Abbiate pazienza di queste mie deliranti righe , ma voglio rendervi partecipi di una mia riflessione . La mia prima licenza e' del 1983 , a quel tempo chi si dedicava alla caccia alla beccaccia erano 2 , 3 , forse 4 in un paese . Rarissimi erano coloro che andavano nella allora lontanissima Iugoslavia , ora , a due passi , l' odierna Croazia . Qualche pagina romantica a lei dedicata si leggeva su' Diana , ma e forse qui' traspare la mia mania di nostalgico , non con l' enfasi di oggi , bensi' con una leggera poesia . Ora chi non va' a beccacce e' un cacciatore di serie C , si parte e pure in molti , in tutti i periodi dell' anno ed in ogni angolo del nostro pianeta , a breve ci saranno voli anche nei pianeti vicini ... E si uccide badando al peso della carne e non piu' alla leggerezza delle sue piume che riescono a fermare il cuore di chi veramente la ama col loro PLAPLAPLA . Ma non solo , il vero peccato mortale commesso da noi ITALIANI e' che abbiamo armato anche altri fucili di uccisori di Beccacce , ovvero quei furbi locali che , su' nostra rischiesta , ammazzano moltissime Beccacce per i nostri portafogli . Muoiono come in un mattatoio , senza che gli vengano poi lisciate le penne , ne' ammirate come meritano e non ci si soffermano neanche un secondo ad ammirare i loro occhi , grandi e neri , che ci guardano intensi , tanto da pensare ad un loro monito . Per il vero Beccacciaio la regina e' un fiore che non andrebbe mai raccolto tanto volte nello stesso giorno e quando raccoglie quella foglia morta che prese vita alzandosi da terra in un suo ultimo volo , si commuove . E' morta , pensa , ma volera' per sempre nel suo cuore .....
Quanti ora di questi moderni cacciatori di Beccacce sono cosi' ?
Credo che la Beccaccia , riservata e crepuscolare come e' , se potesse parlarci , ci direbbe di farle un po' meno reclame ....
Roberto Veronese
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