addio cotorni siciliani

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  • oreip
    ⭐⭐⭐
    • Jan 2009
    • 9055
    • Santa Flavia (PA)
    • Pointer " ZICO "

    #16
    Originariamente inviato da filippo
    Leggo solo ora questo trd, voglio anche io dire la mia, sapendo già anticipatamente che sicuramente non piacerò a tanti......., perchè purtroppo quando si dice la "verità" finisce sempre cosi, tanti non l'accettano.

    Bene andiamo al dunque, come al solito si passano in rassegna tutte la possibili cause della rarefazione della coturnice che sono di "contorno" al problema, ed ecco quindi venire citati, veleni, pesticidi, acqua, incendi, suini, vegetazione...., ecc. ecc.

    Ma allora dico io, vuoi vedere che i ""cacciatori"" sia locali che fuori provincia che accorrono numerosi dove si scopre che esiste una nidiata(dico 1!!!), affrontando levatacce e km di autostrada e poi sterminando fino all'ultimo componente della sciuccata, non centrano niente!!!
    Vuoi vedere che questi ""signori"" magari non sanno quello che fanno??!!

    Carissimi tutti, dobbiamo metterci in testa che prima di addossare colpe e muovere critiche in tutte le direzioni dovremmo guardare in casa nostra prima di ogni cosa, e scopriremmo(in realtà lo sappiamo già) tantissime colpe che facciamo finta di non avere.

    Signori miei, ma vi guardate intorno cosa succede nella nostra amatissima Sicilia riguardo la caccia?? Tutti si sentono autorizzati a fare tutto, non viene rispettato alcun divieto di nessun genere, sfacciatamente.

    La verità è questa, purtroppo. Quindi venitemi pure a raccontare tutto ma non ditemi che ""certi cacciatori"" non hanno nessuna colpa.

    In certe zone resiste ancora qualche brigata solo perché non è stata scoperta, tutto è basato sulla semplice casualità, punto e basta.

    Provatemi il contrario se ne siete capaci.

    GIUSEPPE
    Caro Giuseppe, in questo argomento non sono intervenuto prima per una semplice motivazione, quanto è stato scritto prima dai nostri conterranei, è da considerare abbastanza veritiero.
    Ti pongo una semplice domanda, negli anni 70/80 si cacciava regolarmente la Coturnice, in ogni luogo e in ogni dove.
    Si incontravano regolarmente le belle brigate di Cotorne, i terreni sono gli stessi di allora, ovvero le montagne delle Madonie, oggi chiuse a qualsiasi forma di attività, dal pascolo alla caccia.
    Considerando e prendendo per buono quanto tu affermi, che in Sicilia vigge solo l'Anarchia (ritengo nei terreni liberi), perchè nei parchi "delle meraviglie" la Coturnice sta scomparendo? Mentre nei terreni aperti dove a tuo dire, ognuno fa quello che crede, regolarmente ogni anno le Coturnici riescono a portare a termine le covate? Perchè i cacciatori eliminano i NOCIVI, in primis il porco a seguire volpe, faina, donnola etc etc....
    I direttori dei parchi che sono degli emeriti incompetenti, o meglio dire sono politici a cui viene garantita una poltrona, che significa soldoni ogni mese. Pensi che a loro può fregare più di tanto, se la Coturnice nelle aree protette è in sofferenza?
    Prova a farti una scarpinata in primavera (senza cane), all'interno del parco delle Madonie, e comincia a contare quante scrofe con a seguito decine di maialini (di tanti coloro) riesci a contare, e quante famiglie di daini vedrai venire fuori dai lecceti, anche i daini hanno le loro colpe, come tu sai la Coturnice si nutre anche di vegetali (erbetta, fiorellini, semi etc etc..), deve contendere il pascolo al daino, e non è poco.
    Rifletti caro Filippo, prima i cacciatori eravamo tanti, e tutti andavamo a caccia di tutto, e la selvaggina era sempre presente.
    Mi fermo e ti saluto.
    Con Amicizia
    piero
    Homo Homini Lupus
    "l'uomo è un lupo per l'uomo" (Plauto)

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    • Ciccio58
      ⭐⭐⭐
      • Aug 2008
      • 3026
      • palermo
      • Korthals/orma

      #17
      Antonino, probabilmente gli abbeveratoi forse aiuterebbero ma stai sicuro che questo meraviglioso uccello non necessita certo degli abbeveratoi per l'allevamento della prole sa perfettamente dove sono le sorgive o riserve d'acqua in quei luoghi che al nostro poco attento occhio umano sembrano deserti, e poi considera quando gli abbeveratoi non esistevano come faceva. Non so se parliamo dello stesso posto ma a monte rossella in alto ci sono due laghetti uno in secca da tanti anni e l'altro per intenderci sotto la torretta antincendio era pieno d'acqua anche in agosto, poi se guardi da ambedue versanti in basso ci sono laghetti ovunque per loro che hanno le ali è un attimo raggiungerli, e considera pure che su quella montagna ci sono sorgive qua e la ma che non ti dico dove sono[:D][:-golf]
      per quanto riguarda i rimboschimenti di pini hanno una loro logica iniziale , almeno nei costoni ormai spogli e arsi, è pianta che cresce in fretta e favorisce la creazione di un primi strato di depositi organici, dovrebbe seguire una progressiva sostituzione con le essenze tipiche dei boschi mediterranei ma come è abitudine tutto viene lasciato a se stesso, non c'è tutela del territorio solo lo sfruttare mamma regione o nonno stato.

      Filippo lo sappiamo che ci sono persone che se ne infischiano delle regole e continuano a perseguitarle, ma questi sono gli stessi che mettono il richiamo per le quaglie o operano altre arroganti azioni. Per questi dovrebbero pensarci i preposti ai controlli, ma smettiamola di pensare sempre che debba qualcun altro a denunciare queste situazioni prendiamo la buona abitudine di fare qualche telefonata alla forestale indicando luogo e fatti.
      ed anche se noi cacciatori abbiamo contribuito a renderle la vita difficile non siamo certo la causa primaria delle difficoltà delle specie, realtà che vogliono farci apparire peggiore di quella che è.
      anche le strade che la forestale fa per le montagne sono un problema e sono state concausa negativa per una eccessiva pressione sulla cara coturnice.
      Se ci coinvolgessero fattivamente potremmo davvero dare un consistente aiuto allo studio e sviluppo della specie, ma probabilmente finirebbe un'altra forma di furto di soldi pubblici riservato a pochi eletti!!!!

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      • tonyc11
        ⭐⭐⭐
        • Mar 2011
        • 1081
        • palermo
        • breton

        #18
        anche le aree protette spesso hanno una certa pressione venatoria,molta gente non ha nulla da perdere, detto questo i vecchi mi raccontano sempre che prima non esisteva calendario, giorni, atc e gli animali erano sempre molti, anche troppi ed i cacciatori erano infinitamente di più, quindi le cause sono altre, ciò non toglie che il bracconaggio è una piaga che esiste e che nelle varie forme è spesso una regola.
        Ho letto tempo fa uno studio che metteva in evidenza come i pesticidi, oltre a azzerare il cibo per i piccoli, provochi nelle uova una carenza nella formazione dello spessore del guscio che si rompe dopo pochi giorni di cova, vanificando gli sforzi riproduttivi, il tutto unito al dilagare dei predatori che non sono contenuti in nessun modo e la frittata è fatta.ciao

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        • filippo
          ⭐⭐
          • Mar 2007
          • 557
          • Sicilia.

          #19
          Vorrei farvi entrare nella mia logica di ragionamento..., noterete anche voi che parlate sempre al passato e, contrapponete quei tempi con i nostri, confrontandoli...., cosa che non sta ne in cielo ne in terra.

          Che i vari fattori di inquinamento siano la causa principale io non lo metto in dubbio, forse questo non si era capito, io mi sto appellando all'animo del vero cacciatore (naturalmente ammesso che si possieda quest'animo!!).

          Se esiste una brigata di coturnici nella realtà dei nostri tempi, io da cacciatore devo sentirmi OBBLIGATO a fare in modo di non distruggere questo patrimonio, escludendo a priori il fattore "piombo", senza che nessuno me lo imponga normativamente per Legge, questa condizione appunto d'animo dovrebbe esistere in ogni "cacciatore".

          E' perfettamente inutile ricercare tutte la altre cause...., ammetto devastanti molto più di tutti i cacciatori insieme......, se poi non si riesce a salvare nemmeno quella brigata che è scampata miracolosamente a tutti i vari veleni e viene sterminata proprio per mani di qualche "intelligentone" che si definisce cacciatore.

          In questi ultimi anni vi è(era) stata una qualche ricomparsa di brigate in posti da cui erano scomparse da decenni. Tutto è stato distrutto in meno di due stagioni... non dai veleni, non dall'arsura, non dalle stradelle e nemmeno dai suini, ma indovinate da chi??

          Non ci sono controlli efficaci che tengano contro la cattiva intenzione, poi in campo non ci sono tutte queste forze in grado di esercitare qualcosa di sistematico, qui tutto è affidato alla buona volontà e sorte.

          GIUSEPPE.

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          • sandro71
            ⭐⭐
            • Jun 2006
            • 739
            • roccasecca, , .
            • pointer

            #20
            Filippo, hai ragione da vendere......... non solo per la Sicilia.
            Sandro

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            • Kempes
              ⭐⭐
              • Jan 2009
              • 426
              • Catania
              • Solo setter

              #21
              Concordo con Filippo quanto affermato. E' tuttavia evidente il declino, forse superiore rispetto alle zone libere, nelle aree protette. Per esperienza personale riferisco circa il parco dell'Etna, nel quale dal 1987 la caccia e' del tutto vietata, a parte qualche fenomeno isolato di bracconaggio, le coturnici all' interno sono sempre meno, si alzano spesso soggetti adulti, vecchi, pochi i "pernicani" o quantomeno li trovi per un po poi spariscono. C' entra davvero la caccia? Quello che vedo in aumento sono volpi e rapaci....e tanti pseudo animalisti che nutrono le volpi, ormai quasi domesticizzate, poi vedo discariche a go go...zone abbandonate senza un briciolo di prevenzione anti incendio e tanto altro...ecco la situazione delle cotorne nei parchi. La caccia spregiudicata gioca la sua parte non vi e' dubbio..ma di certo non e' solo questo il problema.
              Quando i cacciatori giunsero in cima al monte di frae e tamerici e i sugheri radi apparve l’aspetto vero della Sicilia, ‘quello nei cui riguardi città barocche ed aranceti non sono che fronzoli trascurabili. L’aspetto di un’aridità ondulante all’infinito, in groppe sopra groppe, sconfortate e irrazionali delle quali la mente non poteva afferrare le linee principali, concepite in una fase delirante della creazione...[:D]

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              • fedro75
                ⭐⭐⭐
                • Nov 2009
                • 2101
                • Palermo
                • pointer

                #22
                Originariamente inviato da oreip
                Caro Giuseppe, in questo argomento non sono intervenuto prima per una semplice motivazione, quanto è stato scritto prima dai nostri conterranei, è da considerare abbastanza veritiero.
                Ti pongo una semplice domanda, negli anni 70/80 si cacciava regolarmente la Coturnice, in ogni luogo e in ogni dove.
                Si incontravano regolarmente le belle brigate di Cotorne, i terreni sono gli stessi di allora, ovvero le montagne delle Madonie, oggi chiuse a qualsiasi forma di attività, dal pascolo alla caccia.
                Considerando e prendendo per buono quanto tu affermi, che in Sicilia vigge solo l'Anarchia (ritengo nei terreni liberi), perchè nei parchi "delle meraviglie" la Coturnice sta scomparendo? Mentre nei terreni aperti dove a tuo dire, ognuno fa quello che crede, regolarmente ogni anno le Coturnici riescono a portare a termine le covate? Perchè i cacciatori eliminano i NOCIVI, in primis il porco a seguire volpe, faina, donnola etc etc....
                I direttori dei parchi che sono degli emeriti incompetenti, o meglio dire sono politici a cui viene garantita una poltrona, che significa soldoni ogni mese. Pensi che a loro può fregare più di tanto, se la Coturnice nelle aree protette è in sofferenza?
                Prova a farti una scarpinata in primavera (senza cane), all'interno del parco delle Madonie, e comincia a contare quante scrofe con a seguito decine di maialini (di tanti coloro) riesci a contare, e quante famiglie di daini vedrai venire fuori dai lecceti, anche i daini hanno le loro colpe, come tu sai la Coturnice si nutre anche di vegetali (erbetta, fiorellini, semi etc etc..), deve contendere il pascolo al daino, e non è poco.
                Rifletti caro Filippo, prima i cacciatori eravamo tanti, e tutti andavamo a caccia di tutto, e la selvaggina era sempre presente.
                Mi fermo e ti saluto.
                Con Amicizia
                piero
                concordo.
                il paradosso è che la chiusura della caccia alla coturnice in realtà ne ha decretato la rovina. non sono stati fatti censimenti e studi per decretare lo stato di "declino "della specie, siccome non si potevano fare per motivi economici si è chiusa e basta...come dire se non possiamo permetterci di curare una malattia diciamo che è incurabile o che non esiste.. Così si è lasciato irrisolto un problema importante, non si è voluto scoperchiare un pentolone bollente e si è lasciato tutto in mano ai furfanti e ai bracconieri.
                A coloro che considerano la coturnice prossima all'estinzione li porterei, ovviamente bendati e senza dispositivi gps..eheheh, in certi luoghi che frequento da sempre, parliamo di zone dove l'attività venatoria è consentita, quindi nè parchi nè riserve... non è raro, ma impegnativo, nel corso di una bella scarpinata di 6/7 ore, incontrare due tre brigate, a volte di 7/8 qualcuna anche di 16/20 individui. quest'anno, da luglio ad oggi, solo in due uscite non ho incontrato (molto probabilmente cani poco allenati e troppo caldo), per il resto (una ventina di uscite) le ho sempre viste e in buon numero. Basta osservare e si capisce il perchè: posti poco accessibili ( no strade in prossimità), buona presenza di mandrie al pascolo con conseguente vegetazione tenuta sotto controllo, scarsa presenza di nocivi e sopratutto suidi... In primavera invece in zone dottoposte a divieto non è raro un una mattinata di 7/8 ore incontrare fino a oltre una ventina di coppie (in un caso ben 27!!!)...però se ci andate adesso credo che di brigate non ne troverete..e perchè? basta guardare il terreno tratturato dai cinghiali e lo capirete da soli. Quest'anno in alcune zone a me care, sono ricomparse in buon numero le coturnici. mi sono chiesto come mai questo rifiorire..le stagioni clementi? meno bracconaggio? ho scoperto che i proprietari dei fondi hanno aderito ad un progetto, no a pesticidi diserbanti e concimi chimici in cambio di finanziamenti.... in vil denaro a volte è più efficace di mille prediche... Altrove invece, con amarezza, ho constatato che le coppie che avevo censito in primavera non hanno dato luogo a "ciuccate" (brigate), se non qualche sporadico pinnicaneddru... nel mio piccolo ho indagato ( e continuo a farlo) c'è un mercato nero alimentato da signori che catturano tutta la brigata con le reti utilizzando richiami vivi, liberando poi i due adulti e qualche pulcino per non perdere la gallina dalle uova d'oro. sto cercando di convincere altri appassionati come me a istituire una taglia su questi signori, perchè chi sa parli, dica qualcosa di utile alla loro identificazione.... Certo se tanti ben pensanti non acquistassero le coppie da lanciare (non so poi con quali risultati) nei propri fondi non ci sarebbe mercato, ma questo si sa...
                La caccia alla coturnice se ben regolamentata sarebbe più che sostenibile, come fino a qualche anno fa ( e non ce ne erano di certo di meno...). Max 2 capi con un tetto massimo di 10 a stagione, cacciabile dal 1 ottobre fino a fine novembre...e poi chi continua gli si troncassero le manine... le cose andrebbero molto ma mooooolto meglio... abbiamo imparato in mille altri casi che rinunciare alla gestione di un problema col proibizionismo è il modo migliore per far esplodere quel problema...
                La coturnice è una specie bellissima, particolare, forte e rustica, non va sprecata nè distrutta, ma gestita. Viva "i prinici!"
                Fedro75
                " NUMQUAM EST TAM MALE SICULIS, QUI ALIQUIS FACETE ET COMMODE DICANT......"

                nemo me impune lacessit

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                • filippo
                  ⭐⭐
                  • Mar 2007
                  • 557
                  • Sicilia.

                  #23
                  A volte pur parlando la stessa lingua si ha difficoltà a capirsi.

                  Si continua a ripetere la stessa litania......""Quelle scampate ai porci, ai veleni, ai bracconieri, ai....a tutto il resto"", vengono protette dai "cacciatori"(alcuni) con il piombo.

                  Il senso di quello che ho scritto precedentemente è questo e nient'altro, non so se sia abbastanza chiaro.

                  Anche io so di alcune brigate in certi luoghi, ma so anche che queste brigate resteranno tali finchè non saranno scoperte dai """cacciatori""", il mio concetto è questo.

                  Quindi punto e a capo.

                  GIUSEPPE.

                  Commenta

                  • liotro
                    ⭐⭐
                    • Jul 2011
                    • 472
                    • catania

                    #24
                    non posso parlare di coturnici in maniera dettagliata, perchè non sono mai stato vocato a questa attività, ma sono certo che nella nostra fantastica regione nulla è dato per certo, tutto è dato al caso, dalle cose più importanti (lavoro, politica, investimenti, gestione dei fondi europei etc..) alle cose che alla stragrande maggioranza della gente sembrano futili come la gestione di una specie selvatica.
                    Come ho spesso detto in altre discussioni, i nostri versmenti, che ogni anno facciamo per potere passeggiare nel deserto, vanno usati per attività assurde, per finanziare, spesso, altri capitoli di spesa della regione o ancora peggio per "allevare" associazioni varie (le mie non sono parole buttate al vento, sono state pubblicate le somme spese in un documento della stessa regione).
                    Il fatto che per me risulta fondamentale è la mancanza di gestione di tutta l'attività venatoria e dell'agricoltura! queste due figure sono strettamente collegate!!
                    ma come sempre in sicilia le cose sono legate al caso, ognuno fa come gli dice il cuore e nel frattempo si estinguono le coturnici così come altre speci!
                    la colpa alla fine di chi è? del cacciatore!!!
                    NO!!! il cacciatore avrà la sua parte di colpa, ma moltri altri, politici e persone pseudo esperti in materia agrovenatoria che danno suggerimenti ai governanti di turno dovranno passarsi la mano sulla coscienza!!
                    Nino beccaccia [:D]

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                    • fedro75
                      ⭐⭐⭐
                      • Nov 2009
                      • 2101
                      • Palermo
                      • pointer

                      #25
                      Originariamente inviato da filippo
                      A volte pur parlando la stessa lingua si ha difficoltà a capirsi.

                      Si continua a ripetere la stessa litania......""Quelle scampate ai porci, ai veleni, ai bracconieri, ai....a tutto il resto"", vengono protette dai "cacciatori"(alcuni) con il piombo.

                      Il senso di quello che ho scritto precedentemente è questo e nient'altro, non so se sia abbastanza chiaro.

                      Anche io so di alcune brigate in certi luoghi, ma so anche che queste brigate resteranno tali finchè non saranno scoperte dai """cacciatori""", il mio concetto è questo.

                      Quindi punto e a capo.

                      GIUSEPPE.
                      Non capisco il senso del tuo discorso. troppo facile e gratuito sparare a zero sui cacciatori. Dimmi la verità, nei tempi in cui era consentito ti consideravi un "pirniciaro" o era solo cacciata occasionale? perchè non so se stiamo parlando della stessa cosa. nelle mie zone è pressochè stabile, in alcuni casi c'è stato un discreto incrementi. una popolazione con un andamento sinusoidale. ha anni di abbondanza cui seguono spesso anni scarsi e viceversa...lo stesso dicasi dei predatori. sai quante volpi sono state uccise in una battuta di "volontari" , una domenica? 28!!! secondo te se non si contengono i nocivi ne trovi più ciuccate? dove si abbandonano i pascoli bradi, dove l'agricoltura viene stravolta, dove la distruzione dell'abitat non viene arginata... che vuoi trovare? dire "quelle scampate al piombo" è un pò semplicistico.... è un animale così adattato e difficile che le sue difese le ha eccome...ovviamente se si parla di mezzi convenzionali. non può di certo difendersi dai richiami, dai laccioli, dai veleni, dalle reti....
                      sai di quanto è sceso il numeri di cacciatori? quest'anno all'antivigilia dell'apertura non c'era uno, dico un cacciatore che rinnovasse il tesserino...eravamo solo in due! ma stiamo scherzando? la questura nell'ultimo anno non ha rinnovato nella mia zona circa 150 pda, mettici quelli che hanno smesso per sopraggiunti limiti di età, quelli che si sono scog....ati e quelli che hanno dovuto rinunciare per motivi economici... mentre prima c'era un casino di gente che andava in montagna ora incontro raramente e pochissime persone... intanto in certe zone le cose peggiorano..me lo spieghi perchè?
                      e quando in certe zone si andava a cotorne, ed erano non pochi a cercarle..le prendevi e la stagione dopo ce ne erano più di prima... nelle mie zone ogni 6/7 stalle ne resta attiva una, in campagna non ci lavora più nessuno, nessuno cerca più le volpi, nè ammazza corvi, donnole e quant'altro... ah certo il piombo, quello è il vero problema!
                      Fedro75
                      " NUMQUAM EST TAM MALE SICULIS, QUI ALIQUIS FACETE ET COMMODE DICANT......"

                      nemo me impune lacessit

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                      • oreip
                        ⭐⭐⭐
                        • Jan 2009
                        • 9055
                        • Santa Flavia (PA)
                        • Pointer " ZICO "

                        #26
                        "il paradosso è che la chiusura della caccia alla coturnice in realtà ne ha decretato la rovina. non sono stati fatti censimenti e studi per decretare lo stato di "declino "della specie, siccome non si potevano fare per motivi economici si è chiusa e basta.."

                        Caro Toti, voglio aggiungere che il problema non è dove trovare i fondi, ma non fare entrare i veri competenti " I CACCIATORI", all'interno del parco delle Madonie. La ragione è semplice; anni addietro si dava la possibilità ai volontari, dietro autorizzazione della Ripartizione Faunistica Venatoria, di eseguire i censimenti dentro il parco delle Madonie con un cane al seguito, bella iniziativa; ti istruivano ti consegnavano dei moduli da riempire e la fotocopia della cartina che comprendeva l'aria da monitorare.
                        Bella esperienza, entusiasmo tantissimo, risultati ZERO.
                        Dove sono finite tutte le carpette con relativi CD carichi di foto? se è andata bene forse in qualche polveroso cassetto. Mi è stato riferito che l' ente parco non ha mai riunito i "tecnici", per valutare i risultati dei censimenti eseguiti " Gratis et amore Dei ", che avrebbero sicuramente scoperchiato qualche pentolone, evidenziando come viene gestito MALAMENTE il parco.
                        Mi pento di non avere mai fatto un backup, delle foto e degli appunti presi in quegli anni.
                        Non essendoci più ruminanti all'interno del parco, vietato il pascolo, (decisione degna di grande saggezza e di cervello sopraffino), le erbe hanno preso il sopravvento, la "disa" (Ampelodesmos Mauritanicus) è alta almeno due metri, i viottoli dove si poteva camminare scomparsi, dove e come si potrà spostare l'intera brigata per trovare nutrimento?????
                        Il nocivo è avvantaggiato per portarsi sulla preda, si potra celare meglio.
                        E come la mettiamo con il dissesto del terreno, provocato dal continuo scavare dei PORCI delle Madonie con il loro grugno, per prelevare un tubero una radice o una lumaca (crastuni), le tartarughe sono scomparse, restano solo gli esemplari vecchi, perchè il loro carapace è largo e grosso e i maiali non riescono a portarlo in bocca per schiacciarlo, si notano i graffi lasciati sul guscio.
                        Pensi veramente che qualcuno abbia voglia di combattere contro i mulini a vento???????? Ormai è troppo tardi, le cattedrali nel deserto restano silenziose al loro nero destino.
                        Con Amicizia
                        piero
                        Homo Homini Lupus
                        "l'uomo è un lupo per l'uomo" (Plauto)

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                        • Ciccio58
                          ⭐⭐⭐
                          • Aug 2008
                          • 3026
                          • palermo
                          • Korthals/orma

                          #27
                          Piero i ruminanti all'interno di alcune zone del parco ci sono ed in eccesso pure, daini a centinaia e tra un pò vedremo che esploderà anche quest'altro problema per i boschi e i pascoli. Ma torniamo alle nostre amiche, giusto per informare chi è ancora convinto della scomparsa del volatile, purtroppo per lui, nonostante incendi e quant'altro devo riferire che questa mattina alle 6,15, ancora buio, mi hanno deliziato con il loro canto mentre in casa era affacendato nelle normali operazioni del doposveglia[fiuu] , al primo canto credevo di essermi sbagliato ma ho cacciato la testa fuori dalla finestra e sono rimasto in attesa e cri crichichi crichi chichi etc.... poi il caos cittadino della gente che si sveglia e delle auto ha coperto tutto! Loro sono li, e io son contento perchè nonostante tutto il ciarlare ci sono [:D]
                          Fedro sei come i babbaluci alle prime acque ti fai vedere:-pr

                          Commenta

                          • Francesco Petrella
                            ⭐⭐⭐
                            • Oct 2006
                            • 4883
                            • L'Aquila, Abruzzo.
                            • Setter inglese

                            #28
                            I Abruzzo abbiamo per anni cacciato coturnici secondo rigidi piani di gestione, solo alcuni cacciatori etc. etc. Quest'anno hanno aperto la coturnice in un solo distretto (praticamente a casa) nel mio atc. Vogliono autorizzare solo 10 cacciatori al prelievo estratti a sorteggio tra i 170 aventi diritto: scommettiamo che sarà la fine delle coturnici....
                            Posta alla beccaccia?
                            No grazie, roba da sfigati

                            Francesco Petrella
                            www.scolopax.it

                            www.scolopaxrusticola.com

                            sigpic



                            We te ne
                            nee te sa
                            (chi salva l'aquila, salva il futuro. Detto navajo)

                            Commenta

                            • fedro75
                              ⭐⭐⭐
                              • Nov 2009
                              • 2101
                              • Palermo
                              • pointer

                              #29
                              Originariamente inviato da oreip
                              "il paradosso è che la chiusura della caccia alla coturnice in realtà ne ha decretato la rovina. non sono stati fatti censimenti e studi per decretare lo stato di "declino "della specie, siccome non si potevano fare per motivi economici si è chiusa e basta.."

                              Caro Toti, voglio aggiungere che il problema non è dove trovare i fondi, ma non fare entrare i veri competenti " I CACCIATORI", all'interno del parco delle Madonie. La ragione è semplice; anni addietro si dava la possibilità ai volontari, dietro autorizzazione della Ripartizione Faunistica Venatoria, di eseguire i censimenti dentro il parco delle Madonie con un cane al seguito, bella iniziativa; ti istruivano ti consegnavano dei moduli da riempire e la fotocopia della cartina che comprendeva l'aria da monitorare.
                              Bella esperienza, entusiasmo tantissimo, risultati ZERO.
                              Dove sono finite tutte le carpette con relativi CD carichi di foto? se è andata bene forse in qualche polveroso cassetto. Mi è stato riferito che l' ente parco non ha mai riunito i "tecnici", per valutare i risultati dei censimenti eseguiti " Gratis et amore Dei ", che avrebbero sicuramente scoperchiato qualche pentolone, evidenziando come viene gestito MALAMENTE il parco.
                              Mi pento di non avere mai fatto un backup, delle foto e degli appunti presi in quegli anni.
                              Non essendoci più ruminanti all'interno del parco, vietato il pascolo, (decisione degna di grande saggezza e di cervello sopraffino), le erbe hanno preso il sopravvento, la "disa" (Ampelodesmos Mauritanicus) è alta almeno due metri, i viottoli dove si poteva camminare scomparsi, dove e come si potrà spostare l'intera brigata per trovare nutrimento?????
                              Il nocivo è avvantaggiato per portarsi sulla preda, si potra celare meglio.
                              E come la mettiamo con il dissesto del terreno, provocato dal continuo scavare dei PORCI delle Madonie con il loro grugno, per prelevare un tubero una radice o una lumaca (crastuni), le tartarughe sono scomparse, restano solo gli esemplari vecchi, perchè il loro carapace è largo e grosso e i maiali non riescono a portarlo in bocca per schiacciarlo, si notano i graffi lasciati sul guscio.
                              Pensi veramente che qualcuno abbia voglia di combattere contro i mulini a vento???????? Ormai è troppo tardi, le cattedrali nel deserto restano silenziose al loro nero destino.
                              Con Amicizia
                              piero
                              tutto vero caro Piero. la zone dove ho trovato che ci sono più coppie infatti è una zona dove i mandriani se ne fottono e cavalli e vacche li portano comunque al pascolo e al contenimento dei cinghiali ci pensano loro con il fai da te e una serie di canazzi simil elefante/molosso.... la differenza c'è e si vede..

                              Originariamente inviato da Ciccio58
                              Piero i ruminanti all'interno di alcune zone del parco ci sono ed in eccesso pure, daini a centinaia e tra un pò vedremo che esploderà anche quest'altro problema per i boschi e i pascoli. Ma torniamo alle nostre amiche, giusto per informare chi è ancora convinto della scomparsa del volatile, purtroppo per lui, nonostante incendi e quant'altro devo riferire che questa mattina alle 6,15, ancora buio, mi hanno deliziato con il loro canto mentre in casa era affacendato nelle normali operazioni del doposveglia[fiuu] , al primo canto credevo di essermi sbagliato ma ho cacciato la testa fuori dalla finestra e sono rimasto in attesa e cri crichichi crichi chichi etc.... poi il caos cittadino della gente che si sveglia e delle auto ha coperto tutto! Loro sono li, e io son contento perchè nonostante tutto il ciarlare ci sono [:D]
                              Fedro sei come i babbaluci alle prime acque ti fai vedere:-pr
                              ehi Cicciuzzo! ben trovato... ;)


                              Originariamente inviato da Francesco Petrella
                              I Abruzzo abbiamo per anni cacciato coturnici secondo rigidi piani di gestione, solo alcuni cacciatori etc. etc. Quest'anno hanno aperto la coturnice in un solo distretto (praticamente a casa) nel mio atc. Vogliono autorizzare solo 10 cacciatori al prelievo estratti a sorteggio tra i 170 aventi diritto: scommettiamo che sarà la fine delle coturnici....
                              se non la fine ma un grossissimo problema di sicuro, puoi metterci la firma!
                              vorrei capire come i burocrati siano in larga parte affetti da miopia o ottusità.... come il progetto per arginare i cinghiali nelle aree protette con le gabbie.... centinaia di migliaia di euro buttati e cinghiali nisba...eliminarli con gente anche disposta a pagare un vaucher no? bell'affare!
                              Fedro75
                              " NUMQUAM EST TAM MALE SICULIS, QUI ALIQUIS FACETE ET COMMODE DICANT......"

                              nemo me impune lacessit

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                              • el ratton
                                ⭐⭐
                                • Sep 2009
                                • 564
                                • Roma

                                #30
                                Originariamente inviato da Francesco Petrella
                                I Abruzzo abbiamo per anni cacciato coturnici secondo rigidi piani di gestione, solo alcuni cacciatori etc. etc. Quest'anno hanno aperto la coturnice in un solo distretto (praticamente a casa) nel mio atc. Vogliono autorizzare solo 10 cacciatori al prelievo estratti a sorteggio tra i 170 aventi diritto: scommettiamo che sarà la fine delle coturnici....
                                Avessero voglia di fare le cose seriamente in favore della coturnice chiuderebbero la caccia al di sopra di una certa quota di altitudine,meglio ancora se fossero istituiti dei comparti di montagna con divieto assoluto di caccia e passati 2/3 anni riaprili con possibilità di prelevare solamente una quota degli interessi del capitale.Ovviamente la riapertura dovrebbe prevedere un rigido controllo per evitare mattanze come quella ad esempio della riapertura del "Cefalone"negli anni 1995/1997 (non mi ricordo a memoria l'anno precise non ho gli appunti sottomano)

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