Il fronte ambientalista e Convegno Cinghiale

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  • Mattone
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    • Jul 2014
    • 1873
    • Ungheria

    #1

    Il fronte ambientalista e Convegno Cinghiale

    Leggendo l'interessantissimo articolo linkato sul post dei Lupi, mi sembrerebbe utile una sezione dedicata a quelli con cui ci si deve confrontare, ''ambientalisti'', wwf, anticaccia, animalisti.
    Vi propongo un esempio fresco fresco.
    Riceviamo e pubblichiamo Domani si chiuderà la stagione venatoria 2020/2021. Anche quest'anno il bilancio non può che definirsi negativo. Unica novità. Domani si chiude la stagione della caccia. Wwf e ambientalisti contro la lobby dei cacciatori. Sardegna, Campania, Lombardia, Toscana e Calabria le regioni più omicide umiliate dai Tribunali

    ''La pandemia in corso ha inoltre confermato quanto sia forte l’influenza che il mondo venatorio ha sulla politica. Molte regioni “arancioni”, hanno infatti autorizzato gli spostamenti dei cacciatori anche oltre i confini comunali, per esercitare la caccia anche in forma collettiva. Questi provvedimenti, in contrasto con i DPCM emanati dal Governo per arginare la pandemia in corso, hanno creato vere e proprie disparità di trattamento tra “normali” cittadini, costretti a rimanere a casa e cacciatori, lasciati liberi di muoversi mettendo a rischio la salute di tutti.

    Per questa ragione nel mese di dicembre, WWF, Lipu, Lav e Enpa hanno inviato al Governo una formale richiesta di impugnazione delle ordinanze di Toscana, Calabria, Abruzzo e Lombardia, che, seguite da altre regioni, hanno aggirato le restrizioni in vigore con la infondata motivazione di un presunto “stato di necessità per conseguire l’equilibrio faunistico-venatorio, limitare i danni alle colture e il potenziale pericolo per la pubblica incolumità”, dimenticando, però, che la caccia è un’attività ludica il cui esercizio spesso contrasta con le esigenze di tutela degli agricoltori e con la gestione faunistica che la legge affida allo Stato e non a privati cittadini. La strumentalità di questi atti è stata resa ancor più evidente dal fatto che con questa motivazione si è autorizzato l’esercizio delle caccia anche, per esempio, agli uccelli migratori o agli uccelli acquatici che di certo non determinano danni o pericoli per l’incolumità pubblica.

    Con la stessa motivazione è stata autorizzata la caccia ai cinghiali in braccata che però, oltre a rendere di fatto impossibile il rispetto delle norme anti-covid, ha effetti assolutamente deleteri sul controllo della specie, le cui popolazioni finiscono anzi per aumentare a causa dell’attività venatoria, come recentemente ribadito da ISPRA in un parere rilasciato sul calendario venatorio della Regione Abruzzo in coerenza con numerosissime pubblicazioni scientifiche in materia.''

    E inoltre aggiungo questo convegno sul cinghiale. Contiene anche informazioni interessanti, ma non si può fare a meno di notare molti confronti decisamente partigiani e molte contraddizioni.
    [VIDEO]https://www.youtube.com/watch?v=24WydqO3vJ0[/VIDEO]
    Hatz und Gejaid ist edel Freud
  • harris77
    • Nov 2017
    • 162
    • Val Trompia (BS)
    • Espagnol Breton 1 Segugio Maremmano 2

    #2
    Sinceramente a me sembra che sia in zona rossa che arancio(seconda ondata pandemica), gli unici che sono stati relegati in casa, fino al decreti regionali, siano stati gli onesti cacciatori e non i "normali" cittadini, che con la scusa ti attività sportiva, scorrazzavano in lunghe carovane, magari con cani non al guinzaglio e tutti ben "smascherati"

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