​​Il boccone proibito

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  • G. Milana
    Ho rotto il silenzio
    • Oct 2025
    • 6
    • Lanusei
    • Setter

    #1

    ​​Il boccone proibito


    “Otto giorni prima di morire, dopo una spettacolare orgia di cibo, il presidente francese François Mitterrand ordino un'ultima portata a base di ortolano, un minuscolo canterino dalla gola gialla non più spesso del suo pollice. Una prelibatezza che per lui rappresentava lo spirito della Francia.
    Lo staff di Mitterrand supervisionò la cattura degli uccellini selvatici in un villaggio del Sud. Comprato il silenzio della polizia locale, fu organizzata la battuta di caccia, all'alba, con speciali reti a trama fina disposte lungo i margini della foresta Gli ortolani furono chiusi in gabbie e trasportati nel buio di un furgone alla casa di campagna di Mitterrand, a Latche, il luogo delle estati della sua infanzia. Spuntò il sous-chef che trasferì le gabbie all'interno. Gli uccellini furono nutriti per due settimane fino a diventare grassi da scoppiare, poi, tenuti per le zampe sopra un tino di puro armagnac, vennero calati di testa e affogati.
    Lo chef li spennò e, dopo averli salati e pepati, li fece cuocere per sette minuti nel loro stesso grasso prima di disporli in una terrina riscaldata.
    Quando il piatto fu servito, nella stanza rivestita di pannelli di legno - con la famiglia di Mitterrand, la moglie, i figli, l'amante e gli amici - calò il silenzio. Lui si raddrizzò sulla sedia, scostò la copertina dalle ginocchia, e bevve un sorso di Château Haut-Marbuzet d'annata.
    "Vivere è la sola cosa interessante," disse.
    Si coprì il capo con un tovagliolo bianco per inalare l'aroma dei piccoli uccelli e, come voleva la tradizione, per nascondere l'atto agli occhi di Dio. Prese gli ortolani e li divorò interi: la carne succulenta, il grasso, le interiora amarognole, le ali, i tendini, il fegato, i reni, il cuore ancora caldo, le zampette, le minuscole ossa del cranio crocchianti sotto i denti.
    Impiegò diversi minuti a finire il piatto, il viso nascosto sotto il tovagliolo per tutto il tempo. Con la famiglia che ascoltava lo scricchiolio delle ossa maciullate.
    Poi Mitterrand si pulì la bocca, spinse di lato la terrina vuota, sollevò la testa, sorrise, augurò la buonanotte e si alzò per andare a dormire.
    Digiunò per i successivi otto giorni e mezzo fino a quando morì.”
    [da C.MCCANN Apeirogon: Feltrinelli]
    Una scena che sembra uscita da un romanzo decadente e che pure appartiene alla storia recente.
    L’ortolano (Emberiza hortulana), oggi classificato come (LC) Least Concern dalla IUCN, non è una specie a rischio globale ma ha subito drammatici cali locali. Le cause principali della riduzione della specie sono rappresentati dall'agricoltura intensiva, che elimina habitat come siepi e boschetti e l'abbandono delle pratiche agricole tradizionali, che ha privato l'uccello del mosaico di ambienti necessari per alimentarsi (Menz et al. 2012).
    Non condanno il prelievo in sé, l’uomo ha da sempre condiviso con la natura il diritto al nutrimento ma condanno l’abuso, l’eccesso cieco, la violazione delle regole e del rispetto.
    Forse la stessa pratica tradizionale dell’ortolano potrebbe esistere ancora, in forme controllate, con metodi d’abbattimento non cruenti e sostenibili, come parte di una cultura gastronomica che non dimentica la sua origine rurale.
    Ma ciò che vediamo nei racconti di Mitterrand, o nei numeri del bracconaggio francese (oltre 30.000 ortolani catturati illegalmente ogni anno), non ha nulla a che fare con la caccia, bensì con la predazione irrazionale, travestita da rituale di lusso.
    Il cacciatore moderno deve, al contrario, essere custode e misura, non spettatore del proprio eccesso. La vera nobiltà non è nel piatto ma nel gesto.
    E nel saper dire: basta, qui mi fermo
    G. Milana

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ID: 2453319
  • fabio d.t.
    Moderatore caccia alla migratoria
    • Jul 2012
    • 1104
    • Roma
    • Bracco Italiano - Cora

    #2
    Grazie Giuliano, interessante racconto, un pò cruento, ma molto significativo. Riguardo l'ultima riga, è un pensiero che condivido, ma purtroppo è molto, tropppo lontano dalla cultura venatoria della stragrande maggioranza di chi oggi è autorizzato ad esercitare la caccia, non più " ars ", o meglio non " ars " ai più

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    • Davide Tipo
      ⭐⭐
      • Jan 2022
      • 200
      • Pordenone
      • Breton

      #3
      Un bellissimo racconto, grazie

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      • Livia1968
        Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
        • Apr 2019
        • 6187
        • Guidonia Montecelio (Roma)
        • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

        #4
        Il concetto è racchiuso in un unica parola. Sostenibile.
        Ma quello vero non quello della pubblicità delle macchine elettriche.

        E' sostenibile quel numero esatto di animali di specie diverse che, in un determinato territorio con determinate caratteristiche e tipologie di habitat diverse, ci vivono, muoiono, si riproducono e predano senza che questo determini un decadimento fisico sanitario ed un incremento utile annuo minore di zero.

        Detto in maniera molto semplicistica.

        Ma questo è noto, ha a che fare con la capacità faunistica di un territorio che considera sia la densità biotica sia quella agro-forestale, sono i primi rudimenti di biologia che ti fanno studiare quando affronti il corso di formazione per cacciatore di ungulati con metodi selettivi abilitato al prelievo.

        Sono concetti molto utili ed oggi , finalmente alla portata di tutti perchè vengono contestualizzati in un ambito reale, che tutti possono comprendere proprio perchè da tutti viene vissuto.

        Allora io mi domando. Come si fa a non capire la portata del danno quando hai tutti gli strumenti per sapere quali conseguenze avranno le tue azioni?

        Lasciando da parte l'interesse economico dell'industria , ma quello dei cacciatori che uniti dalla stessa passione fanno fronte comune contro questo e quell'altro nemico e bla bla bla, dov'è?

        Menefreghismo? Egoismo?

        No. Becera ignoranza.

        Becera perchè oggi non si può più accampare la scusa che studiare costa perchè internet ce l'hanno tutti e grazie al cielo tutti sanno leggere ed hanno , se vogliono , la possibilità di documentarsi.
        "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

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        • Camoscio61
          ⭐⭐
          • Nov 2024
          • 255
          • Milano-Aosta
          • Golden Retriever: Sean

          #5
          Degno del personaggio.
          In altre parole: da par suo!
          "Il dubbio cresce con la conoscenza " W. Goethe

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          • danguerriero
            ⭐⭐⭐
            • Feb 2010
            • 5337
            • ai confini dell'Impero
            • Elsa Donderius: Deutsch Kurzhaar

            #6
            quando ho letto il titolo e sono arrivato a "presidente francese", la mia mente è subito volata a colui che "a voulu vivre César, il est mort Pompée"


            A quanto pare, questo predecessore spirò con un ghiotto volatile in bocca. Non era un ortolano però.....
            ...Im heil'gen Land Tirol...

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            • Livia1968
              Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
              • Apr 2019
              • 6187
              • Guidonia Montecelio (Roma)
              • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

              #7
              Originariamente inviato da danguerriero
              Pompée
              ...nel senso di participio passato?🤔
              "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

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              • mb51
                ⭐⭐
                • Feb 2013
                • 617
                • Taranto

                #8
                Certi eccessi fanno male davvero soprattutto a chi si ritiene un cacciatore nel vero senso del termine. E poi, metterli a testa in giù e affogarli mi suona proprio di barbarie.

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                • Camoscio61
                  ⭐⭐
                  • Nov 2024
                  • 255
                  • Milano-Aosta
                  • Golden Retriever: Sean

                  #9
                  Quello che infastidisce è che ci sia qualcuno che presume di essere superiore alla Legge e nel diritto di non rispettare le regole ed anche solo quelle del buon senso
                  Nella mia vita professionale di dipendente pubblico, le regole valevano per me prima e più che per i miei collaboratori ( e non sono certo un santo)
                  Qualche volta, per fortuna, ho visto chi si credeva al di sopra avere la sorpresa di doversi scontrare con la realtà e con la Giustizia
                  "Il dubbio cresce con la conoscenza " W. Goethe

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