L'amico Giuliano come tutti gli anni in questo periodo mi chiama per fare una battuta di caccia insieme, sa che non mi piacciono le riserve e che difficilmente vado, però una volta all'anno, vista la bellezza dei luoghi e l'abbondante presenza di starne e pernici, mi faccio tentare e accetto volentieri il suo invito, inoltre è sempre una bella occasione per parlare di setter e passare una piacevole giornata.
Il tempo non s'è presentato dei migliori con una pioggerella fine che ti entra nelle ossa e siccome si caccia a 1600 m.s.l. abbiamo dovuto fare i conti anche con le nuvole basse e la scarsa visibilità.
Sono partito davvero rilassato, ieri ho concluso un contratto importante di lavoro a cui ho dedicato davvero tantissimo tempo e sapere che è andato a buon fine m'ha portato a cacciare con la mente serena e libera da pensieri. Giornata davvero memorabile, i cani hanno lavorato egregiamente, io ero in grazia divina e ho sparato bene facendo anche un paio di coppiole prima sulle starne e in alto in una sassaia sulle rosse; a un certo punto ho osservato la cartuccera che era quasi vuota e mi sono reso conto che non avevo fatto ancora una padella ma soprattutto che molti abbattimenti erano stati di prima canna, mai successo prima!
Finito il giro ci siamo fermati alla casa di caccia dove Marina s'è superata in cucina, tornati a casa sono passato all'osteria dall'amica Daniela per lasciarle le pernici che le cucinerà una sera per me e la compagnia con la sua mitica bomba di riso, un piatto davvero prelibato e poi cucinato da lei è davvero ineguagliabile.
Appena tornato a casa mi arriva la telefonata dell'amico Lucio che mi chiede se domattina si va a beccacce... cavoli sono davvero stanchissimo però ho accettato volentieri allora mi son fatto una bella doccia calda e vestito di corsa e sono andato al supermercato per fare la spesa appunto per domani.
Mentre stavo guidando mi sono accorto che ai bordi della strada c'era un gatto, guardo bene e capisco che invece si tratta di una lepre... allora mi son fermato, mi sono avvicinato e ho visto che era ancora viva però aveva entrambe le gambe dietro spezzate, l'ho afferrata e l'ho caricata in macchina. Nel portarla a casa sentivo il suo respiro affannato dentro la borsina di plastica dove l'avevo riposta, povera bestia mi ha fatto davvero tanta compassione a tal punto che arrivato a casa ho provato a guardare bene se si poteva fare qualcosa però era davvero impossibile.
Sapete una cosa?... Non ho avuto il coraggio di ucciderla!
Cavoli e tutto il giorno ho sparato come un drago uccidento un bel numero di animali senza fare un minimo errore... beh ho dovuto telefonare a mio papà e lasciare a lui il compito!!
Mio padre che era a caccia con me oggi nei panni di fotografo ufficiale c'è rimasto nel vedermi abbastanza scosso e m'ha detto come mai mi facesse così fastidio far finere le sofferenze di quel povero animale, non ho saputo rispondergli... sarà che sono un cacciatore e non un macellaio (con tutto il rispetto) però così era troppo facile.
Boh ragazzi non so nemmeno io che dire, scusate queste mie righe e vi prego di evitare commenti banali del tipo: "dovevi portarla a me!" oppure "quando la mangerai con la polenta non ti farà così pena"...
Che dite sarà che sto invecchiando?
Saluti
Max
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