
Ad un cacciatore bergamasco è costato davvero caro un piccione: una bella multa pari a cinquemila euro. Questo signore di Calcinate, infatti, si era messo a sparare nel centro città contro un povero volatile, colpendolo con il suo fucile. Gli spari, però, sono stati sentiti da un agente di polizia locale, che è subito intervenuto per sanzionare l’uomo. Per dovere di cronaca dobbiamo dirvi che il povero piccione è morto: ma ha venduto cara la sua pelle, vista la multa salata che è stata fatta al suo “assassino”. Dopo il salto tutti i dettagli di questa notizia incredibile, ma accaduta realmente.
Questa storia, che risale a cinque anni fa ma che torna oggi d’attualità vista la sentenza del giudice, vede protagonista un imprenditore 58enne di Calcinate: l’uomo ha sparato all’uccello non tanto perché non sopportava più quel piccione che tubava intorno alla sua casa e non perché volesse semplicemente mangiarselo (o perché trasportava droga come un famoso piccione cubano!), ma perché reso di “sporcare e portare malattie“. Un gesto che gli è costato caro…
L’uomo, infatti, dovrà pagare 5.160 euro di multa, più le spese legali. L’ammenda gli è stata inflitta dal giudice non tanto perché ha sparato nei pressi di altre case o perché ha ucciso un animale (reati caduti in prescrizione nel frattempo!), ma perché è uscito di casa con la sua doppietta da caccia Beretta modello Falco calibro 9: lui non aveva infatti il permesso di far uscire dalla porta quell’arma. Ne tantomeno di sparare un piccione, aggiungiamo noi.
Ma come è stato pizzicato l’uomo? E’ stato un’agente di polizia locale a raccontare tutto l’accaduto ai carabinieri. Sentendo gli spari nel centro abitato di Calcinate, in via Circonvallazione Ponente, la poliziotta è accorsa sul luogo, assistendo a tutta la scena. Ha visto, dunque, il cacciatore che sparava in aria con la sua doppietta, uccidendo il piccione, ed ha anche visto l’imprenditore salire in macchina, sempre con il suo fucile, per recarsi al bar.
Subito l’agente ha chiamato i carabinieri che, intervenuti prontamente, hanno rinvenuto tracce di sangue e piume sull’automobile, mentre il cadavere è stato rinvenuto nel giardino. Gli uomini delle forze armate hanno rintracciato il proprietario del fucile, che lo aveva lasciato incustodito nella sua automobile, con un colpo in canna. L’uomo è stato denunciato per aver portato l’arma in strada, non possedendo le necessarie autorizzazioni, ma anche perché in casa sua c’erano delle cartucce calibro 9×21 e 357 non denunciate, oltre che per aver sparato!
ag/Lapresse
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