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Oggi per andare a caccia moderatamente tranquilli occorrono studi, dati e statistiche da fornire agli uffici regionali che redigono il calendario da contrapporre se mai a quelli dell'Ispra. Fidc, tanto per dirne una, questi dati li ha perché, invece di fare gli spot con il tossico, ha degli uffici studi che si occupano di questo. E tutta l'assistenza legale necessaria. Poi, come ha scritto qualcuno, occorre anche un appoggio politico che il più delle volte manca. Fossimo nel 1981 o in seconda elementare basterebbero forse le foto con il tossico o le siringhe nel filetto (che pensavo fossero passate di moda nei primi anni 90), adesso serve molto di più e le associazioni storiche lo hanno. Sono il primo a criticare, da suo iscritto, Fidc. Ma se devo scegliere tra gli uffici studi e le pubblicità da asilo, scelgo i primi. Tra i fatti e le favole, a 47 anni suonati, so cosa scegliere
Buonasera. Queste sono considerazioni e riflessioni legittime e rispettabilissime ma non giustificano, a mio avviso, la richiesta della Libera Caccia di escluderci dalle trattative prossime venture che si terranno in Regione Toscana. In quanto alle strutture che supportino la politica venatoria ce l'abbiamo anche noi. Non mi metto certo in questa sede a fare propaganda, primo perché non sono in "casa mia" e sono ospite, secondo perché non è nelle mie corde. Per quanto riguarda lo spot, con le siringhe nel pollo, vuol dire che l'attività venatoria comporta di portare cibi sani in tavola; anche altre organizzazioni in passato sono ricorse a immagini più crude, mostrando immagini di giovani che "si fanno" e che la caccia invece li salverebbe da tale distruzione.
Saluti.
---------- Messaggio inserito alle 06:13 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 06:06 PM ----------
Originariamente inviato da Max54
Che erano molto meno della Federcaccia era ovvio, volvevo solo avere un idea del peso, in numero di tesserati, che ha il C.P.A. rispetto alle altre AAVV riconosciute, sia a livello regionale,dove è stata estromessa,che a livello nazionale dove suppongo che abbia una percentuale molto bassa e per quale ragione non è riconosciuta.
Buonasera. Max non li ho codesti dati, almeno non precisi. Durante il tesseramento il Segretario Generale mi disse che eravamo cresciuti e il numero era consistente. Alla prossima riunione li chiedo. Ancora non siamo estromessi. E' stata una richiesta dei vertici della Libera Caccia, rivolta all'Assessore alla Caccia Regionale. Sul fatto del non riconoscimento dell'Associazione non ho idea di come possa essere avvenuto. Anche su questo interpellerò chi di competenza.
Saluti.
Studieranno anche ma agli esami non è che prendano bei voti... adesso hanno quello sull'uso del piombo nelle zone umide... vedremo la definizione che saranno capaci di fornire per zona umida... speriamo che non si impappinino nel rispondere...
Oggi per andare a caccia moderatamente tranquilli occorrono studi, dati e statistiche da fornire agli uffici regionali che redigono il calendario da contrapporre se mai a quelli dell'Ispra. Fidc, tanto per dirne una, questi dati li ha perché, invece di fare gli spot con il tossico, ha degli uffici studi che si occupano di questo. E tutta l'assistenza legale necessaria. Poi, come ha scritto qualcuno, occorre anche un appoggio politico che il più delle volte manca.....
Tra i fatti e le favole, a 47 anni suonati, so cosa scegliere
Raccogliere dati...
Le finalità di una federazione sono raccogliere dati per contrapporli ad un ente pagato con soldi pubblici?
La finalità di una associazione venatoria non può essere quella che tu indichi.
Organizzare salamate e raccogliere dati (non si capisce a qual fine) non sono lo scopo di una associazione a tutela di una categoria.
Nella infinita saggezza latina, Seneca diceva: " Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare"
Io credo che una associazione debba avere uno scopo preciso: tutelare i suoi associati e le finalità per le quali si sono associati.
Tu dci che la tua associazione ha un ufficio legale.
Allora dimmi...come è potuto succedere quello che è successo a Milano (e in sicilia) con le imboscate al TAR?
Allora dimmi...quante querele ha fatto per diffamazione nell'ultimo anni la tua associazione e quanti sono stati denunciati per aver aggredito cacciatori in campagna?
Allora dimmi...quanti cacciatori sono stati difesi legalmente a spese della tua associazione negli ultimi 12 mesi?
Le domande che ti ho fatto rimandano a fatti, credo.
Una favola è aspettare appoggio politico senza aver fatto nulla per tentare di alzarsi in piedi da solo.
domanda stupida: invece di creare altre AAVV, perchè non confluire il più possibile in una sola cercando di renderla sempre più forte?
è vero che esiste la libertà di associazione (e meno male) ma è anche vero che frammentando il bacino degli interessati si conta sempre di meno. la voce diventa sempre più flebile...
Perchè, Neloson, quando non c'è ne' cultura ne' senso di responsabiltà prevalgono interesse personale o la voglia di affermare se' stessi.
E allora, se non vince la fazione, in malora la nazione.
Un tale incontrò un genio, che gli promise qualunque cosa avesse voluto; però avrebbe dato il doppio al più acerrimo nemico.
La richiesta al genio fu: strappami un occhio.
Credo che possiamo discutere a lungo su questo punto ma alla fine la legge 157 riconosce a livello nazionale solo alcune aavv
Il requisito mi pare sia
dimostrino di avere un numero di iscritti non inferiore ad un quindicesimo del totale dei cacciatori calcolato dall'Istituto nazionale di statistica, riferito al 31 dicembre dell'anno precedente quello in cui avviene la presentazione della domanda di riconoscimento.
Buonasera. Aggiorno la situazione. Ricevuto notizia dal mio Vicepresidente Nazionale che si sono unite, nella richiesta di esclusione, alla Libera Caccia anche Enalcaccia, Italcaccia e i farcini dell'Arcicaccia. Domani il suddetto dirigente nazionale terrà una conferenza video nel nostro canale web.
Saluti
Il fatto che una associazione sia riconosciuta, è una cosa.
Il fatto che una associazione riconosciuta chieda di escludere una associazione non riconosciuta, è altra cosa e non collegata alla prima.
L'Ente che convoca, peraltro e può fregarsene e convocare chi desidera.
Si ma ancora non è stato chiarito di quanti iscritti stiamo parlando. Per iperbole io domani potrei fondare una associazione con 10 iscritti. Posso far valere le mie considerazioni come una associazione composta dal 50% dei cacciatori ?
Cioè CPA rappresenta qualche punto percentuale?
Pensandoci un attimo a mente fredda, in un colloquio con un assessore credo sia più strategico presentarsi con una certa unità di idee.. non credo sia utile andare a discutere in regione bisticciando tra le varie aavv davanti a un assessore. Se non si hanno dei punti in comune ben delineati tutto sommato é meglio evitare figuracce. Questo vale sia per le associazioni maggiori che quelle minori..questo è il mio parere.
Se cpa avrà i numeri in futuro per essere riconosciuta a livello nazionale vedrete che ci sarà al tavolo di discussione.
...nel frattempo però si incazzano, se sono bravi si ingrandiscono ma diventano una setta e le divisioni diventano incolmabili.
E gli sforzi vanno per legnarci tra noi e non agire come si dovrebbe.
...nel frattempo però si incazzano, se sono bravi si ingrandiscono ma diventano una setta e le divisioni diventano incolmabili.
E gli sforzi vanno per legnarci tra noi e non agire come si dovrebbe.
Si ma non è per polemizzare, solo per capire. Se siamo in 12 hai voglia a incazzarci, non arriviamo a nulla. Se invece cerchiamo di interagire con i più “ grandi” ( passatemi il termine) magari otteniamo qualcosa in più.
Posso ipotizzare che la richiesta di non includere detta associazione sia per incomprensioni o litigi, ma ad ora ne l’una né l’altra ha ancora dato spiegazioni del perché del litigio.
Insomma più che insulti vorrei capire da che parte tira il vento
- quando si è arrivati ad una scissione, il danno è fatto. La divisione tra cacciatori ed il loro esasperato individualismo sono la cosa che in assoluto crea più danni al mondo venatorio.
- quando arrivi ad un incontro di rappresentanza con un assessore, o i giochi sono fatti oppure non ne esce nulla di buono.
Il grosso che si fa scappare il piccolo e il piccolo che si è staccato dal grosso sono la faccia di una unica medaglia.
Perchè se posso pensare che il grosso non abbia un sistema democratico o non abbia dato il dovuto rispetto alle minoranze, viene da chiederci: come mai i piccoli non si uniscono tra loro o non hanno organizzato asilo da un'altra parte?
Non puoi capire dove va il vento perchè sei in mezzo ad una totale calma piatta: come l'encefalogramma di chi non ha segni di funzioni cerebrali.
……
viene da chiederci: come mai i piccoli non si uniscono tra loro o non hanno organizzato asilo da un'altra parte?
Infatti questa sarebbe da approfondire. Rimane la mia domanda alla quale ( nonostante qui sembrerebbero presenti dirigenti CPA ) per ora nessuno risponde
Mi piacerebbe anche sapere l’opinione di detti dirigenti riguardo alla proposta di unificare le varie sigle venatorie, che non sia questo il motivo della richiesta di esclusione dal confronto con i responsabili regione ?
Infatti questa sarebbe da approfondire. Rimane la mia domanda alla quale ( nonostante qui sembrerebbero presenti dirigenti CPA ) per ora nessuno risponde
Mi piacerebbe anche sapere l’opinione di detti dirigenti riguardo alla proposta di unificare le varie sigle venatorie, che non sia questo il motivo della richiesta di esclusione dal confronto con i responsabili regione ?
Non credo sia corretto formulare così la domanda: tende a dare la colpa solo ad una parte.
Se hanno fatto una loro autonoma associazione, avranno avuto delle ragioni.
Tu gli chiedi perchè non si uniscono...dovresti chiedere perchè se ne sono andati.
O sbaglio?
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19-04-18, 13:24
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