Griffone Korthals e Bracco Francese
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vorrei fare una piccola considerazione sul griffone korthal, premetto che caccio in solitario prevalentemente beccacce con setter inglese da circa 20 anni ritengo questa razza adatta alla caccia alla beccaccia o meglio ...è sicuramente la più usata tante volte a sproposito in luoghi in cui un inglese deve soffrire molto per adattarsi ovviamente se è un vero setter , e l esperienza di tanti anni mi ha portato a pensare che una cerca più analitica e più ragionata in certe situazioni e in certi frangenti acquista un importanza primaria nn dimentichiamo che in questi anni la caccia alla beccaccia continua un evoluzione continua legata al clima e a un ambiente in continua variazione negativa quante beccacce trovano i nostri cani presenti in una giornata in un determinato biotipo e quante ne "saltano"....nn lo sapremo mai però il paragone lo possiamo fare usando 2 cani diversi che hanno un approccio sul selvatico molto diverso ovviamente le mie sono "mere" fantasie di un appassionato cacciatore di beccacce fare confronti serve sopratutto a capire le dinamiche difensive del selvatico , ovviamente i confronti possono essere fatti con cani bravi che rispecchiano lo standard della propria razza ....in pratica confrontare il lavoro di un setter con il lavoro di un korthal e poi trarne le conclusioni ....ovviamente le mie , poi ognuno che abbia afferrato il concetto lo fà con le razze che più gli aggradano ........saluti -
Io vengo da 25 anni di caccia col setter, prevalentemente su beccacce e…praticamente siamo giunti alle stesse conclusioni, e ci sono nate le stesse domande…vedremo se un domani le risposte saranno le stesse...[:D][:-golf]vorrei fare una piccola considerazione sul griffone korthal, premetto che caccio in solitario prevalentemente beccacce con setter inglese da circa 20 anni ritengo questa razza adatta alla caccia alla beccaccia o meglio ...è sicuramente la più usata tante volte a sproposito in luoghi in cui un inglese deve soffrire molto per adattarsi ovviamente se è un vero setter , e l esperienza di tanti anni mi ha portato a pensare che una cerca più analitica e più ragionata in certe situazioni e in certi frangenti acquista un importanza primaria nn dimentichiamo che in questi anni la caccia alla beccaccia continua un evoluzione continua legata al clima e a un ambiente in continua variazione negativa quante beccacce trovano i nostri cani presenti in una giornata in un determinato biotipo e quante ne "saltano"....nn lo sapremo mai però il paragone lo possiamo fare usando 2 cani diversi che hanno un approccio sul selvatico molto diverso ovviamente le mie sono "mere" fantasie di un appassionato cacciatore di beccacce fare confronti serve sopratutto a capire le dinamiche difensive del selvatico , ovviamente i confronti possono essere fatti con cani bravi che rispecchiano lo standard della propria razza ....in pratica confrontare il lavoro di un setter con il lavoro di un korthal e poi trarne le conclusioni ....ovviamente le mie , poi ognuno che abbia afferrato il concetto lo fà con le razze che più gli aggradano ........salutiMala tempora curruntCommenta
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Sorrido, condivido, e ti abbraccio per quello che scrivi.....vedrai!!!!Vorrei esprimere la mia soddisfazione nell'aver scelto un a femmina di bracco francese... A nove mesi mi ha fermato le quaglie selvatiche, ha un consenso da manuale ed e' molto collegata. Una taglia medio piccola e un pelo raso eccezionale. Riporto da perfezionare ma molto attenta a dove cade il selvatico e pronta al recupero. Purtroppo non ha incontrato beccacce, causa mia attivita' di frantoio che mi fa perdere il miglior periodo per le bekke, comunque insisto e sono fiducioso.Commenta
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Felice di rileggerti, caro Marco!!!Amici, a quasi stagione ultimata torno volentieri nell'argomento con il desiderio di confrontarmi con chi ha avuto esperienze ed anche con chi continua ad essere incuriosito da queste due razze.
Lo scorso anno ho avuto la fortuna di avere due cucciolate, una di bracchi francesi ed una di griffoni, dalle quali ho trattenuto per me un maschio ed una femmina.
Dopo quanto ci siamo detti, considerando le mie osservazioni sulle due razze, in questo periodo ho avuto accortezza di osservare questi due cani per cercare conferme o nuovi argomenti da trattare. Ebbene, non posso che, (e ne sono felice), confermare quanto rappresenta la mia convinzione sulle due razze.
Si chiamano Luna, (la korthasl), e Linus, (il bracchetto), oggi, rispettivamente sette e otto mesi.
In quanto (ormai credo di potermi sbilanciare) fortunato possessore della sorella Lara, colgo occasione per portar qualche paragone:
Anch'essa ben in tipo, con bel rettangolo. Il pelo di copertura, folto ma tendente all'ondulato/riccio ed ovviamente con prevalenza di pelo sericeo/lanoso, rispetto al duro. sulla zona del dorso, pelo tendente più al bianco che non al grigio acciaio.Luna: un cane morfologicamente bene in tipo con bel rettangolo della costruzione, un buon pelo di copertura e evidenti difese.
Idem, a parte la "morbidezza" caratteriale. Indomita ed inesauribile, in qualsiasi contesto.Caratterialmente, (solo qui), "morbida", tranquilla ma al contempo di carattere marcato, affettuosa e palesemente capace di intelligere e apprendere. Appassionata per il mondo che la circonda sopratutto in campagna, dove ciò che le vola intorno è motivo di interesse. Molto attenta alla mia persona, collegata, ma con buona autonomia. Un naso fine e reattivo con innato atteggiamento facile di ferma.
.Ho provato a lasciare sul terreno delle quaglie che lei ha avvertito prontamente a buona distanza e, dopo i primi due incontri, ha fermato bene attendendo che io le arrivassi in prossimità per poi andare a...."vedere". Al colpo del fucile un attimo di esitazione che mi farà riflettere, ma senza paure. Rincorre volentieri la quaglia. All'ultimo incontro, quando avevo deciso di sparare nuovamente, (avevo lasciato una pausa di cautela dopo le prime due fucilate), la quaglia fermata si è involata lenta e Luna, all'inseguimento, era talmente vicino che ho preferito non sparare direttamente sulla preda, ma piuttosto in aria. Comunque Luna, dopo un salto di sorpresa, l'ha raggiunta e abboccata tornando da me: ho paerto la mano e la quaglia che mi era stata consegnata, (manco tanto volentieri...l'avrebbe tenuta per se), ha ripreso il volo.
Ha cominciato a poco più di cinque mesi, a.....passeggiare esclusivamente nel bosco. A neanche sei mesi, sulla ferma della cagna del mio socio, un'ignobile mia padella, le ha impedito di abboccare la prima becca della vita, ma ha mostrato la sua assoluta indifferenza al colpo di fucile. Le ultime uscite, oltre a confermarne l'insensibilità al colpo di fucile, hanno consolidato l'autonomia e progressivo aumento del raggio di cerca, la "voglia" di fermare uccelletti sottrattisi dai roveti, senza neanche esser da lei visti. A fine mese, la prima prova croata, mi darà qualche informazione in più su quel che ho fra le mani, con tanto di .........video.Commenta
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Sono contento di leggerti e leggere. Fai una foto, mandami notizie sopratutto in merito al pelo sul dorso. Accade che crescendo, entro l'anno di età e subito dopo la prima "muta", il pelo acquisisca la tessitura ideale nel tronco...ben differente è la zona craniana. Tu stalle dietro, utilizza un cardatore cercando di "areare" la cute...ciò dovrebbe irrobustire il pelo di copertura e mantenere il duvè nelle giuste proporzioni. Non tagliare mai nel tronco, non tosare e fallo con attenzione, molta, nella testa tutelando le difese.Felice di rileggerti, caro Marco!!!
In quanto (ormai credo di potermi sbilanciare) fortunato possessore della sorella Lara, colgo occasione per portar qualche paragone:
Anch'essa ben in tipo, con bel rettangolo. Il pelo di copertura, folto ma tendente all'ondulato/riccio ed ovviamente con prevalenza di pelo sericeo/lanoso, rispetto al duro. sulla zona del dorso, pelo tendente più al bianco che non al grigio acciaio.
Idem, a parte la "morbidezza" caratteriale. Indomita ed inesauribile, in qualsiasi contesto.
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Ha cominciato a poco più di cinque mesi, a.....passeggiare esclusivamente nel bosco. A neanche sei mesi, sulla ferma della cagna del mio socio, un'ignobile mia padella, le ha impedito di abboccare la prima becca della vita, ma ha mostrato la sua assoluta indifferenza al colpo di fucile. Le ultime uscite, oltre a confermarne l'insensibilità al colpo di fucile, hanno consolidato l'autonomia e progressivo aumento del raggio di cerca, la "voglia" di fermare uccelletti sottrattisi dai roveti, senza neanche esser da lei visti. A fine mese, la prima prova croata, mi darà qualche informazione in più su quel che ho fra le mani, con tanto di .........video.
A presto....farò anche io delle foto...ciao.
---------- Messaggio inserito alle 01:33 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 01:28 PM ----------
A proposito...avevate visto questa gallery? Osservate la femmina di nome Elvire.... se mai farà una cucciolata vi esorto ad interessarvi se avete intenzione di avere un cucciolo...io l'ho vista anche sul terreno: è una bravissima cacciatrice e anche bella morfologicamente...chissà l'amico Germano da chi la farà coprire?
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elvire dalla foto sembra particolarmente avida! interessante.
Riferendomi a Tramontana, raffrontare l'operato di due cani di razza diversa è sempre come infilarsi in un campo minato, considerate le mille variabili che si incontrano sul terreno e l'approccio mentalmente diverso allo stesso ambiente o selvatico, rende arduo poter esprimere un parere sull'argomento. Difficile poi stabilire cosa si intenda per bravi in maniera univoca, anche perché il parametro di bravura dipende anche dalle aspettative soddisfatte e dal grado di emozione che individualmente ognuno di noi ricerca.
Così come dato da considerare con le pinze, sulla base del mio vissuto, prendendo a riferimento alcune uscite con "antagonisti" ritenuti più che buoni cani, come ho già detto altre volte, a fine giornata la gk era sempre in vantaggio sul numero finale di incontri.
La casualità dell'evento ormai dopo tanti anni la escludo, i fattori in gioco sono tanti, ma una cerca più ponderata quando occorre, in terreni sporchi ed orograficamente impegnativi esaltano le doti del gk. Certamente sul risultato finale ha un suo peso anche il grado di affiatamento tra conduttore ed ausiliare, condizione che gioca un ruolo importante visto il particolare attaccamento che il gk matura verso il proprietario! mentre con il setter ciò a un ruolo meno evidente.
Chi lascia di più indietro, difficile dirlo credo che ambedue le razze lascino qualcosa, ma ritengo anche che la potenza olfattiva essenziale, debba essere abbinata a un cervello particolarmente intelligente capace di ragionare, con la beccaccia uccello intelligente, non basta battere solo quanto più terreno possibile, è necessaria più spesso di quanto si pensi riflettere!
Su questo particolare selvatico penso che ogni razza possa eccellere, ma nessuno mi toglierà mai dalla testa che il gk abbia oltre alle doti psicofisiche adatte una innata propensione.
Ribadisco che sono solo mie considerazioni e convinzioni nulla di più.Commenta
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condivido le considerazioni di ciccio 58 , diventa comunque un discorso di ....relatività tutto legato a mille fattori di convergenza in cui è certo anche il cacciatore oltre ai cani a contribuire in modo determinante .....faccio un esempio calzante .....qui in piemonte la langa è un particolare ambiente fatto di calanchi comunemente detti retani , negli ultimi anni dato l abbandono e l incuria certi retani sono diventati vere e proprie giungle ....nn dico impenetrabili ma perlomeno sempre molto complicate da percorrere in cui un setter dalla cerca ariosa nn avrebbe grossi vantaggi ....primo per il fatto che in certi frangenti dovrebbe aggirare e poi perchè essendo i retani stretti calanchi e lunghi anche svariati chilometri un cane che cacci molto in profondità sarebbe sempre difficoltoso da raggiungere una volta bloccato sul selvatico nn dimentichiamo che la beccaccia ha una grande capacità di adattamento a situazioni boschive molto diverse ....con questo sicuramente è chiaro che nn si può equiparare un setter a un grifone , ma visto le mie esperienze con varie razze in passato è ovvio che per vedere 2 pesi e 2 misure e necessario valutare le 2 tipologie di lavoro....qualcuno mi ha consigliato eloquenti confronti tra setter e springer ma nn ho le caratteristiche adatte credo per provare con un cane da cerca [wel]Commenta
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lo springer in quanto tale necessita di una presenza più "prossima", cerca e invola per quanto emozionante in certe condizioni di terreno diventa impegnativo riuscire ad essere sempre pronto per gli eventi.
setter contro korthals, non ha senso, non sono in competizione! necessitano invece di due approcci mentali diversi , le condizioni del terreno possono favorire o l'uno o l'altro, la caccia nei retani di tramontana, così come descritti sembra possa trarre vantaggio, dall'impiego di un cane che i forteti li buca senza timore e non deve aggirarli col rischio di perdere il contatto con l'emanazione e faticare poi nel riallacciarla. Detta così sembra una gran cosa ma il cacciatore in queste condizioni deve avere una profonda conoscenza del luogo per muoversi con disinvoltura e servire adeguatamente un cane con queste caratteristiche.
Forte recuperatore il gk può fare la differenza e farci stare sereni se non abbiamo la certezza di aver centrato il selvatico.
Ma in ogni caso prima di ogni cosa dobbiamo avere la giusta predisposizione mentale ad accettare una "tecnica" ed un ritmo di caccia ben diverso, mi piace accostare il setter e gli inglesi in genere alle veloci e performanti auto da pista, mentre i gk alle incredibili auto da rally, sta a noi "pseudo pilotì" capire se siamo fatti per l'una o per l'altra.Commenta
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Più chiaro di così !!!!!!!!!!!!!!!!!! Ciccio disamina molto attenta, valutare due grandi razze senza pestare i calli a nessuno non era semplice, Tu ci sei riuscito. Bello l'accostamento tra bolide e macchina da rally. Dio salvi la Caccia, la regina se crede si salvi da sola.
Con simpatia.
pieroHomo Homini Lupus
"l'uomo è un lupo per l'uomo" (Plauto)Commenta
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CONCORDO teniamo presente che questa caccia presenta mille varianti , i biotopi sono molto diversi , un conto è cacciare beccacce di puro passo sulle coste di montagna in ontaneti , faggeti e pinete , un altro è cacciare beccacce svernanti in retani di robinia con forte presenza di spinaie , un altro è cacciare in spazi illimitati , un altro ancora è cercare becche in tappe in luoghi antropizzati di fondo valle grandi si è no come un campo di calcio , dove dopo aver realizzato un cappotto in luoghi che paiono la casa di tutte le beccacce ....ci passi per scherzo e in 10 minuti fai un incontro ......ricordiamoci sempre che la beccaccia stà dove vuole lei e nn dove pensiamo noi che sia.......lo springer in quanto tale necessita di una presenza più "prossima", cerca e invola per quanto emozionante in certe condizioni di terreno diventa impegnativo riuscire ad essere sempre pronto per gli eventi.
setter contro korthals, non ha senso, non sono in competizione! necessitano invece di due approcci mentali diversi , le condizioni del terreno possono favorire o l'uno o l'altro, la caccia nei retani di tramontana, così come descritti sembra possa trarre vantaggio, dall'impiego di un cane che i forteti li buca senza timore e non deve aggirarli col rischio di perdere il contatto con l'emanazione e faticare poi nel riallacciarla. Detta così sembra una gran cosa ma il cacciatore in queste condizioni deve avere una profonda conoscenza del luogo per muoversi con disinvoltura e servire adeguatamente un cane con queste caratteristiche.
Forte recuperatore il gk può fare la differenza e farci stare sereni se non abbiamo la certezza di aver centrato il selvatico.
Ma in ogni caso prima di ogni cosa dobbiamo avere la giusta predisposizione mentale ad accettare una "tecnica" ed un ritmo di caccia ben diverso, mi piace accostare il setter e gli inglesi in genere alle veloci e performanti auto da pista, mentre i gk alle incredibili auto da rally, sta a noi "pseudo pilotì" capire se siamo fatti per l'una o per l'altra.Commenta
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straquoto.lo springer in quanto tale necessita di una presenza più "prossima", cerca e invola per quanto emozionante in certe condizioni di terreno diventa impegnativo riuscire ad essere sempre pronto per gli eventi.
........ la caccia nei retani ..., .....sembra possa trarre vantaggio, dall'impiego di un cane che i forteti li buca senza timore e non deve aggirarli ..... Detta così sembra una gran cosa ma il cacciatore in queste condizioni deve avere una profonda conoscenza del luogo per muoversi con disinvoltura e servire adeguatamente un cane con queste caratteristiche.
personalmente, cambiando ambiente di caccia e relativi selvatici, sono passato dagli springer al setter e poi al continentale italiano (Spinone).
In troppe situazioni occorreva che il cane mi aspettasse (aggiramento o attraversamento di forteto o spinaio) prima di concludere e, per conseguenza, servire uno springer era diventato impossibile.silvioCommenta
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[quote]
E' proprio questo il bello della caccia con lo springer o con i cani da cerca in generale. Il problema non è la "presenza più prossima" lo springer interagisce continuamente con il padrone, il collegamento in alcuni ambienti è quasi assicurato. La caccia con lo springer, può essere bella ed avvincente, ma non ammette distrazioni, è un continuo interagire fra padrone e cane, il lavoro dello springer va continuamene accompagnato con le canne del fucile. Il cacciatore pigro e passivo non si troverà molto bene a cacciare con lo springer. Da fermi spostarsi tre passi in avanti, sembrerà strano ma fa la differenza per la visuale del tiro, se uno è pigro da non voler fare neanche tre passi in avanti, il cane da cerca non è fatto per lui.Esatto, però se con una razza non c'è attinenza, non potrà mai esserci nessuna predisposizione mentale. Opinione personale.Ma in ogni caso prima di ogni cosa dobbiamo avere la giusta predisposizione mentale ad accettare una "tecnica" ed un ritmo di caccia ben diverso.Commenta
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Sly, a volte non è questione di pigrizia, ma proprio di impossibilità ad essere "sul cane" (o quantomeno a distanza tale ed in condizioni tali da poter vedere e tirare proficuamente) nel momento del frullo.silvioCommenta
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