il bracco leggero o bracchetto
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<!-- / message --><!-- sig -->oggi purtroppo non piu', ma c'erano : i famosi Aschieri , di colore quasi interamente bianco, i cani del Re cacciatore , Vittorio Emanuele II, i melati Liguri Bagnasco, i famosi roani Ranza , i leggeri del canile dell'Ossolano, anche a prevalente mantello bianco, grandi cacciatori alpini e tanti altri .
Ma ho l' impressione che sul piano venatorio/agonistico si stia andando verso
una preferenza per soggetti non solo molto nevrili nelle andature , ma anche molto asciutti di costruzione.
Ma il braccofilo è in genere molto favorevole al bracco "marcatamente accessoriato", che piu' gli rammenta il tipo di cane di tradizione rinascimentale,Commenta
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probabilmente si , forse, il dubitativo è d'obbligo, se ci fosse un'offerta di soggetti piu' dinamici e meno ingombranti si potrebbe allargare la cerchia degli utenti del bracco italiano. il cui nuemro di iscritti ristagna intorno ai 600/700 cuccioli iscritti annualmentelucioCommenta
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non è solo questione di dimensioni (60-62 di altezza per 25/26 kg non sono proprio dei minicani) o di dinamismo (anche tu possiedi soggetti dotati di notevole dinamicità) è che penso siano proprio i "marcati accessori" a tener lontani (forse ingiustamente) molti utilizzatorisilvioCommenta
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probabilmente si , forse, il dubitativo è d'obbligo, se ci fosse un'offerta di soggetti piu' dinamici e meno ingombranti si potrebbe allargare la cerchia degli utenti del bracco italiano. il cui nuemro di iscritti ristagna intorno ai 600/700 cuccioli iscritti annualmente
In più, che vogliamo fare? in genere, e la storia insegna, la qualità non convive con la quantità. La maggior parte dei Bracchi in giro sono ascrivibili al tipo leggero, prima delle faccende morfologiche andrebbero viste quelle venatorie. Il Bracco Cacciatore vero sta bene in tutte le salse.GianniCommenta
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non è solo questione di dimensioni (60-62 di altezza per 25/26 kg non sono proprio dei minicani) o di dinamismo (anche tu possiedi soggetti dotati di notevole dinamicità) è che penso siano proprio i "marcati accessori" a tener lontani (forse ingiustamente) molti utilizzatoriGianniCommenta
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Forse attualmente nn ci sono "correnti di sangue" di bracchi leggeri (anche perchè lo standard è unico!!), ma con i soggetti giusti e con un pò di fortuna si trova ciò che si vuole!!![:D]Alberto Merlo
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lucioCommenta
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Detto questo, il quadro che ne esce sul nostro Bracco non è molto confortante e denota quantomeno una grande ignoranza su di esso. Il leit motiv è sempre e solo uno, il Bracco Italiano è un cane lento, dieci su dieci esordiscono così, si prosegue poi con il "testone" = scarsa addestrabilità, dente duro etc.etc. in un baillame di luoghi più o meno comuni.Pochi quelli vissuti realmente, la maggior parte per sentito dire o perchè "letto sulla tale rivista". C'è poi chi sponsorizza il proprio cane, quello che vuole farti provare la sua razza offrendoti cuccioli, insomma molti (non tutti per fortuna) quando sentono che sei un'appassionato utilizzatore di Bracchi storcono un pò il naso, chi fa il risolino sotto i baffi, chi dice per carità. Tanti però, un Bracco in carne e ossa non l'anno mai visto, figuriamoci sul terreno.
I miei cani, sono sempre stati onesti cani da caccia, lontani dall'esser definit super o campioni, peròil loro lavoro l'hanno sempre fatto, la soddisfazione più grande è quando incrocio qualcuno a caccia e ti fanno i complimenti perchè: "un Bracco che va così non l'ho visto mai!" (forse non hanno nemmeno mai visto un Bracco) però se mi capita di sentire per la cucciolata di un'amico, la risposta è sempre picche!GianniCommenta
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Anche se quadri e' gratis?
Dente duro, sarà forse una eccezzione ma il mio bracco riporta SEMPRE il vivo. Non c'è peggior sordo di chi non vuole udire e altrettanto cieco di ...... Io li demolisco sul pratico e mi soddisfo immensamente . Con 700 nuove iscrizioni annuali non dobbiamo preoccuparci piu' di tanto per salvaguardare la continuità della razza o "modificarla" per allargare l'utenza.Commenta
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si purtroppo il pregiudizio piu' ricorrente è la lentezza, corroborata da certe descrizioni di braccofili che lo definiscono : filosofo, ragionatore, tardo a mettersi in moto perché dovrebbe prima rendersi conto del terreno e simili baggianate che servivano solo a cercare di giustificare certi plantigradi pelandroni, che c'erano ed ancora , ma in piccola parte, ci sono, poi la cerca ristretta, tipica di soggetti con poca passione e scarse capacità atletiche che trescano a pochi metri dal conduttore.
Il dente duro, qualcuno l'ha (non piu' che in altre razze) non vedo come possa essere addebitato questo difetto a tutta la razza.
Che sia di scarsa addestrabilità è una solenne stupidaggine, se vogliamo il bracco, avendo un contatto innato col proprietario, non richiede per la caccia alcun addestramento, portato sul terreno si adatterà al conduttore, se viene addestrato reagisce come gli altri continentali senza che si possano generalizzare certe accuse.
Anche io ho avuto la soddisfazione di sentire cacciatori non braccofili che hanno apprezzato i miei onesti bracchi e qualcuno li ha anche adottati come ausiliari e ne é ben soddisfatto.
Certo bisogna fare attenzione quando si acquista un bracco, bisogna andare a vedere i genitori se non si vogliono sorprese, purtroppo ci sono ancora linee di sangue non testate o insufficientemente testate sul piano del lavoro e questi fanno molto male alla razza perché confermano gli antichi ed oggi in grandissima parte superati pregiudizi.
Oggi il bracco italiano è in gran parte , un cane atletico e sufficientemente dinamico, che apre sul terreno quanto basta per le esigenze venatorie, è stato, sempre in genere, reso piu' asciutto e nevrile, i soggetti al limite massimo di taglia e peso, si incontrano molto raramente, ma guai a ritenersi soddisfatti, la selezione deve continuare e bisogna essere severi nel giudizio, il buonismo é deleterio perché fa credere che quei soggetti
che sono gratificati di qualifiche immeritate o di giudizi non sinceri o relativi alle scarse esigenze di qualche cacciatore, siano nella media della razza.lucioCommenta
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