Mondo venatorio e cinghiali

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  • fulviogp
    ⭐⭐
    • Dec 2015
    • 604
    • Torino

    #1

    Mondo venatorio e cinghiali

    Oramai, se non si hanno le fette di salame davanti agli occhi, tutti sanno che il numero dei cinghiali è fuori controllo.
    Ora, salvo casi sporadici, gli unici a poterci mettere una pezza sono i cacciatori, a detta loro.
    La mia domanda è: "Vuole veramente farlo il mondo venatorio? E' in grado di farlo?"
    Numeri alla mano degli ultimi anni la risposta è una sola alle domande: NO!
    Ora sento dire che occorrerebbe avere a disposizione più giornate, maggiore orario, mezzi tecnologici utilizzabili, ecc...
    Qualcuno asserisce che potrebbero essere una risorsa, facendo pagare l'abbattimento ad alcuni facoltosi ma una domanda mi sorge spontanea: "Ma, i paganti abbattono tutto, infischiandosene dell'etica? Non lo fanno quando possono farlo a gratis e lo faranno quando pagano? Mha... ".
    Quesito?
    Se ho quest'anno 3 verri - 40 rossi - 10 scrofe (che sono di nuovo gravide e daranno vita, al netto, ad altri 40 piccoli, futuri rossi), per ridurre il numero, chi devo abbattere, considerando che assolutamente non si riuscirà mai ad abbattere tutti i rossi e considerando che il 50% dei sopravissuti sono generalmente femmine che a loro volta il prossimo anno partoriranno anche loro?
    Oramai la veste di salvatori della Patria è caduta, il cacciatore è nudo (parrebbe, e gli animalisti ci vanno a nozze 2 volte: crudeltà della caccia + inefficienza)!
    Oltre ai danni economici e agli incidenti provocati, tutti questi altruisti/etici della fauna selvatica (solo sul cinghiale eh, per le volpi ad esempio questo buonismo sparisce...) a causa della loro negligenza, sanno a quanto ammonta il danno alla fauna selvatica minore per l'esubero di cinghiali?
    A questa domanda si possono solo dare 2 risposte:
    1) No, non lo so, sono un ignorante e non ne ho idea, mi scuso per questo
    2) Me ne fotto di chi pratica altre cacce e della tutela della fauna selvatica al di fuori del cinghiale
    Ho buttato giù poche righe alla veloce, sperando comprensibili, per sentire/capire il pensiero di molti e dibatterne amichevolmente ([bastone][:-fight][:D]).
    [brindisi]

    ---------- Messaggio inserito alle 11:40 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 11:37 PM ----------

    Giusto per, allego foto di alcuni prati dove devo intervenire su danni da cinghiale.
    Le foto sono di maggio 2021 quando e quasi ora di effettuare il 1° taglio...









  • tommaso87
    ⭐⭐
    • Mar 2008
    • 948
    • Grosseto, Toscana.

    #2
    Per me i cacciatori fanno già abbastanza, siamo manodopera che paga per fare un lavoro utile che nessun altro farebbe. Dunque penso che i cacciatori debbano limitare gli abbattimenti a quanto consumano e non aiutare gli animalisti e politici che poi ci insultano e ci augurano la morte
    viva la caccia e chi la fa, TOMMASO

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    • Luca1990
      ⭐⭐⭐
      • Mar 2020
      • 1911
      • Provincia di Venezia
      • Mambo - vizsla

      #3
      Io comincerei col porci qualche domanda
      Il cacciatore siccome paga per andare a caccia non deve avere responsabilità sui danni prodotti da cinghiale (che è patrimonio indisponibile dello stato) oppure deve essere coinvolto nella gestione? Deve avere come obiettivo il contenimento della popolazione o semplicemente cacciare per svago?

      Da come rispondiamo a queste domande per me poi si aprono due strade..

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      • max63
        ⭐⭐
        • Jan 2010
        • 906
        • AL

        #4
        se si cacciasse il cinghiale in braccata 30 giorni anzichè 90, magari diminuirebbero....

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        • hunter65
          ⭐⭐
          • Dec 2009
          • 228
          • GENOVA

          #5
          Secondo me parti da premesse sbagliate, nudo non è il cacciatore bensì chi ha creato parchi, oasi, zone di rifugio, alta via, basse vie, divieti a più non posso e non è stato in grado di gestire le aree ove la caccia è vietata.
          E comunque cinghiali in giro per i paesi non ne vedi perché nonostante il divieto di caccia per covid e il successivo divieto per la peste suina, le squadre gli abbattimenti che potevano oggettivamente fare li hanno fatti. Teniamo presente che nel 2020 le uscite sono state pochissime perché le limitazioni covid hanno di fatto bloccato la caccia al cinghiale, ricordate che non si poteva uscire dal comune ecc.?
          La comparsa della peste suina è stata la ciliegina sulla torta, in altri paesi europei sono partiti immediatamente con gli abbattimenti, qui cosa è stato fatto? Nulla, lockdown dei boschi per mesi, progressivamente ridotto e ad oggi l'unica cosa vietata rimane la caccia al cinghiale quindi di cosa stiamo parlando?
          Io vivo a Genova, città invasa dai cinghiali e vedo regolarmente persone gettare cibo in barba a tutti i divieti, chi dovrebbe vigilare si gira dall'altra parte, sarei curioso di sapere quante persone sono state sanzionate.
          Ora si sta costruendo la grande muraglia, opera costosa e del tutto inutile, i cinghiali continuano imperterriti a fare i propri comodi in città, e la colpa sarebbe dei cacciatori? Se una specie si estingue la colpa è dei cacciatori, se si moltiplica a dismisura è sempre colpa dei cacciatori? Siamo seri almeno qui su....

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          • paolohunter
            ⭐⭐⭐
            • Apr 2011
            • 9468
            • Romagna

            #6
            Originariamente inviato da fulviogp
            Oramai, se non si hanno le fette di salame davanti agli occhi, tutti sanno che il numero dei cinghiali è fuori controllo.
            Ora, salvo casi sporadici, gli unici a poterci mettere una pezza sono i cacciatori, a detta loro.
            La mia domanda è: "Vuole veramente farlo il mondo venatorio? E' in grado di farlo?"
            Numeri alla mano degli ultimi anni la risposta è una sola alle domande: NO!
            Ora sento dire che occorrerebbe avere a disposizione più giornate, maggiore orario, mezzi tecnologici utilizzabili, ecc...
            Qualcuno asserisce che potrebbero essere una risorsa, facendo pagare l'abbattimento ad alcuni facoltosi ma una domanda mi sorge spontanea: "Ma, i paganti abbattono tutto, infischiandosene dell'etica? Non lo fanno quando possono farlo a gratis e lo faranno quando pagano? Mha... ".
            Quesito?
            Se ho quest'anno 3 verri - 40 rossi - 10 scrofe (che sono di nuovo gravide e daranno vita, al netto, ad altri 40 piccoli, futuri rossi), per ridurre il numero, chi devo abbattere, considerando che assolutamente non si riuscirà mai ad abbattere tutti i rossi e considerando che il 50% dei sopravissuti sono generalmente femmine che a loro volta il prossimo anno partoriranno anche loro?
            Oramai la veste di salvatori della Patria è caduta, il cacciatore è nudo (parrebbe, e gli animalisti ci vanno a nozze 2 volte: crudeltà della caccia + inefficienza)!
            Oltre ai danni economici e agli incidenti provocati, tutti questi altruisti/etici della fauna selvatica (solo sul cinghiale eh, per le volpi ad esempio questo buonismo sparisce...) a causa della loro negligenza, sanno a quanto ammonta il danno alla fauna selvatica minore per l'esubero di cinghiali?
            A questa domanda si possono solo dare 2 risposte:
            1) No, non lo so, sono un ignorante e non ne ho idea, mi scuso per questo
            2) Me ne fotto di chi pratica altre cacce e della tutela della fauna selvatica al di fuori del cinghiale
            Ho buttato giù poche righe alla veloce, sperando comprensibili, per sentire/capire il pensiero di molti e dibatterne amichevolmente ([bastone][:-fight][:D]).
            [brindisi][COLOR="Silver"]
            Io rispondo la 3 [:D]

            Secondo me, la domanda e le opzioni sono poste male.

            Innanzitutto la situazione non è assolutamente tragica ovunque. Si dovrebbe intervenire (discorso PSA a parte ovviamente) di più dove serve.

            Inizio subito con uno dei miei micidiali esempi.... "come funziona a casa mia".

            Dal mio punto di vista ...... funziona male.
            non caccio il cinghiale nel mio atc da 2/3 anni (e neppure in quelli vicini, magari più ricchi di selvaggina). L'atc, in perdita cronica di iscrizioni, è ancorato sullo schema "racimoliamo soldi dove possibile per pagare danni, stipendi e fagiani". Il dove è possibile sono principalmente i selettori ed in parte minore gli iscritti alle squadre. Gli altri pagano la stessa quota da anni che, chiaramente, è inferiore a quanto necessario.
            Io dovrei pagare all'incirca 400 euro e fare alcuni servizi (modesti) per aver diritto ad utilizzare qualche fascetta "cinghiale" (negli ultimi anni sono 5 e ne puoi avere altre pagando una cifra molto modesta, tipo 30 euro per altre 5).
            E' evidente che, se una cosa ti serve (cioè ridurre il numero di cinghiali), devi in qualche modo invogliare e non scoraggiare chi ti può aiutare.

            proprio ieri, per curiosità, sono andato a vedere la tabella degli abbattimenti e, la situazione, è a mio avviso disastrosa. Tendo a pensare che siano reali. Un tempo ti davano una sola fascetta all'anno e ci può stare che qualcuno "dimenticasse" di usarla tutte le volte (cioè una [:-clown]). Ora che ne hai 5 e ne puoi avere altre 50 sarei abbastanza sorpreso se non succede che uno, per farsi bello e rendere invidioso qualche collega, non cerca il sistema di chiuderne 2 pur senza aver sparato un colpo [:D]. La media è, ampiamente, INFERIORE ad 1 cinghiale per selettore dal 15 aprile ad oggi, ovvero la stagione più proficua.
            I casi sono tre.............
            1 i cinghiali non ci sono, tanto vale andare a caccia di elefanti,
            2 i selettori sono un mix di masochisti ed incapaci o indolenti, dopo aver pagato non vanno mai a caccia e, se ci vanno, li vanno a cercare in spiaggia al mare come in qualche filmato
            3 le attuali limitazioni di orario, le regole asfissianti ed un controllo fin troppo puntuale e punitivo (specialmente per cose indispensabili come la corretta compilazione dei moduli) fanno si che si mandino i cacciatori ONESTI a prendere prima il caldo e poi il fresco della sera e li si mandino a casa prima che escano i cinghiali.

            Su diverse centinaia di cacciatori ho visto 4 o 5 che hanno chiesto il secondo pacchetto di fascette, la stragrande maggioranza dei cacciatori è a ZERO abbattimenti.... e ne conosco veramente tanti che sarebbero capaci di tirar fuori cinghiali anche da un campo di insalata Drool]Drool]

            Qualcosa non funziona ............. i dati statistici sono chiari

            Ragioniamo poi dell'eccezione........... il fortunello (oppure bravo oppure un poco "aiutato" dall'applicazione di una percentuale inferiore a 100 delle regole) che ne ha presi 5 (di cui magari 3 maschi adulti) in 3 mesi. Per quale motivo dovrebbe andare ancora a caccia ? Cosa ne dovrebbe fare della carne ? Buttarla via ? Regalarla ? Venderla in genere fuori delle regole ?

            Dal mio punto di vista, se esiste un problema cinghiali:
            - dovresti smettere di taglieggiare chi ti può risolvere il problema (oggi, se guardo i dati, ci sono 300 persone che hanno pagato 400 euro e, in almeno i 2/3 dei casi, non hanno preso nulla. Ma anche chi ne ha preso uno...... 400 euro per un cinghiale non è esattamente economico);
            - dovresti creare regole "equilibrate" che impediscano stragi ma che permettano qualche tiro in più (ad esempio un allargamento degli orari e l'utilizzo di attrezzature idonee al buio)
            - come "sistema" dovresti trovare il modo di regolarizzare un minimo di gestione degli abbattimenti in esubero rispetto alle esigenze della famiglia. Prevedere un compenso che, almeno a chi si è impegnato di più, permetta di non dover incidere con la sua passione sul bilancio familiare.

            Troppo comodo prendere denaro, infarcire di regole che fanno solo perdere tempo (evidentemente, i pochi abbattimenti sono li a dimostrarlo) e non aiutare poi ad utilizzare legalmente la carne in esubero.

            Io ho smesso di andare (eppure è una delle cacce che preferisco), faccio solo qualche uscita in controllo, su richiesta, dove fanno danni su coltivi.

            L'età media è quella che è, i soldi per moltissimi (in particolare i giovani e alcune fasce di pensionati) sono quelli che sono...... è ora di smettere di mungere la mucca e anzi dargli un po di fieno ed acqua

            ---------- Messaggio inserito alle 12:32 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:20 PM ----------

            Ovviamente, i disonesti, se ne fregano di pagamenti, fascette, orari ed attrezzature........... ad oggi sono quelli che più facilmente fanno gli interessi della comunità essendo anche fornitori quasi in esclusiva dei ristoranti.

            Se mi posso allargare....... come dare soldi ad un giovane (RDC) purché non lavori, pagare un agricoltore perché non semini il suo campo................. ma che strano mondo

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            • luca96
              • Jun 2017
              • 58
              • Ge
              • .

              #7
              Originariamente inviato da Luca1990
              Io comincerei col porci qualche domanda
              Il cacciatore siccome paga per andare a caccia non deve avere responsabilità sui danni prodotti da cinghiale (che è patrimonio indisponibile dello stato) oppure deve essere coinvolto nella gestione? Deve avere come obiettivo il contenimento della popolazione o semplicemente cacciare per svago?

              Da come rispondiamo a queste domande per me poi si aprono due strade..
              Io in materia ungulati e caccia agli stessi sono ignorante ma un opinione generale per quando infondata posso darla...
              Per conto mio se si danno tetti di abbattimento, restrizioni di stagione o in generale restrizioni di qualunque tipo
              Non si può incolpare chi seguendo queste normative non riesce a contenere l'espansione del cinghiale e men che meno i danni
              Il fatto di essere coinvolti o meno nella gestione secondo me va in base a come viene scritta la legge/accordo se vengono dati degli obblighi numero minimo di uscite numero minimo di capi va dato un compenso perché non è più a volontà del cacciatore se andare o meno

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              • SPRINGER TOSCANO
                ⭐⭐⭐
                • Sep 2013
                • 5682
                • VOLTERRA
                • Breton

                #8
                Originariamente inviato da tommaso87
                Per me i cacciatori fanno già abbastanza, siamo manodopera che paga per fare un lavoro utile che nessun altro farebbe. Dunque penso che i cacciatori debbano limitare gli abbattimenti a quanto consumano e non aiutare gli animalisti e politici che poi ci insultano e ci augurano la morte
                Nessun altro vorrebbe fare??

                Ma sai che è già qualche anno che la nostra regione stà pensando a personale PAGATO per abbattere cinghiali.


                Vogliamo davvero arrivare a questo?
                The Rebel![;)]

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                • Argentina hunting
                  ⭐⭐
                  • Jul 2022
                  • 981
                  • Umbria
                  • Setter

                  #9
                  Nelle mie zone, da 10 anni a questa parte, il lupo ha fortemente ridotto il numero dei cinghiali. Un altro grande aiuto lo hanno dato le squadre di caccia al cinghiale e i maledetti bracconieri che in una sola notte con le jeep hanno fatto danni quanto la grandine. La questione selettori è complessa: se lo scopo della gestione è la riduzione dei capi si deve sparare alle scrofe se invece lo scopo è equilibrare le classi di età si deve ricevere un chiaro piano di abbattimento ed attenervisi. Non conosco selettori di cinghiali che superino un giorno di terminare il loro divertimento, l'abbattimento delle scrofe è per loro sempre una sofferenza.
                  Se dici la verità non dovrai mai inventarti nulla

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                  • paolohunter
                    ⭐⭐⭐
                    • Apr 2011
                    • 9468
                    • Romagna

                    #10
                    Originariamente inviato da SPRINGER TOSCANO
                    ..........................

                    Vogliamo davvero arrivare a questo?
                    E' assolutamente quello che succederà.

                    In alcune zone forse prima, in altre dopo, ma si arriverà per forza a quello e neppure fra troppi anni.

                    Tu che sei un dirigente di atc, fatti dare i dati degli iscritti. In Toscana forse siete messi meglio che altrove essendo comunque ancora radicata (la caccia) nelle famiglie.

                    Anni fa mi diedero in mano un bilancio di atc. Una delle voci era "iscritti con riduzione" ed erano i 4/5 del totale. Quando ho chiesto che caratteristiche avevano per avere la riduzione (avevo pensato fosse una riduzione in cambio di lavoro... tutti gran lavoratori) mi hanno detto che erano over 65 o over 70 (ora non ricordo).

                    Sono passati 7/8 anni, non ho dati del ricambio generazionale ma quei 65/70enni, sono in buona parte ottuagenari ora. Sperando siano tutti in salute e ancora vogliosi di cacciare......... dove vai con l'80% degli iscritti che ha 75 anni ?[occhi][occhi]

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                    • fulviogp
                      ⭐⭐
                      • Dec 2015
                      • 604
                      • Torino

                      #11
                      Originariamente inviato da SPRINGER TOSCANO
                      Ma sai che è già qualche anno che la nostra regione stà pensando a personale PAGATO per abbattere cinghiali.
                      Ad un convegno a cui ho partecipato anni fa era presente l'ISPRA che, senza girarci tanto attorno, affermò che in futuro si sarebbe dovuto seriamente pensare ad una figura di "abbattitore professionista".
                      D'altro canto se non ci sono alternative...

                      Commenta

                      • SPRINGER TOSCANO
                        ⭐⭐⭐
                        • Sep 2013
                        • 5682
                        • VOLTERRA
                        • Breton

                        #12
                        Originariamente inviato da paolohunter
                        E' assolutamente quello che succederà.

                        In alcune zone forse prima, in altre dopo, ma si arriverà per forza a quello e neppure fra troppi anni.

                        Tu che sei un dirigente di atc, fatti dare i dati degli iscritti. In Toscana forse siete messi meglio che altrove essendo comunque ancora radicata (la caccia) nelle famiglie.

                        Anni fa mi diedero in mano un bilancio di atc. Una delle voci era "iscritti con riduzione" ed erano i 4/5 del totale. Quando ho chiesto che caratteristiche avevano per avere la riduzione (avevo pensato fosse una riduzione in cambio di lavoro... tutti gran lavoratori) mi hanno detto che erano over 65 o over 70 (ora non ricordo).

                        Sono passati 7/8 anni, non ho dati del ricambio generazionale ma quei 65/70enni, sono in buona parte ottuagenari ora. Sperando siano tutti in salute e ancora vogliosi di cacciare......... dove vai con l'80% degli iscritti che ha 75 anni ?[occhi][occhi]
                        Non ci entro nulla io con l' atc ma....quel che dici è un' assoluta verità.

                        Immagina quindi se, i pochi cacciatori ancora "efficienti" si dovessero limitare ad abbattere ciò che consumano??[:-clown][:-clown]

                        Che poi vorrei chiedere a TOMMASO 87, tu quanti cinghiali hai abbattuto lo scorso anno?
                        Oppure, la tua squadra quanti cinghiali ha prelevato e quanti sono i membri che la compongono?
                        The Rebel![;)]

                        Commenta

                        • Luca1990
                          ⭐⭐⭐
                          • Mar 2020
                          • 1911
                          • Provincia di Venezia
                          • Mambo - vizsla

                          #13
                          Originariamente inviato da fulviogp
                          Ad un convegno a cui ho partecipato anni fa era presente l'ISPRA che, senza girarci tanto attorno, affermò che in futuro si sarebbe dovuto seriamente pensare ad una figura di "abbattitore professionista".
                          D'altro canto se non ci sono alternative...
                          Andrà così e credo che non ci sarà nulla di male.. in gran parte d’Europa esistono figure professionali o semi-professionali deputate alla gestione della fauna (che comprende anche abbattimenti).

                          Mi viene in mente la figura del vecchio guardiacaccia però in chiave moderna..

                          Commenta

                          • enrico.83
                            ⭐⭐⭐
                            • Dec 2014
                            • 2724
                            • Bologna

                            #14
                            Originariamente inviato da fulviogp
                            Ad un convegno a cui ho partecipato anni fa era presente l'ISPRA che, senza girarci tanto attorno, affermò che in futuro si sarebbe dovuto seriamente pensare ad una figura di "abbattitore professionista".
                            D'altro canto se non ci sono alternative...
                            Però in orario venatorio, rispettando le giornate, senza ausili di mezzi di qualsivoglia origine se non quelli consentiti dalla 157, stando fuori da parchi-zrc-zone di rispetto, senza pasturazione dove non consentita per fini venatori.

                            Per me ok: però lo paghiamo ad obiettivo raggiunto [:D][:D][:D][fiuu][fiuu][fiuu]

                            Oppure si può provare a dire, per esempio citando 1 solo dei vincoli in essere: il cinghiale è un problema di sovrannumero. Ha senso non farlo prelevare alla notte con l'ausilio di visori a chi paga ... e pagare invece uno per prelevarlo alla notte? E magari pagargli anche il visore?

                            PS lo dico con disinteresse, solo per conversare: a me non interesserebbe tale attività, a me a caccia piace godere della vista del luogo, dell'animale, del contesto ... e di notte non vedo niente [:D]

                            ---------- Messaggio inserito alle 04:46 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 04:41 PM ----------

                            Ah: io credo che il prelievo pseudo-venatorio non sia una soluzione sostenibile alla riduzione numerica del cinghiale. Però, visto che sarebbe a costo 0 se non i costi di una buona organizzazione/pianificazione, sarei per provare per un periodo di 3-5 anni. Ma si tratterebbe di un regolamento che non ha nulla a che vedere con le attuali leggi sulla caccia, l'unica cosa che li accomunerebbe sarebbe l'utilizzo di un'arma da fuoco sulla specie cinghiale, per usare un'esagerazione.

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                            • FilippoBonvi
                              ⭐⭐⭐
                              • Jan 2018
                              • 1006
                              • Piacenza
                              • Bassotta

                              #15
                              Non sono convinto che la caccia sia una soluzione ancorché ci permettano di andare nelle zone protette. Siamo pochi, vecchi e non americani per sparare dagli elicotteri.
                              Che comunque non ottengono nulla se non divertimento degli addetti ( ammesso che divertimento si tratti, io ci vedo sadismo ma sono italiano)
                              Non risolvi il problema sparando con armi automatiche, secondo voi lo risolvi con 1000 cacciatori armati di bolt action?
                              Si potrebbe provare a ridurli ma per quando?

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