Alla fine stavo per spegnere e andare a dormire, quando un'anteprima di Porta a Porta attira la mia attenzione costringendomi a restare: si parlava di taglio delle code e c'era un bel bracco italiano come ospite.
Ho resistito mezz'ora.
Ora vado a dormire e ho un po' male allo stomaco. Ho la gola secca ed un po' di nausea. Devo sfogarmi un po', con la speranza poi di riuscire a prendere sonno. Avrei voluto telefonare per intervenire, se avessi saputo un numero a cui chiamare. Lo avrei fatto davvero. Vorrei che il caro sig. Bruno Vespa potesse leggere le mie parole un giorno.
La puntata a cui ho assistito stasera è stato quanto di più vergognoso la tv italiana potesse propinarmi: il linciaggio di un deputato cacciatore (neanche poi tanto loquace) da parte di quattro zoccole benvestite e un esponente dei verdi (che gli italiani già una volta hanno cacciato a calci dal Parlamento) arroccati in posizione da combattimento e con competenze acquisite a suon di gossip. Da solo contro quell'accanito gruppo di estremisti/e non è riuscito a far filtrare neppure un briciolo di quello che è la passione, la tradizione, la cultura con cui vengono allevati certi cani e neppure urlando è riuscito a farsi sentire. Il frutto della serata può essere benissimo riassunto con le parole dell'affascinante Ministra Brambilla che diceva "se il problema delle code è che i cani non si possono più portare a caccia, allora non portateli più, che sarebbe anche ora di finirla!!!"
E intanto il Sig Bruno Vespa ridacchiava con i suoi dentini da castoro, portando a spasso col guinzaglio il bel bracco italiano, facendo gli occhi dolci alla Riciarelli e facendo suonare di tanto in tanto la sua bella campana. Bel teatrino che era riuscito a metter su. Neanche Barbara Durso era mai riuscita in una simile impresa.
Da cacciatore, da scrittore, da intellettuale, glielo voglio proprio dire: Bruno Vespa.... ma **********. [menaie]
Buonanotte
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