Una mia vecchia avventura di caccia subacquea.....
47 ( anni)e non sentirli
"Cerco l'estate tutto l'anno..."anche io come Celentano la aspetto con impazienza, aspetto invero le sue condizioni generali di acque limpide e calme ed ultimamente anche calde (i malanni aumentano e pescare con qualche grado °C in più non guasta)
le condizioni ci sono finalmente il mare è un'olio , l'attrezzatura è già pronta dall'ultima uscita revisionata e curata nei minimi dettagli per permettermi di tuffarmi al meglio nella mia sfida di sempre: catturare le grosse orate che ormai, lo avete capito, son risalite dai gelidi alti fondali.
Lo scenario e tutto il resto sembrano perfetti per dare vita ad un'altra avventura, un'altra ancora che si andrà ad aggiungere alle mille gia vissute fin qui: sarà un'alba"dalle dita di rosa" come la definiva Saffo...oppure un arroventato calasole siciliano, poco importa; quel che importa veramente è che sarò di nuovo alla ricerca di quell'isola che non c'è che è in ognuno di noi.
Ciascuno di noi va per mare per un motivo, quello che mi spinge ad affrontare tutti i disagi della nostra passione è la dannazione tantalica di vedermi sfuggire tra le dita l'oggetto della mia affannosa ricerca nel momento stesso in cui sembro averlo finalmente raggiunto, è proprio in quell'attimo in cui ho la mia preda tra le mani che mi rendo conto che qualcosa di lei ancora mi sfugge e son costretto in eterno a inseguirla.
Come dicevo tutto o quasi era pronto se non fosse stato per l'improvviso riacutizzarsi del mio atavico mal di schiena: immaginate la scena?
mare ottimo
attrezzatura "affilata"
strategie, teorie, schemi "prepartita" e tattiche oleati a puntino
posto della pescata conosciuto a memoria
e....
la sciatica mi blocca e, come un vecchietto, son costretto a rinunciare!?!?!?!?
un po' di amaro in bocca c'è non posso negarlo e per addolcire la situazioni mi conforto dicendomi che tanto avrò altre occasioni e che in fondo i "miei" pesci son sempre là.
Trascorrono i giorni tra impegni di lavoro e famiglia e nella cura della parte acciaccata attento a non fare movimenti bruschi ecc. ecc.aspettando di avere un giorno libero per potere andare; finalmente avrò di nuovo l'opportunità di uscire in mare e sembro essermi ripreso anche se non del tutto però.
Il mare non è e non sarà quello dell'occasione scorsa, infatti è previsto un rinforzo da WNW ;
consulto i miei siti meteo e capisco che l'indomani ci sarà una breve finestra di un paio d'ore che potrebbe permettermi di entrare,ma già la schiena ricomincia a fare le bizze ...basta!!!
Adesso non ne posso più e mi drogo con antidolorifici presi per tempo per poter andare ugualmente (in genere evito di assumere medicine ma vista la crisi d'astinenza dal mare son costretto...)
è così che sono sulla scogliera: alla faccia della "finestra di mare potabile" : sul tratto di costa dove avevo sognato di pescare ci son onde proibitive...sarò costretto a rifare chilometri in macchina per andare a ridossarmi ...giunto sul nuovo posto anche lì la situazione non è delle migliori il ridosso permette accesso sicuro in acqua e parziale copertura su un lato ma dalla parte opposta man mano che il mio sguardo si allontana vedo onde sempre più incisive.
Poco male,ho con me il fido 75 e la maschera da torbido, inizio subito andando contro corrente verso il ridosso e battendo il bassofondo con diverse techiche con richiami vari e non, i punti buoni scorrono veloci e vuoti;
arrivo sino in fondo non avendo effettuato alcun avvistamento di rilievo...la solita sfiga mi perseguita...
inverto la rotta scorro veloce indietro e comincio a battere la parte opposta con la corrente alle spalle; ma sta volta mi allargherò e pescherò nella maniera più classica effettuerò una teoria di aspetti silenziosi nel torbido, quindi dopo aver mollato lo schienalino mi porto su batimetriche a me inconsuete e comincio con le discese a tappeto restando a memoria sulla linea trascogli e sabbia.
il primo aspetto mi viene un saragotto che in genere non tiro, mi faccio tentare ed al limite di apnea scocco mentre sta di coda e lo rcupero in maniera del tutto fortunosa...
il cappotto è evitato anche se la preda non è grossissima...
scorro altri 20m di costa e di nuovo giù , subito un sarago uguale al primo viene rasente al fondo ma non riesco a tirarlo per non rovinare l'asta poichè si tiene a contrasto con la roccia
però????
due aspetti due pesci ...vuoi vedere che stanno staccati dalla costa e dal lato a valle di corrente?
insisto: terzo aspetto altro pesce un'oratella nervosa se ne starà al limite di tiro del mio 75 se solo avessi avuto il 90 avrei potuto tentare , aspetto che si allontani faccio un "agguato all'indietro" e me ne risalgo in trasversale per disturbarla il meno possibile, tenterò invano altre due discese ma sembra essersi dileguata, però mi dà conferma di quanto sospettavo.
Intanto comincio ad accusare un certo affaticamento ed un po'di fastidio in più alla schiena...figuratevi se mi passa per la testa di mollare anche se da ora in poi il moto ondoso si farà avvertire ancor di più;
più in là, altra discesa altro aspetto immobile sul fondo neanche dieci secondi e dal limite di visibilità vedo un grugno che mi punta non devo brandeggiare viene deciso e dritto sull'asta a due metri da me vira dandomi il fianco il tiro è di quelli a botta sicura lui tira rabbioso io non ho mulino e stacco andandogli dietro e mentre accorcio sul pesce,mi accorgo con sorpresa di averlo preso basso (tutte così fin'ora quest'anno!) ero sicuro di averlo centrato perfettamente ed adesso rischio che si strappi, guardo l'asta trascinata che ara il fondo comunque vado per le spicciative aiutato dalla fortuna agguanto il pesce risalgo lo finisco e metto a cavetto;
Sarà il trambusto, il mare mosso, la vecchiaia, la sciatica che non mi permette di pinneggiare fluidamente od altro ancora ma fatto sta che comincio ad avvertire una certa "legnosità" alle gambe...sarebbe cosa buona e giusta pensare di tornare, tanto più che la bella cattura è già venuta
ma come mollare???
ora che sto adottando una tecnica buona e c'è un bel giro di pesce;
più in là ci sarà da faticare il mare è veramente impegnativo ed io non sono al top, dovrei mollare....
più in là cominciano i posti buoni da spigole e se c'era questa ce ne saranno di certo altre
mi faccio tentare:
più in là conduco l'ennesimo aspetto silenzioso (gioco che vince non si cambia) trovo un bel massone e mi apposto al lato; tre sagome dal torbido, son cefali decido di aspettare per vedere se dietro loro c'è qualcosa sto immobile e vengono lenti
improvvisamente senza preavviso quando stanno ad un metro e mezzo da me schizzano come impazziti verso sinistra ma che gli avrò fatto?
che pirla che sono stato!
lì a chiedermi cosa io avessi fatto loro per farli scappare e talmente miope da non accorgermi di cosa loro dicessero a me: PREDATORE A DESTRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!
Purtoppo mi accorgo dello spigolone quando è al limite di tiro del mio corto, non posso recuperare ed allinearlo, sto fermo lo faccio arrivare al limite di visibilità e mi gioco la carta del richiamo piccolo lieve e sommesso ma lei risponde con due sonore scodate come per dirmi: "provane un altro, bello, che questo lo conosco"
occasionissima sfumata!
gambe tipo zombi da lì a poco saranno crampi devo uscire...!!
ne tento un'altro e poi esco i posti da spigole son lì che mi aspettano...un altro ancora
io giù
lei di muso dritta
aspetto, intuisco il lato che mi darà
lei "obbedisce"
io tiro a botta sicura...troppo sicura
padella!!!!
era da tempo che non facevo una padella così...poco male!
il pesce non era grossissimo avrà fatto un kilo
FUORI!!!!!!!!!!!!!!!!!!
me ne torno rammaricato perchè non ero in forma tale da affrontare una giornata come poche ne capitano in una stagione di pesca.
ma va bene anche cosi!
alla prossima
47 ( anni)e non sentirli
"Cerco l'estate tutto l'anno..."anche io come Celentano la aspetto con impazienza, aspetto invero le sue condizioni generali di acque limpide e calme ed ultimamente anche calde (i malanni aumentano e pescare con qualche grado °C in più non guasta)
le condizioni ci sono finalmente il mare è un'olio , l'attrezzatura è già pronta dall'ultima uscita revisionata e curata nei minimi dettagli per permettermi di tuffarmi al meglio nella mia sfida di sempre: catturare le grosse orate che ormai, lo avete capito, son risalite dai gelidi alti fondali.
Lo scenario e tutto il resto sembrano perfetti per dare vita ad un'altra avventura, un'altra ancora che si andrà ad aggiungere alle mille gia vissute fin qui: sarà un'alba"dalle dita di rosa" come la definiva Saffo...oppure un arroventato calasole siciliano, poco importa; quel che importa veramente è che sarò di nuovo alla ricerca di quell'isola che non c'è che è in ognuno di noi.
Ciascuno di noi va per mare per un motivo, quello che mi spinge ad affrontare tutti i disagi della nostra passione è la dannazione tantalica di vedermi sfuggire tra le dita l'oggetto della mia affannosa ricerca nel momento stesso in cui sembro averlo finalmente raggiunto, è proprio in quell'attimo in cui ho la mia preda tra le mani che mi rendo conto che qualcosa di lei ancora mi sfugge e son costretto in eterno a inseguirla.
Come dicevo tutto o quasi era pronto se non fosse stato per l'improvviso riacutizzarsi del mio atavico mal di schiena: immaginate la scena?
mare ottimo
attrezzatura "affilata"
strategie, teorie, schemi "prepartita" e tattiche oleati a puntino
posto della pescata conosciuto a memoria
e....
la sciatica mi blocca e, come un vecchietto, son costretto a rinunciare!?!?!?!?
un po' di amaro in bocca c'è non posso negarlo e per addolcire la situazioni mi conforto dicendomi che tanto avrò altre occasioni e che in fondo i "miei" pesci son sempre là.
Trascorrono i giorni tra impegni di lavoro e famiglia e nella cura della parte acciaccata attento a non fare movimenti bruschi ecc. ecc.aspettando di avere un giorno libero per potere andare; finalmente avrò di nuovo l'opportunità di uscire in mare e sembro essermi ripreso anche se non del tutto però.
Il mare non è e non sarà quello dell'occasione scorsa, infatti è previsto un rinforzo da WNW ;
consulto i miei siti meteo e capisco che l'indomani ci sarà una breve finestra di un paio d'ore che potrebbe permettermi di entrare,ma già la schiena ricomincia a fare le bizze ...basta!!!
Adesso non ne posso più e mi drogo con antidolorifici presi per tempo per poter andare ugualmente (in genere evito di assumere medicine ma vista la crisi d'astinenza dal mare son costretto...)
è così che sono sulla scogliera: alla faccia della "finestra di mare potabile" : sul tratto di costa dove avevo sognato di pescare ci son onde proibitive...sarò costretto a rifare chilometri in macchina per andare a ridossarmi ...giunto sul nuovo posto anche lì la situazione non è delle migliori il ridosso permette accesso sicuro in acqua e parziale copertura su un lato ma dalla parte opposta man mano che il mio sguardo si allontana vedo onde sempre più incisive.
Poco male,ho con me il fido 75 e la maschera da torbido, inizio subito andando contro corrente verso il ridosso e battendo il bassofondo con diverse techiche con richiami vari e non, i punti buoni scorrono veloci e vuoti;
arrivo sino in fondo non avendo effettuato alcun avvistamento di rilievo...la solita sfiga mi perseguita...
inverto la rotta scorro veloce indietro e comincio a battere la parte opposta con la corrente alle spalle; ma sta volta mi allargherò e pescherò nella maniera più classica effettuerò una teoria di aspetti silenziosi nel torbido, quindi dopo aver mollato lo schienalino mi porto su batimetriche a me inconsuete e comincio con le discese a tappeto restando a memoria sulla linea trascogli e sabbia.
il primo aspetto mi viene un saragotto che in genere non tiro, mi faccio tentare ed al limite di apnea scocco mentre sta di coda e lo rcupero in maniera del tutto fortunosa...
il cappotto è evitato anche se la preda non è grossissima...
scorro altri 20m di costa e di nuovo giù , subito un sarago uguale al primo viene rasente al fondo ma non riesco a tirarlo per non rovinare l'asta poichè si tiene a contrasto con la roccia
però????
due aspetti due pesci ...vuoi vedere che stanno staccati dalla costa e dal lato a valle di corrente?
insisto: terzo aspetto altro pesce un'oratella nervosa se ne starà al limite di tiro del mio 75 se solo avessi avuto il 90 avrei potuto tentare , aspetto che si allontani faccio un "agguato all'indietro" e me ne risalgo in trasversale per disturbarla il meno possibile, tenterò invano altre due discese ma sembra essersi dileguata, però mi dà conferma di quanto sospettavo.
Intanto comincio ad accusare un certo affaticamento ed un po'di fastidio in più alla schiena...figuratevi se mi passa per la testa di mollare anche se da ora in poi il moto ondoso si farà avvertire ancor di più;
più in là, altra discesa altro aspetto immobile sul fondo neanche dieci secondi e dal limite di visibilità vedo un grugno che mi punta non devo brandeggiare viene deciso e dritto sull'asta a due metri da me vira dandomi il fianco il tiro è di quelli a botta sicura lui tira rabbioso io non ho mulino e stacco andandogli dietro e mentre accorcio sul pesce,mi accorgo con sorpresa di averlo preso basso (tutte così fin'ora quest'anno!) ero sicuro di averlo centrato perfettamente ed adesso rischio che si strappi, guardo l'asta trascinata che ara il fondo comunque vado per le spicciative aiutato dalla fortuna agguanto il pesce risalgo lo finisco e metto a cavetto;
Sarà il trambusto, il mare mosso, la vecchiaia, la sciatica che non mi permette di pinneggiare fluidamente od altro ancora ma fatto sta che comincio ad avvertire una certa "legnosità" alle gambe...sarebbe cosa buona e giusta pensare di tornare, tanto più che la bella cattura è già venuta
ma come mollare???
ora che sto adottando una tecnica buona e c'è un bel giro di pesce;
più in là ci sarà da faticare il mare è veramente impegnativo ed io non sono al top, dovrei mollare....
più in là cominciano i posti buoni da spigole e se c'era questa ce ne saranno di certo altre
mi faccio tentare:
più in là conduco l'ennesimo aspetto silenzioso (gioco che vince non si cambia) trovo un bel massone e mi apposto al lato; tre sagome dal torbido, son cefali decido di aspettare per vedere se dietro loro c'è qualcosa sto immobile e vengono lenti
improvvisamente senza preavviso quando stanno ad un metro e mezzo da me schizzano come impazziti verso sinistra ma che gli avrò fatto?
che pirla che sono stato!
lì a chiedermi cosa io avessi fatto loro per farli scappare e talmente miope da non accorgermi di cosa loro dicessero a me: PREDATORE A DESTRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!
Purtoppo mi accorgo dello spigolone quando è al limite di tiro del mio corto, non posso recuperare ed allinearlo, sto fermo lo faccio arrivare al limite di visibilità e mi gioco la carta del richiamo piccolo lieve e sommesso ma lei risponde con due sonore scodate come per dirmi: "provane un altro, bello, che questo lo conosco"
occasionissima sfumata!
gambe tipo zombi da lì a poco saranno crampi devo uscire...!!
ne tento un'altro e poi esco i posti da spigole son lì che mi aspettano...un altro ancora
io giù
lei di muso dritta
aspetto, intuisco il lato che mi darà
lei "obbedisce"
io tiro a botta sicura...troppo sicura
padella!!!!
era da tempo che non facevo una padella così...poco male!
il pesce non era grossissimo avrà fatto un kilo
FUORI!!!!!!!!!!!!!!!!!!
me ne torno rammaricato perchè non ero in forma tale da affrontare una giornata come poche ne capitano in una stagione di pesca.
ma va bene anche cosi!
alla prossima
Buonasera,
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