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Regolamenti comunali. Bari, animali fatti ammalare e strapotere agli animalisti.
Sono numerosi i messaggi allarmati sopraggiunti in questi giorni presso la sede di FederFauna, per il nuovo Regolamento tutela animali del Comune di Bari. Il Regolamento, approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 13 del 26/02/2010 e pubblicato il 26 Aprile 2010, secondo molti operatori sembrerebbe piu' l'ennesimo provvedimento teso a mettere in crisi le attivita' di allevamento, commercio e detenzione privata di animali, nonche' a sancire onnipresenza ed onnipotenza degli animalisti, piuttosto che teso a tutelare gli animali. Il dubbio che chi ha elaborato il testo non avesse a cuore gli animali, o comunque che non conoscesse le loro caratteristiche biologiche ed etologiche, trapela abbastanza facilmente leggendo il comma 5 dell'articolo 16 il quale vieta la somministrazione di cibo costituito da animali vivi ed impone che vengano sostituiti da carne riscaldata. Il Dr. Paolo Selleri, Presidente della Societa' Italiana Veterinari Animali esotici, spiega infatti che abituare un serpente, che in natura caccia prede vive, a mangiare un topo morto decongelato non e' sempre facile ma e' possibile, abituarlo a mangiare carne, senza ossa, piume o pelo, puo' portarlo ad ammalarsi, perche' la carne non e' un alimento completo. Quello che e' saltato invece subito all'occhio dell'ufficio legale di FederFauna, e' quanto riportato nelle finalita' di detto regolamento: c'e' scritto: "Il Comune di Bari, in linea con la Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali, proclamata il 15 ottobre 1978 presso la sede dell'Unesco a Parigi, e con la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia di Strasburgo del 1987, riconosce alle specie animali non umane diritto ad un'esistenza...". Come precisa l'Avvocato Massimiliano Bacillieri, la dichiarazione universale dei diritti dell'animale non ha alcun valore sul piano giuridico-legislativo e nessun ordinamento giuridico occidentale l'ha fatta propria. La Svizzera nel '92 ha riconosciuto agli animali lo status di esseri anziche' di cose e nel 2002 il parlamento tedesco ha votato per aggiungere alla clausola della Costituzione che obbliga lo Stato a rispettare e proteggere la dignita' degli esseri umani, le parole "e degli animali", ma nessun Stato ha fatto proprio un documento che dice che le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a livello governativo e che i diritti dell'animale devono essere difesi dalla legge come i diritti dell'uomo. E nemmeno la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia di Strasburgo del 1987 e' stata ratificata dall'Italia, anche se oggi circola al Senato un Ddl che peggiorandola di molto in chiave animalista, dichiara di volerla ratificare. Il resto del regolamento, a partire da un "Ufficio Tutela degli animali", per arrivare ad una "Consulta Comunale del volontariato animalista", e' tutto sulla stessa linea. Tra le chicche: l'articolo 6 che stabilisce che le norme di tutela, cosi' come previsto dalla Legge 189 del 2004, si applichino alle attivita' economiche inerenti l'allevamento, alla sperimentazione, alle specie selvatiche riguardanti l'esercizio della caccia e della pesca, alla detenzione di volatili ad uso venatorio, ma a nessuna attivita' degli animalisti; l'articolo 19 che vieta di offrire animali in premio, vincita o omaggio a qualsiasi titolo, ma precisando che la norma non si applica alle associazioni animaliste e l'articolo 8 comma 21 che vieta la vendita di gabbie trappola tranne che a veterinari e a chi e' in possesso di una lettera rilasciata dall'ufficio tutela animali o dalle associazioni animaliste. Probabilmente quindi si giungera' a dei ricorsi, ma visto che il fatto ormai non e' isolato, la domanda sorge spontanea: come potranno fare i cittadini a difendere i propri sacrosanti diritti da quelli che, in teoria, dovrebbero essere enti deputati a difenderli?
Per le tutte news: http://www.federfauna.org/News/
---------- Messaggio inserito alle 10:40 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:34 AM ----------
NB nel regolamento Barese sugli animali si cita esplicitamente la 189/04 (sequestri con beneficiari degli animali e sanzioni gli animalisti) gli allevatori come destinatari di tale legge penale.
ecco qui il regolamento comunale di Bari
ecco qui l'articolo 6:
Art. 6 – Inclusioni
Le norme di tutela di cui al presente regolamento si applicano anche, così come previsto dalla L. 189 del 2004:
a) alle attività economiche inerenti l'allevamento di animali o ad esso connesse;
b) alle attività di studio e sperimentazione inerenti anche la vivisezione;
c) alle specie selvatiche di vertebrati e invertebrati il cui prelievo è regolato da specifiche disposizioni nazionali e regionali, in particolare riguardanti l'esercizio della caccia e della pesca;
d) alla detenzione di volatili ad uso venatorio, sempre che la detenzione stessa sia autorizzata ai sensi e per gli effetti della normativa vigente sulla caccia.
io ormai credo che tutto sia possibile
---------- Messaggio inserito alle 10:44 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:40 AM ----------
Art. 19 - Divieto di offrire animali in premio, vincita, oppure omaggio
1. E' fatto assoluto divieto su tutto il territorio comunale di offrire animali, sia cuccioli che adulti, in premio o vincita di giochi oppure in omaggio a qualsiasi titolo.
2. La norma di cui al punto precedente non si applica alle Associazioni animaliste e ambientaliste nell'ambito delle iniziative a scopo di adozione. Esse hanno l'obbligo di non esporre animali malati e/o stressati. Le adozioni dovranno comunque essere perfezionate in sede, secondo i termini di Legge (es. microchip ecc.).
---------- Messaggio inserito alle 10:46 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:44 AM ----------
Cmq ci sono le norme sui gatti bellissime: non puoi costruire nulla sulla tua propriettà che sia di ostacolo al transito dei gatti.
inoltre i cantieri edili e le imprese qualora costruiscano laddove ci sono colonie di animali tutelate da associazioni (gatti cani ecc) devono predisporre di operare senza disturbare chi si occupa di loro e a loro spese nel caso la colonia(er gli accuditori) si debbano spostare, devono provvedere al nuovo ricovero e al mantenimento degli animali sino alla fine dell'opera.
---------- Messaggio inserito alle 10:53 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:46 AM ----------
inoltre il regolamento prevede che i cani per box possano essere massimo 2 e che i box doppi minimo debbano essere 15mq per essere a norma e qindi nn passibili di maltrattamneto...
bhà
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