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Buonasera a tutti.
È un po' di tempo che se ne parla. La persona che ha avuto l'idea è un cacciatore, nonché al momento europarlamentare, che si è sempre speso col massimo impegno per la causa venatoria, soprattutto nella sua regione, il Veneto, ed ora a Strasburgo.
L'intento non è quello di creare un' altra AV, ma unire in una sola voce le istanze del mondo rurale, per aumentare il potere contrattuale e far sentire maggiormente la propria voce.
Qui troverete le informazioni. http://www.associazioneculturarurale.it/.
Ne avete sentito parlare? Vi siete fatti un idea sull'utilità di tale progetto?
E' da un po di tempo che seguo quest'iniziativa, per me è meritevole di appoggio da parte nostra, è fatta da gente che non si fa mettere i piedi in testa e si batte per i valori del mondo venatorio e rurale, sono futuristici senza dimenticare le nostre tradizioni, politicamente mi vedo affine al suo fondatore e sinceramente spero che abbia un buon successo e che le associazioni non dirottino i propri associati contro questo movimento in cui vedo una ventata d'aria fresca contrapposta ai carrozzoni obsoleti delle nostre associazioni che cambiano bandiera a seconda del vento.
forse l'ho anche scritto qui, e diverse volte.
La tanto proclamata, unità delle AAVV , al di la che è impossibile, non è la panacea contro tutti i mali. Abbiamo bisogno di alleati, e gli alleati sono tutti coloro che per motivi personali, ideologici, economici, sociali, condividono e/o necessitano e/o beneficiano del "sistema" caccia.
Solo così passando da 700.000 voti (1 mln e 400, comprese le mogli[:D]) , diventiamo un bacino di utenza almeno quadruplicato!
E capperi se poi non possiamo sederci anche noi al tavolo, con la lista dei desideri .......
Mi piace, ma il fatto che, mi sembra, a capo ci sia un presidente, di una AAVV, se non ho capito male, partiamo già col piede sinistro, o perlomeno il rischio di "giochini di potere" è consistente.
Vediamo...
---------- Messaggio inserito alle 11:00 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:44 AM ----------
mmm..... a leggere bene, il passo a diventare l'ennesima associazione riconosciuta, è breve.
Vediamo, sarebbe bello approfondire maggiormente.
La mia vita è un bosco, il mio cane al mio fianco, un fucile in spalla
Ci possiamo assolutamente fidare di questa iniziativa dell'europarlamentare Sergio Berlato, politico di lungo corso che si è sempre battuto strenuamente più di tutti in Italia per la difesa della caccia ... Sarebbe una manna se ce ne fossero ancora altri come lui .
Per me è un'iniziativa lodevole, l'ideale (ai fini di successo e diffusione) sarebbe stato se fosse nata senza componenti di schieramento politico: siamo tanti e la pensiamo diversamente. Se viene accostata ad un movimento politico, di conseguenza non potrà riunire i molti che appoggiano tendenze molto diverse. Perché tanti di noi, col voto politico, hanno molti interessi da tutelare/favorire ben prima della caccia (se si presentasse il Partito dei Cacciatori alle politiche, non prenderebbe i voti di chiunque abbia la licenza. Perché un commerciante prima è commerciante e poi cacciatore, un imprenditore è prima imprenditore e poi cacciatore, un impiegato è prima impiegato e poi cacciatore, ecc ecc).
L'alternativa è evidenziare BENE ed in maniera EFFICACE che il pensiero politico, per come comunemente inteso, è FUORI dall'associazione e che si intavolano collaborazioni proattive con qualsiasi schieramento sia presente sul territorio, col fine di tutelare gli interessi della cultura rurale.
Facile a dirsi, meno a dimostrarlo.
Vediamo! Speriamo! Sarebbe bello contare qualcosa quando si decide su argomenti che ci riguardano ;)
Per me è un'iniziativa lodevole, l'ideale (ai fini di successo e diffusione) sarebbe stato se fosse nata senza componenti di schieramento politico: siamo tanti e la pensiamo diversamente. Se viene accostata ad un movimento politico, di conseguenza non potrà riunire i molti che appoggiano tendenze molto diverse. Perché tanti di noi, col voto politico, hanno molti interessi da tutelare/favorire ben prima della caccia (se si presentasse il Partito dei Cacciatori alle politiche, non prenderebbe i voti di chiunque abbia la licenza. Perché un commerciante prima è commerciante e poi cacciatore, un imprenditore è prima imprenditore e poi cacciatore, un impiegato è prima impiegato e poi cacciatore, ecc ecc).
L'alternativa è evidenziare BENE ed in maniera EFFICACE che il pensiero politico, per come comunemente inteso, è FUORI dall'associazione e che si intavolano collaborazioni proattive con qualsiasi schieramento sia presente sul territorio, col fine di tutelare gli interessi della cultura rurale.
Facile a dirsi, meno a dimostrarlo.
Vediamo! Speriamo! Sarebbe bello contare qualcosa quando si decide su argomenti che ci riguardano ;)
Si, sono abbastanza d'accordo. Più che altro mi stona un po che ci sia un presidente di AAA VV come presidente dell'associazione ....
Però come hanno detto altri del forum, diamogli fiducia. Io per lo meno gliela do. E non perchè Berlato potrebbe anche rappresentare, o no, le mie idee politiche, ma perchè sono certo e lo dico da tempo, che solo muovendoci all'attacco, potremo vivere e non sopravvivere, e più si è meglio è. In guerra il "pochi ma buoni" non è l'arma giusta.
E soprattutto perchè se continuiamo a raccontarcelo sempre e solo tra di noi che siamo bravi, buoni, sostenitori dell'ambiente, con la fedina penale candida come la neve, diamo solo aria ai denti...... se invece la cassa mediatica si amplia, ne possiamo decisamente trovare beneficio.
Facciamo un piccolo ragionamento, di chi direttamente e/o indirettamente possono avere nella caccia un beneficio o un utile, categorie dell'associazione:
Agricoltori : Prevenzione danni alle colture, contenimento opportunisti, incentivi sulle produzioni agricole
Ristorazione : Materie prime animali sicure e certificate.
Artigiani : del pellame, del tessile, calzaturiero
Industria e terziario : Pet food, collari e tracciamento, industria armiera, metallurgica, turismo venatorio
Dimentico sicuramento qualcosa.....
Non so in quanti "non cacciatori" e/o indifferenti alla caccia, sanno che giro del fumo c'è dietro alla caccia......[fiuu]
La mia vita è un bosco, il mio cane al mio fianco, un fucile in spalla
La caccia ogni anno muove centinaia di migliaia di euro, oltre alle categorie menzionate da Tex c'è l'indotto del settore armiero: oltre alle fabbriche che producono le armi ci sono le ditte che producono le cartucce nei cui stabilimenti lavorano molte persone, ci sono i trasporti, se parte un camion da Milano per portare le cartucce a Foggia ci sono almeno 2 autisti alla guida, ci sono almeno 3 fermate per fare gasolio e ad ogni fermata c'è una sosta in autogrill per un caffè, si paga l'autostrada, sono soldi che girano...quante spedizioni ci sono in un anno?
Normalmente il cacciatore ogni tanto va pure al piattello...altro indotto dove c'è un mondo lavorativo dietro...dalla ditta che produce i piattelli al bar annesso al campo di tiro;
La cinofilia venatoria e sportiva muove un sacco di soldi partendo dagli allevatori passando per i proprietari dei cani, gli addestratori e le gare...
Insomma c'è gente con col settore venatorio ci campa tutto l'anno...
Avete mai pensato che nelle valli dove si alleva il pesce ed è permesso avere l'AFV durante la stagione di caccia a fine anno il ricavo dell'AFV supera quello dell'allevamento stesso?
La caccia è un mondo economico che fa reddito e fa girare un sacco di soldi.
Ora che Berlato sia un esponente del centro destro è chiaro a tutti, può piacere o meno, ma fin ora è l'unico che prende la faccenda sul serio e sta mettendo insieme tutto ciò che è la caccia e tutto ciò che gira attorno, fa muro contro l'ariete del fronte animalambientalista odierno e lo fa con le loro stesse armi ossia il settore mediatico che è quello che muove le masse e le idee da una parte all'altra, secondo me ha preso la strada giusta e bisogna dargli fiducia e bisogna essere tutti uniti!
Ecco dal vivo Sergio Berlato da intervista durante Hit Show effettuata dal direttore di Armi e Tiro : ..............[VIDEO]https://www.youtube.com/watch?v=83pnPSSQzPY[/VIDEO]
Ho seguito questa iniziativa ed è stata messa in piedi molto bene ed è nata per il bene della caccia e di tutto il mondo rurale... Non siamo mai stati uniti , purtroppo però non sarà facile farlo capire ai nostri dirigenti che sono molto spesso e in molti casi legati fortemente alla politica... C e bisogno che tutti i cacciatori aderiscano e partecipino attivamente e soprattutto facciano aderire anche i conoscenti non cacciatori ma del mondo rurale... A mio avviso è una buona iniziativa bisogna cercare di essere positivi e Dar fiducia a chi almeno prova a fare qualcosa mettendoci la faccia...
Anche questa esperienza, che sembrava nata con il buon proposito di riavvicinare anche le aavv, si stà rivelando quella che è: una nuova lotta fratricida, a scapito di tutti i cacciatori.
Chissà che finaccia faremo....
Con il presente post chiedo, ai colleghi forum misti, se esiste una associazione che oltre a organizzare gli associati di coloro che cacciano prevalentemente...
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