Cuneo, "la Provincia Granda", con le sue pianure e con le sue montagne; il Monregalese, territorio del Comune di Mondovì (CN), ha dato i natali a due grandi cinofili: G. Solaro e F. Delfino, il primo ci ha trasmesso molti trattati cinotecnici, standard morfologici e di lavoro. Nel sunto delle lezioni di zoognostica canina, per farci capire quanto è importante conoscere le razze canine, diceva: "Chi vuol fare il muratore deve saper maneggiare la cazzuola". Superlativo nella descrizione e dei disegni dei caratteri etnici del pointer. Il lavoro che egli ha svolto, costituisce il metro di paragone per quanti si vogliono avvicinare alla conoscenza del cane, indispensabile per chi vuole diventare un esperto delle razze canine.
Il secondo, F. Delfino, con il suo libro: "L'addestramento del cane da ferma", per la concretezza e la sua semplicità di insegnamento è utilissimo per chi vuole insegnare al proprio ausiliare i fondamentali e prepararlo per poi condurlo a caccia. Uomini vissuti in un passato ricco di credibilità cino-venatoria, fortunati per aver vissuto e descritto momenti ideali di cani e di caccia. Entrambi cacciatori di montagna, con la stessa passione amavano le Alpi, la flora e la fauna che in esse dimorava.
Sabato 1° settembre 2001
Iniziano le prove della 5a settimana cinofila cuneese.
Fermiamoci un attimo e facciamo un passo indietro; vediamo insieme come sono nate queste prove.
Nel 1990, il Gruppo Cinofilo Monregalese (amici di Solaro) organizza a Prato Nevoso: 1500-1950 m. s.l.m. nel Comune di Frabosa Sottana, la prima prova di caccia dotata di CAC. su selvaggina. I Giudici designati sono il Prof. Ernesto Milanaccio e il Sig. Aurelio Garelli. Il Sig. Falcetti, allevatore di Drahthaar e organizzatore della manifestazione è coadiuvato dalla figlia Tiziana e dalla sua amica Adriana. Esse aiutate dallo splendido scenario delle montagne Alpine, riescono ad ottenere il massimo da questa prima prova, che avrà successo e quindi verrà ripetuta sino all'anno 19996. Nel 1997, in collaborazione tra il G.C. Cuneese, Del. Prov. ENCI, il G.C.Monregalese (amici di Solaro) e dalla F.I.d.C. Piemontese, con il contibuto della Provincia, nasce la settimana cinofila cuneese. I primi tre giorni (inglesi e continentali) correranno sui terreni di Prato Nevoso, nell'Azienda Faunistica Venatoria "Mondolè"; gli altri nel comprensorio di Elva CN 3., nella zona Val Moira.
Nella quinta edizione, gli organizzatori intelligentemente, faranno correre i continentali a Prato Nevoso, mentre a Elva, dove i terreni sono più aperti, gli inglesi.
Venerdì sera 31 luglio, alla vigilia della prova, ci troviamo presso l'albergo ristorante "Del Sole", im frazione Miroglio del Comune di Frabosa Sottana (CN) e li troviamo lui: F. Falcetti sempre più personaggio e sempre più agitato, come sempre Tiziana e Adriana, e per l'occasione, Giovanna Bella, moglie del Delegato dell'Enci Bruno Bella, si presta ed aiuta in segreteria. Siamo in molti a scrutare il cielo che non prevede niente di buono.
Ci troviamo alle 6,30 precise al luogo del raduno, presso il ristorante "Le Stalle" da Silvio, svolti gli ultimi preliminari, le sei batterie con i Giudici, i cocorrenti, gli assistenti e gli accompagnatori, che ci accompagnano in quota,nella zona in cui si svogerà la prova. Io con il mio assistente Sig. Beltrami, sgancio il primo cane di razza continentale Italiano, alle ore 7,30. Incomincia a piovere, alle ore 8,00 grandina e nevica. La temperatura scende ad un grado sopra lo zero. La zona di Gavo, sotto il rifugio "La Balma" zona che mi è stata assegnata per sorteggio, mi dicono che è magnifica, ma per la nebbia che arriva a folate non la posso vedere. Sedici turni di Continentali Italiani sono tanti, ho freddo e non posso scrivere le relazioni. Noi uomini: " perchè ogni tanto non diamo retta alle mogli?" La mia mi aveva detto:"Portati un maglione in più" . Sono partito da Savona che faceva un caldo boia... Eppure ho cacciato in montagna per 23 anni e so quanto è imprevedibile il tempo! Ho un lotto di cani validi, le starne ci sono e partono bene, (chi dice che i cani cont. Italian in montagana non vanno?) almeno 10 dei 16 che ho nella mia batteria, si comportano alla grande, però io no mi diverto, ho freddo sono bagnato, scivolo sulle pietre e loro vanno sempre più forte. Mi viene in mente quella canzone partigiana che dice:"Urla il vento, fischia la bufera, scarpe rotte e pur bisogna andar", infatti noi proseguiamo con grande difficoltà; qualche cane si arrende, altri si diffendono, alcuni sono stimolati dal freddo e vanno più forte. Camillo, il B.I., Prop. Luisa Dodino e il conduttore è il dresseur Rebaschio, tira come un matto, stentiamo a stargli di dietro,in mezza alla nebbia avventa con una belllissima fase di trotto rimonta emanazione e ferma, rompe di nuovo rimonta e riferma, guida brevemente con la canna nasale rivolta al cielo, in bella espressione riferma, alla partenza del branco di starne, che si tuffano nella nebbia, Camillo rimane corretto, io non vedendo nessuno vicino a mè, grido con quanto fiato ho in gola: "Spara, spara" il colpo di pistola lo sentiamo sia io che il cane, dopo un secondo arriva Rebaschio e mi dice:"Cosa è successo" io gli rispondo:" é successo che il tuo cane oggi fa bene nel turno in coppia, ha fatto il CAC."
Scendiamo, siamo rimasti, io l'assistente, Rebaschio e Camillo, arrivati nel posto del raduno,chiamo i cani classsificati per il lavoro di coppia; Camillo con trotto marcato e testa bene portata e le aperture sul terreno, svolge perfettamente il suo lavoro.
E la classifica e la seguente:
1° Ecc. Cac e proposta per il Cacit, il B.I. Camillo condotto da Rebaschio.
2° Ecc. Basco B.I. Cond. Rebaschio, anche questo è un grande cane: grande avidità cerca bene adeguata al terreno
difficile, supera crinale, saliamo e lo troviamo fermo, subito un volo di starne si mette in ala, allo sparo rimane corretto. Non gli viene assegnata la riserva, perchò purtroppo non abbiamo visto come a preso il punto. Eccellente i lavoro di coppia,
3° M.B. Edo B.I. Cnduttore Cristino.
Alla verifica con giuria plurima per il Cacit, Camillo si confermerà alla grande.
Dopo le relazopni, torniamo in albergo, ci rechiamo in camera e subito andiamo a letto, il tepore di una coperta di lana ci scalda, penso alla prova e ne sono soddisfatto, se pur difficile per la giornata brutta che abbiamo avuto, io mi sono difeso bene ed i cani magnificamente. Ancora qualche anno e poi mi dovrò arrendere, mi sono sempre ripromesso che quando non c'è la farò più ad arrivare in tempo sul cane in ferma, smettterò di giudicare, (almeno in terreni difficili)
Domenica 2 e Lunedì 3 settembre, sono giornate splendide, il cielo e terso e si vedono le Alpi imbiancate di neve, il sole ci scalda, e le prove proseguono non prima di bearci della natura che ci circonda.
Il Mondolè alto 2350 m. s l.m. e tutto incappucciato di neve e si staglia nell'azzurro cielo. il "Rè di Pietra": il Monviso, in distanza con i suoi 3380 m. s.l.m. il sole lo fa splendere e sembra di toccarlo con mano.
Due giornate cinofile incantevoli, da incorniciare, cani validi starne presenti e volatrici e i risultati non si fanno attendere, ma sopratutto non abbiamo freddo...anzi si suda. Va bene così -
Grande prestazione del Drahthaar Otis del Chisola di Ernesto Zacco. E da molto chei i suoi drahthaar vincono e conviconò, dal primo che mi aveva presentato tanti ani fa e che io non capivo come doveva comportarsi e a me sembrava troppo spinto e nevrile per un continentale, ad oggi, si è messo da allevatore serio e a fatto passi importanti con questa razza, oggi che forse li conosco bene, dico all'amico Ernesto:" BRAVO ZACCO-".
Non metto le classifiche della prova, perche son tante, troppe, lascio parlare le immaggini.
Dimenticavo, la proprietaria di Camillo la signora Luisa Dodino,raggiante
per la gioia, mi comunica che oggi il suo cane con la qualifica ottenuta, si proclama campione italiano di lavoro.
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