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Buonasera, vorrei conoscere se nella vostra Regione è previsto qualche orientamento su motivazioni di prevenzione di scoppio del fucile o altro in atteggiamento di caccia durante gli esami di abilitazione esercizio venatorio.
In Sicilia sono previste solo norme di pronto soccorso, ma nessuna prevenzione infortuni ed, inoltre, vengono dedicate a queste norme SOLO nove pagine dattiloscritte su un opuscolo fatto presso la RFV di Palermo.
Ritengo queste pagine insufficienti ai fini della prevenzione.
Prevenire è meglio di curare e i 14 morti e i 62 incidenti di caccia durante l'annata venatoria 2024/25 sono di tutta evidenza che alla prevenzione si dedica molto poco. Aggravati dal fatto che i porto d'armi sono meno di 400.000 allorquando quei numeri si avevano con un milione di pda in più.
Grazie a chi mi vorrà fornire informazioni provenienti da altre Regioni o decreti che sia.
Cordialmente
Antonio
Secondo me le norme scritte sono un minimo legale, non uno standard massimo. Una buona prevenzione nasce da formazione tecnica, controllo costante dell’arma e disciplina personale. La riduzione degli incidenti passa per pratiche rigorose, non per la sola quantità di pagine dell’opuscolo.
Tuttavia ricordo chiaramente delle pagine sul mio manuale dedicate alla prevenzione/norme di sicurezza in vista dell’esame per l’abilitazione venatoria (prima avevo il TAV):
– Controllare sempre che l’arma sia scarica quando non si è in atto di tiro.
– Usare sicure meccaniche solo come supporto, mai come unica barriera.
– Controllare periodicamente otturatore, percussore e camera di scoppio.
– Evitare cartucce difettose o non adeguate al calibro.
– Far revisionare periodicamente l’arma da armaioli autorizzati.
– Non sparare mai se la canna ha subito urti o cadute.
*Aggiungo anche non bere alcolici prima di maneggiare armi, inseguire gli animali con l’arma carica tipo paleolitico e non farsi i selfie in momenti improbabili*
Regione Lazio nel mio caso, esame fatto 5/6 anni fa
Secondo me le norme scritte sono un minimo legale, non uno standard massimo. Una buona prevenzione nasce da formazione tecnica, controllo costante dell’arma e disciplina personale. La riduzione degli incidenti passa per pratiche rigorose, non per la sola quantità di pagine dell’opuscolo.
Tuttavia ricordo chiaramente delle pagine sul mio manuale dedicate alla prevenzione/norme di sicurezza in vista dell’esame per l’abilitazione venatoria (prima avevo il TAV):
– Controllare sempre che l’arma sia scarica quando non si è in atto di tiro.
– Usare sicure meccaniche solo come supporto, mai come unica barriera.
– Controllare periodicamente otturatore, percussore e camera di scoppio.
– Evitare cartucce difettose o non adeguate al calibro.
– Far revisionare periodicamente l’arma da armaioli autorizzati.
– Non sparare mai se la canna ha subito urti o cadute.
*Aggiungo anche non bere alcolici prima di maneggiare armi, inseguire gli animali con l’arma carica tipo paleolitico e non farsi i selfie in momenti improbabili*
Regione Lazio nel mio caso, esame fatto 5/6 anni fa
Ciao, mi puoi mandare il decreto esplicativo sugli argomenti di esame emanato dall'Assessorato laziale ?
Grazie
Antonio
Buonasera, vorrei conoscere se nella vostra Regione è previsto qualche orientamento su motivazioni di prevenzione di scoppio del fucile o altro in atteggiamento di caccia durante gli esami di abilitazione esercizio venatorio. In Sicilia sono previste solo norme di pronto soccorso, ma nessuna prevenzione infortuni ed, inoltre, vengono dedicate a queste norme SOLO nove pagine dattiloscritte su un opuscolo fatto presso la RFV di Palermo.
Ritengo queste pagine insufficienti ai fini della prevenzione.
Prevenire è meglio di curare e i 14 morti e i 62 incidenti di caccia durante l'annata venatoria 2024/25 sono di tutta evidenza che alla prevenzione si dedica molto poco. Aggravati dal fatto che i porto d'armi sono meno di 400.000 allorquando quei numeri si avevano con un milione di pda in più.
Grazie a chi mi vorrà fornire informazioni provenienti da altre Regioni o decreti che sia.
Cordialmente
Antonio
Sono stato 3 anni in una commissione esami dell'Isola, come membro supplente proprio sulla parte relativa alle armi. Mediamente i candidati erano persone appassionate e quindi in genere ci si trova davanti candidati abbastanza informati e/o preparati in base alle cacce preferite; la comprensione effettiva del famoso opuscolo risulta anche in funzione dell'essere avvezzi a leggere anche altro nella vita, quindi meglio glissare.
Però non mi sono mai trovato a presenziare ad esami o a riunioni o eventi di altro tipo in cui presente il personale delle commissioni, me compreso quando ero in commissione, e/o delle RFV che non si è messo in risalto l'aspetto sicurezza a 360 gradi, soprattutto con l'ottica della prevenzione infortuni.
Pertanto ritengo che la parte evidenziata in rosso, letta insieme a dei dati (spero verificati) inerenti gli infortuni venatori avvenuti in tutta la penisola, sia assolutamente fuorviante e preconcetta. Soprattutto perché la parte inerente il maneggio delle armi, pur oggetto di verifica negli esami per ottenere la licenza di caccia, è prerequisito alla presentazione della domanda per esami venatori, o con foglio di congedo militare oppure con certificato rilasciato dal TSN e pertanto assolutamente uguale in tutta la penisola.
Andando sul tecnico e sullo scoppio del fucile in particolare, tralasciando la ricarica casalinga delle munizioni che non è oggetto d'esami se non per ricordare solo generiche norme di sicurezza, l'unica possibilità residua è l'occlusione della canna, e negli esami vengono affrontate tutte le possibilità al riguardo; certo non tutti i candidati possono discutere sulla terra nelle canne o sulla differenza di colore nelle cartucce cal.20 e cal.12, ma se interessato ti siedi nelle prime 2 file e ascolti tutti gli esami. Esami che per quello che ho visto sono sempre stati una discussione volta a fare crescere il candidato anche e soprattutto con riguardo alla sicurezza.
Voglio fare un ultimo appunto per quanto riguarda la sicurezza in generale, a prescindere dalla caccia e dalle armi. Tornando alle statistiche, da dati INAIL i morti per infortunio sul lavoro in Italia nei primi 8 mesi del 2025 sono stati 488 (ripeto dati certi INAIL). Non è mia intenzione fare nessun paragone con altri dati di morte in qualsiasi attività, ma quello che voglio ricordare è che molto spesso si arriva ad un infortunio fatale per l'eccessiva familiarità che si ha con quello che si sta facendo sottovalutando i pericoli e considerando le norme di sicurezza solo una inutile perdita di tempo e denaro, soprattutto a livello di singolo e generico operatore. Sono sicuramente e abbondantemente più i morti per eccessiva sicurezza nel fare una operazione ripetitiva fatta migliaia di volte prima che non quelle che derivano dall'essere messi senza nessuna tutela in un determinato posto. Ho avuto una esperienza di cantiere ultra ventennale e posso dire che l'unico caso di infortunio, fortunatamente risolto solo con un braccio rotto, lo ho visto per eccessiva confidenza nel fare una scorciatoia in una operazione di lavoro che non doveva essere fatta e che sempre si ricordava di non fare ai singoli operatori.
Ancora, non uso più la sicura nelle armi da caccia, ma caccio con il fucile aperto nelle cacce vaganti e tendo ad usare l'automatico solo nelle cacce da appostamento oppure tengo l'otturatore aperto quando mi sposto. Ormai uso gli automatici solo se sono solo o nelle cacce da appostamento. Questo perche mi sentivo troppo sicuro nel girare con un'arma carica e la sicura inserita. Lo sparo accidentale è sempre possibile in caso di caduta e dopo essermi rotto un piede cadendo con la sola preoccupazione di tenere la volata del fucile in sicura lontano da me a dagli altri compagni di caccia mi sposto solo a fucile aperto.
Ma quello che si insegna è mettere la sicura.
Per questo vedo veramente di buon occhio le armi con il pulsante che non serve da sicura ma da armamento manuale delle molle o del percussore.
Oltre ai balbettii dei politici che dovrebbero spiegare la norma (e non ne sono capaci) non riesco a trovare alcun esponente di associazioni venatorie...
Sono in possesso di una vecchia doppietta belga della Manufacture Liegeuse d'armes a feu cal 12 in ottime condizioni. con canne integre , senza segni...
Buonasera,avevo una domanda da fare...allora trovandomi con cani di diverso peso se acquisto il cardotek quello nella confezione che fa se non sbaglio...
Buongiorno a tutti, pongo alla vostra attenzione questi due punti:
- non possono essere iscritti nel Libro genealogico cani nati dall’accoppiamento...
02-03-23, 18:21
Caricamento in corso ...
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