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E' da un pò che non metto un pò di pepe nel sito e dopo aver letto di trotto, espressione di razza e bracco quiz, vorrei sapere vs. parere sulla "ferma" dei vs. amati bracchi.
Di quelli che fermano statuariamente ne parleremo meno, ma avrei interesse a sapere dei cani che mostrano qualche problema di ferma ad esempio ferme brevi, troppo sotto il selvatico, con movimento di coda per arrivare a quelli che non fermano proprio.
Penso che parlarne possa aiutare a trovare soluzioni attraverso esperienze dirette, ed avere un quadro migliore sullo stato "venatorio" della razza.
Certo che gli interventi saranno numerosi ed interessanti, resto in trepidante attesa.
Carissimo gino,credo proprio che i continentali qualche problemino da questo lato ce lo abbiano almeno per il passato,nei vari libri si fa' cenno a soggetti raccomandati per ferma solida,di soggetti con code rigide in ferma,quindi si sovviene che la coda parecchi continentali l'abbiano in movimento,personalmente la cagna attuale e' perfetta,anzi ha quella buona dote che chiamiamo discernimento,ferma rigida sul selvatico diretto e eccitazione senza ferma su pastura.In passato ho avuto altri 3 bracchi e una spinona,e devo essere sincero avevano ferme poco rigide,movimento continuo di code che onestamente piace poco.
La ferma è una dote naturale, o il cane l'ha o gli si può insegnare a "fermarsi" non a fermare. Ma se è vero che la ferma non si può imporre per addestramento è anche vero che la si può rovinare ad un cane che fermi naturalmente.
Ci sono cani iperfermatori, che fanno molte ferme in bianco, che restano in ferma anche quando il selvatico si sottrae di pedina, che fermano sulle e emanazioni, poi ci sono i soggetti che sono calmi su un tipo di selvaggina (pernici) ed agitati su altra(fagiani) ci sono soggetti che muovono la coda, altri che fermano e poi rompono facendo volare ed altri che non fermano del tutto.
Con gli iperfermatori, la pazienza e l'esperienza portano il cane a correggersi col tempo, negli altri casi spesso la colpa è del padrone che quando i cani fermano li sollecitano a rompere e a dar sotto, cosa che succede spesso cacciando i fagiani selvatici, ma attenti incarnierare un fagiano di più non vale il rovinare la ferma del vs. bracco.
Penso che proprio per mettere a punto la ferma e soprattutto la risalita d'emanazione non ci sia nulla meglio delle starne selvatiche o del beccaccino, che obbliga il cane a mettere il naso nel vento e che mai si farà abboccare.
Il bracco italiano è cane da caccia nel senso piu’ ampio, significativo, generico, dinamico.
Ognuno di noi cerca di munirsi di soggetti validi e provenienti dalle correnti di sangue di grido, ma… l’incappare in un soggetto tarato o sul quale si sono compiuti errori di dressaggio non ci autorizza a declassare la razza solo perche’ siamo stati sfortunati o malaccorti.
Il bracco italiano è un trottatore perche’ è portato, nel suo lavoro, a riflettere e dipanare le astuzie poste in atto dal selvatico, percio’ l’andatura esprime e palesa il suo carattere.
Non scordiamo che il cane , di qualsiasi razza esso sia, è un agglomerato di impulsi e di azioni generate dalla sua psiche, non è certo una macchina.
Che il cane da ferma, vada in ferma sul selvatico, è scontato ma non è tutto …a che serve la ferma sul selvatico capitato lungo il percorso quando..manca la volontà d’andarlo a cercare ? E’ LA CERCA CHE COSTITUISCE LA BASE DELLA CACCIA ! [u]…il massimo rendimento ce lo dara’ quel bracco che, oltre a saper fermare, si dimostrerà avido, appassionato rapportandosi con raziocinio all’ambiente e al terreno di caccia.</u>
Spesso si da’ la colpa al cane ma..il piu’ delle volte (e qui volutamente mi ripeto) la colpa è del cacciatore ….dimentichiamo che è il cane a essere guidato dall’olfatto [u]( tirato dal naso)</u> non noi !
All’ausiliare non va’ tolta l’iniziativa perche’ cosi’ facendo gli sminuiamo la personalità , la malizia, il senso del selvatico,la passione e la voglia di andare.
La Ferma è la parte conclusiva dell’azione che giunge a coronamento del lavoro ben svolto e come ha gia’ scritto Lucio Marzano : è dote naturale se c’è la si puo’ correggere e modulare ! …. qui entra in gioco il retaggio genetico e la potenza dell’’olfatto, è ovvio che il selvatico per non essere forzato, deve essere fiutato a distanza e non calpestato, quindi per il nostro bracco s’instaura quel processo mentale che lo conduce allo stato di ferma.
Scrive il dr. Colombo- Manfroni a pag.166 de “Il Bracco Italiano” “CHE IL BRACCO DEBBA FERMARE CON RIGIDITA’ ED ESPRESSIONE NON CI PIOVE – MA PER QUESTO NON DEVE ENTRARE IN CATALESSI” e il suo carattere calmo e riflessivo , gli puo’ consentire grande lucidità per eseguire e concludere positivamente qualsiasi azione sempre in perfetta intesa e al servizio del cacciatore.
Mi allaccio a quanto detto da Casamassima nell'ultima parte del suo intervento, facendo un distinguo fra i nostri e gli inglesi.
L'inglese all'emanazione reagisce con la ferma, catalettica quella del pointer, meno scattata e felina quella del setter, ma se il selvatico resta lì, l' inglese pure, caschi il mondo. Il nostro rallenterà l'azione, risalirà l'emanazione e poi si metterà in ferma, ma un occhio al padrone l'avrà anche in questo atteggamento e talvolta muoverà anche la testa per accertarsi che il conduttore stia venendo a servirlo.
In questa differenza di comportmento troviamo le diversità di ragionamento ,di reazione istintiva, di psiche, mettetela come volete, fra i notri ed i britannici.
Riguardo alle andature, io penso che il trotto del nostro non sia funzionale al reperimento del selvatico, che si trova benissimo anche andando al galoppo, ma eventualmente alla resistenza, alla durata della prestazione e poi ormai lo si può (anzi lo si dovrebbe) considerare un segnalatore genetico, cioé una peculiare caratteristica di razza, come le linee del cranio o le orecchie, senza che si debba fare del sofimo per giustificarlo, ma anche qui , usando il cervello non creando degli assurdi dogmi come fatto in passato(e come ancora sta scritto nello standard) per cui il Bracco deve trottare sempre, il galoppo essendo "tollerato" solo nei ritorni ecc., questa enunciazione, come quelle del filosofo pensatore, e del cane che deve riflettere prima di mettersi sul terreno per capire (SIC) la situazione sono ,tutte belle scuse per giustificare cani senza nerbo e senza passione che trescavano intorno al conduttore all'andatura consentita dalla loro pochezza atletica.
Il BRACCO ITALIANO è oggi un cane da caccia, perfettamente in grado di soddisfare le richieste dei più esigenti cacciatori,ardente di passione ed esuberante atleticamente, che copre tutto il terreno che è ragionevole coprire nelle varie situazioni di orografia e vegetazione, che alterna le andature di galoppo e trotto in funzione delle situazioni contingenti, assumendo rigorosamente il trotto nelle fasi di accertamento e di risalita delle emanazioni, dotato di collegamento naturale e di fondo, fermatore, riportatore e recuperatore.
Essere tolleranti, accettare per normali le deficienze fisiche e caratteriali , vuol dire fare il male della razza !!!
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da Lucio Marzano
Mi allaccio a quanto detto da Casamassima nell'ultima parte del suo intervento, facendo un distinguo fra i nostri e gli inglesi.
L'inglese all'emanazione reagisce con la ferma, catalettica quella del pointer, meno scattata e felina quella del setter, ma se il selvatico resta lì, l' inglese pure, caschi il mondo. Il nostro rallenterà l'azione, risalirà l'emanazione e poi si metterà in ferma, ma un occhio al padrone l'avrà anche in questo atteggamento e talvolta muoverà anche la testa per accertarsi che il conduttore stia venendo a servirlo.
In questa affermazione mi trovo in accordo con Lucio.
Quanto ha detto corrisponde a verità. Ma ci tengo ad aggiungere qualcosa, e cioè che il problema della ferma esiste nel bracco italiano. Mi è capitato di parlare diverse volte con alcuni braccofili, che hanno avuto qualche problema di ferma, il loro cani non hanno mai fermato nulla sino ad un anno ed anche più, anche 18 mesi. Qualcuno alla fine si è rassegnato e lo ha dato via.
Io stesso ho avuto qualche problema, una delle mie cagne non voleva saperne di fermare. Faceva tutto bene, ma quando era giunto il momento di fermare niente. Ma io caparbiamente ho avuto pazienza, ed alla fine ho avuto ragione; un bel giorno ad agosto prima dell'aperturà, all'età di 16/18 mesi la portai a quaglie nei campi in aspromonte, e li come per magia si mise in ferma su due quaglie, e da allora ha sempre fermato. L'altra femmina invece non ha mai presentato alcun problema, ha sempre fermato tutto, con ferme solidissime.
Per queste mie esperienze, ed anche per quelle riferitemi da altre persone, credo ci sia qualche anomalia nella ferma dei nostri cani, che su alcuni soggetti, anche se raramente si presenta.
La cosa importante sta nel capire da dove vengano questi problemi, e se sono o meno legati ad alcune correnti di sangue.
Giusti gli interventi precedenti, anche se ho apprezzato maggiormente quello di alex in quanto cercavo di impostare la discussione più sul pratico che sul teorico.
Peccato che gli interventi sono pochi ma forse è perche tutti hanno grandi fermatori o perchè anche se non fermano bene ci si accontenta lo stesso.
Indubbiamente, ad un primo approccio, si può dire che la ferma del bracco non è quella di un inglese (del tipo ti ci puoi fumare una sigaretta!!!)
A Casamassima vorrei dire che parliamo di ferma senza bisogno di partire dall'azione preventiva (si potrebbe iniziare dall'accoppiamento, anche quello porterà alla ferma) anche se sono molto contento di averlo letto su una discussione prettamente venatoria su cui ci potrà dare esperienze vissute personalmente[clap][clap]
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Il BRACCO ITALIANO è oggi un cane da caccia, perfettamente in grado di soddisfare le richieste dei più esigenti cacciatori,ardente di passione ed esuberante atleticamente, che copre tutto il terreno che è ragionevole coprire nelle varie situazioni di orografia e vegetazione, che alterna le andature di galoppo e trotto in funzione delle situazioni contingenti, assumendo rigorosamente il trotto nelle fasi di accertamento e di risalita delle emanazioni, dotato di collegamento naturale e di fondo, fermatore, riportatore e recuperatore</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">.
Verissimo,ma per averlo qualcosa di diverso sicuramente si è fatto,però qualcosa dobbiamo certamente pagare,ad esempio il galoppo che non condanno perchè preferisco sicuramente un cane che spinge ad uno che sta in mezzo ai c.....e anche nella ferma qualcosa la paghiamo,non nascondiamoci ma non è affatto raro vedere cani nervosi che magari fermano bene ma appena il selvatico pedina rompono magari eccitandosi molto,o leggeri movimenti di coda anche in ferma,magari con certi tipi di selavatico.Soggetti che magari migliorano con l'esperienza ,con l'età.Insomma non sono gli Inglesi.Ripeto qualcosa si deve pur pagare,anche se sono convinto che siamo sulla strada giusta,cercando di selezionare saggiamente.....
Raff
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da gino romano
A Casamassima vorrei dire che parliamo di ferma senza bisogno di partire dall'azione preventiva (si potrebbe iniziare dall'accoppiamento, anche quello porterà alla ferma) anche se sono molto contento di averlo letto su una discussione prettamente venatoria su cui ci potrà dare esperienze vissute personalmente[clap][clap]
</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
Accetto per ora la battuta di spirito anche se ,in una discussione seria, la reputo fuori luogo !
Siamo arrivati a 119 lettori di questa discussione ma a quanto pare nessuno ha avuto mai problemi e si dedice a partecipare, forse ho visto e sentito male, tutto bene e andiamo avanti........!!!!
Caro Gino, vedo che l’argomento ti sta proprio a cuore, ti posso solo dire la mia esperienza Astra sulle quaglie si inchioda e ti fa fumare la sigaretta sui beccaccini è molto più nervosa e su un “buon numero” di beccaccini presi nella scorsa stagione venatoria ne ha fermati ben pochi forse per il selvatico che non si fa ben fermare, forse perché deve imparare a trattarli con le dovute cautele, forse perché non riesce ad avventarli da lontano che vuoi che ti dico la situazione è questa, sulle beccacce si ferma benino, bisogna vedere se non c’è in giro qualche altro cane se no si ingelosisce e rompe, altri bracchi in mie mani grandi fermatori sinceramente non me ne ricordo.
Caro Gino, vedo che l’argomento ti sta proprio a cuore, ti posso solo dire la mia esperienza Astra sulle quaglie si inchioda e ti fa fumare la sigaretta sui beccaccini è molto più nervosa e su un “buon numero” di beccaccini presi nella scorsa stagione venatoria ne ha fermati ben pochi forse per il selvatico che non si fa ben fermare, forse perché deve imparare a trattarli con le dovute cautele, forse perché non riesce ad avventarli da lontano che vuoi che ti dico la situazione è questa, sulle beccacce si ferma benino, bisogna vedere se non c’è in giro qualche altro cane se no si ingelosisce e rompe, altri bracchi in mie mani grandi fermatori sinceramente non me ne ricordo.
Caro fratellone mio, non è che tu sei una talpa infiltrata di qualche organizzazione contro il bracco italiano?????[bi]
Secondo me il bracco italiano è un cane da amatori per un sacco di fattori, e fra i tanti, per quanto mi riguarda, c'è anche la pazienza che un cacciatore/braccofilo deve avere per sperare di riuscire ad ottenere un valido ed affidabile compagno di scorribande venatorie!
Ora devo andare.[:-glass]..più tardi finisco di darti la mia opinione!![:-golf]
Caro fratellone mio, non è che tu sei una talpa infiltrata di qualche organizzazione contro il bracco italiano?????[bi]
Secondo me il bracco italiano è un cane da amatori per un sacco di fattori, e fra i tanti, per quanto mi riguarda, c'è anche la pazienza che un cacciatore/braccofilo deve avere per sperare di riuscire ad ottenere un valido ed affidabile compagno di scorribande venatorie!
Ora devo andare.[:-glass]..più tardi finisco di darti la mia opinione!![:-golf]
Ragazzi!!!! che qualcun altro risponda, si potrebbe pensare che ho chiamato tutti i miei amici per farli partecipare, al contrario avremmo scritto solamente io lucio giuseppe e casamassima!!!!!!!!
4 su 130 lettori un pò poco nò ????????????????
P.S. Massimo non ti preoccupare che pur avendo anche setter la mia bracca è già nel mio cuore[cuori][cuori][cuori][kiss][kiss][kiss]
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