Cosa è lecito vietare?

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    • Milano
    • Gordon: Iron English Beauty, Dora dell'Arbia

    #1

    Cosa è lecito vietare?

    Propongo un'alleanza trasversale sul principio che la collettività, intesa sia come governo che come maggioranza dei suoi membri, non possa vietare nulla, salvo quanto necessario per tutelare:
    1) I diritti fondamentali degli altri (non si uccide, non si usa violenza, non si ruba, ecc.)
    2) un uso sostenibile delle risorse naturali (non si stermina una specie, non si devasta l'ambiente, ecc.)
    3) una ragionevole equità sociale (no ai monopoli, no a tesse ingiuste, ecc.)

    Ognuno è libero di promuovere i propri valori, orientamenti, gusti e sensibilità (cattolici, gay, animalisti, cacciatori, buddisti, tifosi, pacifisti, islamici, vegani, ...) ma nessuno, neppure se in maggioranza, ha il diritto di imporli agli altri né con la legge, né tantomeno con la forza.

    Il patto sociale che unisce una collettività, e che legittima ogni ordinamento giuridico democratico, si deve basare sul promuovere il massimo grado possibile di libertà e di accesso alle risorse naturali, ponderato solo dalle tre tutele di cui sopra.

    Ovviamente si possono normare le modalità (non si passa col rosso, non si usano pesticidi pericolosi, non si spara vicino alle case, si segue un certo percorso per divorziare, eccetera, si limita il traffico e i mezzi) ma non si può vietare di divorziare, cacciare, andare dove si vuole, fare concerti, fare l'amore come si vuole, coltivare, pescare, usare l'aria, l'acqua, la terra, avere una fede, morire, arrampicare ...

    Un mio amico anarchico, contrario anche alle tasse, vorrebbe vietare la caccia; anche molti radicali libertari per sessualità e affetti, vorrebbero vietare la caccia. Molti cacciatori vorrebbero vietare alle moto di andare in giro. Molti motociclisti e automobilisti vorrebbero vietare biciclette e monopattini, Molti alpinisti vieterebbero volentieri concerti e feste in montagna. Molti vorrebbero vietare i Rave.

    La Presidente dell'Associazione Amici del furetto, nonché animalista, spiegava alla radio che il suo, che tiene in casa, si nutre solo di quaglie che lei gli compra, Amadori diventa ricco vendendo milioni di polli e io non posso mangiare una lepre o un selvatico che ho cacciato?? Con quello che inquinano i campionati di calcio, i GranPremi moto e auto, vogliamo vietare i concerti in montagna?? Io difendo a spada tratta il diritto di chi vuole sposarsi vergine, restare fedele a vita, fare l'amore solo per riprodursi, a loro va sinceramente il mio massimo rispetto, come pure rispetto chi prega Mecca o chi si ispira al Talmud, ma perché mai dovremmo vietare per legge a due uomini o due donne di stare insieme con gli stessi diritti?? Quale diritto degli altri ledono? Quale danno ambientale fanno? Quale disequità provocano?

    Non voglio offendere nessuno e non mi rivolgo a nessuno in particolare, ma trovo questo corporativismo dei diritti - per cui troppe persone difendono i propri, pronti a 'vietare' quelli degli altri - un espressione di inciviltà, ignoranza, incoerenza, disonestà intellettuale veramente deprimente.

    Per questo ribadisco la mia proposta di convergere su un principio valido per tutti: si normino pure le modalità ma non si vieti nessuna attività lecita (che non lede diritti fondamentali degli altri) sostenibile ed equa.

    Se vogliamo la libertà forte e duratura di praticare e promuovere i nostri valori e il nostro stile di vita dobbiamo avere la tolleranza di accettare che gli altri pratichino i loro, compresi quelli che non ci piacciono.​
  • cioni iliano
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    #2
    Originariamente inviato da Quiete
    Propongo un'alleanza trasversale sul principio che la collettività, intesa sia come governo che come maggioranza dei suoi membri, non possa vietare nulla, salvo quanto necessario per tutelare:
    1) I diritti fondamentali degli altri (non si uccide, non si usa violenza, non si ruba, ecc.)
    2) un uso sostenibile delle risorse naturali (non si stermina una specie, non si devasta l'ambiente, ecc.)
    3) una ragionevole equità sociale (no ai monopoli, no a tesse ingiuste, ecc.)

    Ognuno è libero di promuovere i propri valori, orientamenti, gusti e sensibilità (cattolici, gay, animalisti, cacciatori, buddisti, tifosi, pacifisti, islamici, vegani, ...) ma nessuno, neppure se in maggioranza, ha il diritto di imporli agli altri né con la legge, né tantomeno con la forza.

    Il patto sociale che unisce una collettività, e che legittima ogni ordinamento giuridico democratico, si deve basare sul promuovere il massimo grado possibile di libertà e di accesso alle risorse naturali, ponderato solo dalle tre tutele di cui sopra.

    Ovviamente si possono normare le modalità (non si passa col rosso, non si usano pesticidi pericolosi, non si spara vicino alle case, si segue un certo percorso per divorziare, eccetera, si limita il traffico e i mezzi) ma non si può vietare di divorziare, cacciare, andare dove si vuole, fare concerti, fare l'amore come si vuole, coltivare, pescare, usare l'aria, l'acqua, la terra, avere una fede, morire, arrampicare ...

    Un mio amico anarchico, contrario anche alle tasse, vorrebbe vietare la caccia; anche molti radicali libertari per sessualità e affetti, vorrebbero vietare la caccia. Molti cacciatori vorrebbero vietare alle moto di andare in giro. Molti motociclisti e automobilisti vorrebbero vietare biciclette e monopattini, Molti alpinisti vieterebbero volentieri concerti e feste in montagna. Molti vorrebbero vietare i Rave.

    La Presidente dell'Associazione Amici del furetto, nonché animalista, spiegava alla radio che il suo, che tiene in casa, si nutre solo di quaglie che lei gli compra, Amadori diventa ricco vendendo milioni di polli e io non posso mangiare una lepre o un selvatico che ho cacciato?? Con quello che inquinano i campionati di calcio, i GranPremi moto e auto, vogliamo vietare i concerti in montagna?? Io difendo a spada tratta il diritto di chi vuole sposarsi vergine, restare fedele a vita, fare l'amore solo per riprodursi, a loro va sinceramente il mio massimo rispetto, come pure rispetto chi prega Mecca o chi si ispira al Talmud, ma perché mai dovremmo vietare per legge a due uomini o due donne di stare insieme con gli stessi diritti?? Quale diritto degli altri ledono? Quale danno ambientale fanno? Quale disequità provocano?

    Non voglio offendere nessuno e non mi rivolgo a nessuno in particolare, ma trovo questo corporativismo dei diritti - per cui troppe persone difendono i propri, pronti a 'vietare' quelli degli altri - un espressione di inciviltà, ignoranza, incoerenza, disonestà intellettuale veramente deprimente.

    Per questo ribadisco la mia proposta di convergere su un principio valido per tutti: si normino pure le modalità ma non si vieti nessuna attività lecita (che non lede diritti fondamentali degli altri) sostenibile ed equa.

    Se vogliamo la libertà forte e duratura di praticare e promuovere i nostri valori e il nostro stile di vita dobbiamo avere la tolleranza di accettare che gli altri pratichino i loro, compresi quelli che non ci piacciono.​
    Appello inutile. La moltitudine non ha un modello di riferimento, ma il proprio particulare: Guicciardini docet. Attualissimo dal 1300. Io credo che la natura dell'uomo, di per se predatoria, sia immodificabile. Altrimenti a quest'ora...

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    • Livia1968
      Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
      • Apr 2019
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      • Guidonia Montecelio (Roma)
      • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

      #3
      Tutto molto bello e molto confidente, troppo direi, sulle qualità umane, non prendendo in considerazione quelle che fanno dell'uomo un essere imperfetto. Per dirne qualcuna, esso è egoista, bugiardo. Per i suoi interessi è pronto a mentire. Con la menzogna si muovono le montagne e l'opinione popolare è una banderuola. Lo stiamo vedendo oggi con la transizione ecological.
      Ognuno ha i propri principi, ma c'è ne sono alcuni che non possono essere lasciati al libero arbitrio.
      Se dei minori dovessero essere lasciati nelle mani di chi pensa che la prostituzione sia un efficace sistema economico, tu che fai? Ti giri dall'altra parte perché ognuno è libero di crescere i propri figli come gli pare?
      Questo è solo un esempio ma ciò che è giusto lasciare nel libero arbitrio è ciò che è sbagliato è sempre la volontà umana a stabilirlo.
      "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

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      • Quiete
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        #4
        Originariamente inviato da cioni iliano

        Appello inutile. La moltitudine non ha un modello di riferimento, ma il proprio particulare: Guicciardini docet. Attualissimo dal 1300. Io credo che la natura dell'uomo, di per se predatoria, sia immodificabile. Altrimenti a quest'ora...
        Te personalmente cosa ne pensi?

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        • cioni iliano
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          • May 2017
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          #5
          Originariamente inviato da Quiete

          Te personalmente cosa ne pensi?
          Più che pensare, io agisco. Da cattolico ho seguito e cerco di applicare nella mia attività diaconale laica i principi di Don Milani, il Concilio Vaticano Secondo, nella Teologia della liberazione, difendendo e prendere in considerazione gli "ultimi". Faccio proprio, però, il pensiero manzoniano: il popolo non è in grado di cambiare le sorti del destino, solo il comportamento onesto, laborioso e la fiducia nella fede, procurano la felicità e la salvezza dell' anima. Per questo non esprimo da moltissimo tempo il mio voto.

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          • Quiete
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            • May 2010
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            • Gordon: Iron English Beauty, Dora dell'Arbia

            #6
            Originariamente inviato da Livia1968
            Tutto molto bello e molto confidente, troppo direi, sulle qualità umane, non prendendo in considerazione quelle che fanno dell'uomo un essere imperfetto. Per dirne qualcuna, esso è egoista, bugiardo. Per i suoi interessi è pronto a mentire. Con la menzogna si muovono le montagne e l'opinione popolare è una banderuola. Lo stiamo vedendo oggi con la transizione ecological.
            Ognuno ha i propri principi, ma c'è ne sono alcuni che non possono essere lasciati al libero arbitrio.
            Se dei minori dovessero essere lasciati nelle mani di chi pensa che la prostituzione sia un efficace sistema economico, tu che fai? Ti giri dall'altra parte perché ognuno è libero di crescere i propri figli come gli pare?
            Questo è solo un esempio ma ciò che è giusto lasciare nel libero arbitrio è ciò che è sbagliato è sempre la volontà umana a stabilirlo.
            E' chiaro che la mia proposta non è di facile applicazione meccanica in tutti i casi, ma definisce un orientamento forte.
            La tutela dei minori dallo sfruttamento della prostituzione rientra chiaramente nel primo punto: tutela degli interessi fondamentali degli altri.
            La prostituzione volontaria dei minori 'grandi' possiamo anche vietarla, ma senza efficacia come è noto da quando esiste la storia.

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            • Quiete
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              • May 2010
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              #7
              Originariamente inviato da cioni iliano
              Più che pensare, io agisco. Da cattolico ho seguito e cerco di applicare nella mia attività diaconale laica i principi di Don Milani, il Concilio Vaticano Secondo, nella Teologia della liberazione, difendendo e prendere in considerazione gli "ultimi". Faccio proprio, però, il pensiero manzoniano: il popolo non è in grado di cambiare le sorti del destino, solo il comportamento onesto, laborioso e la fiducia nella fede, procurano la felicità e la salvezza dell' anima. Per questo non esprimo da moltissimo tempo il mio voto.

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              Molto interessante, ma non c'entra molto con il sistema normativo.
              I riferimenti che fai dimostrano che pensi molto.

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              • cioni iliano
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                #8
                Originariamente inviato da Quiete

                Molto interessante, ma non c'entra molto con il sistema normativo.
                I riferimenti che fai dimostrano che pensi molto.
                A me il sistema normativo è risultato in gran parte formale. Le leggi hanno regolato ben poco. Conta molto lavorare per la formazione delle coscienze. Fatta la legge, gabbato lo santo. Il senso del mio post è questo.

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                  #9
                  Originariamente inviato da cioni iliano
                  A me il sistema normativo è risultato in gran parte formale. Le leggi hanno regolato ben poco. Conta molto lavorare per la formazione delle coscienze. Fatta la legge, gabbato lo santo. Il senso del mio post è questo.

                  Inviato dal mio 220333QNY utilizzando Tapatalk
                  Non so cosa voglia dire per te formale. se vai a caccia, immagino tu vada nei periodi consentiti, nei giorni stabiliti, con un indumento rosso, ....
                  Sono assolutamente d'accordo che bisogna formare le coscienze: negli ultimi trent'anni abbiamo pensato che per avere italiani migliori ci voleva un Governo migliore, invece abbiamo scoperto dolorosamente che per avere un Governo migliore, ci vogliono Italiani migliori.
                  Detto questo ti chiederei la gentilezza di non esimerti da un giudizio sulla mia proposta, anche se riguarda il sistema normativo.

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                    #10
                    Originariamente inviato da Quiete

                    Non so cosa voglia dire per te formale. se vai a caccia, immagino tu vada nei periodi consentiti, nei giorni stabiliti, con un indumento rosso, ....
                    Sono assolutamente d'accordo che bisogna formare le coscienze: negli ultimi trent'anni abbiamo pensato che per avere italiani migliori ci voleva un Governo migliore, invece abbiamo scoperto dolorosamente che per avere un Governo migliore, ci vogliono Italiani migliori.
                    Detto questo ti chiederei la gentilezza di non esimerti da un giudizio sulla mia proposta, anche se riguarda il sistema normativo.
                    Io le rispetto le leggi, ma moltissimi no. Da me esiste un bracconaggio sfrenato, e altre cose di cui non posso scriverne. Non do un giudizio sulla proposta, per me il sistema normativo è solo una variabile dipendente. Esco dalla discussione. Scusami per averci partecipato e per questo mio atteggiamento.

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                      #11
                      Mi dispiace che questa discussione non susciti interesse.
                      Per molti motivi.
                      Ma anche perché sarebbe un presupposto per rendere inammissibile vietare la caccia.
                      :-)

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                        • La Spezia

                        #12
                        Originariamente inviato da Quiete
                        Mi dispiace che questa discussione non susciti interesse.
                        Per molti motivi.
                        Ma anche perché sarebbe un presupposto per rendere inammissibile vietare la caccia.
                        :-)
                        per il mio modesto parere ed in estrema sintesi... quello che tu auspichi si chiama civiltà...si insegna in famiglia ed a scuola sin dai primi anni di vita... è una strada che l'uomo ha percorso...non porta ad una meta definitiva ma a piccoli passi si avvicina... una cinquantina di anni fa ha sbagliato strada,non se n'è ancora accorto...speriamo lo faccia presto e inverta la marcia...anche se io scendo prima...

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