Cos'è per me la caccia

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  • mbgigante
    ⭐⭐⭐
    • Nov 2011
    • 1023
    • Verona

    #1

    Cos'è per me la caccia

    Buonasera a tutti.
    In molti anni che seguo il forum, ho sempre fatto e seguito post tecnici, ma stasera volevo esporre a voi un post diverso, in un periodo che la caccia è sempre più sotto attacco, da gente superficiale e ignorante.

    Vado a caccia alla migratoria, tordi e colombacci, in un crinale boscoso con sprazzi di prato dove, fino a vent'anni fa, vi erano 4-5 postazioni fatte di cespugli, ben curate. Per prendere il posto in una di queste postazioni,si andava alle 3 di notte, altrimenti si rischiava di trovare il tutto esaurito. Il passo è sempre stato buono, finché sulla collina davanti, a circa 15 km in linea d'aria, hanno messo le ecologissime pale eoliche... sarà un caso? Mah. Ad ogni modo, ancora oggi mi alzo alle 3 e vado a prendermi il posto, nonostante non venga più nessuno e le postazioni siano diventate cespugli giganteschi o addirittura alberi. Vado là nel cuore della notte, guardo le luci lontane della città e, intanto, ascolto il canto degli allocchi che mi ronzano intorno. Agitato come un bambino, mi agito ancora di più se ogni tanto sento qualche zip di un tordo nel buio del bosco. Nel frattempo, per fare passare il tempo, mi prendo un po'di caffè dal mio thermos e mi accendo un toscano ( o la pipa, dipende dalla giornata). Fantastico su tutti gli uccelli di tutte le specie che vedrò alla luce del giorno. Ogni tanto passa una macchina dalla strada in lontananza e mi chiedo sempre se sia qualche vecchio cacciatore che viene a prendersi il posto oppure un giovanotto di ritorno dalla discoteca. Mentre fumo, nel buio pesto, mi guardo una ad una le cartucce nella cartuccera (comprata da mio padre in una macelleria in paese che teneva anche articoli da caccia nei primi anni 90), con la luce del telefono. Cartuccera che sembra di Arlecchino, dalla moltitudine di colori dei bossoli, per la maggior parte di cartone di 50 anni fa, ricaricati a nuovo. Generalmente, plastica o cartone, utilizzo sempre cartuce Massimo degli anni 90, per una questione di ricordi più che di prestazioni. Quando viene il giorno, attendo con impazienza l'inizio del passo. I primi a svegliarsi, con ancora buio, sono i pettirossi che si avvicinano incuriositi. Poi è la volta dei merli e dei primi fringuelli, poi finalmente, dei tordi. Mi dà tristezza vedere che sono solo in un posto del genere, tuttavia ci vuole poco a capirlo: ormai passano col contagocce. A fine mattinata, anche se va male e non prendo nulla, sono contento lo stesso, ho mantenuto vivi i ricordi di quando ero piccolo e ho passato una bella giornata, magari mangiando del formaggio e del salame con gli amici incontrati sulla strada del rientro a casa.

    Girando i soliti posti, dove mi portava mio padre da bambino, mi rendo conto che i boschi sono sempre meno, i prati spariti a favore delle colture, case e lottizzazioni ovunque... E sarei io cacciatore a distruggere la natura?

    Detto ciò, non mi piace per niente quello che si legge in giro. Non ci sto che mi diano dell' assassino o del poco di buono, del delinquente. Da gente che non sa nemmeno la differenza tra una cornacchia e un fringuello. Per me possono sbraitare quanto vogliono ma, mentre loro dormono, io sarò nella mia postazione col mio toscano in bocca ad ascoltare gli allocchi.

    Cordialità
  • forgix
    ⭐⭐
    • Oct 2017
    • 346
    • Caserta

    #2
    Le sensazioni che ispirano la nostra passione sono indescrivibili.

    Inviato dal mio Redmi 5 Plus utilizzando Tapatalk

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    • iago 77
      ⭐⭐⭐
      • Feb 2012
      • 1958
      • ischia
      • bracco ungherese

      #3
      Caro MB grazie per questa carrellata di ricordi mi ci ritrovo in tutto.... Solo che da quando mi sono sposato la nottata non la faccio più....vado un po'più tardi....ma poco prima dell'alba sono lì....da noi se manutieni la postazione difficilmente viene qualcuno a soffiartela....sanno che lì ci sei tu e passano appresso....i vantaggi dei piccoli centri.....poi dal toscano in poi i gesti sono gli stessi....

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      • pippo46
        ⭐⭐
        • Aug 2012
        • 447
        • potenza

        #4
        Una descrizione di stati d'animo di un vero cacciatore.
        Ogni mattina si alzano un furbo e un coglione.
        Se si incontrano l'affare è fatto. Waltere (gigiproietti)

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        • Seagate
          ⭐⭐⭐
          • Feb 2018
          • 1308
          • La Spezia

          #5
          Meno male che ci è rimasto il lato romantico della caccia...il prima... perché il durante ormai è andato...con o senza pale eoliche... accontentiamoci che in tanti non sanno neanche cosa sia...

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          • Oizirbaf
            Moderatore Buona Forchetta
            • Nov 2014
            • 2095
            • Milano

            #6
            che dire Mbgigante...
            io ci scrivo anche poesie.
            A caccia

            La foresta brinata del mattino,
            Il gemere del ghiaccio sotto i passi lievi ed accorti…
            Unico suono avverso il bramito lontano di sfida del cervo …
            e l’ansimare pesante, senza parola per non guastare l’incanto di un momento a lungo sognato
            con occhi socchiusi ed orecchi tesi, avidi sempre di un silenzio promesso ed atteso.

            [:-golf]
            "...Apri la mente a quel ch'io ti paleso
            e fermalvi entro; ché non fa scienza,
            sanza lo ritenere, avere inteso..."

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            • Loris
              ⭐⭐⭐
              • Nov 2008
              • 1876
              • Verona
              • coker spaniel inglese

              #7
              Ieri assieme ad un mio cugino ci siamo recati in una zona che non frequentavamo da qualche anno, posto stupendo dove si poteva attendere l'alba col cuore intriso di curiosità, di speranza di un buon passo e comunque felici anche se nulla si cacciava; era bello ascoltare il canto degli uccelli mattinieri...la civetta non mancava mai. Ebbene, mi accingo a percorrere uno strerrato quando penso di aver sbagliato strada. Case a destra, a sinistra ed un lungo capannone...del vecchio era rimasto solo un campo di mais da poco tagliato. Cerchiamo comunqe una postazione alla dovuta distanza dagli abitati e dalla strada con l'illusione di vedere qualche colombaccio..nulla di nulla fino alle ore 8.30 quando sopraggiunge un trattore che trainava una mega botte e sparge liquame(urina di suino) nell'unico campo appena tagliato a mais. Un fetido odore che ci costringe a scappare di volata. Era un posto meraviglioso...nella mia provincia oramai è quasi impossibile esercitare la caccia. Ci siamo fermati presso una vecchia osteria e parlando dei tempi passati è giunto il mezzogiorno. La mia preapertura.

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              • Tordo61
                Ho rotto il silenzio
                • Sep 2018
                • 30
                • Livorno
                • Springer

                #8
                MB potrei farti un copia e incolla di quello che hai scritto, sono emozioni che ha un vero Cacciatore che Solo Noi sappiamo percepire queste sfumature che la madre natura ci regala, ottimo racconto.
                PS anche io fumo il sigaro dà buon toscano
                Saluti a tutti

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                • Pizzamen
                  • Sep 2020
                  • 157
                  • Sestri levante
                  • Setter inglese Springer spaniel

                  #9
                  Complimenti mb belle parole. Emozioni che solo noi possiamo capiree

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                  • Max54
                    ⭐⭐⭐
                    • Oct 2020
                    • 1682
                    • sora
                    • Spinone Italiano

                    #10
                    La caccia è una grande pianura fradicia d'acqua, fossi e canali pieni, sotto il cielo plumbeo di fine novembre,cani irsuti e poderosi che incuranti della pioggia ,fine e costante, arano la pianura, il bacio di un beccaccino nel vento, un ciuffo di anatre in lontananza, che segui con lo sguardo cercando di intuire dove andarle a ribattere,il frullo del vecchio gallo dalla siepe che costeggia la stoppia di mais parzialmente allagata,un beccaccia fermata nella pioppeta,il fumo del toscano, che solo uno zippo riesce ad accendere in quelle condizioni,che usi per interrogare il vento per guidare i cani a vento buono per fermare quel branchetto di beccaccini che hai visto buttarsi in pastura a prima mattina, armi robuste e senza fronzoli, cartucce potenti e stabili, finche' ne avro' sara' cosi'.

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                    • flou
                      ⭐⭐⭐
                      • Mar 2016
                      • 5993
                      • roma
                      • setter LARA

                      #11
                      Il posto che frequentavo e dove anche io "facevo pazzie" non dormendo per prender il capanno e' ormai zona vietata essendo Parco. Alla faccia delle belle giornate/ nottate passate bene con amici, anche se a volte non tiravamo una botta !!!!!!!!!
                      Ti ringrazio MB per le tue bellissime parole, stupenda poesia[:-golf]

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                      • Livia1968
                        Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
                        • Apr 2019
                        • 6136
                        • Guidonia Montecelio (Roma)
                        • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

                        #12
                        La caccia è svegliarsi col buio ,vestirsi con gli indumenti che hai accuratamente preparato la sera prima, poche ore fà in verità, e sperando di non aver tralasciato nulla, uscire con lo zaino, caricare i cani e scaldarti al tepore del loro fiato, sapendo che per un po' ,sarà l’unica cosa calda che raggiungerà il tuo corpo. Incamminarsi sapendo che per i prossimi 10 minuti ,maledirai quella scelta, sapendo che gelerai e poi suderai, combatterai con i rovi che ti si infilano nei capelli perché ti accorgerai di aver lasciato il cappello in macchina, ti parrà eterno il tempo che trascorrerai arrancando per cercar di star dietro ai cani e poi………la vedrai in ferma….e lì dimenticherai il fango,il sudore, la fatica e penserai solo a lei, al momento in cui dovrai sapere quando sparare perché questa volta, SIIII, la devi rendere felice e le dovrai abbattere la sua preda! Se lo merita!!
                        …..e poi la gioia di sedersi a tavola per brindare alla magnifica giornata con conseguente dispersione di calorie che ti hanno concesso di poterti ingozzare senza sensi di colpa e ridere dei racconti della cacciata, sapendo quanto essi siano rivisti e corretti, ma a chi importa ?!!
                        "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

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                        • lacopo giuseppe
                          ⭐⭐⭐
                          • Oct 2014
                          • 5614
                          • roma
                          • setter

                          #13
                          Originariamente inviato da Max54
                          La caccia è una grande pianura fradicia d'acqua, fossi e canali pieni, sotto il cielo plumbeo di fine novembre,cani irsuti e poderosi che incuranti della pioggia ,fine e costante, arano la pianura, il bacio di un beccaccino nel vento, un ciuffo di anatre in lontananza, che segui con lo sguardo cercando di intuire dove andarle a ribattere,il frullo del vecchio gallo dalla siepe che costeggia la stoppia di mais parzialmente allagata,un beccaccia fermata nella pioppeta,il fumo del toscano, che solo uno zippo riesce ad accendere in quelle condizioni,che usi per interrogare il vento per guidare i cani a vento buono per fermare quel branchetto di beccaccini che hai visto buttarsi in pastura a prima mattina, armi robuste e senza fronzoli, cartucce potenti e stabili, finche' ne avro' sara' cosi'.
                          Si anch’io la caccia lo vissuta così, invece delle pianure allagate c’erano montagne da scalare magari con poca neve ma tanto ghiaccio anzi più che ghiaccio molti stallattiti , il gallo che io andavo a cercare era il vecchio cotorno e difficilmente quando si librava nella nebbia per buttarsi nei precipizi faceva avvertire il suo frullo , ricordo di una crema che massaggiavo sulla schiena di mia nonna era x la sciatica, quando la massaggiavo mi lasciava le mani bollenti , io da giovane come ero la avevo potenziata con del peperoncino ultra potente, era il mio segreto x non sentire le mani gelate . Oggi x fortuna quelle montagne sono parchi, fortuna nel senso che io sono andato a caccia sempre da solo, finché una mattina a correre dietro a una beccaccia mi si è spezzata una gamba ,la mia fortuna è stata che è potuta intervenire la protezione civile a tirarmi fuori dalla brutta situazione. Nonostante tutto ancora vado a caccia da solo, non in quei posti. Speriamo di non far brindare gli anti caccia.

                          La caccia è sempre domani

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                          • Loris
                            ⭐⭐⭐
                            • Nov 2008
                            • 1876
                            • Verona
                            • coker spaniel inglese

                            #14
                            Mi capita ancora oggi di sognare le meravigliose giornate che vivevo in campagna dagli zii, iper appassionati di caccia, in prossimità della stagione venatoria. Abitavo in città ma tutte le mie vacanze, frequentavo le superiori, le trascorrevo in campagna sul lago di garda. Si parlava di caccia praticamente sempre, io ascoltavo cercando di apprendere il più possibile gli insegnamenti del mio amato nonno e zii...cani, selvaggina, ricarica munizioni ecc.. Con lo sparo ero già abbastanza esperto..ho cominciato ad otto anni ad imbracciare la doppietta del nonno una Fiat lario cal. 12. In prossimità dell'apertura faticavo a prendere sonno; i miei pensieri erano tutti per la grande passione, poi i canini avvertendo l'avvicinarsi dell'apertura cominciavano di prima mattina a farsi sentire con gemiti e piccoli abbai. Ci si alzava ancora al buio per ascoltare il meraviglioso risveglio della campagna, del lago...momenti indimenticabili quelli che precedevano il grande evento. Imbracciavo la doppietta e provavo a puntare, poi controllavo la cartuccera che nella parte destra conteneva le corazzate, le soppesavo, ricordo che erano caricate con la non più trovabile JK6 mentre quelle per quaglie si caricavano con l'Acapnia. La notte precedente l'inizio caccia mi coricavo molto presto per essere in forma ma difficilmente chiudevo occhio. Andavo allora sotto il portico ad abbracciare i tre splendidi cockerini che pure erano svegli e non stavano più nella pelle.
                            Mio zio si incavolava perchè mi alzano in pena notte ma pure lui non dormiva. Prima della partenza una sostanziosa colazione (uovo crudo / caffe mescato al vino ecc.) che se lo prendo oggi mi scoppia lo stomaco, poi via: si cominciava a cacciare nella campagna degli zii..i primi quagliastroni e poi una lepre che mi parte da un medicaio..una fucilata di stocco e Dio a voluto che l'ho centrata..non esistono parole per l'emozione che provai, eppoi la cresciuta condiderazione che avevo acquisito..ne parlai per mesi anche a scuola tant'è che il mio insegnante di italiano mi chiese come mai in un tema, non ricordo bene il titolo, manzionai seppur con discrezione l'evento del primo giorno di caccia.. ricordo che mi disse: non è che per caso ti piace la caccia! Risposi che ero già in possesso della licenza e che la praticavo in compagnia dei miei cari parenti. Cosi piccolo rispose lui. Il mio babbo, non cacciatore, ci raggiugeva in campagna e spesso portava le lepri e scattava foto. A mezzogiorno tutti a tavola e di cosa si parlava...! Breve sosta e ripartenza con sempre il babbo come portatore di un fiasco di vino ed una sostanziosa merenda. Che tempi, che bei ricordi....in quei posti non c'è più un angolo cacciabile, eppoi non si respira più l'aria magica di allora. Io comunque persevero, perchè la caccia, i miei meravigliosi cani, sono sempre stati al centro della mia vita.
                            Ultima modifica Loris; 05-09-21, 15:44. Motivo: errore grammaticale

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                            • Gianni58
                              ⭐⭐
                              • Jul 2018
                              • 274
                              • Palmi (RC)
                              • Lagotti: Maia e Rino

                              #15
                              Arcana passione


                              S'alza presto il cacciatore, ancor prima dell'alba
                              E ancor prima di lui s'alza e guaisce il cane

                              Quanto camminar, quanto sudore,
                              quanta stanchezza e il pungicar dei rovi

                              Atavico istinto che dona emozione
                              che spinge il passo e cancella il dolore

                              Come spiegar così tanta passione?
                              E' come al cieco spiegare il colore!

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