Campionato italiano di tiro a palla con fucili ad anima liscia(FIDASC)

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    #1

    Campionato italiano di tiro a palla con fucili ad anima liscia(FIDASC)

    E stata appena messa in rete la classifica finale del Campionato Italiano di Tiro a Palla che si è svolto a Circello in provincia di Benevento.
    La prima stranezza che è saltata agli occhi è stata la minore partecipazione di tiratori, nonostante l’ingresso nel mondo FIDASC di giovani tiratori alla loro prima esperienza..
    121 tiratori(tra fisso e mobile) contro i 145 e oltre di precedenti edizioni la dice lunga.
    Siamo stati in molti ad abbandonare questa tipologia di sport(Pinnici ne è testimone), perché è cambiato l’ambiente, è venuto meno lo spirito sportivo tanto esaltato dai discorsi di apertura ed inaugurazione di ogni gara, ma soltanto piccola retorica che non fa bene a nessuno, e tanta gente è stufa delle solite pappardelle stracotte in acqua insipida. Si può affermare con assoluta certezza che in alto loco non solo si fa ben poco per incentivare questo sport, ma non esistono controlli sul corretto svolgimento delle competizioni. Forse funzionano meglio le gare di paese svolte durante le feste del patrono.
    Spostarsi fuori regione per diverse centinaia di km, affrontando spese e disagi per poi ricevere la medaglietta da 1€ e il diploma in bianco da compilare e poche decine di € come premio, parlo ovviamente di chi sale sul podio, lo reputo un po’ offensivo, perché per gli altri….ovviamente nisba.
    Per non parlare dell’accoglienza che hanno ricevuto alcuni tiratori calabresi da parte di dirigenti FIDASC del luogo; maltrattati è dire poco, tant’è che un tizio si è espresso in modo poco educato, apostrofando alcuni tiratori calabresi che aspettavano di poter provare il campo di tiro dicendo: “ se volete aspettate, altrimenti ve ne potete tornare a casa” oppure frase tipo:” non ve l’ha certamente ordinato (prescritto) il medico che dovete fare la gara, ed altre amenità che non mi va di riferire. Potrei fare il nome di questo gentiluomo che si è permesso di maltrattare degli sportivi che hanno la sola colpa di amare lo sport del tiro. Spero che faccia un po’ di mea culpa e chieda scusa pubblicamente, o almeno chiarisca questi comportamenti poco sportivi. Inoltre, e finisco, un’altra cosa riprovevole è stata quella di inventarsi sul campo regole, o addirittura cambiare quelle scritte nel regolamento tecnico del tiro a palla. Questo è lo sport. Vergogna!
    Questi episodi non li ho vissuti in prima persona ma mi sono stati riferiti da persone fidate, presenti al fatto.
    Ogni mattina si alzano un furbo e un coglione.
    Se si incontrano l'affare è fatto. Waltere (gigiproietti)
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    • Feb 2010
    • 1372
    • Riposto
    • setter inglese

    #2
    Originariamente inviato da pippo46
    E stata appena messa in rete la classifica finale del Campionato Italiano di Tiro a Palla che si è svolto a Circello in provincia di Benevento.
    La prima stranezza che è saltata agli occhi è stata la minore partecipazione di tiratori, nonostante l’ingresso nel mondo FIDASC di giovani tiratori alla loro prima esperienza..
    121 tiratori(tra fisso e mobile) contro i 145 e oltre di precedenti edizioni la dice lunga.
    Siamo stati in molti ad abbandonare questa tipologia di sport(Pinnici ne è testimone), perché è cambiato l’ambiente, è venuto meno lo spirito sportivo tanto esaltato dai discorsi di apertura ed inaugurazione di ogni gara, ma soltanto piccola retorica che non fa bene a nessuno, e tanta gente è stufa delle solite pappardelle stracotte in acqua insipida. Si può affermare con assoluta certezza che in alto loco non solo si fa ben poco per incentivare questo sport, ma non esistono controlli sul corretto svolgimento delle competizioni. Forse funzionano meglio le gare di paese svolte durante le feste del patrono.
    Spostarsi fuori regione per diverse centinaia di km, affrontando spese e disagi per poi ricevere la medaglietta da 1€ e il diploma in bianco da compilare e poche decine di € come premio, parlo ovviamente di chi sale sul podio, lo reputo un po’ offensivo, perché per gli altri….ovviamente nisba.
    Per non parlare dell’accoglienza che hanno ricevuto alcuni tiratori calabresi da parte di dirigenti FIDASC del luogo; maltrattati è dire poco, tant’è che un tizio si è espresso in modo poco educato, apostrofando alcuni tiratori calabresi che aspettavano di poter provare il campo di tiro dicendo: “ se volete aspettate, altrimenti ve ne potete tornare a casa” oppure frase tipo:” non ve l’ha certamente ordinato (prescritto) il medico che dovete fare la gara, ed altre amenità che non mi va di riferire. Potrei fare il nome di questo gentiluomo che si è permesso di maltrattare degli sportivi che hanno la sola colpa di amare lo sport del tiro. Spero che faccia un po’ di mea culpa e chieda scusa pubblicamente, o almeno chiarisca questi comportamenti poco sportivi. Inoltre, e finisco, un’altra cosa riprovevole è stata quella di inventarsi sul campo regole, o addirittura cambiare quelle scritte nel regolamento tecnico del tiro a palla. Questo è lo sport. Vergogna!
    Questi episodi non li ho vissuti in prima persona ma mi sono stati riferiti da persone fidate, presenti al fatto.
    Come non darti ragione ...e la cosa che fa ancora più rabbia è che nelle alte sfere della FIDASC tutto sanno ma niente cambia
    FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI, MA PER SEGUIR VIRTUTE E CANOSCENZA
    (Dante Alighieri )

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      #3
      Originariamente inviato da pippo46
      E stata appena messa in rete la classifica finale del Campionato Italiano di Tiro a Palla che si è svolto a Circello in provincia di Benevento.
      La prima stranezza che è saltata agli occhi è stata la minore partecipazione di tiratori, nonostante l’ingresso nel mondo FIDASC di giovani tiratori alla loro prima esperienza..
      121 tiratori(tra fisso e mobile) contro i 145 e oltre di precedenti edizioni la dice lunga.
      Siamo stati in molti ad abbandonare questa tipologia di sport(Pinnici ne è testimone), perché è cambiato l’ambiente, è venuto meno lo spirito sportivo tanto esaltato dai discorsi di apertura ed inaugurazione di ogni gara, ma soltanto piccola retorica che non fa bene a nessuno, e tanta gente è stufa delle solite pappardelle stracotte in acqua insipida. Si può affermare con assoluta certezza che in alto loco non solo si fa ben poco per incentivare questo sport, ma non esistono controlli sul corretto svolgimento delle competizioni. Forse funzionano meglio le gare di paese svolte durante le feste del patrono.
      Spostarsi fuori regione per diverse centinaia di km, affrontando spese e disagi per poi ricevere la medaglietta da 1€ e il diploma in bianco da compilare e poche decine di € come premio, parlo ovviamente di chi sale sul podio, lo reputo un po’ offensivo, perché per gli altri….ovviamente nisba.
      Per non parlare dell’accoglienza che hanno ricevuto alcuni tiratori calabresi da parte di dirigenti FIDASC del luogo; maltrattati è dire poco, tant’è che un tizio si è espresso in modo poco educato, apostrofando alcuni tiratori calabresi che aspettavano di poter provare il campo di tiro dicendo: “ se volete aspettate, altrimenti ve ne potete tornare a casa” oppure frase tipo:” non ve l’ha certamente ordinato (prescritto) il medico che dovete fare la gara, ed altre amenità che non mi va di riferire. Potrei fare il nome di questo gentiluomo che si è permesso di maltrattare degli sportivi che hanno la sola colpa di amare lo sport del tiro. Spero che faccia un po’ di mea culpa e chieda scusa pubblicamente, o almeno chiarisca questi comportamenti poco sportivi. Inoltre, e finisco, un’altra cosa riprovevole è stata quella di inventarsi sul campo regole, o addirittura cambiare quelle scritte nel regolamento tecnico del tiro a palla. Questo è lo sport. Vergogna!
      Questi episodi non li ho vissuti in prima persona ma mi sono stati riferiti da persone fidate, presenti al fatto.
      Credo che i comportamenti riferiti nulla hanno a che fare con lo Sport. Questi organizzatori che facciano le sagre di paese dove potranno esprimere tutta la loro incultura sportiva. Da millenni lo sport unisce i popoli e l'incontro fra atleti apre nuovi orizzonti di conoscenza per tutti. Chiudere i rapporti di future manifestazioni credo che sia la cosa più sensata da fare.
      sigpic

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        • Feb 2010
        • 1372
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        #4
        Originariamente inviato da pippo46
        E stata appena messa in rete la classifica finale del Campionato Italiano di Tiro a Palla che si è svolto a Circello in provincia di Benevento.
        La prima stranezza che è saltata agli occhi è stata la minore partecipazione di tiratori, nonostante l’ingresso nel mondo FIDASC di giovani tiratori alla loro prima esperienza..
        121 tiratori(tra fisso e mobile) contro i 145 e oltre di precedenti edizioni la dice lunga.
        Siamo stati in molti ad abbandonare questa tipologia di sport(Pinnici ne è testimone), perché è cambiato l’ambiente, è venuto meno lo spirito sportivo tanto esaltato dai discorsi di apertura ed inaugurazione di ogni gara, ma soltanto piccola retorica che non fa bene a nessuno, e tanta gente è stufa delle solite pappardelle stracotte in acqua insipida. Si può affermare con assoluta certezza che in alto loco non solo si fa ben poco per incentivare questo sport, ma non esistono controlli sul corretto svolgimento delle competizioni. Forse funzionano meglio le gare di paese svolte durante le feste del patrono.
        Spostarsi fuori regione per diverse centinaia di km, affrontando spese e disagi per poi ricevere la medaglietta da 1€ e il diploma in bianco da compilare e poche decine di € come premio, parlo ovviamente di chi sale sul podio, lo reputo un po’ offensivo, perché per gli altri….ovviamente nisba.
        Per non parlare dell’accoglienza che hanno ricevuto alcuni tiratori calabresi da parte di dirigenti FIDASC del luogo; maltrattati è dire poco, tant’è che un tizio si è espresso in modo poco educato, apostrofando alcuni tiratori calabresi che aspettavano di poter provare il campo di tiro dicendo: “ se volete aspettate, altrimenti ve ne potete tornare a casa” oppure frase tipo:” non ve l’ha certamente ordinato (prescritto) il medico che dovete fare la gara, ed altre amenità che non mi va di riferire. Potrei fare il nome di questo gentiluomo che si è permesso di maltrattare degli sportivi che hanno la sola colpa di amare lo sport del tiro. Spero che faccia un po’ di mea culpa e chieda scusa pubblicamente, o almeno chiarisca questi comportamenti poco sportivi. Inoltre, e finisco, un’altra cosa riprovevole è stata quella di inventarsi sul campo regole, o addirittura cambiare quelle scritte nel regolamento tecnico del tiro a palla. Questo è lo sport. Vergogna!
        Questi episodi non li ho vissuti in prima persona ma mi sono stati riferiti da persone fidate, presenti al fatto.

        Oltre a crederti , quello che hai detto mi è stato confermato da alcuni miei amici/conoscenti che hanno partecipato al campionato, della serie sempre più in basso .. VERGOGNA

        FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI, MA PER SEGUIR VIRTUTE E CANOSCENZA
        (Dante Alighieri )

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