I corsi sono stati ben organizzati e magistralmente condotti, qualcuno, non ne conosco i motivi ma posso immaginarli, ha pero' remato contro non pubblicizzandoli a dovere. In provincia di Pavia ad esempio NESSUN ATC ha pubblicato notizia in merito pur avendone ricevute da UTR e organizzatori con congruo anticipo . Bastavano due righe scritte nel sito per mettere al corrente gli interessati a partecipare a detti corsi. Non e' stato fatto !!! Io stesso ne ho avuto notizia casualmente e sono riuscito ad iscrivermi nell'ultimo giorno utile trovando la domanda da inviare on line solo nel sito dell' ATC Laudense.
Poi: per q
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Poi: per quanto riguarda i cani devono essere iscritti nel senso che bisogna comunicare il numero di MICROCIP .Massimo due di eta' minima di due anni e appartenenti alle razze da ferma. Io che ho fatto il corso a Gennaio 2023 ho fatto un esame scritto rispondendo a quiz attinenti a quanto spiegato ( massimo se ne potevano sbagliare 3 se ben ricordo ) e nessuna prova con i cani. Il corso e' stato magistralmente tenuto dal Dott: Pennacchini che credo in molti conoscano e mi ha svelato cose che nemmeno lontanamente immaginavo sulla regina del bosco. Vale la pena anche solo per quello. Ho letto le considerazioni dell'amico Max Pointer e pur capendone il senso, perdonami Max, non le condivido . E' vero che dati cosi' possono avere una valenza relativa perche' possono essere considerati di parte, ma e' pur vero che davanti al nulla e' meglio di niente. Mi spiego : L' ISPRA come tutti sappiamo emette pareri non vincolanti , insufficienti, datati e ispirati massimamente a una logica protezionista ( d'altra parte e' scritto chiaro e tondo nell'acronimo : Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale ) ma se sono gli unici dati che un qualsiasi TAR si trova davanti in fase di discussione perche' NOI cacciatori non abbiamo niente da sottoporre se non studi altrui e' ovvio che vengano presi in considerazione quelli restrittivi dell' ISPRA e non i nostri. Quindi io sarei per il : piuttosto che niente e' meglio piuttosto. Poi altra considerazione da farsi : chi fa seriamente il monitoraggio facilamente poi partecipera' anche alla raccolta e invio ali. Li non si scherza perche' non si possono inventare dati. Son li da vedere e verificabili da chiunque , ambientalisti animalisti o quant' altri. In oltre formano il cacciatore elevandolo da semplice " sparatore " a soggetto che puo' dimostrare di avere conoscenza approfondita della preda che caccia . In ultimo : non e' vero che i dati raccolti non servono a nulla . Parlo di Fibec e del suo Presidente Paolo Pennacchini . La FIBEC e' interlocutore tecnico di molte Regioni e ATC e in Europa fa parte della FANBPO - la Federazione di tutte le associazioni nazionali di beccacciai del Paleartico Occidentale - . I dati da lei raccolti si sommano a quelli raccolti da tutte le altre associazioni di altri Paesi formando un quadro non cosi' facilmente attaccabile da chi vuole limitarne oltre misura o addirittura chiuderne la caccia. In Italia e ancor piu' in Europa ci vgliono dati e non chiacchere .Dimenticavo : Paolo Pennacchini e' anche attuale Presidente FANBPO quindi quello che davanti alla commissione europea porta, per contrastare la ingiustificata deriva protezionista, anche i dati italiani e non solo quelli di altre Nazioni . Saluti
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