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Questo materiale è indispensabile alla formazione del cacciatore e consumatore di selvaggina, da ciò : Cacciatore formato.
Ritengo queste note indispensabili a tutti i selecontrollori e consumatori di selvaggina per la loro salute e quella dei loro cari ed amici.
Allego un interessante pubblicazione che prego di leggere attentamente. https://www4.ti.ch/fileadmin/DSS/DSP..._selvatici.pdf (Livia per cortesia sistema tu se non è l'indirizzo corretto, grazie)
Waidmanns'heil
Anche questa volta prego i colleghi di pubblicare nozioni e testi ad integrazione , vedi altra selvaggina da pelo e uccelli.
Grazie
Mandi
Dico che in molti contesti dove si cacciano gli ungulati, anche da molti anni e con una certa tradizione alle spalle, mancano centri di sosta (=celle frigo).. questo è il livello che abbiamo in Italia.
non capisco come Ispra nelle sue linee guida non abbia messo l’obbligo di avere un centro di sosta prima di permettere la caccia/controllo degli ungulati..
ben vengano poi figure come quelle del cacciatore formato anche perché se vogliamo parlare di filiera questo è il primo step.
personalmente però avrei messo questi temi già nel corso di selezione base senza dover per forza fare un modulo aggiuntivo
Dico che in molti contesti dove si cacciano gli ungulati, anche da molti anni e con una certa tradizione alle spalle, mancano centri di sosta (=celle frigo).. questo è il livello che abbiamo in Italia.
non capisco come Ispra nelle sue linee guida non abbia messo l’obbligo di avere un centro di sosta prima di permettere la caccia/controllo degli ungulati..
ben vengano poi figure come quelle del cacciatore formato anche perché se vogliamo parlare di filiera questo è il primo step.
personalmente però avrei messo questi temi già nel corso di selezione base senza dover per forza fare un modulo aggiuntivo
In prima parte hai ragione. Anche se pur senza l'obbligo (che dovrebbe esistere solo dove si commercializza il prodotto vedi filiera) , son nate società informali di cacciatori che le celle di frollatura le hanno già fatte da tempo.
Nella seconda no perchè dove non cè super produzione di ungulati non serve, perchè il cacciatore si arrangia in famiglia.
Nella terza , posso dirti che il corso diventerebbe pesantino e molti sarebbero poi indotti a non farlo (Comunque ci può stare, specie perchè il conoscere eventuali anomalie nel selvatico che poi ci si accinge a portare in tavola è necessario, come molti altri argomenti).
Grazie x il tuo intervento.
In prima parte hai ragione. Anche se pur senza l'obbligo (che dovrebbe esistere solo dove si commercializza il prodotto vedi filiera) , son nate società informali di cacciatori che le celle di frollatura le hanno già fatte da tempo.
Nella seconda no perchè dove non cè super produzione di ungulati non serve, perchè il cacciatore si arrangia in famiglia.
Nella terza , posso dirti che il corso diventerebbe pesantino e molti sarebbero poi indotti a non farlo (Comunque ci può stare, specie perchè il conoscere eventuali anomalie nel selvatico che poi ci si accinge a portare in tavola è necessario, come molti altri argomenti).
Grazie x il tuo intervento.
calcola che, anche se non finiscono in filiera, le carni dovrebbero comunque passare dei test (parlo soprattutto di cinghiale, vedi trichinella), per questo metterei l'obbligo di avere una cella "sociale". Poi se uno vuole averne una privata ok, ma in primis dovrebbe essercene una a disposizione di tutti (se sto sulle palle al proprietario della cella che faccio sennò?).
per quanto riguarda il corso di cacciatore formato può essere potenzialmente pesante, dipende molto dal docente. se si facesse in modo abbastanza pratico con delle linee guida "da cacciatori" e non da veterinari secondo me risulterebbe molto più fruibile anche da persone anziane..
calcola che, anche se non finiscono in filiera, le carni dovrebbero comunque passare dei test (parlo soprattutto di cinghiale, vedi trichinella), per questo metterei l'obbligo di avere una cella "sociale". Poi se uno vuole averne una privata ok, ma in primis dovrebbe essercene una a disposizione di tutti (se sto sulle palle al proprietario della cella che faccio sennò?).
per quanto riguarda il corso di cacciatore formato può essere potenzialmente pesante, dipende molto dal docente. se si facesse in modo abbastanza pratico con delle linee guida "da cacciatori" e non da veterinari secondo me risulterebbe molto più fruibile anche da persone anziane..
Grazie Yed, molto interessante e stampato.
Avevo fatto il corso anni fa in Francia, organizzato dalla Federazione (il Presidente delle A.M. era un veterinario, quello attuale un medico) e praticamente obbligatorio.
Un rinfrescata non guasta
Saluti, matteo
forse perchè in molti non consumano ciò che prelevano?
E non solo.....c è anche chi è molto impedito nelle operazioni di trattamento della spoglia.
Meglio, molto meglio (soprattutto in questo periodo di psa) affidarsi, per la carne da consumare a chi sa fare (meglio se proprio un professionista) mentre per la restante i centri di sosta dell' atc per l' immissione sul mercato legale della stessa ci sono a posta.
Ultima news......i cinghiali abbattuti in interventi di contenimento possono continuare ad essere destinati in parte al proprietario o ai cacciatori a titolo di parziale risarcimento danni o rimborso spese ma devono essere TUTTI consegnati al centro di sosta e, successivamente la parte da destinarsi al proprietario o partecipanti all' intervento può essere ritirata dietro pagamento degli esami effettuati.
Corso conforme alle norme previste dal “Pacchetto Igiene” Reg. CE 852-853-854/2004, in materia di commercializzazione delle carni di selvaggina. Il corso si sviluppa in 16 ore di didattica frontale e 4 ore di esercitazione pratica con degustazione di preparazioni crude a base di carne di selvaggina. Programma del corso: Normativa internazionale, nazionale e regionale Cenni […]
ci sono ottimi corsi di formazione la cui frequentazione in alcune regioni e/o province è - addirittura - obbligatoria
In Friuli Venezia Giulia, fanno degli ottimi corsi per cacciatore formato. Sono organizzati dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Sono veramente validi, i docenti sono ben preparati, informatevi e iscrivetevi.
Dico che in molti contesti dove si cacciano gli ungulati, anche da molti anni e con una certa tradizione alle spalle, mancano centri di sosta (=celle frigo).. questo è il livello che abbiamo in Italia.
non capisco come Ispra nelle sue linee guida non abbia messo l’obbligo di avere un centro di sosta prima di permettere la caccia/controllo degli ungulati..
ben vengano poi figure come quelle del cacciatore formato anche perché se vogliamo parlare di filiera questo è il primo step.
personalmente però avrei messo questi temi già nel corso di selezione base senza dover per forza fare un modulo aggiuntivo
Penso che sia la selezione che il contenimento/controllo, in quanto prelievi programmati e sgravati da altri enti pubblici a noi ma comunque utili alla collettività...non dovrebbero comportare alcuna spesa al selettore.
Qui sparlano di selecontrollo ma non c'è un singolo punto sosta, igiene, scuoio che non sia privato (eccetto qualche cella donata dalla regione ma locali e manutenzione e corrente a carico. rifiuti dipende, analisi idem.)
Se la caccia è un'attività "ludica", selezione e contenimento sono attività socialmente utili e che in alternativa toccherebbero ad enti pubblici e FdO.
Sono assolutamente infastidito dal disinteresse, anche nell'emergenza, da parte dei Borbone de noartri del nostro secolo.
Qui siamo pressoché nelle stesse condizioni , addirittura, voci di corridoio affermano che il controllo non sia ancora partito per mancanza delle fascette...bho?...per me la cosa è poco credibile.
Toscani, abbiate pietà , non è che per vaso vi ritrovate qualche mazzo di fascette da mandarci giù ?
".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"
Qui siamo pressoché nelle stesse condizioni , addirittura, voci di corridoio affermano che il controllo non sia ancora partito per mancanza delle fascette...bho?...per me la cosa è poco credibile.
Toscani, abbiate pietà , non è che per vaso vi ritrovate qualche mazzo di fascette da mandarci giù ?
I toscani non saprei, se vuoi io dovrei averne un 200 con le scritte più varie
Vorrei aprire una discussione sugli effetti che hanno le decisioni politiche sulla gestione degli ungulati nelle regioni d' Italia.
A voi raccontare...
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