Le risaie, poche, che ancora possono ricevere dei Beccaccini, si stanno asciugando!
E, cosa grave, non e' prevista una pioggia adeguata a breve.
Sono uscito in questi giorni rimanendo la notte in quei lidi lontani.
Attendere che cali il Sole ed aspettarlo l' indomani, estasiandomi grazie ai suoi colori.
E' stato davvero emozionante e rasserenante, ancor più per il periodo che sto vivendo ora...
Una seconda fanciullezza, di grande libertà, mi ha donato il mio furgone che, con un pochino di adattamento, offre un riposo dignitoso ed abbastanza comodo.
Ho cacciato perlopiù nei forteti di un bosco, tra rovi, querce, tamerici ed una infinità di piante, le più pungenti.
Un tipo di lappola, piccola, tonda, ma con aculei come spilli, rende molto insidioso il vagare dei cani in questi luoghi, soprattutto ai pelo lunghi.
Una bella nebbia mi ha accolto il mattino del Mercoledì, tutto era diverso, ovattato, etereo.
I rami e le foglie, madide della rugiada gocciolavano con gentile cadenza, non mi erano fastidiose quelle fresche carezze sotto al bavero, anzi vedevo il terreno riarso inumidirsi, magari per rendersi più ospitale per le future Beccacce.
I mesi primaverili ed estivi hanno coperto i piccoli sentieri che percorrevo a Gennaio, più di una volta mi sono smarrito ed ho incespicato per un ramo a terra od un nuovo serpe di rovo che attraversava lo stradello.
Ad un tratto ricordavo un angolo di bosco dove qualche Beccaccia ha giocato a rimpiattino con me, come quel punto dove Fiano fermò ben due Regine, prima una e , come volò via, si precipitò un quindici metri a sx per fermare l' altra!
Con me che scrutavo il folto per vederle con il fucile nel fodero, dato che erano proibite da pochi giorni.
Da dietro quell' ampio roveto, ne partì un' altra, che mancai...
E dopo quel grande vecchio pino caduto, come un gigante sdraiato, ebbi l' unica incarnierata!
Non sparai a terra ad una fermata ancora da Fiano, che si era celata tra gli spini, con lui a testa altissima e Lei che era ad un metro e mezzo...
Ogni passo, aiutato dall' atmosfera magica del candido velo, pensavo: Ora ci siamo!
Tra poco la fermerà!
Ma solo qualche Fagiano ha destato i moderni marchingegni elettronici, che sono pur sempre dei notevoli Selvatici, da ricordarlo quando si preme il grilletto!
Lunedì ho sbagliato e non ho preso nulla, ma due capi Mercoledì ed altri due oggi, Giovedì.
Benissimo, anzi, già troppi per la pazienza di mia moglie che prepara la mia Selvaggina, sinceramente, grazie a Fiano, potevo fare ancor più danni, ma già molto bene così, avremo altre emozioni da vivere!
Di quasi cento chili, non di peso effettivo, ma di valore, quel Beccaccino che ho colto grazie ad una Ferma di Mercedes!
Avevo già il carniere pesante di Fagiani, ma, per delle leggende beccaccinistiche, che del tutto leggende non sono, non sparerò ai Fagiani con le due Setterine che hanno fatto intravedere un primo acerbo innamoramento verso il Principe del Fango...[brindisi]
E, cosa grave, non e' prevista una pioggia adeguata a breve.
Sono uscito in questi giorni rimanendo la notte in quei lidi lontani.
Attendere che cali il Sole ed aspettarlo l' indomani, estasiandomi grazie ai suoi colori.
E' stato davvero emozionante e rasserenante, ancor più per il periodo che sto vivendo ora...
Una seconda fanciullezza, di grande libertà, mi ha donato il mio furgone che, con un pochino di adattamento, offre un riposo dignitoso ed abbastanza comodo.
Ho cacciato perlopiù nei forteti di un bosco, tra rovi, querce, tamerici ed una infinità di piante, le più pungenti.
Un tipo di lappola, piccola, tonda, ma con aculei come spilli, rende molto insidioso il vagare dei cani in questi luoghi, soprattutto ai pelo lunghi.
Una bella nebbia mi ha accolto il mattino del Mercoledì, tutto era diverso, ovattato, etereo.
I rami e le foglie, madide della rugiada gocciolavano con gentile cadenza, non mi erano fastidiose quelle fresche carezze sotto al bavero, anzi vedevo il terreno riarso inumidirsi, magari per rendersi più ospitale per le future Beccacce.
I mesi primaverili ed estivi hanno coperto i piccoli sentieri che percorrevo a Gennaio, più di una volta mi sono smarrito ed ho incespicato per un ramo a terra od un nuovo serpe di rovo che attraversava lo stradello.
Ad un tratto ricordavo un angolo di bosco dove qualche Beccaccia ha giocato a rimpiattino con me, come quel punto dove Fiano fermò ben due Regine, prima una e , come volò via, si precipitò un quindici metri a sx per fermare l' altra!
Con me che scrutavo il folto per vederle con il fucile nel fodero, dato che erano proibite da pochi giorni.
Da dietro quell' ampio roveto, ne partì un' altra, che mancai...
E dopo quel grande vecchio pino caduto, come un gigante sdraiato, ebbi l' unica incarnierata!
Non sparai a terra ad una fermata ancora da Fiano, che si era celata tra gli spini, con lui a testa altissima e Lei che era ad un metro e mezzo...
Ogni passo, aiutato dall' atmosfera magica del candido velo, pensavo: Ora ci siamo!
Tra poco la fermerà!
Ma solo qualche Fagiano ha destato i moderni marchingegni elettronici, che sono pur sempre dei notevoli Selvatici, da ricordarlo quando si preme il grilletto!
Lunedì ho sbagliato e non ho preso nulla, ma due capi Mercoledì ed altri due oggi, Giovedì.
Benissimo, anzi, già troppi per la pazienza di mia moglie che prepara la mia Selvaggina, sinceramente, grazie a Fiano, potevo fare ancor più danni, ma già molto bene così, avremo altre emozioni da vivere!
Di quasi cento chili, non di peso effettivo, ma di valore, quel Beccaccino che ho colto grazie ad una Ferma di Mercedes!
Avevo già il carniere pesante di Fagiani, ma, per delle leggende beccaccinistiche, che del tutto leggende non sono, non sparerò ai Fagiani con le due Setterine che hanno fatto intravedere un primo acerbo innamoramento verso il Principe del Fango...[brindisi]
Commenta