il nostro bracco e il trotto

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  • bosco64
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    • Nov 2011
    • 4541
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    • Basin Bracco Italiano Galitura Bracco Italiano Cicinin Bracco Italiano

    #16
    Qualche tempo fa parlando con un braccofilo/garista, ( a caccia non ci va ) , gli ho fatto notare che nel nuovo standard è stato ammesso il galoppo. Lui mi ha risposto cosi'
    " a parità di prestazione se hai un bracco che trotta dal primo all'ultimo minuto arriverai sempre prima dell'altro ".
    Amen

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    • Lucio Marzano
      Lo zio
      • Mar 2005
      • 30090
      • chiasso svizzera
      • bracco italiano

      #17
      Originariamente inviato da bosco64
      Qualche tempo fa parlando con un braccofilo/garista, ( a caccia non ci va ) , gli ho fatto notare che nel nuovo standard è stato ammesso il galoppo. Lui mi ha risposto cosi'
      " a parità di prestazione se hai un bracco che trotta dal primo all'ultimo minuto arriverai sempre prima dell'altro ".
      Amen
      pourtroppo devo dare ragione a quel braccofilo garista, molti giudici (non tutti , ma buonaparte) hanno nella testa degli stereotipi delle varie razze
      e seguono la corrente , molti nemmeno li leggono gli standard, atrimenti non vedremmo premiati gli ipertipi nelle expo e i trottarori frenetici con lacets senza il minimo accenno di accertamento, ma sia i primi che i secondi sono spesso presentati dal noto allevatore o condotti dal noto addestratore e allora .......ci si fa portare dalla "corrente" .
      lucio

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      • Lucio Marzano
        Lo zio
        • Mar 2005
        • 30090
        • chiasso svizzera
        • bracco italiano

        #18
        il trotto é una caratteristica peculiare del bracco italiano, ma bisogna fare dei distinguo perché c'é trotto e trotto : quello moscio del cane che manca di potenza di spinta non é auspicabile e nemmeno é auspicabile il trotto frenetico, non naturale che fanno quasi tutti i bracchi portati in prova. Questo trotto se é (come lo é molto spesso) solo frutto di una coercizione , é un'andatura molto dispendiosa, che il cane puo' tenere per un tempo limitato e soprattutto non é trasmissibile geneticamente perché imposto. Il trotto del bracco italiano, caratteriszzato da un'ampia falcata e da una potente spinta , con evidente tempo di sospensione, é invece un'andatura che il cane puo' tenere per molto tempo perché, come in natura, é un'andatura di trasferimento e di durata, un'andatura che troverà la sua utilizzazione pratica anche a caccia, mentre il trotto frenetico, a caccia risulterà addirittura controproducente perché eccessivamente dispendioso. i bracchi e soprattutto i soggetti giovani e pieni di passione e non artificialmente condizionati, non si metteranno al trotto appena sciolti ma solo dopo aver sfogato la loro esuberanza per un tempo certamente superiore a quello di un turno di prova. Oggi, paradossalmente, cercando di presentare soggetti che esprimono un trotta il piu' possibile veloce a sgambate frequentissime e che venga sfoggiato dal cane appena sciolto, si finsce per evidenziare il soggetto galoppatore naturale, che messo al trotto con coercizioni, svilupperà quel trotto testé descritto e che , come giustamente fatto posservare sopra, é quello che viene piu' spesso premiato nelle prove e dato che in riproduzione vanno piu' spesso i bracchi che si sono distinti in prova, premiando il trotto frenetico, finiremo per far perdere al bracco italiano il suo trotto naturale.
        lucio

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        • Lucio Marzano
          Lo zio
          • Mar 2005
          • 30090
          • chiasso svizzera
          • bracco italiano

          #19
          Vi riporto di seguito quanto ha scritto in merito al trotto Alberto Chelini nel 1975 :

          Il trotto :
          quando il passo si fa piu' rapido ed un piede del bipede diagonale si solleva da terra prima che l'altro abbia toccato il suolo ...il passo diventa trotto.
          Se il trotto aumenta in velocità, la spinta piu' vigorosa degli arti sul terreno provoca una maggiore reazione che tiene ciascun bipede diagonale disaccato dal suolo per un tempo maggiore di quello in cui ne é a contatto; ci sarà un istante in cui nessun arto poggerà, essendo l'animale completamente in sospensione. E' il trotto da corsa caratterizzato da ampi movimenti degli arti e da lunghi periodi in sospensione, movimemti e periodi che si fanno piu' ampi col crescere della velocità.
          ...........il trotto é andatura perfettamente naturale sino a determinate velocità, oltre le quali non ha piu' ragione di essere, diventando oltremodo affaticante. E' l'andatura dei lunghi percorsi da coprire ad una velocità ragionevole; il fondo mal si concilia con la velocità........................ E' il trotto andatura ideale ? lo é di sicuro,purché non lo si voglia spingere a velocità che sono inconciliabili con la sua meccanica.

          come potete constatare , c'é qualcun altro, al di sopra di ogni sospetto che la pensava come me : trotto si , ma non quello ifrenetico coercito che presenta la maggior parte dei cani in prova, perché quel trotto "isterico" potrà essere tenuto per una mezz'ora al piu' un'ora e quindi non puo' avere alcun riferimento con le andature da caccia é trotto da "teatro"
          lucio

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          • leuciscus
            ⭐⭐
            • Aug 2013
            • 779
            • Orte

            #20
            Così diventa un numero da circo...

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            • Lucio Marzano
              Lo zio
              • Mar 2005
              • 30090
              • chiasso svizzera
              • bracco italiano

              #21
              si piu' o meno un numero da circo ma soprattutto viene totalmente falsato lo scopo principale delle prove che é quello di segnalare i migliori soggetti da mettere in razza, si presentano soggetti con andature totalmente condizionate da mezzi coercitivi che come tali NON sono geneticamente trasmissibili , inoltre si perde la complementarietà con la caccia dato che che certe andature "isteriche" sono dispendiosissime sul piano energetico e il cane non po' tenerle per piu' di mezza, massimo, un'ora.
              lucio

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              • Lucio Marzano
                Lo zio
                • Mar 2005
                • 30090
                • chiasso svizzera
                • bracco italiano

                #22
                come siamo arrivati ad avere il trotto come andatura di riferimento per il bracco ? nel settecento il bracco andava di gran carriera e la gran crriera non era certo il trotto ma il galoppo, nell'ottocento la razza ha conosciuto un periodo di grande decadenza, i cani sono stati lasciati ai fittavoli, nutriti male e spesso incrociati fra loro, ne derivo' il bracco linfatico, molle e senza spinte, che Adelio Cancellari definisce "ottocentofittabilesco" quel cane trottava sempre perché non sapeva sviluppare altra andatura a causadi carenze fisiche, atletiche ed anche psichiche , (va detto che quanto sopra si riferisce al cosiddetto bracco nobile , non ai leggieri ranza, aschieri, bagnasco guareschi, tregolo che erano un'altra razza con altre carateristiche ed altro utilizzo) quando poi nel secondo 900 si seleziono' puntando sui cani piu' performanti e, migliorando la'alimentazione e la salute della razza, i cani iniziarono a galoppare , che é cosa del tutto naturale ed allora per presentare in prova dei soggetti dal trotto lungo e potente si invento' la braga, che serve ad obbligare il cane al trotto anche appena sciolto e , piu' il cane é fisicamente esuberante e piu' rapidamente trotterà , beninteso se costretto, se al naturale invece sfogfherà la sua passione con un bel galoppone e se ha acquisito il trotto nella psiche
                lo mostrerà nelle fasi di accertamento e risalita di emanazione o quando l'ardore iniziale si sarà affievolito, cio' che dura ben piu' del turno della prrova.
                lucio

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                • fabietto91
                  ⭐⭐
                  • Jun 2014
                  • 741
                  • milano
                  • bracco italiano di cascina croce

                  #23
                  Lucio mi sfugge un passaggio sulla vita del nostro bracco, se non sbaglio c'erano due tipologie di bracco una più pesante e una collinare più leggera.. correggimi se sbaglio.
                  Quella più leggera che fine ha fatto?? Si è deciso di seguire e migliorare cani diversi, lasciando quella linea di sangue che mi fa pensare non aveva nulla da invidiare fisicamente agli altri continentali!

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                  • Bellodi Mauro
                    • Jun 2008
                    • 154
                    • San Felice sul panaro

                    #24
                    ottima disanima caro Lucio.Hai perfettamente descritto il trotto del nostro bracco.Vorrei sottolineare che questa andatura deve essere naturale e non artificiale perchè altrimenti non può essere trasmessa.Ma oggi vengono spesso proclamati campioni cani che galoppano quasi sempre e i loro prodotti si comporteranno nello stessoi identico modo.Siamo quindi sulla via di perdere definitivamente il trotto e se lo perderemo avremo perso il Bracco italiano.Meglio sarà quindi rivolgersi verso altre razze come ad esempio un bel pointer con il quale non dovremo neanche più discutere se tagliare la coda o no.

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                    • Lucio Marzano
                      Lo zio
                      • Mar 2005
                      • 30090
                      • chiasso svizzera
                      • bracco italiano

                      #25
                      in effetti c'erano due razze di bracco italiano, il "leggiero" detto anche bracchetto ed il pesantedetto anche "nobile" , avevano due standard diversi, struttura ben diversa ed anche alcuni particolari morfologici che li distinguevano. I leggieri erano i Ranza ed i Guarneri del Piacentino, i bagnasco Liguri, gli Aschieri ddi Alba in piemonte, i Tegolo dlle prealpi lombarde ed altri che ora non rammento, i pesanti erano tipici della pianura padana. Nel 1923 le due razzefurono rggruppate in una sola, furono inseriti i minimi di altezza di peso del leggero e i massimi del pesante, cosi' si é arrivati alle mostruose diufferenze che ancora oggi presenta lo standard ufficiale e che in 90 anni non si é avuto ilcoraggio di diminuire questo divario , ma quello che é peggio,nelle esposizioni si é preferito premiareil tipo pesante rispetto al leggero , ritenuto a torto troppo poinerizzato (nota bene a fine 800 ed inizio 900 il pointer era servito a miglirarequasi tutte le raze da ferma) di conseguenza sono tipici (seguendo lo standard) soggetti con rapporto peso altezza di 600 grammi per centimetro e di 450 grammi per ogni centimetro di altezza che sono due rapporti diametralmente opposti, tipici di mesomorfo e di un brachmorfo, per sempicità di un cane da caccia medio e di un mastino. Poi mentre TUTTE le altre razze (compresi setter e pointer) selezionavano alleggerendo e velocizando (in barba al dettato dellostandard ufficiale) il bracco invece era selezionato rincorrendo il tipo pesante, ossa grosse, giogaia molto pronunciata, orecchione, labbra ben cadenti, pieghe, tutto quanto é contrario alla funzionalità, il risultato é stato di arrivare nel primo dopoguerra a vedere la razza giubiata dai cacciatori e ridotta ad una consistenzanumerica vicina all'estinzione. Dagéli anni sessanta é iniziata una selezione che ha fatto capo ai soggetti piu' dinamici, ma senza prendere decisioni coraggiose, il bracco cosi' si é ripreso dal baratroin cui era caduto, ma rimane una razza pco utilzzata dai cacciatori. Oggi poi una parte importante dei(pochi) bracchi esistenti , specie all'estero , non é utilizzata a caccia ma solo come cane da compagnia e cosi' lavexata quaestio se privilegiare i cane da caccia o quello da compagnia, rimane irrisolta.


                      Purtroppo Mauro, assurdamente é proprio la ricerca del trotto frenetico, quello che piace tanto a molti giudici che porta a perdere il trotto, infatti i soggetti che sviluppano, se coerciti, quel trotto frenetico e lo sviluppano appena sciolti, spesso sono dei cani che non costretti galopperebbero e per lunghissimo periodo , non é scluso che per arrivare a certe esagerazioni qualcuno abbia fatto ricorso a qualche...scorciatoia genetica. Poi, dato che i "campioni" sono i cani piu' usati in riproduzione la conseguenza é che si riproducono soggetti galoppatori naturali coerciti a trottare, che trasmettono la loro andatura genetica che é il galoppo e sempre di piu' diventa necessaria, per non dire indispensabile , la braga magari anche aiutata da qualche altra costrizione, per mettere al trotto i soggetti destinati alle prove che perdono cosi' il loro valore principale che é quello di segnalare i soggetti piu' meritevoli di andare in riproduzione.
                      lucio

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                      • sly8489
                        ⭐⭐⭐⭐
                        • Mar 2009
                        • 11961
                        • Trieste
                        • spring spaniel

                        #26
                        Originariamente inviato da Lucio Marzano
                        Vi riporto di seguito quanto ha scritto in merito al trotto Alberto Chelini nel 1975 :

                        Il trotto :
                        quando il passo si fa piu' rapido ed un piede del bipede diagonale si solleva da terra prima che l'altro abbia toccato il suolo ...il passo diventa trotto.
                        Se il trotto aumenta in velocità, la spinta piu' vigorosa degli arti sul terreno provoca una maggiore reazione che tiene ciascun bipede diagonale disaccato dal suolo per un tempo maggiore di quello in cui ne é a contatto; ci sarà un istante in cui nessun arto poggerà, essendo l'animale completamente in sospensione. E' il trotto da corsa caratterizzato da ampi movimenti degli arti e da lunghi periodi in sospensione, movimemti e periodi che si fanno piu' ampi col crescere della velocità.
                        ...........il trotto é andatura perfettamente naturale sino a determinate velocità, oltre le quali non ha piu' ragione di essere, diventando oltremodo affaticante. E' l'andatura dei lunghi percorsi da coprire ad una velocità ragionevole; il fondo mal si concilia con la velocità........................ E' il trotto andatura ideale ? lo é di sicuro,purché non lo si voglia spingere a velocità che sono inconciliabili con la sua meccanica.

                        come potete constatare , c'é qualcun altro, al di sopra di ogni sospetto che la pensava come me : trotto si , ma non quello ifrenetico coercito che presenta la maggior parte dei cani in prova, perché quel trotto "isterico" potrà essere tenuto per una mezz'ora al piu' un'ora e quindi non puo' avere alcun riferimento con le andature da caccia é trotto da "teatro"
                        Se si parla di prove 30' sono anche troppi. Quello che dici è giusto e non vale solo per i trottatori. Anche i galoppatori in un turno di lavoro hanno velocità impensabili da mantenere in una giornata di caccia. Io credo che il bracco che ha il trotto isterico se lo si lascia galoppare avrà il galoppo isterico. In entrambi i casi sia chi galoppa sia chi trotta correranno per riempire i polmoni e scaricare la loro rabbia.

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                        • leuciscus
                          ⭐⭐
                          • Aug 2013
                          • 779
                          • Orte

                          #27
                          Piccolo inciso storico: i bracchi italiani "antichi" presenti nelle zone collinari e montane andavano forte eccome, tant'è che una delle ipotesi sulla misteriosa origine del pointer individuerebbe proprio gli antichi bracchi presenti in Italia come i suoi progenitori.
                          Temo che il danno alla razza sia ormai difficilmente recuperabile. Forse solo i cacciatori possono selezionare in funzione dell'effettivo impiego venatorio perché chi mira agli asterischi sul pedigree è totalmente funzionale alla deriva pantomimica delle prove e si comporta di conseguenza.
                          Poi nelle vere prove di caccia pratica si vedono tutti i limiti di tale linea di pensiero.
                          Basterebbe far gareggiare i bracchi insieme agli altri continentali e non in gare riservate e le discrepanze tra teoria e pratica emergerebbero in maniera impietosa.
                          Ultima modifica leuciscus; 09-09-14, 08:34.

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                          • Lucio Marzano
                            Lo zio
                            • Mar 2005
                            • 30090
                            • chiasso svizzera
                            • bracco italiano

                            #28
                            Le prove riservate agli italiani ed il regolamento che prevede una batteria per soli italiani quando gli iscritti raggiungano il numero di sei é un privilegio concesso alle razze italiane dall' ENCi che ne ha la tutela per statuto. Questo pero' NON impedisce ai proprietari di italiani" di gareggiare con gli altri continentali e abbiamo avuto parecchi bracchi che si sono distinti anche nelle prove miste ed uno ha anche vinto l'individuale di coppa Italia continentali, quindi si puo' essere competitivi con i continentali esteri ma per allargare il numero dei bracchi competitivi é necessario allevare con maggiore attenzione alla funzionalità, sempre a mio modestissimo parere, e enfatizzare meno certi particolari morfologici caratteristici di razza ma non funzionali al lavoro e soprattutto diminuire il rapporto peso altezza
                            lucio

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                            • Lucio Marzano
                              Lo zio
                              • Mar 2005
                              • 30090
                              • chiasso svizzera
                              • bracco italiano

                              #29
                              le cose piu' importanti per un cane da ferma sono:
                              -la ferma solida e tenuta tutto il tempo necessario (senza la quale non sarebbe cane da ferma)
                              -la passione, l'animus venandi, la voglia di andare e di cercare
                              -le qualità vitali : cuore e polmoni
                              -la corretta morfologia funzionale che aiuta , ma non é condizione indispensabile (quanti bei cani vediamo sui ring che poi sul terreno fanno piangere e quanti soggetti con difetti invece riescono a supplire con la voglia e la fisicità).
                              Oggi sui ring si premia REGOLARMENTE, l'ipertipo, in barba al dettato dello standard che dice giogaia leggera e spesso vediamo che se non fossero trattenute dal guinzaglio sarebbero bovine, labbra alte ben e molto oltre i 4/5 del muso (mai visto in piu' di vent'anni un ciommento critico su questo particolare, compresi cani miei) per non parlare degli implicitamente ammessi rapporti peso altezza conseguenti a pesi e taglie citate, decisamente tipici dei molossoidi.
                              lucio

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                              • mesodcaburei
                                ⭐⭐⭐
                                • Jan 2015
                                • 8871
                                • Donceto, Valtrebbia(pc)
                                • 2 Setter Inglesi 1 Pointer

                                #30
                                Purtroppo spesso è come dici, basta vedere in foto i vincitori di diverse manifestazioni....non tutti intendiamoci,
                                ma alcuni sembrano mostrare immissioni di sangue di molossidi tanto la taglia, la costruzione pesante e le giogaie sono marcati.
                                Il problema è che un giudice da expo dovrebbe saper valutare la costruzione morfologica funzionale alla caccia, se un cane appartiene a tale raggruppamento, accade anche con lo spinone la stessa cosa.

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