arenella trainando in direzione Mondello...

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          • Luca da Lecce
            Moderatore Pesca
            • Mar 2010
            • 1021
            • Lecce
            • Setter inglese

            #6
            In parte è vero quello che dici ma in parte non è precisamente così e mi spiego meglio.
            Come ho ribadito più volte nella precedenza risposta, il pesce attacca o per fame o per semplice istinto territoriale (a parte i killer professionisti che uccidono solamente per il gusto di farlo come il Pesce Serra o il Barracuda Boccagialla), indi la lunghezza della lenza dipende dal momento della giornata e dal pesce che si vuole insidiare.
            Ognuno di loro ha il suo carattere, le sue abitudini e il suo modo di cacciare; a pesca, come per la caccia, vale molto l’esperienza fatta sul campo ma ciò non toglie che qualche consiglio fa sempre bene, ergo non esistono regole ben precise ma valutazioni.
            La strategia di calare gli artificiali lungo la scia della barca può dare dei risultati per tutti, o quasi, quei pesci pelagici che accostano in estate tipo tunnidi o carangidi, abituati a seguire in mare aperto i pescherecci che pulendo le reti gettano dietro la poppa tanta minutaglia non commerciabile.

            Ma non è una regola per tutti.

            Per esempio prendiamo la Spigola che è un pesce aggressivo e ama vivere in tranquillità. In età giovanile adora cacciare con pochi soggetti della stessa specie e mangia tutto quello che gli capita a tiro ma in età adulta (indicativamente con un peso superiore ai 3 kg.) diventa solitaria e i suoi piatti preferiti sono gli avannotti di cefalo, piccoli cefalopodi, gamberetti o piccoli pesci in genere. Quindi la sua azione di caccia nella stagione estiva sarà sulla superficie in cerca di pesciolini da poter predare; quando passa la barca e lei è in prossimità tende a raggiungere il fondo perché infastidita dal rumore del motore che disperde le sue prede per poi risalire a galla una volta allontanata la barca. Non dimentichiamo che la Spigola è una parente stretta della Cernia e quindi pesce bentonico che sceglie e conosce bene il suo territorio di caccia.
            In questo caso l’insidia va tenuta in pesca lontano dalla poppa (io la tengo ad almeno 60/70 mt) proprio per il comportamento diffidente che assume e l’esca avrà una colorazione simile a quello che preda, quindi un bel Rapala color muggine da 9/11 cm. potrebbe essere un boccone prelibato.

            Più o meno simile è l’azione di pesca per le occhiate.

            I tonnetti in genere come per le piccole ricciole o leccie, che sono pelagici caciaroni e rissosi vale il tipo di pesca che hai detto tu. Quando entrano in frenesia alimentare non guardano in faccia a nessuno, devono riempirsi la pancia con tutto quello che capita a tiro e questo vale per tutti i giovani soggetti.
            Il discorso cambia per la Ricciola o la Leccia in età adulta, dove l’azione di pesca sarà simile a quella della spigola.
            Più i pesci sono adulti e più diventano diffidenti e sensibili… e più vanno pescati in assoluto silenzio.
            Ciao.
            Luca
            Le parole devono andare pari passo con i fatti, in caso contrario sono solo chiacchiere!

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