Statistica incidenti di caccia anno 2009

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  • epagneul
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    • Apr 2008
    • 2438
    • Spoleto
    • Epagneul Breton, Kurzhaar

    #1

    Statistica incidenti di caccia anno 2009

    Questo è quanto confermano i dati riguardanti le vittime in ambito venatorio per l'hanno 2009 e non quelle che riportano le varie assocazioni ambientaliste, di fatto a tali dati credo che ne potremmo essere tutti soddisfatti con merito orgoglio dato che 22 vittime su 750.000 cacciatori in tutta italia è come la paglia di un pagliaio e con un pò di maggiore attenzione da parte di tutti noi tali incidenti possono essere maggiormente diminuiti.
    Forsa che ce la possiamo fare !!!

    Incidenti venatori, i dati reali del 2009 nell´analisi del Comitato Nazionale Caccia e Natura

    NESSUNA VITTIMA TRA I NON CACCIATORI E UN DATO COMPLESSIVO ´DEPURATO´ RIDOTTO DI QUASI IL 40%

    La grande attenzione al problema sicurezza nel mondo venatorio sta portando ad un numero sempre minore di incidenti, così come evidenziato dai dati dell´analisi del Comitato Nazionale Caccia e Natura che per l´anno 2009 evidenziano come non ci siano state vittime tra i non cacciatori e che, anche per questi ultimi, i numeri reali – depurati da una metodologia ideologicamente anti-caccia – si riducono di quasi il 40%.
    Quando si parla di vite umane i dati dovrebbero essere esaminati e diffusi con la massima cautela, precisione e delicatezza, e invece ogni anno il mondo venatorio si trova sotto accusa per un numero di vittime che spesso è gonfiato da accadimenti che con la caccia hanno poco o nulla a che fare.

    L´analisi del CNCN per l´anno 2009 (1 gennaio – 31 dicembre) dice che la caccia ha causato 22 morti, mentre le stime delle organizzazioni anti-caccia (prese come base per approfondire i singoli episodi) parlano di 38 vittime! Analizzando le notizie che riferiscono degli incidenti, il CNCN ha evidenziato i seguenti casi in cui erroneamente si parla di ´vittime della caccia´ quando invece le cause non sono ascrivibili a quest´ultima o – addirittura – le vittime non ci sono.

    Decessi 2009 inseriti per errore nelle stime della caccia:
    · infarto o altri malori N° 11
    · incidente automobilistico N° 1
    · caduta N° 1
    · omicidio volontario N° 1
    · un ferito contato fra i morti N° 1 (Cerveteri, 05 gennaio 2009)
    · un disperso per una notte considerato morto N° 1 (Pordenone, 01 ottobre 2009)

    Un totale di 16 decessi che si sarebbero potuti verificare durante ogni altra attività ricreativa, ma che, inseriti nel numero delle vittime della caccia, creano sgomento e grande allarmismo. Alcuni arrivano anche a conteggiare gli omicidi volontari e i suicidi commessi con il fucile da caccia, fino a parlare di oltre 40 o 50 vittime. L´uso di dati sbagliati contribuisce a costruire e ad avvalorare un´immagine negativa della caccia e dei cacciatori che vengono descritti come dei pericolosissimi frequentatori di boschi e campagne.

    Tra l´altro va ricordato che i cacciatori - a differenza di quasi tutti coloro che praticano attività all´aria aperta - sono coperti per legge da una assicurazione sulla responsabilità civile che in caso di incidente garantisce, se non altro, un congruo risarcimento economico per persone, animali e cose.

    Esagerare gli aspetti pericolosi della caccia – dimenticando ad esempio la frequenza e i ´numeri´ degli incidenti delle altre attività all´aria aperta – risponde ad una volontà ideologica e non al realtà oggettiva, con il solo scopo di terrorizzare la popolazione e influenzare il mondo politico.

    E non rispetta le vittime, quelle decedute e le loro famiglie.

    Ufficio stampa C.N.C.N.
  • ALFIO68

    #2
    io onestamente avrei preferito uno zero
    saluti a tutti

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    • duedentoni_old

      #3
      anche io....... comunque in due o tre w.e sulle strade...il numero di decessi è ampiamente superato ma le discoteche non chiudono, i bar nemmeno e si continua a correre sulle strade....

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      • Ale79DD

        #4
        La caccia è una pratica che comunque comporta un certo rischio per la vita non fosse altro per il fatto che si utilizzano armi. Riuscire a ridurre gli incidenti mortali del 40% è un segnale importante. Certo, 0 sarebbe stato meglio ma secondo me utopistico. Ancora manca tanto per arrivare ad una cultura della sicurezza generalizzata. A caccia e non solo.

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        • ars venandi

          #5
          Originariamente inviato da duedentoni
          anche io....... comunque in due o tre w.e sulle strade...il numero di decessi è ampiamente superato ma le discoteche non chiudono, i bar nemmeno e si continua a correre sulle strade....
          Originariamente inviato da Ale79DD
          La caccia è una pratica che comunque comporta un certo rischio per la vita non fosse altro per il fatto che si utilizzano armi. Riuscire a ridurre gli incidenti mortali del 40% è un segnale importante. Certo, 0 sarebbe stato meglio ma secondo me utopistico. Ancora manca tanto per arrivare ad una cultura della sicurezza generalizzata. A caccia e non solo.
          Avete mai pensato a quanta gente muore facendo altri sport? (sport di montagna ad esempio, o ciclismo)... La nostra passione ci ha insegnato ad essere prudenti!

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          • Willy_Vogel

            #6
            Originariamente inviato da ars venandi
            Avete mai pensato a quanta gente muore facendo altri sport? (sport di montagna ad esempio, o ciclismo)... La nostra passione ci ha insegnato ad essere prudenti!
            l'altro ieri sono morti 6 alpinisti in un giorno solo, nonostante tutti gli allarmi valanga, si sono avventurati sulla neve.
            se non è anche questa irresponsabilità, anche perchè capita che qualcuno del soccorso alpino ci lascia le penne durante le operazioni di soccorso, e questo è ancora più ingiusto.
            Eppure non si vieta a nessuno di fare spregiudicatezze del genere.

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            • Ale79DD

              #7
              Originariamente inviato da Willy_Vogel
              l'altro ieri sono morti 6 alpinisti in un giorno solo, nonostante tutti gli allarmi valanga, si sono avventurati sulla neve.
              se non è anche questa irresponsabilità, anche perchè capita che qualcuno del soccorso alpino ci lascia le penne durante le operazioni di soccorso, e questo è ancora più ingiusto.
              Eppure non si vieta a nessuno di fare spregiudicatezze del genere.
              Stanno correndo ai ripari prevedendo l'arresto per chi procova una valanga che causi morti.
              Io personalmente farei pagare anche tutte le spese relative ai mezzi e al personale impiegato nei soccorsi.

              Comunque le persone irresponsabili ci sono in tutti gli ambiti.

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              • aurelio

                #8
                Il rischio calcolato e il sale della vita. Ti tiene sempre attento e pronto, peggio sarebbe per non rischiare annoiarsi e vegetare in casa.

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                • Willy_Vogel

                  #9
                  Originariamente inviato da Ale79DD
                  Stanno correndo ai ripari prevedendo l'arresto per chi procova una valanga che causi morti.
                  Io personalmente farei pagare anche tutte le spese relative ai mezzi e al personale impiegato nei soccorsi.
                  Comunque le persone irresponsabili ci sono in tutti gli ambiti.
                  Si potrebbe fare un pò di prevenzione magari prevedendo una tassa proporzionata anche per escursionisti alpinisti e apassionati di trekking e fungaroli.
                  Non vedo perche il cacciatore debba svenarsi ogni anno sia che a caccia ci va o meno e tutti gli altri hanno libero accesso all'intero territorio.
                  in fondo, noi con le tasse ci autofinanziamo anche i controlli.
                  Far pagare l'elicottero di soccorso dopo che uno ci ha anche lasciato le penne, che sia colpevole o no, mi sembra moralmente inaccettabile; ma facendolo pagare prima e sempre, forse tanti sprovveduti della domenica ci penserebbero su prima di mettersi gli scarponi, e si filtrerebbero solo i veri amanti e e appassionati di montagna, che di rado fanno ca__ate.
                  Pensate a quanti cacciatori sprovveduti ci troveremmo se la caccia fosse esente da tassazioni, in fondo un fucile costa molto meno di un attrezzatura da alpinismo, sarebbe una giungla di pazzi che sparano a tutto e tutti, per 1 o 2 giorni all'anno, come ad esempio succede ai diportisti improvvisati nelle domeniche di ferragosto.

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                  • Bito

                    #10
                    Beh il dato è ottimo.....pero' spero che questo non ci faccia abbassare la guardia.I momenti di pericolosita' sono dati dalla caccia in battuta al Cinghiale e qui vedo con preoccupazione l'uso sempre crescente di armi a canna rigata dal potenziale devastante e,secondo me,l'altro grosso pericolo è dato dai semiautomatici a canna liscia che ad otturatore chiuso possono ingannare il cacciatore''il fucile piu' pericoloso è quello scarico''.....da questo punto di vista i basculanti sono molto piu' sicuri......
                    Io renderei obbligatori i gilet e cappellini arancioni in bosco sia per noi con il cane da ferma che per i cinghialai e,forse,proibirei le carabine a canna rigata per il cinghiale:una Brenneke del 12 esaurisce la sua pericolosita' assai prima di una munizione di un cal.rigato che anche a mille metri e passa puo' uccidere un uomo.....

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                    • Ale79DD

                      #11
                      Originariamente inviato da Willy_Vogel
                      Si potrebbe fare un pò di prevenzione magari prevedendo una tassa proporzionata anche per escursionisti alpinisti e apassionati di trekking e fungaroli.
                      Non vedo perche il cacciatore debba svenarsi ogni anno sia che a caccia ci va o meno e tutti gli altri hanno libero accesso all'intero territorio.
                      in fondo, noi con le tasse ci autofinanziamo anche i controlli.
                      Far pagare l'elicottero di soccorso dopo che uno ci ha anche lasciato le penne, che sia colpevole o no, mi sembra moralmente inaccettabile; ma facendolo pagare prima e sempre, forse tanti sprovveduti della domenica ci penserebbero su prima di mettersi gli scarponi, e si filtrerebbero solo i veri amanti e e appassionati di montagna, che di rado fanno ca__ate.
                      Pensate a quanti cacciatori sprovveduti ci troveremmo se la caccia fosse esente da tassazioni, in fondo un fucile costa molto meno di un attrezzatura da alpinismo, sarebbe una giungla di pazzi che sparano a tutto e tutti, per 1 o 2 giorni all'anno, come ad esempio succede ai diportisti improvvisati nelle domeniche di ferragosto.
                      Secondo me sarebbe moralissimo. Anche perchè un conto è fare del sano trekking o sci dove i rischi sono inesistenti e un conto è andare a cercarsela rischiando per se e per gli altri.
                      Come quei tre cretini che al Cimone hanno provocato la valanga, non ci sono rimasti sotto, e non hanno avvertito nessuno mentre c'era chi si affannava nelle ricerche. Per me pagherebbero eccome!!

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                      • Willy_Vogel

                        #12
                        Originariamente inviato da Ale79DD
                        Secondo me sarebbe moralissimo. Anche perchè un conto è fare del sano trekking o sci dove i rischi sono inesistenti e un conto è andare a cercarsela rischiando per se e per gli altri.
                        Come quei tre cretini che al Cimone hanno provocato la valanga, non ci sono rimasti sotto, e non hanno avvertito nessuno mentre c'era chi si affannava nelle ricerche. Per me pagherebbero eccome!!
                        Una polizza obbligatoria come la nostra risolverebbe il problema.
                        Chi ci muore penso che abbia pagato già con quanto ha di più caro, chi sopravvive e se ne frega come in quel caso da te citato, allora meriterebbe un bel diritto di rivalsa su tutti i danni causati, così gli passa la voglia di fare lo stambecco.[regol]

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                        • Walter Merler

                          #13
                          Una notizia di questi giorni è che in provincia di Bolzano da ora, per chi pratica lo sci fuoripista e provoca una valanga, ora è previsto l'arresto.

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                          • Ale79DD

                            #14
                            Originariamente inviato da Willy_Vogel
                            Una polizza obbligatoria come la nostra risolverebbe il problema.
                            Chi ci muore penso che abbia pagato già con quanto ha di più caro, chi sopravvive e se ne frega come in quel caso da te citato, allora meriterebbe un bel diritto di rivalsa su tutti i danni causati, così gli passa la voglia di fare lo stambecco.[regol]
                            Hai ragione ma considera il caso dell'RCA. Se provochi un incidente, magari sotto l'effetto dell'alcool o guidando come un pazzo, lasciandoci pure la buccia l'assicurazione paga ma poi si rivale sulla famiglia. E nel caso che uno faccia fuori pista quando la situazione di pericolo è ben segnalata penso sia uno di quei casi in cui l'assicurazione non ci penserebbe due volte a chiedere la rivalsa.

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