In molti anni che seguo il forum, ho sempre fatto e seguito post tecnici, ma stasera volevo esporre a voi un post diverso, in un periodo che la caccia è sempre più sotto attacco, da gente superficiale e ignorante.
Vado a caccia alla migratoria, tordi e colombacci, in un crinale boscoso con sprazzi di prato dove, fino a vent'anni fa, vi erano 4-5 postazioni fatte di cespugli, ben curate. Per prendere il posto in una di queste postazioni,si andava alle 3 di notte, altrimenti si rischiava di trovare il tutto esaurito. Il passo è sempre stato buono, finché sulla collina davanti, a circa 15 km in linea d'aria, hanno messo le ecologissime pale eoliche... sarà un caso? Mah. Ad ogni modo, ancora oggi mi alzo alle 3 e vado a prendermi il posto, nonostante non venga più nessuno e le postazioni siano diventate cespugli giganteschi o addirittura alberi. Vado là nel cuore della notte, guardo le luci lontane della città e, intanto, ascolto il canto degli allocchi che mi ronzano intorno. Agitato come un bambino, mi agito ancora di più se ogni tanto sento qualche zip di un tordo nel buio del bosco. Nel frattempo, per fare passare il tempo, mi prendo un po'di caffè dal mio thermos e mi accendo un toscano ( o la pipa, dipende dalla giornata). Fantastico su tutti gli uccelli di tutte le specie che vedrò alla luce del giorno. Ogni tanto passa una macchina dalla strada in lontananza e mi chiedo sempre se sia qualche vecchio cacciatore che viene a prendersi il posto oppure un giovanotto di ritorno dalla discoteca. Mentre fumo, nel buio pesto, mi guardo una ad una le cartucce nella cartuccera (comprata da mio padre in una macelleria in paese che teneva anche articoli da caccia nei primi anni 90), con la luce del telefono. Cartuccera che sembra di Arlecchino, dalla moltitudine di colori dei bossoli, per la maggior parte di cartone di 50 anni fa, ricaricati a nuovo. Generalmente, plastica o cartone, utilizzo sempre cartuce Massimo degli anni 90, per una questione di ricordi più che di prestazioni. Quando viene il giorno, attendo con impazienza l'inizio del passo. I primi a svegliarsi, con ancora buio, sono i pettirossi che si avvicinano incuriositi. Poi è la volta dei merli e dei primi fringuelli, poi finalmente, dei tordi. Mi dà tristezza vedere che sono solo in un posto del genere, tuttavia ci vuole poco a capirlo: ormai passano col contagocce. A fine mattinata, anche se va male e non prendo nulla, sono contento lo stesso, ho mantenuto vivi i ricordi di quando ero piccolo e ho passato una bella giornata, magari mangiando del formaggio e del salame con gli amici incontrati sulla strada del rientro a casa.
Girando i soliti posti, dove mi portava mio padre da bambino, mi rendo conto che i boschi sono sempre meno, i prati spariti a favore delle colture, case e lottizzazioni ovunque... E sarei io cacciatore a distruggere la natura?
Detto ciò, non mi piace per niente quello che si legge in giro. Non ci sto che mi diano dell' assassino o del poco di buono, del delinquente. Da gente che non sa nemmeno la differenza tra una cornacchia e un fringuello. Per me possono sbraitare quanto vogliono ma, mentre loro dormono, io sarò nella mia postazione col mio toscano in bocca ad ascoltare gli allocchi.
Cordialità
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