Lombardia, niente caccia in deroga
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Diego non cadere anche tu nel tranello delle dichiarazioni che qualche politico lombardo (o meglio bresciano), per lavarsi la coscienza, sta rilasciando su questo discorso.......la UE non ha mai fatto nessun richiamo alla Lombardia per il prelievo sulle deroghe applicato alla % di mortalità (che ricordo è ammessa fino al 5 %...ribadisco 5 %).
Quello che è avvenuto in Consiglio Regionale martedì pomeriggio è una questione prettamente politica.
Da quanto so esiste una sentenza che dice che le regioni non hanno possibilità di legiferare da qui dunque il veto arrivato dall'alto.
La possibilità è la delibera che però a 2 problemi: 1 che deve essere firmata dal Formiga e che ha già detto di no in maniera categorica e 2 che è soggetta a ricorsi al Tar con conseguente annullamento.
Arrivati a questo punto credo solo che rifare il disegno e portando all'1% le percentuali sia l'unica via e per i seguenti motivi:
Ci sono almeno 8 casi in cui la corte ha espresso parere favorevole su detta percentuali....e quindi nel diritto un caso è molto 8 sono tanti e potrebbero se argomentati in maniera opportuna portare a una delibera.
Detta percentuale su giudizio della corte è ininfluente e ammissibile poiche in alcun modo pregiudica una specie.
Il problema Diego però è sempre e solo uno: mancano i dati della consistenza aggiornati su cui ragionare e affidare la %.
Bho non so amico mio se la mia disamina è corretta o meno...spero che alla fine si possa fare qualche cosa per tutti quelli che vivono per questa caccia.
Ricordo che in francia in alcune zone, va detto per cronaca 2-3 in tutto il paese, è praticata la caccia con il vischio ad alcuni uccelli...e questo perchè è stato riconosciuto dalla comunità come attività tradizionale di quel posto.
In francia si riescono a tutelare 2-3 comuni e 200 cacciatori e qui non si riesce a tutelare alcune regioni e migliaia di cacciatori..
Che la questione sia politica è chiaro e non ne ho mai avuto dubbi[:-golf]Commenta
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Il problema Diego però è sempre e solo uno: mancano i dati della consistenza aggiornati su cui ragionare e affidare la %.
Bho non so amico mio se la mia disamina è corretta o meno...spero che alla fine si possa fare qualche cosa per tutti quelli che vivono per questa caccia.
Ricordo che in francia in alcune zone, va detto per cronaca 2-3 in tutto il paese, è praticata la caccia con il vischio ad alcuni uccelli...e questo perchè è stato riconosciuto dalla comunità come attività tradizionale di quel posto.
In francia si riescono a tutelare 2-3 comuni e 200 cacciatori e qui non si riesce a tutelare alcune regioni e migliaia di cacciatori...............................
Oppure ce ne una terza, ma è un pò più ambientalista... gli uccelli che vengono interessati dalle deroghe sarebbero decine di milioni negli altri paesi, ma di fatto non attraversano mai le alpi oppure diventano invisibili, tant'è che da noi... sono inesistenti!!![;)]
Anche da noi la richiesta era formulata come "attività tradizionale"... solo per passero e storno era per danni all'agricoltura... però vedo che molti parlano di applicazione delle regole europee e di caccia scientifica, ma di fatto... manca la COERENZA politica per approvarle!!Bruno Decca
"Multi sunt vocati... pàuci vero electi"Commenta
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Lume la percentuale a poco rilievo rimanendo all'interno del famoso 5%... mi pongo una domanda; ma i dati mancano solo in Italia? L'ISPRA non ha i dati ma tutti gli altri stati europei hanno una situazione abbastanza aggiornata della migrazione del paleartico occidentale? Le risposte sono solo due o l'ISPRA non fa il proprio dovere o tutti gli altri istituti europei raccontano balle!!
Oppure ce ne una terza, ma è un pò più ambientalista... gli uccelli che vengono interessati dalle deroghe sarebbero decine di milioni negli altri paesi, ma di fatto non attraversano mai le alpi oppure diventano invisibili, tant'è che da noi... sono inesistenti!!![;)]
Anche da noi la richiesta era formulata come "attività tradizionale"... solo per passero e storno era per danni all'agricoltura... però vedo che molti parlano di applicazione delle regole europee e di caccia scientifica, ma di fatto... manca la COERENZA politica per approvarle!!
L'unico studio a cui viene attribuita rilevanza scientifica fu redatto se non erro nel 2004.
Da allora il nulla.
Credo che ci sarà un modo per aprire una questione anche all'interno della CEE visto che tutti rimandano al concetto di dati ma nessuno è in grado di fornirli no?[;)]
Lo stato Italiano è stato più volte sollecitato (L'ISPRA) a fornire dati ma nessuno ha mai riscontato alle richieste...ma ora io mi chiedo e chiedo a Voi più esperti di me:
Se nel resto d'europa una deroga la ottengono senza pianti e sceneggiate IN ASSENZA di dati...perche gli unici COGLIONI a pigliar multe dovremmo essere noi?
Credo che se non si dovesse arrivare alla soluzione delle deroghe la nostra unica speranza è quella di spostare ogni risorsa e soldino verso degli studi nostri dandogli però una valenza (Università, studi patrocinati dalla CEE)...e su questo punto si DEVE uscire dal veto che solo L'ISPRA può fornire dati riconosciuti.
ciao Bruno[:-golf]Commenta
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Alla Conferenza Stato Regioni dove furono suddivise le quote di abbattimento in base alla famosa percentuale sulla mortalità naturale cosa avranno valutato?[;)]
L'istituto che per legge dovrebbe essere deputato a fornire alle Istituzioni dati e pareri oggettivi in materia faunistico-venatoria è l'ISPRA, ma si sa che è pregiudizialmente contrario al prelievo della piccola migratoria... ed allora cosa facciamo; ci affidiamo ai dati degli istituti europei!!
Ma poi c'è sempre qualcuno che rompe le pa@@e magari dicendo che non dobbiamo cacciare lo storno (anche se fa danno) perchè... in Polonia ce ne sono pochi!!![:D][:-golf]Bruno Decca
"Multi sunt vocati... pàuci vero electi"Commenta
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Alla Conferenza Stato Regioni dove furono suddivise le quote di abbattimento in base alla famosa percentuale sulla mortalità naturale cosa avranno valutato?[;)]
L'istituto che per legge dovrebbe essere deputato a fornire alle Istituzioni dati e pareri oggettivi in materia faunistico-venatoria è l'ISPRA, ma si sa che è pregiudizialmente contrario al prelievo della piccola migratoria... ed allora cosa facciamo; ci affidiamo ai dati degli istituti europei!!
Ma poi c'è sempre qualcuno che rompe le pa@@e magari dicendo che non dobbiamo cacciare lo storno (anche se fa danno) perchè... in Polonia ce ne sono pochi!!![:D][:-golf]
L'Ispra in base a cosa potrebbe abbozzare delle stime se non a fantasia...
Dati di altri non ne ha...
Dati suoi nemmeno....... a meno che a mia insaputa abbia dei centri di monitoraggio...
Ammesso che ne abbia...cosa usa il dato migratorio Italiano che è risaputo essere il meno profiquo in europa per stabilire cosa?
Io credo che prima di tutto serva sollecitare tutti gli stati a fornire dei dati e condividerli ogni anno.
La Cee allora con numeri dia delle direttive...senza numeri a cosa apre delle procedure di infrazione?[:D]
E aggiungo non si potrebbe ricorrere alla corte Europea con le richieste scavalcando cosi governo e regioni che non vogliono legiferare in merito per opportunismo?Ultima modifica Lume; 16-09-10, 15:29.Commenta
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Dopo aver fatto le direttive, visto che non capivamo (solo noi), ci hanno fatto anche la guida interpretativa per spiegarci meglio come operare, poi si è fatto i il Documento ORNIS - KEY CONCEPTS... e che cacchio se i rompi pa@@e animal-ambientalisti ed i politici che danno peso ad ogni loro colpo di tosse li abbiamo solo noi in Italia, è mica colpa della UE!![;)]Bruno Decca
"Multi sunt vocati... pàuci vero electi"Commenta
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E un ricorso alla corte europea? Sia mai che proprio da li arrivi una tirata d'orecchie allo stato per non aver riconosciuto una tradizione locale?
Questo non tanto per avere le deroghe quest'anno ma una continuità e una sicurezza per il futuro...
Da noi è tempo perso e i politici non voglio prendere posizioni forse scomode nei confronti della CEE e dell'opinione pubblica...
Proviamo allora ad andare a bussare direttamente a chi poi verifica la competenza delle nostre richieste no?Commenta
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Ieri mi hanno detto che Romania ha chiesto alla Cee di inserire lo storno nelle specie cacciabili....questione di giorni ed hanno avuto l'assenso !
Questo deve far riflettere.Commenta
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Francesco, da toscano come te, credo che non farci cacciare lo storno sia una cretinata bestiale! Rassegnati perchè è una decisione politica, non segue nessuna logica scientifica. Però dovremo rifiutarci di fare gli abbattimenti con l'art37 .
Alcuni anni fa un conoscente mi portò a vedere il suo vigneto : interi filari con sopra solo raspoli vuoti, mangiati da nuvole di storni, il lavoro di una stagione andato in fumo per colpa di una specie in ...declino.
salutiCommenta
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Niente deroga???..
E ti pareva... Mo sti Lombardi s'attaccano solo ai tordi e qua non scende niente....[:-cry]
---------- Messaggio inserito alle 09:13 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:12 AM ----------
Che c'è da riflettere??.. Stiamo nel paese dei Balocchi...Drool]sigpicCommenta
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Caccia, addio deroghe In Regione salta tutto
AL PIRELLONE. Assenze in maggioranza: svanisce l'ultimo tentativo
Manca il numero legale sulla proposta di Parolini. Quadrini accusa Lega e Pdl: «Ci prendono in giro»
01/10/2010
Caccia: altro stop alle deroghe
Altra batosta ieri in Regione per i cacciatori lombardi e bresciani, che quest'anno vedono tramontare definitivamente la possibilità di una legge sulle deroghe per sparare a pispola, frosone, peppola, storno, prispolone e fringuello.
La giunta per il regolamento (formata dai capigruppo di partito al Pirellone) che doveva esaminare la nuova proposta di legge firmata Mauro Parolini (Pdl) non ha avuto il numero legale. Assenti anche i rappresentanti di Lega e Pdl.
«L'ultimo atto di una commedia surreale», l'ha definita il consigliere Udc Gianmarco Quadrini, che lancia una proposta alla giunta Formigoni: «A questo punto o approvano le deroghe con una delibera di giunta, come ha fatto il Veneto, o rimborsano metà della tassa regionale versata da tutti i cacciatori, che hanno pagato convinti di poter cacciare».
L'AFFONDO di Quadrini: il consigliere che a inizio estate aveva presentato una sua proposta di legge sulle deroghe (poi inglobata nell'ultima versione a firma Lega Nord) ieri ha indetto una conferenza stampa sull'intera vicenda.
Dopo che il 14 settembre il consiglio regionale ha votato una pregiudiziale che ha affossato il progetto di legge condiviso all'unanimità in commissione Agricoltura, il consigliere Parolini aveva presentato una nuova proposta (riducendo gli abbattimenti dal 3% all'1%). Per evitare intoppi (vista la pregiudiziale vitata in precedenza) la commissione Agricoltura fa esaminare la proposta alla giunta per il regolamento, che ieri mattina non aveva il numero legale.
«Mancavano anche i rappresentanti di Lega e Pdl - attacca Quadrini – i due partiti che da tempo si azzuffano per prendersi i meriti delle deroghe, mentre hanno solo preso in giro istituzioni e cacciatori».
Strappa invece un sorriso a 8 mila cacciatori bresciani la modifica della legge regionale 26/93 apportata martedì dal consiglio: permette di cacciare in ambiti territoriali e comprensori alpini diversi da quelli di residenza anagrafica.
Molto soddisfatto l'assessore provinciale alla Caccia Alessandro Sala, che plaude alla Regione e ricorda: «Ci siamo battuti per questo risultato. La conclusione positiva della vicenda è stata stimolata dal mio personale impegno di coordinatore del tavolo delle Province sulla caccia».
Grande soddisfazione anche per Marco Bruni, presidente provinciale Federcaccia e portavoce del Cupav : «Un provvedimento importantissimo: sono 8mila i cacciatori bresciani iscritti negli altri Atc».
Pietro GorlaniDinoCommenta
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.............................. Molto soddisfatto l'assessore provinciale alla Caccia Alessandro Sala, che plaude alla Regione e ricorda: «Ci siamo battuti per questo risultato. La conclusione positiva della vicenda è stata stimolata dal mio personale impegno di coordinatore del tavolo delle Province sulla caccia»............................Bruno Decca
"Multi sunt vocati... pàuci vero electi"Commenta
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da zetagiAnche quest'anno la coppia di falchi pellegrini che hanno il nido sul Pirellone di Milano si sono riprodotti.
Livia, da questo momento...-
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da zetagiDovrebbero avere già 4 uova...cortesemente qualcuna più brava di me (MagaLivia), ci tenga informati con gli sviluppi e prosieguo della covata. Grazie
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da MarsemauGuardate cosa sta succedendo sul tetto del grattacielo Pirelli, emozionante seguire lo sviluppo della covata grazie ad una web cam, viva la tecnologia...
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